residenti illustri nel territorio bolognese romagnolo

Il Generale Gavino Pizzolato, un illustre bolognese (di adozione)
di Giuseppe Martelli

pubblicato il 1° marzo 2021

 

Nel corso delle continue ricerche sul nostro territorio, ho ritrovato l'inedita notizia, mai apparsa fino ad oggi in nessuna biografia, che la bella figura del Generale Gavino Pizzolato del quale ne propongo un ricordo biografico legato al nostro territorio, ha risieduto a Bologna ed era quindi iscritto di leva al nostro Distretto militare. Premesso che pur non avendo mai prestato servizio in reparti delle Truppe Alpine, ho ritenuto opportuno inserirlo fra i residenti illustri in quanto a lui è intitolata la caserma "G. Pizzolato" a Trento, già sede di reparti inquadrati nel Corpo d'Armata Alpino.

 


qui già Generale

Gavino Pizzolato nasce a Sorso, in provincia di Sassari, il 26 febbraio 1884 di Antonio e Vittoria Zugni Tauro.

Il padre Antonio Pizzolato, discendente di antica famiglia veneta nasce il 28 marzo 1851 in provincia di Belluno. Nel maggio 1872 entra per concorso nel Ministero di Agricoltura, Economia e Commercio ed ottiene l’incarico presso il Ripartimento Forestale della Provincia di Sassari (dove nel 1884 nasce il figlio Gavino). Nel 1889 viene promosso Sotto Ispettore e nel 1896 viene trasferito presso il Ripartimento Forestale della Provincia di Cosenza. Dal 1° gennaio 1899 arriva a Bologna dove ha ottenuto il trasferimento presso il V Ripartimento Forestale, ufficio d’ispezione in quanto promosso Ispettore di 2ª classe, poi promosso nel 1905 a Ispettore di 1ª classe. Anche la mamma Vittoria Zugni Tauro era discendente di antica famiglia veneta ma di Feltre.

Studente al Liceo "Galvani" di Bologna ma attratto dalla vita militare, il 3 novembre 1903 si arruola volontario presso la Regia Accademia Militare di Artiglieria e Genio di Torino : ammesso al 1° anno di corso e tale in detto a mezza pensione per merito personale, soldato volontario iscritto di 1ª categoria della classe 1883. li 3 novembre 1903.

Nel ruolo matricolare compilato dal Distretto Militare di Bologna all'atto dell'arruolamento viene così compilato :


il ruolo matricolare ritrovato nel corso delle ricerche

statura metri 1,77 - colorito roseo - capelli biondi lisci - occhi grigi - dentatura sana - segni particolari cicatrice dietro al padiglione dell'orecchio sinistro - sa leggere si - sa scrivere si - arte o professione studente.

Sempre sul rolo matricolare viene annotato:
Effettivo al Distretto Militare di Bologna per avere concorso alla leva del comune di Bologna. li 6 agosto 1904
Promosso al 2° anno di corso. Concessa mezza pensione gratuita per benemerenze di famiglia. li 1° ottobre 1904
Promosso al 3° anno di corso col godimento dell'intera pensione gratuita con anzianita dal 7 settembre 1905. li 1° ottobre 1905
Sottotenente nello stato maggiore d'artiglieria con anzianità dal 7 settempre 1905 e destinato alla scuola d'applicazione. Regio Decreto del 29 luglio 1906. li 28 agosto 1906

Viene inoltre annotato :
ha procurato al fratello Ciro della classe 1892 l'assegnazione alla 2ª categoria. (sarà ufficiale di complemento nel 71° Rgt. fanteria nella Grande Guerra. n.d.r.)

(Essendo stato promosso ufficiale dal 29 luglio 1906, tutte le notizie militari sono riportate nello Stato di Servizio degli ufficiali del Regio Esercito Italiano.)

Concluso il biennio alla Scuola di Applicazione e promosso Tenente il 14 settembre 1908, viene assegnato in servizio al 21° Rgt. Artiglieria da campagna in Piacenza. Nell'aprile 1910 come sotto comandante di batteria è trasferito in servizio al Rgt. Artiglieria a Cavallo in Milano. Dal 1912 al 1914 ha l'incarico di Istruttore presso la Scuola di Applicazione di Artiglieria e Genio di Torino. L'11 febbraio 1915 promosso Capitano, gli viene affidato il comando di una batteria del 9° Reggimento Artiglieria da Campagna di Pavia. Con questo reparto entra in guerra dal 24 maggio 1914. Ferito in combattimento nel dicembre, ritorna al fronte nell'aprile 1916 con il 37º Reggimento Artiglieria al quale è stato nel frattempo assegnato. Nei combattimenti del 28-29 giugno 1916 in località Monte Fortin di Villanova, viene decorato della prima medaglia di bronzo. Nei successivi combattimenti sostenuti dal 14 al 20 settembre 1916 sul fronte Veliki-Kribach viene decorato di una seconda medaglia di bronzo. Ancora quale Capitano comandante di un Gruppo di tre batterie, gli viene conferita la medaglia d'argento nei combattimenti sostenuti sul fronte San Michele (7 agosto 1916), e Nad Logem (13 ottobre 1916). Promosso il 29 luglio 1917 al grado di Maggiore per meriti di guerra (con anzianità dal 27 maggio), in agosto viene nuovamente ferito in combattimento nella gamba destra e nell'ottobre 1917 ritorna nuovamente in linea con lo stesso reparto come Maggiore comandante del 4° Gruppo. Ed ancora nei combattimenti sostenuti sul fronte di Capodargine (Piave) del 15 giugno 1918 viene decorato di una seconda medaglia d'argento.

Conclusa la guerra viene nominato comandante del 4° Gruppo Artiglieria del Reggimento Artiglieria a Cavallo a Venaria Reale e dal 1° dicembre 1919 comandante del 2° Gruppo Artiglieria a Cavallo in Milano. Nel luglio 1920 transita al Reggimento Misto Autoportato di Milano quale comandante del 5° Gruppo autoportato. Nel gennaio 1923 viene destinato al Regio Corpo Truppe Coloniali in Tripolitania e dall'ottobre 1925 viene nominato membro della missione militare a Mosca. Promosso nel 1926 Ten. Colonnello a disposizione del Ministro della Guerra, nel 1927 viene nuovamente assegnato su domanda al Regio Corpo Truppe Coloniali in Eritrea poi dal 1929 in Cirenaica. Rientra in Italia nel dicembre 1931 per frequentare la Scuola di Guerra di Torino quindi è assegnato al Reggimento Artiglieria a Cavallo di Milano "Voloire" quale comandante del 3° Gruppo a Cavallo. Nell'ottobre 1933 viene promosso Colonnello per "merito eccezionale" (la motivazione indica nella motivazione : ...comandante eroico nel 1915-18 e commissario poi direttore dei servizi di artiglieria in Cirenaica...) e dal 1° novembre assume il comando del Reggimento Artiglieria Leggera di Treviso. Nell'ottobre 1934 assume il comando del 1° Reggimento Artiglieria Celere "Eugenio di Savoia" in Treviso poi nell'ottobre 1937 viene trasferito al Comando del Corpo d'Armata di Udine.

Nel 1938 consegue la promozione al grado di Generale di Brigata e viene nominato vice comandante della 102ª Divisione fanteria Motorizzata "Trento" quindi dal marzo 1939 vice comandante della 2ª Divisione Celere "Emanuele Filiberto Testa di Ferro" in Ferrara.
Mobilitato il 10 giugno 1940 per le esigenze della 2ª Guerra Mondiale, dal 18 febbraio 1941 è assegnato al Comando Superiore Forze Armate d'Albania dove assume il comando della 131ª Divisione corazzata "Centauro" distinguendosi in particolare nelle vittoriose operazioni sostenute fra il 7 e 17 aprile contro la Jugoslavia in particolare per la conquista della città di Ragusa. Per tali azioni viene insignito, il 1º agosto 1941, dell'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia e la successiva promozione a Generale di Divisione. Rientrato in Italia a settembre, nel maggio 1942 è nominato comandante dell'80ª Divisione aviotrasportabile "La Spezia" e nell'ottobre è inviato in Libia e prende parte alle operazioni militari su quel fronte.

Coinvolto nei sanguinosi combattimenti in particolare contrro le forze armate inglesi e nella tragica ritirata da El Alamain fino in Tunisia, muore in combattimento il 27 marzo 1943 in località Gabes a seguito di un mitragliamento aereo.

riepilogo delle Onorificenze concesse :
Regio Decreto 31 marzo 1921 : Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
Regio Decreto 3 aprile 1924 : Cavaliere dell'Ordine coloniale della Stella d'Italia
Regio Decreto 20 aprile 1934 : Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia
Regio Decreto 14 novembre 1935 : Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia
Regio Decreto 1° agosto 1941 : Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia
Regio Decreto 4 febbraio 1942 : Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro


Nel dopoguerra con la graduale rinascita dell'Esercito Italiano gli viene intitolata la caserma a Trento sede del 9° Rgt. Artiglieria Pesante poi dal gennnaio 1958 assume la denominazione di 4° Gruppo Specialisti Artiglieria di Corpo d'Armata.

Nel settembre 1975 a seguito della ristrutturazione dell'Esercito e del Corpo d'Armata Alpino, i nuovi reparti che ne entrano a far parte sono "alpinizzati" e tutti indosseranno il cappello alpino (come era già avvenuto per la campagna di Russia 1942-1943 n.d.r.).

Su L'ALPINO di aprile 1976 viene data notizia delle cerimonie che si sono svolte nelle varie caserme sedi dei nuovi reparti, ora divenuti ufficialmente reparti alpini. Alla caserma "G. Pizzolato" ha sede il 4° Reggimento Artiglieria Pesante Campale di Corpo d'Armata Alpino.


l'ingresso della caserma "G. Pizzolato"

così L'ALPINO di aprile 1976 da il benvenuto ai nuovi reparti alpini

la cerimonia di consegna del cappello alpino