Rileggendo e catalogando in questi anni gli oltre 8.000 ruoli matricolari ritrovati nelle continue ricerche dedicate al nostro territorio, ero stato particolarmente colpito dalla storia di questo giovane Sottotenente romagnolo di Bagnacavallo del Distretto di Ravenna. Era lo studente universitario Clelio Placci, caduto in Russia nel gennaio 1943. Già dal gennaio 2017 avevo segnalato il nominativo di questo studente all'Università di Bologna nella persona della Dott.ssa Sandra Marciatori referente dell'Archivio Storico e responsabile dell'organizzazione, affinché fosse inserito nell'elenco degli studenti caduti in guerra meritevoli della laurea honoris causa. Per correttezza, l'Università confermava che per il momento (nel 2017) la data del conferimento non poteva essere ancora fissata. Poi nel 2020, accolta la proposta, ed attraverso l'appello dell'Università ripreso anche da altre testate giornalistiche, era stato rintracciato un famigliare, ma purtroppo a causa dell'emergenza sanitaria covid-19, la cerimonia veniva rinviata a data da definire in sicurezza. Nel frattempo però, ne vorrei rinnovare il ricordo fra gli alpini bolognesi romagnoli “per non dimenticare”.
fotografia archivio
Università
di Bologna |
Clelio Placci, nasce a Bagnacavallo, Ravenna, il 17 agosto 1916 di Pasquale e Cesira Burattoni, residenti in via Garibaldi n° 28.
il ruolo matricolare ritrovato nel corso delle ricerche nel 2017 |
Chiamato alla visita di leva dal Distretto Militare di Ravenna il 19 settembre 1936 è lasciato in congedo e indicato come professione insegnante con titolo di studio di Perito Agrario, con obbligo di frequentare il corso allievi ufficiali di complemento.
Chiamato alle armi il 6 ottobre 1937 viene ammesso a ritardare in tempo di pace la presentazione alle armi come studente al 1° anno di Economia e Commercio nella Regia Università di Bologna. Viene ancora ammesso alla continuazione del ritardo in data 28 maggio 1938, 4 aprile 1939, 20 marzo 1940 e 2 gennaio 1941.
Il 16 marzo 1941 presenta domanda quale soldato volontario per reparto combattente e viene assegnato al 3° Rgt. Art. Alpina a Gorizia. Il 18 marzo viene inviato al corso preparatorio per allievi ufficiali universitari presso la Scuola Centrale Militare di Alpinismo di Aosta.
Il 16 aprile è promosso Caporale ed il 16 giugno consegue il grado di Sergente allievo ufficiale ed inviato in servizio al 2° Rgt. Art. Alpina destinato al Gruppo "Val d'Adige".
Il 2 settembre viene inviato alla scuola allievi ufficiali di Bra, arma artiglieria, specialità alpina.
Il 3 dicembre cessa dalla qualità di allievo ufficiale con foglio n° 2879 del comando difesa territoriale di Alessandra e viene trasferito al Deposito del 2° Rgt. Art. Alpina in Merano. Con telegramma del Ministero della Guerra in data 18 dicembre viene riammesso al corso ufficiali e rientra alla Scuola di Bra.
In data 15 febbraio 1942 completato il corso e conseguita la nomina a Sottotenente, viene inviato in licenza, senza assegni, in attesa della nomina che deve essere registrata dalla Corte dei Conti e pubblicata sul Bollettino Ufficiale.
Sul Bollettino Ufficiale del 27 agosto 1942, viene confermata la nomina, con anzianità dal 15 marzo 1942, a Sottotenente di complemento assegnato per il servizio di prima nomina al deposito 2° artiglieria Divisione alpina per la ferma minima di nove mesi che inizierà dal 15 maggio 1942. (a Bra aveva condiviso il corso con altri otto allievi ufficiali bolognesi-romagnoli-ferraresi, ma solo lui viene destinato al gruppo "Bergamo" del 2° Rgt. Art. Alpina n.d.r.)
il bollettino della nomina e destinazione del 27 agosto 1942 |
Destinato alla 31ª batteria del Gruppo "Bergamo", il 24 luglio 1942 parte per il fronte russo.
Coinvolto nel tragico ripiegamento del gennaio 1943, lo affronta con coraggio assieme ai suoi artiglieri alpini.
Nella giornata di venerdì 22 gennaio in località Warvarowka, è coinvolto ed affronta una dura battaglia contro preponderanti forze russe. A sera, quando viene fatto il contrappello degli uomini presenti, viene dichiarato disperso non essendovi testimoni oculari sulla sua sorte.
Il 27 giugno 1943 viene rilasciata dichiarazione d'irreperibilità da parte del Comando deposito del 2° Rgt. Art. Alpina.
Con dispaccio del Ministero della Difesa del 5 dicembre 1946 viene annotato che "già dichiarato disperso è da considerarsi prigioniero delle forze armate russe, deceduto in prigionia per malattia nel campo prigionieri n° 74 di Oranki, presumibilmente il 30 marzo 1943".
n.d.r. Nel marzo 2017, nel corso di ricerche dedicate agli alpini bolognesi romagnoli, era emersa la figura di questo giovane studente universitario e, in accordo con l'amico e collaboratore Mario Gallotta, avevamo inviato rispettosa richiesta all'Università per un riconoscimento, come avvenuto in passato per gli studenti caduti nelle due guerre mondiali, che anche agli studenti caduti nella seconda guerra mondiale fosse conferita la Laurea honoris causa. Il 4 novembre 2018 era avvenuta la significativa cerimonia di conferimento della laurea h.c. a studenti caduti nella prima guerra mondiale rintracciati nei propri archivi dall'Università (alla ricerca, circoscritta ai soli alpini, avevo collaborato anch'io n.d.r.) e nell'occasione avevamo nuovamente riproposto di "non dimenticare" anche quelli della seconda guerra mondiale.
Ritrovati nel frattempo attraverso mie ricerche altri nominativi (circoscritti ai soli alpini), nel gennaio 2019 avevo inviato un'altra rispettosa richiesta proponendola per il 2020, ma purtroppo l'emergenza sanitaria dovuta al covid-19 aveva bloccato, giustamente, tutte le attività e quindi si era soprasseduto. Nel frattempo, l'Università si adoperava con appelli pubblicati sui principali nostri quotidiani per la ricerca dei famigliari di questi studenti caduti in guerra ai quali sarebbe stata conferita con apposita cerimonia la laurea h.c. Alcuni avevano risposto......
Vorrei sottolineare che su sette nominativi in elenco all'Università, sei sono stati rintracciati e proposti dal sottoscritto....(due già nel 2017 in accordo con Mario Gallotta) quattro nel 2020 ed uno rintracciato dall'Università nei propri archivi....
Speriamo che il 2022 permetta di conferire finalmente con appropriata cerimonia le lauree honoris causa a questi ritrovati giovani caduti nell'oblio e riportati alla memoria.