E’
il saluto della gente di montagna,
gente dura e forte come i monti,
che non patisce nulla…..solo la “siccità”
e usa gli scarponi, la corda e la piccozza.
E’
un saluto che ha il colore del nostro cielo
Ed un forte profumo di fiori di primavera,
è l’affetto, l’augurio di un fratello
che odora della freschezza pura della pineta.
Finchè
ci sarà il nostro vecchio cappello d’alpino
con la sua lunga penna che svetta,
fin tanto che le nostre vigne daranno vino
e scenderà
dai monti l’acqua selvaggia,
nessuna paura: dal Bianco fino al Monviso
il nostro saluto si propagherà; “ Ciao Pais”!