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poesie sul mulo e sul conducente mulo delle Truppe Alpine
di Antonio Cittolin *

Ciao Giuseppe,
ho visitato con molto piacere la pagina “preghiera” del mulo delle Truppe Alpine, ed ho pensato di farti cosa gradita inviarti due poesie tratte da un libro del 6° Reggimento Alpini.

Antonio Cittolin

IL MULO

L'incrocio di due tipi
t‘ha donato il privilegio delle tue virtù:
sangue vivo d'indomito destriero
e del buon ciuco l'umil servitù.

Ardire ed obbedienza t’han prescelto a valido compagno del guerriero.

Tu conscio di tua bellica missione,
la soma accetti al solido groppone, e
docile al comando del tuo fante,
amico dei burroni
vai pe' monti,
assicurato contro i capogiri.

La rabbia lacerante di granata
appena degni della tua attenzione, sventolando i cartocci delle orecchie.

Fedele,
tu badi di portare il carico prezioso
al salvamento,
e presti, generoso, la tua coda
che vi s'afferri la stanchezza umana.

 

IL CONDUCENTE ALPINO

Dove o visto
la tua barba ispida
d'anticristo
conducente
che tieni la briglia del mulo
infilata nel braccio mancino
su per il sentiero alpino
flagellato dalla tormenta?

La cica in bocca
il canto nel cuore.

Tocca a chi tocca
quando si muore!

Nelle notti a plenilunio
camminare non fa male:
ogni abete a sulla cima
una stella per fanale:
la tua barba d'anticristo
lascia passare
una canta conducente
una canta della tua gente
il canto in bocca

Tocca a chi tocca
quando si muore!

Ma se nevica ma se sventa
quando la polvere del nevaio
tra le ciglia ti si avventa
mula attenta
piede in fallo vuoi dire
dieci volte su dieci
morire.

Ma se nevica
non parlare respirare
la valanga sta sospesa
sulla cima più vicina.

Conducente ohè cammina!
tieni la mula per la cavezza.

Se si spezza
lo sai è finita.

E' passata.

Sputa sulla cicca
sul pericolo di vita.

Tocca a chi tocca
quando si muore!

La tua barba d'anticristo
a ogni pelo ha tre ghiaccioli.

Borraccia di grappa
figlioli
per il conducente
che guarda scaricare
indifferente
la sua mula che ansima e
fuma.

A ogni fischio di granata
la mula ha scrollata l'orecchia.

La sua testa ciondoloni
beve grandi sorsate di neve.

A ogni rombo di valanga
la mula ha scrollata l'orecchia.

Ora torva come un masso
guarda indifferente
a sua volta il conducente.

Tocca a chi tocca
quando si muore!

In cammino
conducente.

Sulla strada del ritorno
in un livore di giorno
che a cancellato le orme
che a coperto i sentieri
che a seppellitogli alberi neri
che è un giorno da lupi
conducente
non fa niente.

La tua barba d'anticristo
seminata di ghiaccioli:
una sorsata di grappa un'altra
sorsata. La briglia infilata nel
braccio mancino.

Giorni da lupi....In cammino cicca
in bocca canto in cuore.

Tocca a chi tocca
quando si muore!

 

* Antonio Cittolin, Gruppo Alpini Oderzo, Sezione Treviso.