residenti illustri nel territorio bolognese romagnolo

La Medaglia d’Oro al valore militare Tenente Guido Poli

di Giuseppe Martelli

pubblicato il 15 agosto 2004

 

Nel rileggere la storia alpina a tutto campo, nella quale si ritrovano costantemente fatti e curiosità legate al territorio bolognese romagnolo che meritano di essere ricollocate nella nostra memoria, è emersa questa notizia-curiosità del suo trascorso bolognese.

Guido Poli era nato a Mattarello, Trento, il 31 maggio 1894 da Giulio e Adele Tomasi. Di sentimenti dichiaratamente “italianeggianti” viene espulso dal Ginnasio di Trento e deve proseguire gli studi prima a Merano poi all’Istituto Tecnico di Rovereto quindi a Udine dove consegue la licenza. Il 20 settembre 1914, con il clima di guerra che già coinvolge l’Europa, passa clandestinamente in Italia scegliendo Bologna e la sua Università alla quale si iscrive nella Facoltà di scienze chimiche. Fervente interventista qui frequenta i vari circoli cittadini in particolare l’Associazione Nazionale Trento Trieste (1) che svolge un’intensa attività a favore dell’intervento dell’Italia contro l’Austria, partecipando alle numerose manifestazioni promosse in particolare dai giovani universitari e, fedele ai suoi ideali, con l’entrata in guerra dell’Italia nel maggio 1915 si arruola volontario nel 35° Reggimento di Fanteria di stanza nella città. In considerazione del suo titolo di studio viene quindi “comandato” al corso di allievi ufficiali presso la Scuola Militare di Modena e con il grado di Aspirante ufficiale viene assegnato alla 204^ compagnia del Btg. “Val Tanaro”, 1° Rgt. Alpini, operante nella zona di Pontebba e Sella Prevala. Partecipa ai combattimenti sul Kukli e sul Rombon e nel mese di maggio 1916 alla difesa del Monte Rosso durante l’offensiva austriaca. Promosso Sottotenente, lo raggiunge anche l’ordine dai Comandi Superiori che obbliga di ritirare dalla prima linea tutti gli irredenti, per chiare ragioni della loro sicurezza personale ed in considerazione di quanto accaduto dopo la cattura da parte degli austriaci degli irredenti Cesare Battisti, Fabio Filzi, Damiano Chiesa, condannati all’esecuzione capitale come traditori. Pur consapevole dei rischi chiede di rimanere nel proprio reparto e la sua domanda viene in parte accettata. Con il nome di guerra di Mario Guidi viene assegnato in un primo tempo al comando salmerie del battaglione poi su sua insistente domanda per rientrare in reparto combattente di prima linea e con l’avanzamento al grado di Tenente nel febbraio 1917, gli viene affidato il comando di una sezione mitragliatrici della 204^ compagnia. Con la grande battaglia dell’Ortigara anche il Btg. “Val Tanaro” è fortemente impegnato e con la conquista della cima il 19 giugno 1917 qui piazza la propria sezione mitragliatrici resistendo a furiosi bombardamenti. Il giorno seguente, ferito da una scheggia si rifiuta di lasciare la posizione ed i suoi alpini, ma due colpi di grosso calibro centrano la postazione uccidendo tutti. I suoi resti, ricomposti, vengono sepolti in un piccolo cimitero nei pressi di Cima Caldiera. Alla sua memoria viene concessa la Medaglia d’Oro al valore militare con la seguente motivazione:

Volontario di guerra, sebbene destinato ad un servizio di seconda linea come cittadino di province irredente, chiese ed ottenne di ritornare nei reparti di prima linea. Durante l’attacco a fortissima posizione nemica, raggiunse tra i primi la linea avversaria, iniziandovi tosto lavori di rafforzamento. Ferito al petto e medicato, sebbene in condizioni da dover essere inviato in luogo di cura, ritornò invece volontariamente presso il proprio reparto in trincea, dove, sotto un intenso bombardamento, perdette gloriosamente la vita nella giornata stessa, mentre dava ai suoi dipendenti esempio di amor patrio e di alte virtù militari.

Monte Ortigara 19 – 20 giugno 1917


Note: (1) La Sezione bolognese dell’Associazione Nazionale Trento Trieste è presieduta in quel periodo da Angelo Manaresi, anche lui volontario come ufficiale degli alpini, che diventerà poi dal 1929 al 1943 Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini.


notizia inserita il 1° dicembre 2011.
A Guido Poli, quale studente Caduto in guerra, l'Università di Bologna in data 9 gennaio 1918 ha conferito la laurea "honoris causa" proclamandolo Dottore in Chimica.

Per ulteriori notizie biografiche sulla M.O. Poli Guido aprire la pagina già presente nel sito al link : M.O. Poli Guido

Nella battaglia di Monte Ortigara furono impegnati anche alpini e artiglieri da montagna bolognesi romagnoli o residenti nel nostro territorio, alcuni dei quali si distinsero e vennero decorati al valor militare:

Alleori Alberto di Bologna, Capitano 3° Rgt. Alpini Btg. "Val Dora" C.te 232ª comp., medaglia d'argento "alla memoria"
Greppi Enrico di Bologna, Sottotenente 5° Rgt. Alpini Btg. "Vestone", medaglia d'argento.
Lombardini Mario di S. Arcangelo di Romagna (Forlì), Tenente 6° Rgt. Alpini, medaglia d'argento.
Loffredo Gaetano di Cagliari, residente a Bologna, Sottotenente s.p.e. 1° Rgt. Alpini, medaglia d'argento, poi con il grado di Generale socio dal 1955 e consigliere sezionale.
Testi Franco di Potenza, residente a Bologna, Capitano s.p.e. 1° Rgt. Alpini, medaglia d'argento, poi con il grado di Generale socio dal 1950.
Bombardi Alessandro di Forlì, Maggiore s.p.e. 6° Rgt. Alpini C.te Btg. "Bassano", medaglia di bronzo.
Costa Vincenzo di Forli, Tenente 1° Rgt. Alpini, medaglia di bronzo.
Granelli Amilcare di Forlì, Tenente 6° Rgt. Alpini, medaglia di bronzo.
Sterchele Gino di Bologna, Aspirante Ufficiale medico 3° Rgt. Alpini, medaglia di bronzo.
De Toni Giovanni di Venezia, residente a Bologna, Aspirante Ufficiale medico 1° Rgt. Alpini, croce di guerra, poi socio dal 1926.

Altri purtroppo caddero in battaglia:

Alberici Giuseppe di Castel San Pietro (Bologna), alpino 5° Rgt. Alpini.
Casalini Danilo di Copparo (Ferrara), Aspirante Ufficiale 5° Rgt. Alpini.
Casarini Paolo
di Crespellano (Bologna), alpino 2° Rgt. Alpini.
Muratori Domenico di Gemmano (Forlì), alpino 3° Rgt. Alpini.