alpini
del territorio bolognese romagnolo
LO
SAPEVATE CHE…il
ferrarese artista Noël Quintavalle è stato alpino?
di Giuseppe Martelli
aggiornata al 1° dicembre 2016
Sabato 23 novembre 2002 a Ferrara, con
significativa cerimonia, è sta intitolata una via a Noël Quintavalle
alla presenza oltre ad autorità a vari livelli, del figlio Prof. Giorgio.
L’iniziativa e la proposta partita nel settembre 2001 dal locale Gruppo
alpini si è così realizzata. Ma perché tanto interesse da parte degli
alpini ferraresi?
Come al solito il merito e la “riscoperta” del legame fra questa nota figura
di artista ed il mondo alpino va all’amico Mario Gallotta del locale
Gruppo alpini, al quale ho proposto di inviarmi notizie e documenti
in suo possesso per realizzare questa memoria legata alla storia ed
agli alpini del territorio bolognese romagnolo.
ma
chi era Noël Quintavalle?
pubblicato sul giornale
LA DOMENICA DEL CORRIERE
del 6 febbraio 1916
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Noël
Caterino Giulio Quintavalle nasce a Ferrara da genitori di origine mantovana,
il 23 dicembre 1893. (Noël è la traduzione in francese di Natale) Nella città estense vive la sua fanciullezza fino a quando, per
ragioni professionali del padre, la famiglia si trasferisce prima
a Pavia poi a Milano. Il giovane Noël dopo gli studi liceali, per
quella forte vocazione artistica già manifestata fin dalla tenera
età, si iscrive all’Accademia di Brera ed inizia la sua carriera di
eclettico e poliedrico artista affermandosi come pittore, incisore
e scrittore, non trascurando la scultura e l’architettura. I legami
con la città natale, mai dimenticati, lo vedono presentare nel 1925
alcune delle sue prime opere proprio a Ferrara, esperienza ripetuta
nel 1928, quando invitato, espone alla Mostra d’Arte Ferrarese allestita
presso il Palazzo S. Anna, raccogliendo ancora recensioni decisamente
positive.
Milanese
d’adozione, città legata allo storico 5° Reggimento Alpini, anche
Noël giunto all’età della leva militare è ovviamente inquadrato e
veste le fiamme verdi di questo reparto presso il quale giunge recluta
nel 1914. Promosso Caporale poi Sergente, viene inviato al corso per
ufficiali e conseguito il grado di Sottotenente, nel maggio 1915 viene
assegnato al 3° Reggimento Alpini ed inviato subito in zona di guerra
sul Monte Nero quale comandante di plotone nella 33ª compagnia del
Btg. “Exilles”. Qui il giovane ufficiale si mette presto in luce per
le sue qualità e coraggio meritando una croce di guerra al valor militare
e nel luglio la medaglia d’argento così motivata – “Comandante
di plotone, nell’attacco alle fortissime trincee nemiche, portava
i propri uomini audacemente all’attacco, sotto vivissimo fuoco e getto
di sassi a bombe a mano, dando fulgido esempio di coraggio e disprezzo
del pericolo. – Monte Nero 3 luglio 1915”. L’anno successivo,
prima ferito in combattimento poi, per sopravvenuto congelamento ai
piedi, viene esonerato dal servizio attivo e posto nella riserva,
raggiungendo nel 1937 il grado di Maggiore degli alpini. Di questa
sua esperienza, tragica nel contesto, ma anche fortemente legata alla
“penna nera”, dedicherà diversi libri fra i quali “La sfinge domata”
(articoli di guerra), “I figli della montagna” (liriche di
guerra), “I tre canti eterni – all’ombra del Monte Nero scrissi”.
Questi libri raccolgono liriche dedicate ai compagni morti, composizioni
stese in trincea, sui monti e nel letto dell’ospedale dove soggiornò
per la grave ferita.
Rientrato
a Milano e non dimentico del suo passato di combattente, accetta l’incarico
di segretario della “Camerata Combattenti d’Italia”. Amico e collaboratore
di Edgardo Rossaro, altro noto pittore-alpino legato al territorio
ferrarese dove ha risieduto per un certo periodo a Bondeno, organizza
con lui varie mostre a Milano. Nel capoluogo svolge anche l’incarico
di Direttore della famosa “Galleria Pesaro” oltre a quella di poliedrico
artista.
Nel
biennio 1925-1926 firmandosi con lo pseudonimo di Noëlqui,
collabora attivamente con il periodico quindicinale dell’Ass.
Naz. Alpini L’ALPINO,
illustrando con bei disegni varie rubriche e pubblicando numerosi
articoli quasi tutti riguardanti i suoi ricordi di guerra.
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Sempre
con il nome d’arte di “Noëlqui” firma numerose xilografie, incisioni,
quadri ed affreschi, continuando anche la sua opera letteraria fino
al 1941 con i suoi ultimi libri “Il direttissimo delle 0,23” e “La
notte del 13” usciti con il nome italianizzato di Natale per le imposizioni
“linguistiche” del Regime. Partito negli anni ’50 dalla Lombardia,
l’irrequieto artista ha vissuto per un certo periodo in Sudamerica
continuando la sua opera pittorica in quei lontani paesi dove sono
ancora oggi conservati ed esposti i suoi olii. Rientrato in patria
ha vissuto gli ultimi anni della sua vita ad Alassio, Savona, dove
muore il 24 agosto 1977.
Nel
settembre 2001 a Ferrara presso il Centro Mostre E.F.E.R. è stata allestita a cura della “Liberty House” una mostra intitolata
“INCISORI FERRARESI DEL NOVECENTO” dove erano presenti diverse sue opere
come omaggio al grande artista.
La
copertina del suo libro “I tre canti eterni”
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Incisione
su rame realizzata nel 1920. |
Dal
testo del discorso pronunciato da Mario Gallotta del Gruppo
di Ferrara sabato 23 novembre 2002 in occasione dell’inaugurazione
di Via Noël Quintavalle. Parole che non hanno bisogno di commento,
che compendiano e ci fanno capire il perché di tale iniziativa.
L’INTITOLAZIONE DI UNA VIA O DI UN
PUBBLICO EDIFICIO AD UN PERSONAGGIO CHE CI HA PRECEDUTO NEL
TEMPO NON E’ MAI UN FATTO NEUTRO, BANALE O SCONTATO.
DEDICANDO UNA STRADA A QUALCUNO, LA COMUNITA’ GLI
RICONOSCE INFATTI MERITI TALI DA GIUSTIFICARE UN PERPETUO RICORDO,
AVENDO INDIVIDUATO IN QUELLA PERSONA UN ESEMPIO DA ADDITARE
ALLA CITTADINANZA.
COME SPESSO CI RICORDA IL CAPO DELLO STATO, CHI NON
HA MEMORIA NON HA FUTURO.
ED E’ PER QUESTO CHE IL GRUPPO ALPINI DI FERRARA HA
PROPOSTO AL COMUNE DI INTITOLARE LA VIA IN CUI CI TROVIAMO A
NOEL QUINTAVALLE, GRANDE ARTISTA E GRANDE ALPINO, CHE HA DEGNAMENTE
ONORATO LA SUA CITTA’ NATALE. |
Una delle ultimi immagini di Noël Quintavalle.
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Alpini
del Gruppo di Ferrara posano per la classica foto ricordo
al termine della cerimonia di inaugurazione di Via Quintavalle
alla significativa presenza del figlio prof. Giorgio
giunto appositamente da Alassio.
A
sinistra il segretario Col. Marchesi poi Capogruppo,
a destra l’alfiere Boarin con a fianco il dott. Gallotta,
più volte citato in questo sito, a cui va il merito
di aver “lavorato” per la realizzazione dell’iniziativa.
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nota
aggiunta il 15 maggio 2008
Una
bella ed interessante Tesi di Laurea dedicata al pittore alpino Noël
Quintavalle
di *Sara Bertelli
In
data 24 luglio 2006 giungeva alla posta del sito questa e-mail:
Egregio Martelli Giuseppe,
ho letto con grande interesse l'articolo da lei redatto relativo a
Noël Quintavalle, reperibile nel sito....
Dal momento che sto lavorando ad una tesi comprendente anche questo
pittore, le informazioni da lei fornite mi sono state davvero molto
utili, ho infatti visionato tutte le illustrazioni da lui eseguite
nel biennio 1925-26 sull'"Alpino", vorrei sapere se mi può
indicare dove reperire informazioni relative a questo pittore ferrarese
e alla sua attività di alpino o chi è possibile contattare
per saperne di più, le sarei davvero infinitamente grata.
Cordialmente.
Sara Bertelli
Ovviamente rispondevo alla gentile richiesta, visto anche che si trattava
di un "nostro" alpino, indicando persone da contattare e
luoghi dove approfondire la ricerca.
Il mese successivo, in data 16 agosto 2006, perveniva una nuova richiesta
di suggerimenti dove reperire ulteriori notizie, alla quale ovviamente
davo seguito con nuove idee. (ho poi saputo e mi hanno confermato
che, fra l'altro, seguendo le mie indicazioni, ha svolto ricerche
presso il Centro Studi della Sede Nazionale dell'Ass. Naz. Alpini)
Nell'aprile di quest'anno 2008, mi veniva segnalato dal mio infaticabile
collaboratore dott. Mario Gallotta, che la Tesi di Laurea di Sara
Bertelli era stata ultimata e discussa con brillante votazione. Presi
contatti e formulata la richiesta, siamo stati gentilmente autrorizzati
a pubblicare questa interessante Tesi sul pittore ferrarese Noël Quintavalle,
che sicuramente risulterà estremamente interessante per gli
studiosi nel campo artistico, ma non solo, crediamo che la sua divulgazione
arricchirà con nuove notizie la biografia di questo nostro
illustre socio dell'Associazione Nazionale Alpini. GRAZIE SARA....
*
Sara Bertelli, è nata nel 1983 a Legnano (Milano) da genitori
di origini venete. Nel 2002 ha conseguito la Maturità Classica
presso il Liceo Ginnasio di Saronno (Varese), nel 2004 ha conseguito
l'European Computer Driving Licence ed il 13 dicembre 2006 la Laurea
Triennale in Scienze dei Beni Culturali, Facoltà di Lettere
e Filosofia, presso l'Università degli studi di Milano. Attualmente
è iscritta al Corso di Laurea Specialistica in Gestione dei
Beni Artistici e Culturali presso l'Università Cattolica di
Milano.
per aprire la Tesi su Noël Quintavalle, suddivisa in due parti (INTRODUZIONE
e TESI DI LAUREA)
cliccare sui titoli qui sotto, poi cliccare sulla freccia
in alto a sinistra per ritornare a questa pagina.
Il testo è in formato PDF.
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