COMUNICATO
STAMPA
Il Gruppo
Alpini di Ferrara esprime il suo vivo cordoglio ai parenti del
Tenente Massimo Ranzani, ufficiale del 5° Reggimento Alpini,
caduto in terra afghana nell'adempimento del dovere.
A partire
dal Sottotenente Germano Manini (caduto sul Monte Cristallino
nel 1915, decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare e
ricordato da un viale a lui intitolato nel centro cittadino)
lungo è l'elenco delle penne nere ferraresi che hanno
onorato la divisa e il cappello alpino con il tributo del sangue.
Elenco
che si sperava concluso e che invece si è purtroppo arricchito
del nome di un giovane che aveva scelto di servire l'Italia
in uniforme, pronto a vivere una vita di sacrifici per il bene
comune. A rendere ancor più amara la notizia sono le
circostanze in cui Massimo Ranzani ha trovato la morte, poichè
la sua giovane esistenza è stata stroncata da un vile
attacco terroristico, consumatosi al rientro da un'operazione
umanitaria di soccorso alla popolazione civile.
Nel rinnovare
i sentimenti di cordoglio per la prematura scomparsa del giovane
ufficiale le penne nere ferraresi desiderano inviare un messaggio
di fraterna vicinanza a tutti i militari della nostra provincia
impegnati all'estero, ringraziando nel contempo tutti coloro
(enti, associazioni e singoli cittadini) che hanno voluto
partecipare, a voce o per iscritto, al dolore che ha colpito
la famiglia alpina e la città di Ferrara.
IL CAPOGRUPPO
A.N.A. di FERRARA
(Ten .
Col. Ferdinando Marchesi)
note: all'indomani del tragico attentato era giunta la promozione al grado di Capitano.
aggiornamento inserito il 1° luglio 2016
In data 25 febbraio 2013 è stata conferita dal Capo dello Stato al Capitano Massimo Ranzani l'Onorificenza della medaglia d'argento al valore dell'Esercito, con la seguente motivazione:
Ufficiale addetto alla cooperazione civile — militare della "Task Force — Centro", durante un'imboscata subita dalla pattuglia di cui era Comandante, dimostrando eccezionali doti di coraggio e leadership e mettendo a repentaglio la propria vita, dirigeva il dispositivo nella pronta reazione all'offesa, trasmettendo un'impareggiabile calma e una lucida chiarezza d'intenti, mantenendo elevato il morale dei propri uomini e riuscendo infine a sottrarli alla situazione di estremo pericolo, senza riportare perdite. Shindand (Afghanistan), 2 gennaio 2011.
In data 7 dicembre 2011 è stata intitolata al Cap. Massimo Ranzani la caserma del V° Reggimento alpini di stanza a Vipiteno (Bolzano). Alla cerimonia erano presenti i genitori.
aggiornamento inserito il 15 gennaio 2012
Notizia pubblicata sul giornale il Resto del Carlino FERRARA e segnalata da Mario Gallotta:
Herat (Afghanistan), 13 febbraio 2012 - Il Generale di Corpo d’Armata Claudio Graziano, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, si è recato, per la prima volta dalla sua nomina, in visita agli oltre tremila militari italiani della Forza Armata impiegati in Afghanistan nell’ambito dell’Operazione ISAF.
In tale occasione, il Generale Graziano ha inaugurato il terminal dell’aeroporto di Herat, dedicato al capitano Massimo Ranzani, Ufficiale alpino caduto in Afghanistan lo scorso 28 febbraio 2011 durante un'operazione umanitaria. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, anche Mario e Ione Gabriella Ranzani, genitori di Massimo, che hanno espresso riconoscenza all’Istituzione per il sostegno e solidarietà dimostrata. Rivolgendosi alla famiglia Ranzani, il Generale Graziano ha avuto parole di grande riconoscenza rimarcando il forte significato simbolico della loro presenza, testimonianza dell’indissolubile legame esistente tra l’Esercito e le famiglie del
proprio personale.
Il papà: "Un'emozione immensa"
"Un’emozione immensa": Mario Ranzani, padre di Massimo, l'alpino nato a Ferrara ucciso da un ordigno rudimentale mentre era in missione in Afghanistan, commenta così a Herat l’intitolazione al figlio di un terminal civile dello scalo cittadino, il cui progetto di ampliamento e’ stato seguito da tecnici e progettisti italiani.
“Siamo orgogliosi e commossi - aggiunge papa’ Mario, che risiede a Occhiobello ed e’ in contatto con l’amministrazione municipale polesana -, nostro figlio viene ricordato ovunque, il suo nome restera’ anche nella terra dove ha perso la vita e dove ha fatto del bene". I genitori Mario e Gabriella sono partiti domenica scorsa per Herat, per partecipare alla cerimonia di intitolazione, e faranno ritorno mercoledi’ in Italia. Massimo Ranzani, 37 anni, appartenente al quinto Reggimento alpini di Vipiteno, mori’ il 28 febbraio 2011 a Shindad in un attentato terroristico
aggiornamento inserito il 1° dicembre 2011
In data 27 luglio 2011 è stata conferita dal Capo dello Stato al Capitano Massimo Ranzani l'Onorificenza della Croce d'Onore alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all'estero, con la seguente motivazione:
Giovane Ufficiale del 5° Reggimento Alpini dalle straordinarie qualità umane e morali. Comandato in teatro afghano, si prodigava con grande perizia e professionalità per il pieno assolvimento degli obiettivi della missione. Il 28 febbraio 2011, durante un trasferimento dopo un'attività di sotegno sanitario alla popolazione locale, veniva investito, nei pressi dell'abitato di Adraskan, dall'esplosione di un ordigno improvvisato, proditoriamente occultato da terroristi lungo il percorso dell'autocolonna, immolando la propria vita nell'adempimento del dovere. Chiaro esempio di elette virtù militari, elevato senso del dovere e dedizione al servizio che, con il suo estremo sacrificio, ha contribuito ad accrescere il prestigio dell'Esercito e dell'Italia, tenendo alti gli ideali di pace e solidarietà . Adraskan (Afghanistan), 28 febbraio 2011