archivio
Giuseppe Martelli
dedicato
agli alpini in armi e in congedo
i
Santi Patroni delle Truppe Alpine
di Giuseppe Martelli,
autore delle ricerche documentali e dei testi
pubblicato il 1° giugno 2005
Nelle
Forze Armate Italiane ogni Arma, Corpo, Specialità, ha il proprio
Santo Patrono. Anche le Truppe Alpine hanno nell’organico Specialità
che pur identificandosi nell’unica Preghiera dell’alpino, celebrano
i propri Santi Patroni indicati dalla Chiesa, con cerimonie a carattere
militare-religioso. In questa ricerca vengono indicati, brevi cenni
storici sulle Specialità, il fregio distintivo e sintetiche biografie
dei Santi Patroni festeggiati nei reparti dipendenti dal Comando Truppe
Alpine, presentati nell’ordine della data a calendario.
Sanità delle Truppe Alpine
(4 giugno)
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Il
Corpo di Sanità Militare trae le sue origini da quello dell’esercito
sardo ed ha una definitiva organizzazione ad opera del re
Carlo Alberto con regio decreto del 4 giugno 1833. A questo
Corpo appartengono gli ufficiali medici, chimici e farmacisti,
formati alla scuola di sanità militare. Il personale di truppa
viene impiegato nei compiti di aiutante di sanità, infermiere
e portaferiti. Alla guerra 1915-1918 si fanno risalire le
prime sezioni di sanità alpine alle quali erano assegnati
anche i sacerdoti-soldato, non nominati cappellani militari
presso i reparti combattenti. La festa del Corpo di Sanità
ricorre il 4 giugno anniversario della sua costituzione e
nella stessa data viene festeggiato anche il Santo Patrono
San Camillo de Lellis.
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San
Camillo de Lellis nacque nel 1550 a Bucchianico, oggi
provincia di Chieti. Soldato di ventura, incline al gioco
e ai vizi, a venticinque anni si convertì, iniziando una nuova
vita assistendo gli infermi negli ospedali e nelle case private.
Nel 1586 fondò l’Ordine religioso dei Ministri degli infermi
in Roma ritenuto il vero precursore della Croce Rossa. In
occasione dell’Anno Santo del 1600 si occupò della cura dei
pellegrini ammalati e, penitente per la precedente sciagurata
vita, professò il suo intento di continuare nell’opera di
carità verso gli infermi. Illustre per virtù e miracoli morì
a Roma il 14 luglio 1614. Canonizzato nel 1746 da papa Benedetto
XIV, fu proclamato nel 1900 da Leone XIII Patrono universale
degli infermi e degli ospedali e nel 1933 da Pio XI Patrono
degli infermieri. Nel calendario cattolico la festa ricorre
il 14 luglio, data della sua morte.
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Automobilisti delle Truppe
Alpine
(25 luglio)
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Le
origini del Corpo Automobilistico risalgono al 1903 quando
il Ministero della Guerra costituì un nucleo di militari addetti
come conduttori di automobili della brigata ferrovieri del
genio. Il Corpo provvede ed assicura attraverso i centri,
officine, depositi e compagnie, il servizio della motorizzazione
militare. Viene considerata quale festa del Corpo la data
del 22 maggio, anniversario dei primi massicci trasporti di
unità combattenti nel trentino, maggio-giugno 1916, per il
quale il servizio automobilistico ottenne la croce di guerra
al valor militare. Il 25 luglio, come nel calendario cattolico,
viene festeggiato il Santo Patrono San Cristoforo Martire.
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San
Cristoforo Martire nacque nella terra di Canaan verso
l’anno 250 con il nome di Alfeo o Reprobo. Convertito al cristianesimo
scelse, anche in virtù del suo possente fisico, di servire
per amore di Dio e senza compensi, i viandanti che dovevano
attraversare un impetuoso torrente. La tradizione lo indica
trasportatore di Gesù Cristo presentatosi nelle vesti di un
bambino che poi, completato il trasporto, gli si rivelò. Assunto
il nome di Cristoforo, che significa portatore di Cristo,
si dedicò alla predicazione in Asia Minore compiendo numerosi
prodigi. Fermatosi poi a Samo, città della Licia, fu perseguitato
dal re Danno subendo il martirio trafitto da frecce quindi
decapitato. Il suo ultimo prodigio fu la conversione dello
stesso re che lo aveva martirizzato. Già venerato dagli autieri
militari fin dalla costituzione del Corpo, con Breve Pontificio
del 1954 di papa Pio XII, è stato proclamato Santo Patrono
del Servizio Tecnico della Motorizzazione e del Servizio Automobilistico
dell’Esercito Italiano.
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Alpini
(22 settembre)
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Specialità
dell’Arma di Fanteria costituita con Regio Decreto del 15
ottobre 1872 che prevedendo l’ampliamento dei distretti militari,
fra le pieghe del nuovo ordinamento dell’esercito, sette di
questi furono destinati al reclutamento valligiano di montagna.
Hanno così origine, in forma sperimentale, le prime quindici
compagnie distrettuali alpine. Questo tipo di reclutamento
offriva una efficace conoscenza e difesa del settore alpino,
dimostratosi subito adeguato alle nuove strategie difensive
dei confini. Con la regolare chiamata alle armi della classe
di leva 1852, inizia la storia del Corpo. Il 22 settembre
come nel calendario cattolico, viene festeggiato il Santo
Patrono San Maurizio Martire ed il 15 ottobre festeggia la
data di costituzione.
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San
Maurizio Martire vissuto nella metà del III secolo, nacque
secondo la tradizione nel territorio egizio di Tebe. Divenuto
comandante della legione Tebea o Tebana, si convertì al cristianesimo
durante un periodo di servizio a Gerusalemme attorno all’anno
280. Divenuto apostolo fra i suoi soldati riuscì a convertire
tutta la legione che, non va dimenticato era a reclutamento
regionale e celebre per la sua capacità operativa. Chiamato
in Italia di rinforzo alle legioni di Massimiano impegnate
contro i ribelli nella contrada dei Burgundi, a cavallo dell’attuale
confine fra Francia e Svizzera, le raggiunge accampandosi
in un luogo roccioso detto Agauno. Al rifiuto di assistere
a sacrifici pagani e perseguitare i cristiani, tutta la legione,
concorde con il proprio comandante, subì il martirio. Sul
luogo fu successivamente eretta una chiesetta con le reliquie
dei martiri, poi un borgo che oggi è Saint Maurice nel Vallese,
Svizzera. Con Breve Pontificio del 2 luglio 1941, papa Pio
XII lo proclamò Celeste Patrono presso Dio del Corpo degli
alpini italiani.
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Alpini
Paracadutisti
(29 settembre)
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La
storia della Specialità già sinteticamente proposta in altro
capitolo, si collega idealmente al primo lancio di due alpini
paracadutati nel 1918 oltre le linee nemiche. Il Corpo dei
paracadutisti nasce nel 1936 con la costituzione del 1° reparto,
a livello di compagnia,e nel 1938 in Libia viene eseguito
il primo lancio collettivo. Il 23 ottobre ricorre la festa
del Corpo nell’anniversario della battaglia di El Alamein
del 1942. La Specialità alpini paracadutisti nasce il 1° settembre
1952. Presso reparti, come nel calendario cattolico, il 29
settembre i paracadutisti ed il battaglione alpini paracadutisti
festeggiano il Santo Patrono San Michele Arcangelo.
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San
Michele Arcangelo è l’angelo che lottò per cacciare Lucifero
dal Paradiso. Secondo la tradizione fra le sue narrate apparizioni,
una avvenne nell’anno390 sul Monte Gargano, presso la città
di Siponto (Foggia) durante la guerra mossa dai pagani napoletani
ai cristiani sipontini. Questi appellandosi all’Arcangelo
furono “aiutati” nella vittoria e su indicazione dello stesso
S. Michele, sul luogo che egli pose poi sotto la sua protezione,
gli fu eretto una chiesa meta di preghiera e pellegrinaggi,
in memoria dell’apparizione e della vittoria sui pagani. Il
suo nome significa - Chi come Dio - ed è un grido di guerra
contro chiunque presuma di farsi uguale a Dio. Guerriero e
principe delle milizie celesti, è l’avversario di Satana contro
il quale è rappresentato dagli artisti e descritto dalle Sacre
Scritture. Con Breve Pontificio del 17 giugno 1955, papa Pio
XII lo proclamò Santo Patrono in vigile custodia alla rischiosa
vita dei Paracadutisti.
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Trasmissioni
delle Truppe Alpine
(29 settembre)
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Nata
come Specialità dell’Arma del Genio nell’esercito piemontese
con le compagnie telegrafisti, ha un notevole sviluppo durante
la prima guerra mondiale 1915-1918, raggiungendo nel 1929
la forza di due reggimenti radiotelegrafisti. Ha assunto fisionomia
autonoma come Arma delle trasmissioni il 1° giugno 1953. Il
24 giugno ricorre la festa d’Arma nell’anniversario della
battaglia del Piave 1918, che celebra unitamente all’Arma
del Genio dalla quale discende. Presso i reparti, come nel
calendario cattolico, alla data del 29 settembre viene festeggiato
il Santo Patrono San Gabriele Arcangelo.
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San
Gabriele Arcangelo, il cui nome significa - forza di Dio
- è il messaggero per eccellenza che inviato da Dio annuncia
la maternità a Maria nella sua casa di Nazaret. Egli era apparso
anche a Zaccaria per annunziargli la nascita di Giovanni,
il futuro Battista, ma è soprattutto raffigurato nell’Annunciazione
a Maria scelta come madre di Gesù. Dalla Vergine raccoglie
la risposta – fiat - così sia - portandola presso Dio e compiendo
così l’incarico annunziante di angelo, che in greco significa
appunto – messaggero - e del suo nome che vuol dire - forza
di Dio -. Facendo riferimento ai messaggi e agli annunzi a
lui affidati come indicati nella Bibbia, con Breve Pontificio
del 6 aprile 1956 papa Pio XII lo proclamò Santo Patrono dell’Arma
delle Trasmissioni.
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Cappellani
Militari alpini
(23 ottobre)
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Il
Corpo dei cappellani militari viene istituito giuridicamente
con legge dell’11 marzo 1926, per assicurare l’assistenza
religiosa ai soldati anche in tempo di pace. Con questa legge
la Curia Castrense, nata il 27 giugno 1915 con la nomina di
Mons. Angelo Bartolomasi a Vescovo di Campo, ne viene riconosciuta
l’importanza dell’Ufficio e nasce l’Ordinariato Militare per
l’Italia. I cappellani militari assegnati in servizio ad Armi,
Corpi e Specialità ne indossano i fregi distintivi. Il Corpo
festeggia nella data dell’11 marzo la ricorrenza della propria
costituzione. Con Breve Pontificio di papa Giovanni Paolo
II del 10 febbraio 1984, viene nominato il Santo Patrono di
tutti i cappellani militari cattolici del mondo. La festa
ricorre, come nel calendario cattolico, alla data del 23 ottobre
quando si onora San Giovanni da Capestrano.
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San
Giovanni da Capestrano nacque il 24 giugno 1386 a Capestrano,
l’Aquila. Studente a Perugia si laureò in legge divenendo
famoso magistrato e governatore di quella città. Caduto prigioniero
nella guerra contro i Malaspina, maturò la conversione ed
uscito dal carcere entrò nell’Ordine Francescano, dedicandosi
alle dure battaglie contro gli eretici e gli infedeli. Fu
Legato del papa in Austria, Baviera e Polonia. Ovunque vi
era battaglia nel nome di Cristo Re si gettava nella mischia
fra i soldati alzando una pesante croce di legno. Aveva sessant’anni
quando si trovò nella battaglia di Belgrado contro i Turchi
e per undici giorni e notti non abbandonò mai il campo. Stremato
dalle incessanti fatiche apostoliche morì tre mesi dopo, il
23 ottobre 1456 a Ilok, Ungheria, consegnando ai suoi fedeli
la croce ancora oggi conservata a L’Aquila. Papa Alessandro
VIII lo elevò nel 1630 a Santo. Le sue reliquie sono conservate
nel convento di Capestrano sorto nel 1445 per suo volere.
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Commissariato
delle Truppe Alpine
(terzo sabato di novembre)
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Il
Corpo del Commissariato Militare è stato costituito il 30
settembre 1873 con funzioni addette a provvedere ai servizi
di sussistenza, vettovagliamento, casermaggio, equipaggiamento
e vestiario. Sovrintende e provvede a tutte le necessità organiche
dei reparti, esplica funzioni di consulenza tecnica e giuridica
in materia contrattuale. Il 30 settembre ricorre la festa
del Corpo nell’anniversario della propria costituzione. Il
sabato precedente la terza domenica di novembre viene festeggiata
la Santa Patrona Beata Vergine Maria Madre della Divina Provvidenza.
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La Beata Vergine Maria Madre della Divina Provvidenza è
venerata sotto questo titolo quale celeste mediatrice delle
suppliche e preghiere di coloro che a lei ricorrono per ottenerne
l’intercessione presso Dio, Divina Provvidenza. Gesù nella
sua predicazione, ricordando il Padre celeste esorta a credere
al suo infinito amore che – provvede - a chi crede e a lui
si rivolge. Alla Beata Vergine Maria quindi, nella quale si
riflettono in modo profondo le grandi opere di Dio, si appella
il popolo dei fedeli affinché interceda presso l’Onnipotente.
Con decreto dell’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia
Mons. Gaetano Bonicelli in data 31 maggio 1986 e confermato
dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei
Sacramenti in data 19 luglio 1989, la Beata Vergine Maria
Madre della Divina Provvidenza venne proclamata Santa Patrona
del Corpo di Commissariato Militare.
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Reparti di volo delle truppe
alpine
(10 dicembre)
fregio
per basco degli ufficiali
fregio
per cappello della truppa |
Questa
Specialità nasce il 10 maggio 1951 con l’inserimento della
componente aerea nell’esercito. Nel 1956 sono costituiti i
primi reparti di volo nell’ambito del 4° Corpo d’Armata Alpino
con le sezioni aerei leggeri nelle brigate “Julia”e “Tridentina”.
Nel 1959 nasce a Bolzano il 2° Reparto Elicotteri e dal 1963
le sezioni si trasformano in reparti aviazione leggera. Nel
1976 i reparti presenti nelle brigate vengono concentrati
in un’unica unità che assume la denominazione di 4° raggruppamento
A.L.E. “Altair”, dal nome di una luminosa stella delle costellazione
“Aquila”, uccello simbolo degli alpini. Potenziato nei mezzi
diventa nel 1991 4° reggimento A.L.E. e dal 1993 4° reggimento
aviazione esercito. Il personale di truppa porta il tradizionale
cappello con fregio alpino, ufficiali e sottufficiali il basco
azzurro con il fregio riprodotto. Il 10 maggio si celebra
la data di costituzione ed il 10 dicembre viene festeggiata
la Santa Patrona di tutti gli aviatori, la S.S. Madonna di
Loreto
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La S.S. Madonna di Loreto è venerata sotto questo titolo
per il prodigio che secondo la tradizione popolare è avvenuto
il 10 dicembre del 1294 quando la sua casa natale di Nazaret,
sollevata e trasportata dagli angeli, compare in questa località
delle Marche. Qui fu eretto un santuario attorno alla Santa
Casa dando origine ad un borgo nato con il nome di Villa Maria
poi divenuto Loreto. Studi recenti hanno confermato che la
Santa Casa venne portata dai Crociati ma ciò non ha intaccato
la secolare venerazione. Per la spontanea devozione degli
uomini che iniziavano a solcare il cielo, papa Benedetto XIV
con Breve Pontificio del 24 marzo 1920 la proclamò Patrona
degli aviatori di tutto il mondo. Il governo italiano la indicò
per la nuova giovane Arma e nel 1921 fece costruire nei pressi
di Loreto un campo di aviazione.
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Amministrazione delle truppe
alpine
(14 dicembre)
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L’Amministrazione
Militare costituita il 14 dicembre 1856 comprendeva gli infermieri
militari e la compagnia di operai delle sussistenze, riuniti
nel battaglione di Amministrazione. Nel 1860 assume la fisionomia
di Corpo di Amministrazione con compiti di contabilità degli
Istituti e Stabilimenti militari, trattamento economico dei
soldati. Ancora oggi ha queste funzioni nei vari comandi,
dal Corpo d’Armata alla compagnia, permettendo e garantendo
l’acquisizione ed utilizzo delle risorse, il controllo giuridico,
ispettivo, contabile. Il Corpo festeggia nella stessa data
del 14 dicembre, l’anniversario della sua costituzione ed
il Santo Patrono San Lorenzo Diacono e Martire.
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San
Lorenzo Diacono e Martire nacque secondo la tradizione
in Spagna nella prima metà del III secolo. Condotto a Roma
da S. Sisto allora prefetto in quella terra poi innalzato
al pontificato, ne divenne arcidiacono. Nell’incontro con
papa Sisto II condotto al martirio, questi gli affidò l’amministrazione
delle ricchezze e dei tesori della Chiesa che in realtà erano
i poveri diseredati. L’Imperatore Decio interpretando con
animo pagano questi “tesori” ne ordinò la consegna. All’intimazione
del prefetto Cornelio Secolare di consegnare a lui tutti i
tesori, a questi presentò tutti i poveri, vecchi, storpi,
quali veri tesori della Chiesa. Indignato per l’interpretato
rifiuto, il prefetto lo condannò al martirio con il supplizio
ad essere arso vivo su una graticola, eseguito il 10 agosto
del 258. Sepolto sulla Tiburtina, diversi anni dopo nello
stesso luogo Costantino vi fece erigere un oratorio poi unito
ad una basilica voluta da papa Sisto III. Nel calendario cattolico
la festa ricorre il 10 agosto, data del suo martirio.
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