alpini
del territorio bolognese romagnolo
il
Generale
Gustavo Zanelli
di
Giuseppe Martelli
pubblicato il 15 ottobre 2005
Molti
dei nostri soci più anziani lo hanno conosciuto come Comandante alla
Scuola Centrale Militare di Alpinismo ad Aosta, o successivamente
quale Presidente della Sezione bolognese romagnola. Alle generazioni
di oggi ripropongo questa bella figura di ufficiale alpino bolognese
affinchè la sua memoria non vada dimenticata.
Gustavo
Zanelli nasce a Bologna il 6 aprile 1896.
il ruolo rintracciato nel corso delle ricerche |
Incline alla vita militare
entra giovanissimo nel Collegio Militare di Roma arruolandosi volontario
nell’esercito allo scoppio della prima guerra mondiale. Nominato Sottotenente
nel giugno 1915 viene destinato al 79° reggimento di fanteria rimanendo
in questo reparto per tutto il periodo del fronte. Le sue qualità
di coraggio emergono in più occasioni e già il 10 giugno 1916 gli
è conferita una medaglia di bronzo al valore militare per avere volontariamente
“durante un bombardamento e sotto il fuoco di mitragliatrici nemiche
tratto in salvo diversi suoi soldati rimasti sepolti sotto le macerie
di una casa crollata in località Vallarsa”. Nel 1917 conseguito
il grado di Tenente ottiene la promozione nel servizio permanente
effettivo. Nel 1918 merita un’altra ricompensa con una croce di guerra
al valore militare “per l’ardimento espresso in cinque giorni di
aspri combattimenti riuscendo ad arginare con il proprio reparto i
violenti attacchi nemici – Ansa di Zenson 16-20 giugno 1918”.
Conclusa la guerra affina con numerosi corsi la sua grande passione
per la montagna. Conseguiti nel maggio 1923 i brevetti di rocciatore
e sciatore, con la promozione a Capitano transita nelle truppe alpine
prima al 7° poi al 6° reggimento. Nel marzo 1937 raggiunto il grado
di Maggiore viene destinato alla Scuola Centrale Militare di Alpinismo
ad Aosta. Con l’entrata in guerra dell’Italia nel giugno 1940 partecipa
alle operazioni sul fronte occidentale francese quindi, in previsione
dell’invio del 4° reggimento alpini sul fronte greco, passa a questo
reparto per assumere il comando del battaglione sciatori “Monte Cervino”.
Con questo glorioso reparto il 13 gennaio 1941 parte per il fronte
distinguendosi ancora una volta quale abile e stimato comandante.
Durante i combattimenti di metà febbraio rimane ferito ma anche riconosciuto
il suo valore con il conferimento di una medaglia d’argento al valore
militare come “instancabile ed ardito comandante alla testa del
suo battaglione dimostrava ardimento e sprezzo del pericolo non indugiando
in ardite azioni anche quando ferito una prima volta (alla gamba
destra) rimaneva al comando della colonna d’attacco finchè nuovamente
ferito (al dorso), il giorno seguente doveva essere forzatamente
allontanato per le cure – Mali Trebescines, 17 febbraio 1941”.
Il
Ten. Col. Zanelli, al centro, sfila ad
Aosta
al rientro
del
“suo”
battaglione
dal
fronte greco-albanese.
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Rientrato
in Italia in marzo e promosso al grado di Tenente Colonnello, il pomeriggio
del 20 maggio è alla stazione di Aosta per ricevere i superstiti del
“suo” battaglione rimpatriato della Campagna di Grecia e, riassunto
il comando, sfila alla sua testa per le vie della città. I postumi
della ferita non gli consentono di riprenderne il comando come vorrebbe
quando ricostituito il “Monte Cervino” viene inviato sul fronte russo.
Il 26 giugno 1942 assume il comando della Scuola Militare di Alpinismo
di Aosta che mantiene fino agli eventi dell’8 settembre 1943 quando
anche la Scuola viene coinvolta dai tragici eventi e deve chiudere.
Si aggrega immediatamente alle formazioni partigiane della Valle d’Aosta
nelle quali militano molti amici ed ufficiali in servizio permanente
effettivo. Con il nome di battaglia di “Daniele” partecipa a diverse
azioni quindi viene distaccato in territorio francese dove, con l’aiuto
dei partigiani locali, ha l’impegnativo, rischioso ma determinante
compito di provvedere ai rifornimenti di armi, munizioni ed esplosivo
per i combattenti della Val d’Aosta.
A conclusione della guerra, posto
in congedo con il grado di Colonnello, rientra a Bologna prendendo
subito contatto con gli alpini della ricostituita Sezione bolognese
romagnola. Nel 1952 ne viene eletto Presidente e per dieci anni guida
la Sezione con grande impegno. Gira in lungo e in largo il territorio,
presenzia riunioni, contatta i vecchi soci e stimola i giovani alpini
ad iscriversi ed ha la soddisfazione di vedere rinascere gradatamente
i vecchi gruppi sciolti a causa della guerra. In questo modo, i 5
gruppi in organico al suo insediamento diventano 14 al termine del
mandato ed i soci da 195 passano a 847.
Con
il grado di Generale di Brigata muore a Bologna il 4 luglio 1963 ed
ancora oggi è ricordato con stima come un “grande Alpino”.
Aosta – Sul petto del Col. Gustavo
Zanelli viene appuntata la
medaglia d’argento conferitagli sul fronte greco.
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Il Presidente Zanelli sfila per l’ultima
volta in testa alla
Sezione
bolognese romagnola nell’ Adunata Nazionale
Alpini del marzo
1962 a Bergamo.
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Ulteriori riferimenti si ritrovano nel mio libro “GLI
ALPINI DELLA BOLOGNESE ROMAGNOLA 1922 – 1997 : 75 anni di storia”, CIVITAS s.r.l. Bologna.
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