alpini del territorio bolognese romagnolo

8 settembre 1943-25 aprile 1945 : "anche gli alpini e artiglieri da montagna su fronti opposti"

di Giuseppe Martelli

pubblicato il 1° aprile 2019
aggiornati (in rosso) il 1° giugno 2024
(inseriti di leva 2ª g.m. : Acquaviva, Fornasari, Lorenzini, Minarelli, Resca - partigiani NON alpini : Garolini)


Rileggendo e catalogando gli oltre 8.000 ruoli matricolari ritrovati nelle continue ricerche dedicate al nostro territorio, incrociando nomi e fatti sono emerse molte figure di alpini e artiglieri da montagna, già combattenti e reduci della prima guerra guerra, ai quali ho aggiunto i combattenti e reduci della seconda guerra mondiale, tutti poi per scelta, di nuovo combattenti nella lotta partigiana antifascista e che ho accumunato, meritano di essere ricordati "per non dimenticare".

alpini o artiglieri da montagna o artiglieri alpini "combattenti e reduci" delle formazioni partigiane

Questi elencchi redatti dopo accurate ricerche con notizie tratte dai ruoli matricolari, contengono notizie INEDITE mai comparse in altre biografie,
o fotografie concesse in esclusiva da parenti, singoli collezionisti o archivi di enti, che ne mantenengono comunque la proprietà, con divieto
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di leva militare nella 1ª guerra mondiale

ANCONELLI RAFFAELE - inserito il 1° aprile 2022
nasce il 21 dicembre 1899 a Massa Lombarda, Ravenna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi per mobilitazione l '8 maggio 1917 viene assegnato al 3° Rgt. Art. da Montagna Gruppo "Bergamo". Il 5 luglio transita al 1° Rgt. Art. da Montagna e viene congedato il 14 gennaio 1920. L'8 gennaio 1926, passa effettivo, in caso di richiamo, al magazzino del 2° Rgt. Art. da Montagna in Belluno. Il 31 maggio viene richiamato alle armi ed assegnato al 321° Btg. Territoriale Mobile ed il 3 ottobre è congedato. Nuovamente richiamato il 22 aprile 1941 rientra in forza al 321° Btg. Territoriale Mobile ed il 10 maggio viene ricollocato in congedo. A seguito degli eventi politici legati all’8 settembre 1943, entra nello stesso giorno nella formazione partigiana Divisione Garibaldi SAP Ravenna (squadre azione patriottica) di Massa Lombarda. Dal 31 maggio 1944 assume il grado partigiano di comandante di nucleo partigiani con il quale rimane fino alla Liberazione del 13 aprile 1945 e gli viene conferita la croce al merito di guerra. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.

BARTOLINI FRANCESCO
nasce il 4 febbraio 1883 a Conselice, Ravenna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi per mobilitazione il 12 luglio 1916 viene assegnato al 7° Rgt. Alpini. A causa delle fatiche di guerra, il 15 aprile 1917 viene ricoverato in ospedale militare dove gli è riscontrata un’ernia inguinale che non gli consente di proseguire alle armi e, riformato viene congedato con la dichiarazione di aver tenuto buona condotta e di aver servito con fedeltà ed onore. A seguito degli eventi politici legati all’8 settembre 1943, il 3 febbraio 1944 entra nella formazione partigiana divisione Garibaldi SAP (squadre azione patriottica) Ravenna che opera nella zona di Conselice e rimane in tale formazione fino al 15 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione, viene ripristinato nei Ruoli dell’Esercito.
BOLOGNESI UBALDO - inserito il 1° gennaio 2022
nasce il 10 ottobre 1896 a Fusignano, Ravenna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 29 novembre 1915 viene assegnato al 3° Rgt. Art. da Montagna. Il 17 ottobre 1917 transita al 1° Rgt. Art. da Montagna fino alla conclusione della guerra e viene congedato il 10 dicembre 1919. Il 4 gennaio 1926 passa effettivo, in caso di richiamo, al magazzino del 2° Rgt. Art. da Montagna in Belluno. A seguito degli eventi politici legati all’8 settembre 1943, il 1° ottobre 1943 entra a far parte della formazione partigiana Divisione SAP Ravenna che opera nella zona di Cà di Lugo ed in breve assume la qualifica partigiana di comandante distaccamento partigiano, parificato al grado militare di Sottotenente. Rimane con questa formazione fino al 10 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Gli viene inoltre conferita la croce al merito di guerra per tre anni di attività partigiana.
BUGANE' NAZZARENO
nasce il 22 settembre 1891 a Monterenzio, Bologna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 4 maggio 1916 viene assegnato al 3° Rgt. Alpini ed è congedato "con onore" il 28 febbraio 1917 per insorti problemi fisici. Dal 10 gennaio 1944 entra a far parte della formazione partigiana 36ª brigata "Alessandro Bianconcini" fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.
CALDERONI PIETRO - inserito il 1° aprile 2022
nasce il 29 giugno 1887 a Lugo (Lugo di Romagna), Ravenna, dove svolge la professione di contadino. Già riformato e rivisitato il 30 marzo 1916 e rinviato a successive chiamate, il 12 luglio viene chiamato alle armi ed assegnato al 3° Rgt. Art. da Montagna. Il 17 ottobre 1917 riporta una grave contusione al ginocchio destro per un calcio del mulo che stava conducendo. Dichiarato non più abile alle fatiche di guerra per le truppe alpine, il 18 novembre transita alla 3ª compagnia di Sanità. Il 7 maggio 1918 viene esonerato dal servizio effettivo sotto le armi ed assegnato alla Divisione Territoriale di Brescia. Il 1° aprile 1919 viene inviato in licenza illimitata ed il 1° agosto 1919 viene congedato. Il 31 dicembre 1942 viene collocato in congedo assoluto. A seguito degli eventi politici legati all'8 settembre 1943, dal 1° dicembre entra nella formazione partigiana Divisione Garibaldi SAP (squadre azione patriottica) di Ravenna che opera nella zona di Lavezzola, con la quale rimane fino alla Liberazione del 13 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione e viene ripristinato nei ruoli dell'Esercito.

(nuova fotografia)

CASTAGNI ALDO
nasce l’11 settembre 1889 a Lizzano in Belvedere, Bologna, dove svolge la professione di pastore. Già riformato alla prima visita di levai nel 1909, viene chiamato alle armi il 4 maggio 1916 ed assegnato al 2° Rgt. Alpini e congedato il 15 agosto 1919. Dal 26 aprile 1944 entra a far parte della formazione partigiana 7ª brigata Modena fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.


(nuova fotografia)
CAVALLINI ENEA
nasce il 22 aprile 1897 a Molinella, Bologna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 25 settembre 1916 viene assegnato al 2° Rgt. Art. da Montagna ed è congedato il 10 aprile 1920. Nel 1921 subisce una "dura bastonatura" dai fascisti quindi trasferisce la residenza a Bologna in via Chiari 15. Dal 9 settembre 1943 entra a far parte della formazione partigiana brigata Matteotti Città fino alla liberazione il 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.

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COMASTRI GUIDO
nasce il 28 maggio 1898 a Calderara di Reno, Bologna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 28 febbraio 1917 viene assegnato al 2° Rgt. Art. da Montagna ed è congedato il 3 gennaio 1920 con la concessione della croce al merito di guerra. Dal 9 settembre 1943 entra a far parte della formazione partigiana 63ª brigata Bolero fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.
CONROLI GIOVANNI
nasce il 25 giugno 1899 a Casalfiumanese, Bologna, dove svolge la professione di muratore. Chiamato alle armi il 13 giugno 1917 viene assegnato al 7° Rgt. Alpini. L'8 novembre viene assegnato alla Compagnia reclute di Mel, Belluno, mobilitata dal 7° Alpini. Il 4 marzo 1919 transita al 6° Rgt. Alpini ed il 3 settembre viene ricoverato all'ospedale militare di Bologna dove sottoposto a rassegna (visita medica), il 13 settembre 1919 viene posto in congedo assoluto. Dal 1° agosto 1944 entra nella formazione partigiana SAP (squadre azione patriottica) di Imola e viene subito ripristinato nei Ruoli dell'Esercito, ed è riconosciuto partigiano fino al 14 aprile 1945, equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.

archivio Giuseppe Martelli
COSTA ANACLETO
fratello di Antonio, nasce il 30 luglio 1894 a Imola, Bologna, nella frazione di Sesto Imolese dove svolge la professione di muratore. Chiamato alle armi il 1° giugno 1915 viene assegnato al 3° Rgt. Art. da Montagna ed è congedato il 12 settembre 1919. Dal 15 maggio 1944 entra a far parte della formazione partigiana battaglione SAP (squadre azione patriottica) di Imola. Catturato e deportato in Germania come lavoratore coatto riesce a sopravvivere fino all'arrivo dell'Armata americana nell'aprile 1945. Liberato rientra infine in Italia. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.
vedi biografia
: Costa Anacleto e Antonio



archivio Giuseppe Martelli
COSTA ANTONIO
fratello di Anacleto, nasce il 6 luglio 1892 a Imola, Bologna, nella frazione di Sesto Imolese dove svolge la professione di calzolaio. Chiamato alle armi il 9 settembre 1912 viene assegnato al 2° Rgt. Art. da Montagna ed il 16 settembre parte per le operazioni in Tripolitania e Cirenaica da dove rientra il 22 aprile 1919 ed è congedato il 28 agosto. Dal 6 aprile 1944 entra a far parte della formazione partigiana 7ª brigata GAP (gruppi ardimento patriottico) a Bologna. Catturato e deportato in Germania come lavoratore coatto riesce a sopravvivere fino all'arrivo dell'Armata americana nell'aprile 1945. Liberato rientra infine in Italia. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.
vedi biografia
: Costa Anacleto e Antonio
GARELLI GIUSEPPE
nasce il 16 dicembre 1890 a Conselice, Ravenna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 26 ottobre 1910 viene dispensato in quanto “perché arruolato nella Guardia di Finanza dal 24 ottobre”. Tale nella Legione di Bologna dove rimane fino al 24 ottobre 1913. Chiamato alle armi il 7 ottobre 1914 viene rinviato a successiva chiamata. Chiamato alle armi il 30 aprile 1916 viene assegnato al 72° Rgt. Fanteria ed il 13 gennaio 1917 transita nel 1° Raggruppamento Alpini, quindi nel 5° Btg. Complementari Alpini. Con la conclusione della guerra (4 novembre 1918), il 6 dicembre viene assegnato per il proseguo del servizio militare in tempo di pace al Btg. Alpini “Spluga” sempre del 5°, quindi dal 14 maggio 1919 al Btg. “Tirano” 48ª compagnia. Viene mandato in congedo il 16 agosto 1919. Rientrato alla vita civile, con gli eventi politici legato all’8 settembre 1943, dal 1 novembre 1944 inizia a collaborare con la formazione partigiana SAP (squadre azione patriottica) Ravenna, con compiti di raccolta fondi e volantinaggio. Questa collaborazione continua fino al 15 aprile 1945. Riconosciuto Patriota.
LANZARINI LEANDRO
nasce il 19 luglio1895 a Monzuno, Bologna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 9 dicembre viene assegnato al 2° Rgt. Art. da Montagna ed è congedato il 15 settembre 1919. Dal 1° maggio 1944 entra a far parte della formazione partigiana Stella rossa Lupo, dove rimane fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Durante la guerra partigiana perde il figlio diciassettenne Alfredo ed il padre Celso, entrambi fucilati per rappresaglia dai tedeschi.
vedi biografia :
i fratelli Leandro e Quirico Lanzarini

(nuova fotografia)
MANDRIOLI MANLIO
nasce il 31 marzo 1894 a Minerbio, Bologna, dove svolge la professione di muratore. Chiamato alle armi il 29 gennaio 1915 viene assegnato al 2° Rgt. Art. da Montagna ed è congedato il 9 novembre 1919. Nel 1921 subisce una "dura bastonatura" dai fascisti ed incarcerato per 40 giorni. Dal 9 settembre 1943 entra a far parte della formazione partigiana 4ª brigata Venturoli. Nuovamente arrestato nel novembre 1943 ed ancora il 18 giugno 1944, viene internato nel campo di transito di Fossoli, Modena, quindi inviato nel Reich come lavoratore coatto presso Breslavia (la polacca Wroclaw), dove rimane fino al 6 maggio 1945. Liberato rientra in Italia il 3 agosto 1945.
MARCHETTI ISAIA
nasce l’8 febbraio 1897 a Castel San Pietro (dal 1959 Terme), Bologna, dove svolge la professione di carettiere (birocciaio n.d.r.). Chiamato alle armi il 22 febbraio 1916 viene assegnato al 7° Rgt. Alpini Btg. "Belluno, quindi nel giugno 1917 transita all'8° Rgt. Alpini Btg. "Monte Matajur" e nell'aprile 1918 rientra al 7° Rgt. Alpini, ed è congedato il 10 aprile 1920. Dal 1° gennaio 1944 entra a far parte della formazione partigiana battaglione SAP (squadre azione patriottica) della 66ª brigata Jacchia fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.

(nuova fotografia)
MARCHI GUGLIELMO
nasce il 9 ottobre 1897 a Medicina, Bologna, dove svolge la professione di fornaio. Chiamato alle armi il 22 settembre 1916 viene assegnato al 7° Rgt. Alpini, quindi dal 1° maggio 1918 transita alla 1634ª compagnia mitraglieri del 3° Rgt. Alpini, ed è congedato il 5 maggio 1920. Tasferito a Castel San Pietro Terme quindi a San Lazzaro di Savena, dal 1° dicembre 1943 entra a far parte della formazione partigiana battaglione SAP (squadre azione patriottica) della 4ª brigata "Remigio Venturoli" fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Ferito in un combattimento subisce l'amputazione della gamba destra, equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.
MAZZOTTI LUIGI - inserito il 1° aprile 2022
nasce il 22 gennaio 1898 a Bagnacavallo, Ravenna, dove svolge la professione di birocciaio. Chiamato alle armi il 7 marzo 1917 viene assegnato al 3° Rgt. Art. da Montagna Gruppo "Bergamo". Per i gravi disagi si ammala ed il 13 dicembre viene inviato in osservazione all'ospedale militare di riserva a Bagnacavallo dove gli viene diagnosticato un vizio organico al cuore non riscontrato alla visita di leva. Il 31 marzo 1918 dichiarato abile viene rinviato al reparto in zona di guerra. Il 14 maggio viene ricoverato all'ospedale militare di Brescia e nello stesso giorno, dichiarato non idoneo alle fatiche di guerra, viene inviato in congedo assoluto. A seguito degli eventi politici legati all’8 settembre 1943, dal 10 ottobre entra nella formazione partigiana Divisione Garibaldi SAP Ravenna (squadre azione patriottica) di Bagnacavallo con la quale rimane fino al 21 dicembre 1944. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione, viene ripristinato nei Ruoli dell’Esercito.
MONARI AUGUSTO - inserito il 1° aprile 2022
nasce il 5 febbraio 1900 a Bologna. Il 22 novembre 1917 lascia gli studi nella facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di Bologna e si arruola volontario nel 3° Rgt. Art. da Campagna. Il 5 marzo 1918 viene inviato al corso obbligatorio allievi ufficiali presso l'Accademia militare di Torino ed il 5 luglio è nominato Aspirante ufficiale e viene assegnato al 2° Rgt. Art. da Montagna. Congedato il 15 maggio 1920 è autorizzato a fregiarsi della medaglia di Benemerenza per i Volonrtari nella guerra Italo-Austriaca 1915-18 concessa dal Ministero della Guerra. Il 2 luglio 1923 consegue la laurea in Medicina e Chirurgia. Trasferisce poi la residenza nel comune periferico di Calderara di Reno dove vince il concorso di medico condotto. Con decreto del 28 febbraio 1932 viene promosso Tenente. Con decreto del 17 marzo 1938 viene trasferito d'autorità come Capitano di complemento arma di artiglieria, nel corpo sanitario militare con lo stesso grado e anzianità di nomina. Con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943 inizia a collaborare con il movimento partigiano operante nella zona di San Giovanni in Persiceto prestando di nascosto la sua opera di medico ad eventuali partigiani feriti. Nella notte tra il 29 e il 30 agosto 1944 mentre era di guardia medica nell'ospedale di San Giovanni in Persiceto, si oppone ai nazifascisti che volevano prelevare il partigiano Rinaldo Veronesi ricoverato per ferite salvandolo così dalla fucilazione a cui era stato condannato. Nel dopoguerra viene riconosciuto benemerito.

(nuova fotografia)
MONTEVECCHI ANTONIO - inserito il 1° aprile 2022
nasce il 10 dicembre 1898 a Riolo Bagni (dal 1957 Riolo Terme), Ravenna, dove svolge la professione di operaio. Chiamato alle armi il 28 febbraio 1917 viene assegnato al 7° Rgt. Alpini. Il 23 luglio transita al 1° Rgt. Alpini Btg. "Mondovì". Nel maggio 1918 viene indicato volontario nel 3° Reparto d'Assalto e partecipa alle operazioni sul Monte Tonale, poi in Val Giudicaria e sul Monte Grappa fino all'armistizio del 4 novembre. Trattenuto alle armi prosegue il servizio nel 5° Rgt. Alpini e viene congedato il 1° novembre 1920. Il 4 gennaio 1926, passa effettivo, in caso di richiamo, al magazzino del Btg. Alpini "Belluno" in Belluno. Si trasferisce a Bologna dove è stato assunto come guardiano alla Sezione Pirotecnica del Regio Esercito in Bologna. A seguito degli eventi politici legati all’8 settembre 1943, il 1° maggio 1944 entra nella formazione partigiana 36ª Brigata "Bianconcini" che opera nella zona metropolitana di Bologna con la quale rimane fino al 22 febbraio 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.

archivio Giuseppe Martelli
MORARA GIOVANNI
nasce il 15 settembre 1891 a Castel del Rio, Bologna, dove svolge la professione di contadino.
Chiamato alle armi il il 31 ottobre 1911 viene assegnato al 3° Rgt. Art. da Campagna a Bologna. I l 2 agosto 1912 transita al 1° Rgt. Art. da Montagna Gruppo “Mondovì” ed il giorno 11 agosto si imbarca a Napoli per la Tripolitania e Cirenaica. A conclusione della ferma militare, il 19 agosto 1913 rientra in Italia e sbarca a Napoli per rimpatrio definitivo. Rientrato a Castel Del Rio entra in politica iscritto al Partito Socialista Italiano. Nel settembre 1920 si svolgono le elezioni amministrative e viene eletto. Alla prima riunione del 6 ottobre viene eletto Sindaco. Osteggiato dai fascisti si deve dimettere. Dall’8 settembre 1943 al 14 aprile 1945 collabora con la brigata SAP Imola (squadre azione patriottica) e nel dopoguerra l’apposita Commissione gli riconosce il titolo di Benemerito. Deceduto ad Imola nel 1952. Nella lapide è indicato solo l'anno.
vedi biografia : Morara Giovanni
MOROTTI MANSUETO
nasce il 17 agosto 1900 a Castel del Rio, Bologna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 23 marzo 1918 viene assegnato al 5° Rgt. Alpini Btg. "Tirano" ed è congedato il 20 febbraio 1919. Richiamato alle armi il 10 dicembre destinato in servizio al magazzino di Milano del 5° Rgt. Alpini. Il 10 maggio 1920 viene trasferito d'ufficio quale carabiniere ausiliario nella Legione di Bologna con obbligo di prestare servizio per due anni e viene congedato l'8 maggio 1922. Richiamato alle armi il 29 aprile 1941 viene ricollocato in congedo il 22 giugno perchè padre di quattro figli minori. Dal 10 aprile 1944 entra a far parte della formazione partigiana 36ª brigata "Alessandro Bianconcini" che opera nel territorio metropolitano di Bologna dove rimane fino al 15 ottobre 1944, equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.
MUCCINELLI AUGUSTO - inserito il 1° aprile 2022
nasce il 12 giugno 1898 a Bagnara, Ravenna, dove svolge la professione di bovaro. Chiamato alle armi il 28 febbraio viene assegnato al 3° Rgt. Art. da Montagna Gruppo "Bergamo". Il 15 ottobre transita al 2° Rgt. Art. da Montagna.Il 14 maggio 1918 viene assegnato al 1° Rgt. Art. da Montagna ed inviato in zona di operazioni per la campagna coloniale in Libia dalla quale rientra il 23 ottobre 1920 e nello stesso giorno è mandato in congedo. Richiamato alle armi il 9 maggio 1941 per essere assegnato il 329° Btg. Territoriale Mobile viene ricollocato in congedo il 4 giugno. A seguito degli eventi politici legati all’8 settembre 1943, dal 1° ottobre entra nella formazione partigiana Divisione Garibaldi SAP Ravenna (squadre azione patriottica) di Bagnara con la quale rimane fino alla Liberazione dell'11 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.

(nuova fotografia)
PANZACCHI ANGELO
nasce il 26 gennaio 1897 a Monghidoro, Bologna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 25 settembre 1916 viene assegnato al 7° Rgt. Alpini, quindi dal 4 marzo 1918 transita al 1° Rgt. Alpini Btg. "Val Tanaro" ed è congedato il 19 aprile 1920. Trasferisce poi la residenza a Bologna in quanto riesce ad ottenere il lavoro di tranviere. Dal 1° marzo 1944 entra a far parte della formazione partigiana 1ª brigata "Irma Bandiera" fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.

(nuova fotografia)
POZZI AMEDO
nasce il 27 luglio 1897 a Lizzano in Belvedere, Bologna, dove svolge la professione di pecoraio. Chiamato alle armi il 26 settembre 1916 viene assegnato al 2° Rgt. Alpini, quindi nell'ottobre 1917 transita al 4° Rgt. Alpini Btg. "Val Toce" ed infine dal settembre 1918 nella compagnia complementare del 6° Rgt. Alpini ed è congedato il 31 marzo 1920. Dal 1° luglio 1944 entra a far parte della formazione partigiana 2ª brigata "Paolo" (Giovanni Martini). Il 16 luglio 1944, mentre è in servizio di pattuglia, viene catturato dai tedeschi e deportato in Germania dove rimane fino al maggio 1945. Liberato rientra in Italia il 2 agosto 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.
SAVIOLI GIUSEPPE
nasce il 24 aprile 1895 ad Alfonsine, Ravenna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 12 gennaio 1915 viene assegnato al 2° Rgt. Art. da Montagna ed è congedato il 30 ottobre 1919. Richiamato alle armi il 29 agosto 1939 ed assegnato alla Commissione Requisizione Quadrupedi viene ricongedato il 10 ottobre. Dal 10 giugno 1944 entra a far parte della formazione partigiana divisione Garibaldi SAP (squadre ardimento patriottico) di Ravenna fino alla Lberazione del 10 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Nel 1953 gli è conferita la Croce al merito di guerra per attività partigiana.


VENTURI ETTORE
nasce a Monte San Pietro, Bologna, il 23 marzo 1897 dove svolge la professione di fornaio. Chiamato alle armi per mobilitazione il 24 settembre viene assegnato al 2° Rgt. Alpini Btg. "Borgo San Dalmazzo". Il 25 dicembre è già promosso Caporale ed il 28 febbraio 1917 Caporale Maggiore. Con questo grado, il 10 dicembre 1917 transita al 1° Rgt. Alpini Btg. "Val Tanaro" guadagnandosi dal 31 luglio 1918 i gradi di Sergente. Il 15 gennaio 1920 transita in servizio al Deposito del 7° Rgt. Alpini di Belluno ed il 2 febbraio viene mandato in congedo. Come reduce sicuramente si iscrive alla Sezione, iinfatti la sua fotografia la ritroviamo nell'artistico quadro realizzato nei primi mesi del 1939 con i soci. Il 25 giugno 1944 entra nella formazione partigiana 66ª brigata Garibaldi "Jacchia" ma purtroppo il 1° dicembre mentre con il figlio sono ad Ozzano dell'Emilia, vengono riconosciuti ed immediatamente arrestati. Tradotti entrambi a Mauthausen viene liberato dall'armata americana il 5 maggio 1945 ma con il grandissimo dolore per la morte del figlio Luciano che era deceduto a Gusen il 7 aprile. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.
vedi biografia : Venturi Ettore

VERSARI GIULIO
nasce il 16 marzo 1900 a Faenza, Ravenna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi per mobilitazione il 22 marzo 1918 viene assegnato al 5° Rgt. Alpini Btg. “Tirano” e “giunto in territorio dichiarato in stato di guerra”. Con la conclusione della guerra (4 novembre) il 15 marzo 1919 rientra al Deposito del 5° Rgt. Alpini ed il 15 maggio mandato in congedo provvisorio. Richiamato alle armi il 20 ottobre viene momentaneamente dispensato avendo il fratello Giovanni, classe 1898, ancora sotto le armi in attesa di congedo. Il 14 gennaio 1920 viene richiamato alle armi e nuovamente assegnato al 5° Rgt. Alpini. Il 24 gennaio viene ricoverato all’ospedale militare di Milano e dichiarato non idoneo alle fatiche di guerra, ma solo ai servizi sedentari, “per condizioni generali scadenti” il 16 febbraio viene mandato in congedo illimitato e cancellato dai ruoli militari per eventuale richiamo. Con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943, dal 12 aprile 1944 entra nella formazione partigiana, quale combattente, nella divisione SAP (quadre azione patriottica) Ravenna dove rimane attivo fino al 21 dicembre 1944. Ricoverato all’ospedale di Rimini muore per morte naturale il 4 gennaio 1945. Viene ripristinato nei ruoli dell’esercito ed equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.


(nuova fotografia)
VILLANI ALDO
nasce il 25 aprile 1896 a Molinella, Bologna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi l'8 dicembre 1915 viene assegnato al 2° Rgt. Art. da Montagna ed è congedato il 15 dicembre 1919. Trasferisce poi la residenza a Bologna in quanto riesce ad ottenere il lavoro di muratore. Dal 14 settembre 1943 entra a far parte della formazione partigiana brigata Matteotti città fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.

(nuova fotografia)
VILLANI AMLETO (1)
nasce il 21 maggio 1887 a Molinella, Bologna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 17 ottobre 1907 viene assegnato al Reggimento Art. da Montagna (del Veneto n.d.r.) ed il 15 maggio 1909, promosso Caporale, transita dal 15 novembre al 1° Rgt. Art. da Montagna ed è congedato l'1 settembre 1910. Dal 1° al 30 luglio 1911 viene richiamato alle armi per istruzione, quindi dal 7 ottobre 1912 è richiamato per mobilitazione ed assegnato al 2° Rgt. Art. da Montagna, viene congedato il 26 febbraio 1913. L'11 maggio 1915 è richiamato per mobilitazione ed assegnato al 2° Rgt. Art. da Montagna Gruppo "Vicenza". (1) Due giorni dopo lo raggiunge l'ordine di carcerazione è quindi tradotto alle carceri di Bologna dove rimane fino al 3 marzo 1919 quando viene liberato per amnistia. Lo stesso giorno rientra al 2° Rgt. Art. da Montagna in Belluno ed è congedato il 31 dicembre 1919. Dal 9 settembre 1943 entra a far parte della formazione partigiana brigata Matteotti Città fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.

archivio Giuseppe Martelli
ZANELLI CARLO
nasce a Imola, Bologna, il 26 marzo 1898, dove svolge la professione di birocciaio. Chiamato alle armi il 14 marzo 1917 viene assegnato al 6° Rgt. Alpini Btg. "Sette Comuni". Pochi mesi dopo, esattamente il 5 dicembre è fatto prigioniero a Monte Badenecche. Il 6 settembre 1918 viene liberato dalla prigionia e rientra al Btg. Sette Comuni. Il 18 gennaio 1919 transita al 7° Rgt. Alpini Btg. Belluno, congedato l'11 settembre 1920. Dal 1° agosto 1944 entra nella formazione partigiana SAP (squadre azione patriottica) di Imola. Ferito ad una gamba in combattimento gli viene riconosciutà l'invalidità di guerra. Riconosciuto partigiano combattente fino al 14 aprile 1945, equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Nel secondo dopoguerra si iscrive come socio al Gruppo di Imola. Deceduto ad Imola il 13 marzo 1982.
ZOTTI ANTONIO
nasce l’8 marzo 1893 a Tossignano (dal 1954 Borgo Tossignano), Bologna, dove svolge la professione di bracciante agricolo. Già visitato e riformato con la classe 1893, viene richiamato alle armi per mobilitazione l’8 novembre 1917 ed assegnato al 2° Rgt. Alpini e “giunto in territorio dichiarato in stato di guerra”. Il 20 febbraio 1917 transita al 7° Rgt. Alpini Btg. “Feltre” fino alla conclusione della guerra (4 novembre 1918). Prosegue il servizio militare in tempo di pace e viene congedato il 6 settembre 1919. Nel dopoguerra trasferisce la residenza a Conselice, Ravenna. Con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943, dal 16 giugno 1944 entra nella formazione partigiana divisione SAP (squadre azione patriottica) Ravenna che opera nella zona di Conselice e rimane in tale formazione fino al 15 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.

(1) Amleto Villani. Due giorni dopo lo raggiunge l'ordine di carcerazione è tradotto alle carceri di Bologna.....
per correttezza e chiarezza storico-biografica, pubblico qui sotto la biografia "ufficiale" tratta dal sito - Storia e Memoria di Bologna - a cura del Museo Civico del Risorgimento :

Amleto Villani, da Eliseo e Maria Chiarelli; nato il 21 maggio 1887 a Molinella. Nel 1943 residente a Bologna. 3ª elementare. Bracciante. Iscritto al PSI. Dirigente sindacale e di partito, fu uno dei principali collaboratori di Giuseppe Massarenti. Dopo l'eccidio di Guarda (Molinella) nell'ottobre 1914, evitò l'arresto riparando nella Repubblica di San Marino. Richiamato alle armi, tornò a Molinella e fu arrestato. Restò in carcere sino al 1919 quando venne amnistiato. Nel dopoguerra fu uno dei principali animatori della resistenza contro il fascismo a Molinella e per questo subì dure persecuzioni. Nel 1923 ebbe il «bando»; lasciò Molinella e raggiunse Massarenti a Roma. Qui, l’1 dicembre 1926, fu arrestato per «attività socialista» e assegnato al confino per 5 anni. Andò a Ustica (PA), dove il 10 ottobre 1927 fu arrestato con altri 57 antifascisti, tra i quali i socialisti bolognesi Giuseppe Bentivogli, Luigi Fabbri, Carmine Pastore Mancinelli, Massarenti, Giulio Miceli, Erminio Minghetti e Marcellino Toschi. Venne deferito al Tribunale speciale per «l'attività sovversiva da essi svolta nell'isola» e «ricostituzione dei partiti disciolti, incitamento all'insurrezione e propaganda sovversiva». L'1 agosto 1928 fu prosciolto in istruttoria e rispedito a Ponza dove restò sino al 3 novembre 1929 quando venne liberato. Fu classificato di «3ª categoria», quella delle persone considerate politicamente più pericolose. Subì vari arresti: dal 29 dicembre 1929 al 3 gennaio 1930 per le nozze del principe ereditario e dal 2 al 16 giugno 1936. Il 7 dicembre 1937 nuovo arresto e assegnazione al confino per 5 anni, con l'accusa di «attività antifascista». Andò a Bono (SS) dove restò sino al 16 novembre 1942. Tornato a Molinella, prese parte alla lotta di liberazione. Militò nella brigata Matteotti Città e operò a Bologna e Molinella. Fu uno dei principali collaboratori di Bentivogli. Riconosciuto partigiano dal 9 settembre 1943 alla Liberazione.

 



note : nel corso delle ricerche ho potuto constatare che nelle biografie inserite in prezione, meritorie ed esaustive pubblicazioni o sul web, dedicate ai partigiani, in molti nominativi viene indicato "servizio militare negli alpini" mentre nel consultare il mio elenco non troverete alcuni di questi nominati, non è un mio errore o dimenticanza, in quanto ho inserito solo quelli dei quali sono in possesso dei ruoli matricolari, quindi documentati alpini o artiglieri alpini. Ricordo che dal 1934 gli artiglieri da montagna assumono la nuova denominazione di artiglieri alpini. Nel dopoguerra riprenderà la classica denominazione di artiglieri da montagna. Dai ruoli consultati è emerso che spesso vengono indicati alpini anche gli assegnati alla Guardia alla Frontiera, forse solo perchè nei ritratti fotografici indossano il cappello alpino (che era senza penna e con il fregio della fanteria ed anche le mostrine erano della fanteria) e questo ha sicuramente causato superficiali errori di interpretazione. Ho anche rilevato che in alcuni casi, pur essendo indicato "servizio militare negli alpini", in realtà dal ruolo matricolare è emerso che non avevano nemmeno svolto il servizio militare in quanto riformati.....

di leva militare nella 2 ª guerra mondiale
ho ritenuto corretto inserire anche gli alpini o artiglieri alpini combattenti e reduci
inquadrati in reparti alpini regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.

ACQUAVIVA GIOVANNI - nuovo inserito 1° giugno 2024
nasce il 15 giugno 1911 a Bologna, poi trasferito a Marzabotto, dove svolge la professione di operaio. Chiamato dal Distretto militare alla visita di leva il 25 novembre 1931 e lasciato in congedo viene indicata come professione operaio. Chiamato alle armi l'11 marzo 1932 viene assegnato al 2° Rgt. Art. da Montagna. Il 10 settembre è promosso Appuntato e viene mandato in congedo per fine ferma il 7 settembre 1933. Richiamato alle armi per la campagna coloniale in Africa il 12 febbraio 1935 lascia temporaneamente la spwecialità da Montagna e viene assegnato al 19° Rgt. Art. per Div. di Fanteria "Gavinana" ed il 31 maggio per per l'Eritrea. Dopo aver partecipato alla campagnia coloniale per la conquista dell'Etiopia, rientra in Italia per rimpatrio il 4 luglio 1936 ed il 16 luglio è inviato in congedo. Richiamato alle armi per istruzione il 29 agosto 1939 rientra al 2° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Vicenza" (la specialità da montagna dal 1934 ha assunto il termine di Art. Alpina n.d.r.). Richiamato alle armi per mobilitazione il 3 giugno 1940, l'11 giugno parte per il fronte occidentale francese ed il 13 ottobre rientra al Deposito di Rovereto. Due giorni dopo viene ricollocato in congedo. Richiamato nuovamente il 13 gennaio 1941 e sottoposto a visita medica presso l'ospedale militare di Trento, viene dichiarato non idoneo alle fatiche di guerra, il 5 febbraio è ricollocato in congedo. A seguito degli eventi politici legati all’8 settembre 1943, dal 2 giugno 1944 entra nella formazione partigiana Stella Rossa che opera nella zona di Marzabotto con la quale rimane fino alla Liberazione di Bologna il 21 aprile 1945. Nell'eccidio di Marzabotto (29 settembre-5 ottobre 1944) fra le vittime uccise il 30 settembre vi sono la moglie Mercede Bettini e il figlio Gaudenzio di due anni. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Già di salute cagionevole aggravata dall'insuperato grande dolore per la pedita della moglie e del figlioletto, muore a Bologna il 28 luglio 1947.

ALPI GIUSEPPE - inserito il 1° marzo 2020
nasce il 6 febbraio 1922 a Modigliana, Forlì, poi trasferito a Brisighella, Ravenna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 19 gennaio 1942 viene inviato al magazzino del 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Dopo l’addestramento e mobilitato con i complementi, il 15 novembre 1942 viene trasferito sul fronte in Albania per le operazioni militari e la repressione dei ribelli nel Montenegro. Il 10 agosto 1943 si trova dislocato a Pljevlje, in Balcania (Montenegro) dove viene colto dagli avvenimenti politici legati all’8 settembre 1943 e nello stesso giorno, sbandato, decide di abbracciare la lotta partigiana ed entra nella formazione partigiana italiana Divisione Garibaldi. Rimane con questa formazione fino al 24 dicembre 1944 quando, ammalatosi, viene fatto rientrare in Italia e ricoverato all’ospedale militare di Bisceglie, Trani. Il 10 maggio 1945, dimesso, viene inviato in licenza di convalescenza. Il 20 luglio rientra al campo dei “partigiani combattenti” di Cesano, Roma, ed il 7 novembre è inviato in licenza straordinaria. Il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato è gli è riconosciuta la qualifica di partigiano italiano combattente all’estero, equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.
ALVISI LUCIANO - nuovo inserito il 1° novembre 2023
nasce il 4 gennaio 1911 a Bologna dove svolge la professione di geometra. Chiamato dal Distretto militare alla visita di leva il 26 ottobre 1931 è lasciato in congedo e viene indicato come professione studente. Chiamato alle armi il 14 settembre 1932 viene ammesso a ritardare in tempo di pace la presentazione alle armi in quanto studente al Regio Istituto Tecnico (geometri) e per avere conseguito il requisito dell'istruzione premilitare. Chiamato alle armi il 4 novembre 1933 viene iscritto ed inviato in qualità di allievo ufficiale nella Scuola allievi ufficiali di Milano, specialità Alpini. Conseguita la nomina a Sottotenente di complemento il 14 giugno 1934, viene assegnato al 7° Rgt. Alpini per il servizio di prima nomina e viene congedato il 15 dicembre. Nel 1938 si iscrive come socio individuale al Btg. "Val Battaglione Val di Reno (ex Sezione bolognese romagnola) e la fotografia è tratta da un artistico quadro con i soci del periodo. All'indomani degli eventi politici legati all'8 settembre 1943, dal 1° novembre inizia a collaborare, non in armi, con le formazioni partigiane del territorio fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Nel dopoguerra viene riconosciuto dall'Ass. Naz. Partigiani con la tessera di Benemerito.
ANTONELLI ARDILIO - inserito il 1° luglio 2019
nasce il 7 maggio 1924 a San Benedetto Val di Sambro, Bologna, dove svolge la professione di bracciante agricolo. Chiamato alle armi il 28 agosto 1943 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Pochi giorni dopo sbandatosi a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre, rientra “a casa”. Dal 9 marzo 1944 entra nella formazione partigiana Stella rossa Lupo che opera sull'Appennino tosco-emiliano, dove rimane fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione, il 19 marzo 1946 è chiamato alle armi ma viene dispensato dal compiere la ferma di leva per benemerenze di guerra come partigiano. L’8 marzo 1948 viene collocato in congedo illimitato.

(nuova fotografia)
BALDASSARRI GIUSEPPE - inserito il 1° settembre 2019
nasce il 16 luglio 1922 ad Ozzano dell'Emilia, Bologna, poi trasferito a San Lazzaro di Savena, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 29 gennaio 1942 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Lanzo". Il 6 settembre transita al 5° Rgt. Art. Alpina mobilitato ed il 14 novembre viene inviato sul fronte francese. Sbandatosi a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre, rientra “a casa”. Dal 4 agosto 1944 entra nella formazione partigiana 62ª brigata Garibaldi Camicie rosse che opera nella zona di Casoni di Romagna, fra i comuni di Monterenzio e Castel del Rio, con la qualifica gerarchica partigiana di Sottotenente. Rimane con la stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 16 luglio 1946 viene posto in congedo illimitato.
BALDI ARCANGELO
nasce il 21 settembre 1912 a Bagnara di Romagna, Ravenna, dove svolge la professione di operaio. Chiamato alle armi “alla ferma minore” il 9 settembre 1933 viene assegnato al 3° Rgt. Art. da Montagna. Promosso Caporale il 31 maggio 1934, viene mandato in congedo per fine ferma il 26 agosto. Richiamato alle armi il 14 aprile 1939 nel 5° Rgt. Art. Alpina viene ricollocato in congedo il 15 maggio. Richiamato alle armi per mobilitazione il 31 maggio 1940 e posto a visita viene riconosciuto idoneo ai soli servizi sedentari in modo permanente ed il 9 agosto viene ricollocato in congedo provvisorio. Viene successivamente chiamato a visita di controllo in tempo di guerra il 10 maggio 1942 ed il 25 luglio 1942 ed è confermata l’inabilità alle fatiche di guerra quindi posto in congedo illimitato. Con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943, il 1° dicembre entra nella formazione partigiana 28ª brigata "Mario Gordini" dove rimane fino al 14 aprile 1945. Riconosciuto partigiano combattente.

(a) con diritti di proprietà
BALTRATI GIOVANNI
nasce il 24 ottobre 1920 ad Alfonsine, Ravenna. Trasferita la residenza a Bologna in via Mazzini 37, studente all'Università nella facoltà di Chimica Industriale, volontario nel 1940 chiede di essere destinato al Deposito del 7° Rgt. Alpini di Belluno. Chiamato alle armi il 20 febbraio 1941 viene assegnato al 7° Rgt. Alpini, dove il 16 marzo consegue il grado di caporale, quindi è inviato ad Aosta al corso per gli universitari di Allievi Ufficiali. Conseguita la nomina a Sergente allievo ufficiale è assegnato in servizio al 6° Rgt. Alpini presso il distaccamento di Caprino Veronese dove rimane fino al 19 agosto. Ai primi di settembre è inviato alla Scuola Allievi ufficiali di Avellino. Conseguita la nomina a Sottotenente, dal febbraio 1942 presta servizio presso il 7° Rgt. Alpini. Con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943, dal 1° giugno 1944 entra nella 28ª brigata "Mario Gordini" che opera nelle Valli di Comacchio, dove rimane fino al 20 aprile 1945. Nel dopoguerra passa alla facoltà di Farmacia dove si laurea nell'aprile 1948. Presidente Ordine dei Farmacisti di Bologna dal 1974 al 1981. Deceduto a Bologna l'8 maggio 2012.
(a) La fotografia è stata gentilmente concessa in esclusiva al sito dal figlio Enrico anche a nome della sorella Anna con divieto di riproduzione senza autorizzazione.

BALLERINI GALILEO - inserito il 1° luglio 2019
nasce il 27 luglio 1924 a Bologna, poi trasferito a Marzabotto dove svolge la professione di operaio. Chiamato alle armi il 16 agosto 1943 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina quale predesignato per il Gruppo “Lanzo” in Strigno. Sbandatosi pochi giorni dopo a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre, rientra “a casa”. Dal 1° giugno 1944 entra nella formazione partigiana Stella rossa Lupo che opera nella zona di Marzabotto-Monte Sole. Rimane con questa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Il 19 marzo 1946 è chiamato alle armi ma viene dispensato dal compiere la ferma di leva per benemerenze di guerra come partigiano. L’8 marzo 1948 viene collocato in congedo illimitato.

BARBI AUGUSTO - inserito il 1° settembre 2019
nasce il 4 settembre 1922 a Camugnano, Bologna, dove svolge la professione di bracciante agricolo. Chiamato alle armi il 28 gennaio 1942 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Belluno" ed inviato sul fronte in Balcania. Con gli eventi politici legati all’8 dicembre 1943, il 24 settembre decide di arruolarsi volontario nella Divisione Partigiana Italiana "Garibaldi" Gruppo Art. da Montagna "Aosta"che opera sul territorio in Montenegro con operazioni di guerra contro i tedeschi. Per l’impegno profuso nei lunghi mesi di dura lotta partigiana, viene decorato di medaglia di bronzo al valor militare così motivata : “Artigliere Alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava volontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti ordini dei tedeschi. In gara con i fanti e gli alpini, partecipava ininterrottamente a tutte le azioni di guerra del suo reparto dando il prezioso contributo della sua tecnica e del suo valore. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente percorreva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponendo la forza dell'orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi al nemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell'animo a quanti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità”. Montenegro, 8 settembre 1943-8 marzo 1945. Rientra in patria il 12 marzo 1945 prosegue il "normale" servizio militare nel Rgt. "Garibaldi" ed il 15 luglio 1946 viene inviato in congedo illimitato.
BARBI CESARE
nasce il 3 dicembre 1924 a Monzuno, Bologna, poi trasferito a Marzabotto dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 17 agosto 1943 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina quale predesignato per il Gruppo “Lanzo” in Strigno. Pochi giorni dopo sbandatosi a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre, rientra “a casa”. Dal 1° aprile 1944 entra nella formazione partigiana Stella rossa Lupo che opera nella zona di Bologna. Ben presto viene promosso ed assume la qualifica partigiana di Sottotenente comandante di distaccamento. Rimane con questa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in congedo provvisorio, il 20 marzo 1946 viene chiamato alle armi e ricoverato all’ospedale militare di Bologna per rassegna (visita di controllo) e trattenuto per cure con diagnosi di parziale inabilità della gamba destra. Il 18 aprile viene dimesso ed inviato in congedo illimitato a seguito della suddetta rassegna.
BARTOLINI SATURNO - inserito il 1° marzo 2020
nasce il 25 giugno 1920 a Mercato Saraceno, Forlì, dove svolge la professione di bracciante. Chiamato alle armi l’11 marzo 1940 viene assegnato all’11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata a Cormons, Gorizia. Dal 16 febbraio viene inviato in zona di operazioni sul fronte greco-albanese quindi in Balcania (nei territori ex Jugoslavia). Il 21 giugno viene promosso soldato scelto e rientra per rimpatrio il 30 settembre 1941. Il 1° ottobre viene promosso Caporale. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 18 luglio 1942 cappello alpino in testa, ed assegnato al 51° Gruppo artiglieria alpina 3ª batteria, parte per la Russia dalla quale rientra, dopo aver percorso tutta la ritirata, il 25 febbraio 1943 con un treno ospedale ed è ricoverato all’ospedale militare di Bologna. Dopo una prima licenza di convalescenza, il 5 maggio è chiamato ad una visita di controllo dall’ospedale militare di Ravenna. Non ancora perfettamente ristabilito vile lasciato in licenza di convalescenza fino al 6 luglio, quando rientra al reparto. Con gli eventi politici legati all’8 dicembre 1943 rientra a casa. Il 20 giugno 1944 entra nella formazione partigiana 8ª brigata Garibaldi che opera nella zona di Forlì assumendo la qualifica partigiana di Sergente. Rimane con questa formazione fino al 12 ottobre 1944. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 12 ottobre 1944, viene collocato in congedo illimitato il 3 novembre 1945.

(nuova fotografia)
BARTOLOMEI VINICIO
nasce il 6 gennaio 1923 a Castiglione dei Pepoli, Bologna, dove svolge la professione di minatore. Chiamato alle armi il 16 settembre 1942 viene assegnato all'11° Rgt. Alpini Btg. "Bassano" dove rimane fino all'8 settembre 1943. Sbandatosi a seguito degli eventi politici e rientrato "a casa", dal 10 settembre entra a far parte della formazione partigiana nel battaglione "Luccarini" della brigata Stella rossa Lupo. Rimane con questa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Il 25 aprile 1945 viene considerato in licenza straordinaria ed il 16 luglio 1946 è collocato in congedo illimitato per computo del periodo di servizio di partigiano combattente.
BASSI TULLO - inserito il 1° aprile 2020
nasce il 10 settembre 1922 a Cotignola, Ravenna, dove svolge la professione di bracciante. Chiamato alle armi il 19 gennaio 1942 viene inviato al magazzino del 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Dopo l’addestramento e mobilitato con i complementi, il 29 settembre 1942 viene trasferito al 1° Rgt. Art. Alpina “Taurinense” ed inviato sul fronte in Jugoslavia per le operazioni militari e anti guerriglia partigiana. Colto dagli avvenimenti politici legati all’8 settembre 1943 nello stesso giorno, sbandato, entra nella formazione partigiana EPLJ (esercito popolare di liberazione della Jugoslavia). Il 7 ottobre 1943 viene catturato prigioniero dai tedeschi. L’8 ottobre 1944 riesce ad evadere e si riunisce nuovamente alla formazione partigiana EPLJ, con la quale rimane fino al 18 aprile 1945, quando viene rimpatriato ed inviato in licenza straordinaria. Il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Gli viene riconosciuta anche la qualifica di partigiano italiano combattente all’estero.

BELTRAMBINI UBALDO - inserito il 1° luglio 2019
nasce il 16 maggio 1922 a Santarcangelo di Romagna, Forlì, dove svolge la professione di meccanico. Chiamato alle armi il 31 gennaio 1942 viene assegnato al 14° Rgt. Genio in Belluno. Il 5 ottobre è trasferito al 1° Btg. Genio Alpino 121ª compagnia Artieri Div.”Taurinense” ed il 5 ottobre viene mobilitato è inviato in zona di operazioni in Balcania (nei territori ex Jugoslavia) dove rimane in servizio fino agli eventi politici dell’8 settembre 1943. Con gli eventi politici legati all’8 dicembre 1943 decide di arruolarsi volontario nella 1ª Divisione Partigiana Italiana Garibaldi con il 1° Btg. Genio Alpino. Per l’impegno profuso nei lunghi mesi di dura lotta partigiana, viene decorato di medaglia di bronzo al valor militare, così motivata : “Animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava volontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti ordini dei tedeschi. In gara con i fanti e gli alpini, partecipava ininterrottamente a tutte le azioni di guerra del suo reparto dando il prezioso contributo della sua tecnica e del suo valore. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente percorreva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponendo la forza dell'orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi al nemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell'animo a quanti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità”. Montenegro, 8 settembre 1943-8 marzo 1945. Il 9 marzo 1945, rimpatriato, sbarca a Brindisi e dopo la licenza di rimpatrio, il 15 ottobre viene mandato in congedo illimitato.


(nuova fotografia)
BENNI UBALDO - inserito il 1° settembre 2019
nasce il 14 novembre 1920 a Loiano, Bologna, dove svolge la professione di bracciante agricolo. Chiamato alle armi l'11 marzo 1940 viene assegnato all'11° Reparto Salmerie dell'11° Rgt. Alpini. Il 31 maggio transita al Btg. "Bassano" sempre dell'11° e dal 10 giugno fino al 26 luglio partecipa alle operazioni di guerra sul fronte occidentale francese. Rientrato al Deposito, il 25 novembre viene nuovamente mobilitato e parte via mare per l'Albania destinato al fronte greco-albanese. Per i disagi affrontati, il 5 aprile 1941 deve essere ricoverato all'ospedale militare di Tirana, dove viene giudicato non più idoneo alle fatiche di guerra, quindi trattenuto per i soli servizi sedentari in patria. Il 12 luglio rientra in Italia al Deposito dell'11° Alpini, quindi assegnato in servizio all'11° Alpini in Brunico. Fra ricoveri e licenze straordinarie di convalescenza, arriva il fatidico 8 settembre 1943 e sbandatosi, rientra "a casa". Dal 31marzo 1944 entra nella formazione partigiana 62ª brigata Garibaldi Camicie rosse che opera nella zona di Casoni di Romagna, fra i comuni di Monterenzio e Castel del Rio. Rimane con la stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 novembre 1945 viene collocato in congedo illimitato.
BERENGARDI DUILIO - inserito il 1° ottobre 2019
nasce il 21 gennaio 1920 a Monzuno, Bologna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi l’11 marzo 1940 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Dall’11 giugno 1940 al 25 luglio partecipa alle operazione sul fronte alpino occidentale, Francia. Nuovamente mobilitato, dal 25 novembre 1940 parte per il fronte greco-albanese, quindi dal 26 gennaio 1942 è trasferito, sempre con il “Bassano” sul fronte in Balcania (nei territori ex Jugoslavia). Caduto prigioniero degli alleati il 9 marzo 1942 viene liberato dagli stessi, ora nostri alleati dall’8 settembre 1943, ed il 1° dicembre 1943 e rientra a Monzuno. Dal 2 maggio 1944 entra a far parte della formazione partigiana brigata Stella rossa Lupo. Rimane nella stessa formazione fino alla liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione, viene collocato in congedo illimitato 15 novembre 1945 e gli è conferita la croce al merito di guerra. Il 14 aprile 1947 si arruola per concorso nelle guardie di Pubblica Sicurezza, dove rimane fino al 10 marzo 1949.

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BERNARDI DEMETRIO - inserito il 1° dicembre 2019
nasce il 19 gennaio 1924 a Gaggio Montano, Bologna, dove svolge la professione di meccanico. Chiamato alle armi il 12 maggio 1943 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Pochi mesi dopo sbandatosi a seguito degli eventi politici legati all’armistizio dell’8 settembre, rientra “a casa”. Dal 21 settembre 1944 entra nella formazione partigiana brigata Giustizia e Libertà che opera nella zona dell’Appennino bolognese tosco-emiliano. Rimane nella stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Il 25 aprile 1945 viene inviato in licenza straordinaria senza assegni in attesa di disposizioni. Il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.

BERNARDI RAFFAELE - inserito il 1° luglio 2019
nasce il 28 novembre 1921 a Pianoro, Bologna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi l’8 gennaio 1941 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Lanzo” in Strigno. Pochi giorni dopo viene ricoverato all’ospedale militare di Trento che riscontra essere affetto da cardiopalma, quindi viene riconosciuto idoneo ai soli servizi sedentari in patria, è quindi assegnato in servizio al Deposito del 5° Rgt. Art. Alpina. La sua naja trascorre fra servizi vari e ricoveri in ospedale militare, l’ultimo dei quali l’11 giugno 1943 all’ospedale militare di Bologna che lo dimette ed invia al Deposito come idoneo ai servizi in tempo di guerra. Pochi mesi dopo sbandatosi a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre, rientra a casa. Dal 1° marzo 1944 entra nella formazione partigiana 62ª brigata Camicie rosse Garibaldi che opera nello scacchiere metropolitano di Bologna. Rimane nella stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1944. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria, il 15 marzo 1946 viene collocato in congedo illimitato. Trasferita poi la residenza a Bologna, svolge la professione di tranviere.


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BETTINI FERRUCCIO - inserito il 1° novembre 2019
nasce il 31 marzo 1921 a Bologna, dove svolge la professione di arrotino. Chiamato alle armi il 2 gennaio 1941 viene assegnato all’11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata a Cormons, Gorizia. Dal 6 aprile viene inviato e partecipa alle operazioni in Balcania (nei territori ex Jugoslavia) dal quale rientra il 30 settembre. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 20 luglio 1942 cappello alpino in testa, ed assegnato al 52° Gruppo artiglieria alpina, parte per la Russia dalla quale rientra, dopo aver percorso tutta la ritirata, il 30 marzo 1943. Dopo la licenza di rimpatrio rientra al reparto. Sbandatosi a seguito degli eventi politici legati all’8 settembre, il 20 agosto 1944 entra a far parte della formazione partigiana 64ª brigata “Gramsci” che opera sull’Appennino modenese. Rimane nella stessa formazione fino al 10 dicembre 1944. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 21 aprile 1945, quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 marzo 1946 viene collocato in congedo illimitato.

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BIAGI RICCARDO - inserito il 1° luglio 2019
nasce il 20 aprile 1924 a Lizzano in Belvedere, Bologna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 12 maggio 1943 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Pochi mesi dopo sbandatosi a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre, rientra “a casa”. Dal 1° maggio 1944 entra nella formazione 7ª brigata Garibaldi che opera nella zona di Modena e rimane nella stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in congedo provvisorio, il 4 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.

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BIAGIOLI ULTIMINO - inserito il 1° ottobre 2019
nasce il 26 settembre 1923 a Castel di Casio, Bologna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 14 gennaio 1943 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano” ed il 15 agosto transita nel 3° Gruppo Alpini “Valle”. Sbandatosi pochi giorni dopo a seguito degli eventi politici legati all'8 settembre rientra “a casa”. Dal 1° maggio 1944 entra nella formazione partigiana brigata "Matteotti", che opera nell’Appennino Tosco-Emiliano. Rimane nella stessa formazione fino al 10 novembre 1944. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 25 aprile 1945, viene inviato in licenza straordinaria senza assegni, in attesa di disposizioni. Il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.

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BIANCHI NERIO
nasce il 23 agosto 1921 a Bologna. Nel novembre 1938 intrapprende la carriera militare ed entra prima alla Scuola Militare di Milano quindi all'Accademia Militare di Modena uscendone il 22 marzo 1942 con la promozione a Sottotenente in s.p.e. assegnato per il prescritto servizio di prima nomina al Battaglione “Morbegno”del 5° Alpini, mobilitato perr il fronte russo, ed è decorato di medaglia d'argento. Rientrato dalla drammatica ritirata, con gli eventi politici legati all'8 settembre 1943 si sottrae alla cattura dei Tedeschi e si arruola nel Battaglione “L’Aquila” del Reggimento Fanteria Speciale “Legnano”, impegnato nella guerra di Liberazione, e nuovamente decorato con la medaglia di bronzo. Nel dopoguerra prosegue la carriera militare fino al grado di Generale di Corpo d'Armata. Muore a Milano nella primavera 2009.
vedi biografia : Bianchi Nerio
BIGONI GIOVANNI - inserito il 1° febbraio 2020
“l’alpino ad honorem” Giovanni Bigoni nasce il 3 novembre 1923 ad Argenta, Ferrara, residente nella frazione di Longastrino, dove svolge la professione di muratore. Chiamato alle armi il 9 gennaio 1943 viene assegnato al Deposito del 17° Rgt. Fanteria, quindi il 29 aprile transita al 311° Rgt. Fanteria mobilitato ed è inviato sul fronte in Balcania (nei territori ex Jugoslavia n.d.r.). Sbandatosi a seguito degli eventi politici legati all’8 settembre, riesce a rientrare ad Argenta. Il 23 febbraio 1944 chiamato alle armi dalla Repubblica Sociale Italiana, per evitare le ripercussioni che un rifiuto avrebbe potuto avere su di lui e sulla sua famiglia, accetta di arruolarsi “per completare la ferma interrotta alla data dell’8 settembre 1943” ed è assegnato al Btg. Genio Lavoratori. Il 25 luglio viene dislocato con il reparto in Liguria. Nello stesso giorno diserta e giunto nella zona del piacentino, entra a far parte della formazione partigiana 7ª brigata “Alpina Aosta” in quanto formata prevalentemente da ex alpini alle armi della “Monterosa” passati nei partigiani, che opera nella zona di Piacenza in Val Trebbia. (dove giunge la settimana successiva il conterraneo ferrarese Gino Gaffarelli ex della “Monterosa” n.d.r.). Il 5 giugno 1945 viene “mandato in libertà” e rientra a Longastrino. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione, il 15 luglio 1946 chiamato dal Distretto di Ferrara viene mandato in congedo illimitato.

BORELLI ARMANDO - inserito il 1° luglio 2019
nasce il 20 novembre 1924 a San Benedetto Val di Sambro, Bologna, poi residente a Loiano, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 17 agosto 1943 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Sbandatosi pochi giorni dopo a seguito degli eventi legati all'8 settembre rientra “a casa”. Dal 20 agosto 1944 entra nella formazione partigiana 8ª brigata "Massenzio Masia" e vi rimane fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Il 26 febbraio 1946 viene richiamato alle armi ed è rinviato alla chiamata in attesa di disposizioni. L’8 marzo 1948 viene dispensato dal compiere la ferma di leva e viene mandato in congedo illimitato.

BORELLI UMBERTO - inserito il 1° ottobre 2019
nasce il 1° luglio 1924 a Marzabotto, frazione Quercia, Bologna, dove svolge la professione di fabbro meccanico. Chiamato alle armi il 28 agosto 1943 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Lanzo” in Strigno. Pochi giorni dopo a seguito degli eventi politici legati all'8 settembre rientra a casa, ed il 17 giugno 1944 entra a far parte della formazione partigiana brigata Stella rossa Lupo che opera nella zona metropolitana di Bologna. Rimane nella stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Il 19 marzo 1946 viene richiamato alle armi ed è dispensato dal completare la ferma di leva per computo del periodo partigiano e viene collocato in congedo illimitato.


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BORTOLOTTI BRUNO - inserito il 1° novembre 2019
nasce il 26 febbraio 1924 a Monzuno, Bologna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi l’11 maggio 1943 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina predesignato per il Gruppo “Lanzo” in Strigno. Sbandatosi pochi mesi dopo a seguito degli eventi politici legati all'8 settembre rientra “a casa”. Dal 20 giugno 1944 entra nella formazione partigiana 3° battaglione della brigata Stella rossa Lupo che opera nella zona di Bologna. Durante i combattimenti contro i tedeschi del 29 settembre 1944 a Monte Sole, rimane ferito ad una gamba, ma continua comunque ad appartenere alla brigata fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza di convalescenza concessa dall’ospedale militare di Bologna, il 25 agosto 1946 si presenta alla visita di controllo. Gli viene riconosciuta una parziale infermità ascrivibile all’8ª categoria di pensione per cause di servizio, ed il giorno dopo è collocato in congedo illimitato.

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BOSCHIERI LIBERO - inserito il 1° ottobre 2019
nasce il 25 maggio 1924 a Praduro e Sasso (dal 1938 Sasso Marconi), Bologna, dove svolge la professione di saldatore elettrico. Chiamato alle armi il 17 agosto 1943 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Lanzo” in Strigno. Sbandatosi pochi giorni dopo a seguito degli eventi politici legati all'8 settembre rientra “a casa”. Dal 15 maggio 1944 entra a far parte della formazione partigiana 9ª brigata Santa Justa poi nella 1ª brigata “Irma Bandiera” che opera nella zona dei comuni di Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Granarolo Emilia. Rimane nella stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Il 21 marzo 1946 viene richiamato alle armi ed è dispensato dal completare la ferma di leva per computo del periodo partigiano e viene collocato in congedo illimitato.
BRASCAGLIA SILVIO - inserito il 1° gennaio 2020
nasce il 12 febbraio 1924 a Vergato, Bologna, dove svolge la professione di mastro muratore. Chiamato alle armi il 13 maggio 1943 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Sbandatosi pochi mesi dopo a seguito degli eventi politici legati all'8 settembre rientra “a casa”. Dal 15 luglio 1944 entra nella formazione partigiana 7ª brigata Garibaldi che opera sull’Appennino modenese e rimane nella stessa formazione fino al 30 aprile 1945, quando viene sciolta. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 21 aprile 1945, il 4 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato per fine ferma.
BRUNETTI GIANNINO - inserito il 1° gennaio 2020
nasce il 5 giugno 1924 a Castiglione dei Pepoli, Bologna, dove svolge la professione di minatore. Chiamato alle armi il 18 agosto 1943 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Sbandatosi pochi giorni dopo a seguito degli eventi politici legati all'8 settembre rientra “a casa”. Dal 1° marzo 1944 entra nella formazione partigiana Stella rossa Lupo che opera nella zona di Bologna e rimane con questa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Chiamato alle armi il 16 marzo 1946, viene rinviata a chiamata in epoca da destinarsi. L’9 marzo 1948 viene dispensato dal compiere la ferma di leva e viene collocato in congedo illimitato.

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BUSANI AUGUSTO - inserito il 1° gennaio 2020
nasce il 5 ottobre 1912 a Bologna, dove svolge la professione di commesso. Il 30 aprile 1931 si arruola volontario quale allievo sottufficiale specialità alpini con la ferma di anni tre ed inviato alla Scuola sottufficiali di Rieti. Il 1° agosto viene promosso Caporale ed il 1° marzo 1932 è promosso Sergente. Il 4 marzo prende servizio presso il 1° Rgt. Alpini Btg. “Ceva” poi dal 10 gennaio 1935 viene aggregato alla Compagnia Distrettuale di Mondovì. Il 29 aprile viene mandato in congedo illimitato per fine ferma. Il 13 aprile 1939 viene richiamato alle armi per istruzione presso il magazzino mobilitazione del Btg. Alpini “Edolo” in Edolo ed il 19 agosto viene ricollocato in congedo. Richiamato nuovamente alle armi il 28 aprile 1941 viene assegnato al comando del 6° Rgt. Alpini in Vipiteno. Il 20 gennaio 1943 viene promosso Sergente Maggiore. A seguito degli eventi politici legati all’8 settembre viene fatto prigioniero dai tedeschi ed internato nel campo di concentramento di Mantova. Il 13 dicembre evade dalla prigionia e “rientra a casa”. Nello stesso mese riprende il suo posto di impiegato civile presso il Municipio di Bologna dove rimane fino al 1° luglio 1944 quando entra nella formazione partigiana 7ª brigata Modena della divisione “Armando” ed opera nella zona appenninica di Vergato e rimane con questo reparto fino al 15 dicembre. Dal 5 gennaio 1946 è considerato in congedo illimitato e come militare in servizio viene decorato della croce al merito di guerra.
CALAMELLI LUIGI - inserito il 1° novembre 2019
nasce il 17 novembre 1920 a Massa Lombarda, Ravenna, dove svolge la professione di bracciante agricolo. Chiamato alle armi il 9 marzo 1940 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Con l’entrata in guerra dell’Italia (10 giugno1940) viene inviato su fronte occidentale francese dove rimane fino al 20 luglio. Rientrato a Belluno e nuovamente mobilitato, il 25 novembre parte via mare per l’Albania destinato alle operazioni sul fronte greco-albanese. Dopo un anno al fronte, il 21 luglio 1941 durante uno scontro è ferito alla coscia destra e viene prima ricoverato all’ospedale militare di Scutari e dall’8 agosto è rimpatriato ed inviato all’ospedale militare di Casale Monferrato. Inviato in lunga convalescenza quindi ricoverato all’ospedale militare di Bologna per visita di controllo, il 25 marzo 1942 viene dichiarato inabile permanente alle fatiche di guerra e quindi cessa di essere mobilitato e viene trasferito in forza al Deposito del 5° Rgt. Art. Alpina ed il 18 febbraio 1943 viene collocato in congedo assoluto. Con gli eventi politici legato all’8 settembre 1943, dal 1° ottobre entra nella formazione partigiana SAP (squadre azione patriottica) Ravenna, quindi dal 2 giugno 1944 entra nella 28ª GAP (gruppi azione patriottica “Umberto Ricci” che opera nella zona di Massa Lombarda in quando viene promosso alla qualifica gerarchica partigiana di Sottotenente comandante di formazione, quindi dal 14 aprile 1945 assume altro incarico nella 28ª. “Mario Gordini” e rimane con questa formazione fino al 20 maggio quando viene sciolta. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione e gli vengono conferite due croci al merito di guerra per attività partigiana. Collocato in congedo illimitato il 20 maggio 1945.
CANDI FILIBERTO
nasce il 5 marzo 1924 a Ferrara, poi residente a Bologna, dove svolge la professione di ferroviere. Chiamato alle armi il 13 maggio 1943 viene assegnato all’83° Rgt. Fanteria. Il 15 luglio è promosso Fante Scelto Assaltatore. Sbandatosi a seguito degli eventi legati all’8 settembre, il 12 febbraio 1944 viene richiamato in servizio dal nuovo governo della repubblica sociale italiana ed assegnato al 133° Rgt. Genio Lavoratori. Il 13 maggio, è annotato sul ruolo matricolare : Tale passato le linee per ricongiungersi ai comandi italiani. Il 18 agosto si presenta quale volontario al comando del Btg. Alpini L’Aquila del Rgt. Speciale Legnano, ed avviato al centro di addestramento con gli altri volontari alpini a Piedimonte d’Alife, Benevento, dove viene promosso Sergente di squadra assaltatori. Dal 22 febbraio “tale avviato in zona di operazioni”. Partecipa a tutte le fasi della guerra fino di liberazione di Bologna, dove entra il 21 aprile 1945. Prosegue poi l’avanzata ed è congedato il 18 settembre 1945, iscritto nella categoria dei sottufficiali di complemento.

archivio Giuseppe Martelli
CARDELLI GUIDO - inserito il 1° marzo 2020
nasce il 10 marzo 1921 a Conselice, Ravenna, poi residente ad Imola, Bologna, dove svolge la professione di muratore. Chiamato alle armi il 21 gennaio 1941 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Il 21 febbraio viene ricoverato all’ospedale militare territoriale di Imola per essere operato di appendicite quindi è inviato in licenza di convalescenza in famiglia fino al 9 luglio. Allo scadere della licenza per sopravvenute complicazioni viene nuovamente ricoverato in ospedale e nuovamente inviato in licenza di convalescenza fino al 6 ottobre. Il 6 ottobre rientra al reparto a Belluno dove il gruppo è in approntamento per mobilitazione. Il 16 ottobre parte per il fronte albanese dal quale rientra in patria per rimpatrio del reggimento l’11 agosto 1942. Sul ruolo matricolare viene indicato che al rientro, senza specificare il motivo, viene ricoverato in luogo di cura a Bologna quindi inviato in licenza di convalescenza in famiglia di 90 giorni. Rientra a fine licenza al reparto dove viene colto dagli eventi politici legati all’8 settembre e “rientra a casa”. Il 15 settembre entra nella formazione partigiana brigata SAP (squadre azione patriottica) Imola e vista l’esperienza militare assume la qualifica gerarchica di Sergente. Dal 16 agosto 1944 viene promosso alla qualifica gerarchica di Sottotenente commissario di compagnia nel battaglione Pianura e rimane nella stessa formazione fino alla Liberazione del 16 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria senza assegni, il 15 marzo 1945 viene collocato in congedo illimitato. Con la ricostituzione del Gruppo di Imola si iscrive come socio. Deceduto ad Imola nel 2004. Nella lapide è indicato solo l'anno.
CARNEVALI ANNINO - inserito il 1° febbraio 2020
nasce il 28 giugno 1922 a Massafiscaglia, Ferrara, poi residente a Migliarino, dove svolge la professione di tornitore meccanico. Chiamato alle armi il 27 gennaio 1942 viene assegnato al 6° Centro Automobilistico. Il 14 novembre transita in forza al 4° Rgt. Autieri, quindi dal 26 maggio 1943 al 12° Autoparco e dal 28 agosto è trasferito al 132° Rgt. Autieri di Marcia. Pochi giorni dopo sbandatosi a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Richiamato alle armi dalla repubblica sociale, il 28 febbraio 1944 accetta di arruolarsi e viene destinato alla Divisione Alpina "Monterosa" ed il 10 marzo parte per l'addestramento in Germania. Rientra in Italia il 27 luglio e viene schierato ai confini fra Emilia e Liguria nella zona fra la Val di Vara, La Spezia e Val di Taro, Parma. L'8 settembre 1944 si allontana dal reparto e viene dichiarato disertore. Sul ruolo matricolare è annotato : Disertato dal Reparto e riparato presso la Brigata partigiana "Vecchia Cento Croci", ma non viene indicato fino a quando rimane con questa formazione e se entra effettivo come combattente. (Questa formazione era conosciuta come Brigata partigiani cristiani. n.d.r.). Nel ruolo non è indicato se gli vengono riconosciuti i benefici del periodo partigiano e dal 15 luglio 1946 viene considerato in congedo illimitato ed esentato dalla ripresentazione alle armi.
CAROLI PRIMO
nasce il 17 gennaio 1922 a Castel del Rio, Bologna, dove svolge la professione di commerciante. Chiamato alle armi il 17 gennaio 1942 viene assegnato al 1° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Aosta” Div. “Taurinense” ed il 12 marzo, mobilitato, è inviato in zona di operazioni in Balcania (nei territori ex Jugoslavia) dove rimane in servizio fino agli eventi politici dell’8 settembre 1943. Con gli eventi politici legati all’8 dicembre 1943 decide di arruolarsi volontario nella 1ª Divisione Partigiana Italiana Garibaldi con il Gruppo “Aosta”. Per l’impegno profuso nei lunghi mesi di dura lotta partigiana, viene decorato di medaglia di bronzo al valor militare, così motivata : “Artigliere Alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava volontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti ordini dei tedeschi. In gara con i fanti e gli alpini, partecipava ininterrottamente a tutte le azioni di guerra del suo reparto dando il prezioso contributo della sua tecnica e del suo valore. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente percorreva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponendo la forza dell'orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi al nemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell'animo a quanti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità”. Montenegro, 8 settembre 1943-8 marzo 1945. Il 12 marzo 1945 sbarca a Brindisi per rimpatrio. Per le precarie condizioni di salute viene ricoverato prima all’ospedale civile di Firenzuola, Firenze, poi all’ospedale militare di Bologna fino al 4 settembre. Dimesso con licenza di convalescenza al termine della quale, il 30 settembre viene coloocato in congedo illimitato.

CASALI AGOSTINO - inserito il 1° luglio 2019
nasce il 21 agosto 1912 a Misano Adriatico, Forlì, dove svolge la professione di muratore poi ambulante commerciante. Chiamato alle armi “alla ferma minore di 1° grado” il 14 marzo 1933 quindi assegnato a quella di 2° grado il 5 luglio ed infine di 3° grado il 15 agosto, non viene assegnato. Chiamato alle armi il 26 settembre 1935 viene assegnato al 3° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Udine” 18ª batteria dove presta servizio in patria fino al 1° luglio 1936 quindi viene congedato. Richiamato alle armi per istruzione il 30 marzo 1939 e trattenuto alle armi, il 19 aprile parte via mare da Bari per l’Albania. Sul ruolo matricolare viene indicato che rientra in Italia e sbarcato a Brindisi il 1° ottobre 1939 ed il 10 novembre viene ricollocato in congedo illimitato ai sensi della circolare 33690. Con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943, il 10 luglio 1944 collabora con la formazione 8ª brigata Garibaldi fino al 20 ottobre 1944 con compiti di raccolta fondi e consegna manifesti. Riconosciuto Patriota.

CASANOVA DOMENICO - inserito il 1° novembre 2019
nasce il 19 settembre 1924 a Gaggio Montano, Bologna, dove svolge la professione di agricoltore. Chiamato alle armi il 16 agosto 1943 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Lanzo” in Strigno. Sbandatosi pochi giorni dopo a seguito degli eventi politici legati all'8 settembre rientra “a casa”. Dal 1° giugno 1944 entra nella formazione partigiana brigata Giustizia e Libertà che opera nella zona metropolitana di Bologna e rimane con questa formazione fino 2 dicembre 1944. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in congedo provvisorio fino al 25 marzo 1946, nello stesso giorno, chiamato alle armi, viene assegnato al centro addestramento di Pesaro, specialità Artiglieria. Il 17 aprile 1947 a fine ferma, viene collocato in congedo illimitato.

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CASOLARI LUIGI - inserito il 1° gennaio 2020
nasce il 7 maggio 1921 a San Pietro in Casale, Bologna, dove svolge la professione di operaio (bracciante agricolo). Chiamato alle armi il 16 gennaio 1941 viene assegnato all’11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d’Armata ed il 6 aprile è inviato in zona di operazioni in Balcania (nei territori ex Jugoslavia), dai quali rientra per rimpatrio il 30 settembre 1941. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 26 luglio 1942 cappello alpino in testa, ed assegnato al 52° Gruppo artiglieria alpina, parte per la Russia dalla quale rientra, dopo aver percorso tutta la ritirata, il 15 maggio 1943. Sbandatosi a seguito degli eventi politici legati all’8 settembre, il 5 maggio 1944 entra a far parte della formazione partigiana battaglione Tolomelli della 2ª brigata “Paolo” che opera nella zona di San Pietro in Casale. Rimane nella stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Inviato in licenza straordinaria, viene collocato in congedo illimitato il 15 marzo 1946.

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CAVALLI RODOLFO - inserito il 1° aprile 2020
nasce il 7 ottobre 1922 a Monteveglio, Bologna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 15 gennaio 1942 viene assegnato al 3° Rgt. Art. da Campagna in Bologna. Il 12 febbraio transita al 4° Rgt. Art. Alpina della Divisione Cuneense ed il 2 agosto parte per il fronte russo. Nel gennaio 1943 affronta il tragico ripiegamento che supera riportando però un congelamento ai piedi ed è fra i pochi superstiti che rientra in Italia. Il 21 febbraio parte dalla Russia con un treno ospedale per essere ricoverato in osservazione al campo contumaciale di Bologna. Riscontrato la media gravità, il 12 marzo è inviato in licenza di convalescenza in famiglia. Il 22 aprile viene sottoposto a visita medica di controllo ed ottiene ulteriori venti giorni di convalescenza. Il 13 maggio, dichiarato non abile per le truppe alpine, rientra al Deposito del 3° Rgt. Art. da Campagna in Bologna. Con gli eventi politici legati all'8 settembre 1943, si sbanda e rientra a casa. L’8 marzo 1944 viene richiamato dalla repubblica sociale e, per non creare problemi alla famiglia, accetta di essere inviato a Novara assegnato alla Divisione “Italia”. Giunge a Novara l’11 marzo, ma il 14 si assenta arbitrariamente e viene dichiarato disertore. Il 2 maggio entra nella formazione partigiana 63ª brigata “Bolero” che opera nel bolognese e rimane con questa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.

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CAVAZZA conte NOVELLO - inserito il 1° ottobre 2019
nasce il 1° gennaio 1922 a Bologna, poi residente a Roma ma iscritto di leva al Distretto di Bologna. Il 17 marzo 1941 si arruola volontario nel 1° Rgt. Art. Alpina a Torino dove frequenta il 1° anno di Ingegneria ed il giorno dopo, 18 marzo, viene inviato ad Aosta alla Scuola Centrale Militare di Alpinismo. Promosso Caporale quindi Sergente viene destinato in servizio al 2° Rgt. Alpini. Il 29 giugno transita al 3° Rgt. Art. Alpina a Gorizia. Il 15 novembre viene inviato alla Scuola Allievi Ufficiali di Artiglieria a Bra e conseguita la nomina a Sottotenente il 16 maggio 1942 viene nuovamente assegnato al 3° Art. Alpina in forza al 2° Gruppo Valle della 6ª Divisione Alpina “Alpi Graje” ed inviato per le operazioni di guerra in Montenegro ed Epiro. Qui viene decorato di croce di guerra. Rientrato in Italia nel marzo 1943 per rimpatrio, la Divisione, viene schierata in Liguria nella zona di La Spezia. Con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943 rientra “a casa”. Nel luglio 1944 si arruola volontario delle nuove unità regolari delle Forze Armate impegnate nella guerra di Liberazione e viene assegnato all’11° Rgt. Art. del Gruppo di combattimento “Legnano” ed il 21 aprile 1945 entra a Bologna. Collocato in congedo illimitato nel luglio 1945 rientra a Roma dove completa anche gli studi laureandosi in ingegneria. Nel 1970 eredita dalla madre una grande tenuta agricola a Manerba del Garda, Brescia, alla quale dedica un forte impegno assieme ai quattro figli e qui si trasferisce definitivamente.
vedi biografia : Cavazza Novello
CAVAZZUTI MARIO
nasce il 14 agosto 1921 a Bologna, poi residente a Monte San Pietro dove svolge la professione di tecnico agrario. Chiamato alle armi il 7 gennaio 1941 viene assegnato al Btg. Misto Genio Divisione Alpina Tridentina. Promosso Caporale il 10 luglio transita effettivo alla 112ª compagnia radiotelegrafisti del II° Btg. Misto Genio "Tridentina". Il 9 luglio 1942 lascia la specialità del Genio Alpino in quanto viene trasferito alla 107ª compagnia Genio della Divisione di fanteria "Mantova" costituita da marzo a Verona, ed il 1° gennaio 1943 è promosso Caporale Maggiore. Nel gennaio 1943 la Divisione viene trasferita in Calabria. Con gli eventi legati all'8 settembre 1943 la Divisione si trasforma in Gruppo di Combattimento "Mantova" inquadrata nelle nuove unità regolari delle Forze Armate impegnate nella lotta di Liberazione. Il 30 settembre 1945 gli viene rilasciato il "certificato al merito" dal comando Vª Armata Americana perchè ha partecipato alla guerra di Liberazione. Viene collocato in congedo illimitato il 13 marzo 1946.
CAVINA DOMENICO
nasce il 2 marzo 1920 a Riolo Bagni (dal 1957 Riolo Terme), Ravenna, poi residente a Tebano, frazione di Faenza, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 10 marzo 1940 viene assegnato al 5° Rgt. Art. da Montagna Gruppo “Belluno” mobilitato. Il 10 giugno prende parte alle operazioni di guerra sul fronte occidentale francese, dal quale rientra il 25 luglio. Il 25 novembre parte via mare da Brindisi per l’Albania per partecipare alle operazioni sul fronte greco-albanese dove rimane fino al 23 aprile 1941, quindi seguendo il reparto, partecipa alle operazioni in Balcania (territori ex Jugoslavia) e viene rimpatriato il 16 dicembre. Ricoverato all’ospedale militare di Ravenna viene dimesso il 10 luglio 1942 ed inviato in licenza di convalescenza. Allo scadere della licenza il 7 gennaio 1943 viene nuovamente ricoverato all’ospedale militare di Ravenna. Il 9 luglio viene definitivamente riformato e l’8 settembre collocato in congedo assoluto. Nello stesso giorno, con gli eventi politici legati all’8 settembre, entra nella formazione partigiana 28ª brigata “Mario Gordini”, dove rimane fino al 15 dicembre 1944. Riconosciuto partigiano combattente.

CECCHINI CARLO - nuovo inserito il 1° aprile 2022
nasce il 9 ottobre 1921 a Rimini, allora provincia di Forlì, dove svolge la professione di fabbro meccanico. Chiamato alle armi il 22 gennaio 1941 viene assegnato alla 6ª compagnia di Sanità ed il 29 gennaio viene trasferito in forza alla Sezione di Sanità del 1° Gruppo Alpini "Valle" mobilitato per il fronte greco-albanese, quindi dal 1° gennaio 1942 partecipa alle operazioni di guerra in Balcania (ex territori Jugoslavia) dalla quale rientra per rimpatrio il 19 agosto 1942 per continuare il "normale servizio militare in patria". Sbandatosi a seguito degli eventi politici dell'8 settembre 1943, rientra a Rimini e dal 15 giugno 1944 collabora con una formazione partigiana SAP (squadre azione patriottica). Sul ruolo matricolare viene indicato che gli è riconosciuta la qualifica di Patriota e gli è conferita la croce al merito di guerra. Considerato in servizio dal 9 settembre 1943, viene collocato in congedo illimitato l'8 marzo 1946.

CELLA TITO - inserito il 1° luglio 2019
nasce il 24 giugno 1920 a Loiano, Bologna, poi trasferito a Monterenzio nella frazione di San Benedetto del Querceto, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 12 marzo 1940 viene assegnato al 26° Reparto Salmerie del 6° Rgt. Alpini. Dal 17 giugno al 4 agosto 1940 partecipa alle operazione sul fronte alpino occidentale, Francia. Purtroppo in questo periodo si ammala di una grave forma di otite cronica purulenta per la quale viene ricoverato all’ospedale di Lecce. Il 6 marzo 1941 rientra al reparto dove con ulteriore visita medica viene “riconosciuto idoneo ai soli servizi sedentari in patria”. Viene quindi assegnato al distaccamento salmerie di Sanguinetto, Verona, nella 326ª compagnia presidiaria alpini, sempre del 6° alpini. Sbandatosi con gli eventi legati all’8 settembre e rientrato a Monzuno, dal 18 settembre 1943 entra nella formazione partigiana 62ª brigata Garibaldi operante nella zona di Bologna. Rimane nella stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Inviato in licenza straordinaria viene collocato in congedo illimitato il 15 novembre 1945.


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CHIARI DANTE - inserito il 1° dicembre 2019
nasce il 9 giugno 1923 a Castel d’Aiano, Bologna, dove svolge la professione di meccanico aggiustatore. Chiamato alle armi il 14 gennaio 1943 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano” ed il 15 agosto transita all’11° Rgt. Alpini in Massa Carrara. Sbandatosi pochi giorni dopo a seguito degli eventi politici legati all'8 settembre rientra “a casa”. Dal 1° gennaio 1944 entra nella formazione partigiana 7ª brigata divisione Modena che opera nella zona di Montefiorino. Ben presto per le sue qualità organizzative viene promosso ed assume la qualifica partigiana di Tenente comandante di battaglione. Rimane con la stessa formazione fino alla Liberazione del 25 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.
CIMATTI GIOVANNI - inserito il 1° luglio 2019
nasce il 9 febbraio 1921 a Meldola, Forlì, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 10 gennaio 1941 viene assegnato all’11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d’Armata in Cormons, Gorizia ed il 6 aprile è inviato in zona di operazioni in Balcania (nei territori ex Jugoslavia), dai quali rientra per rimpatrio il 30 settembre 1941. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 26 luglio 1942 cappello alpino in testa, ed assegnato al 52° Gruppo artiglieria alpina, parte per la Russia dalla quale rientra dopo aver percorso tutta la ritirata. Il 14 febbraio 1943 viene ricoverato all’ospedale di Karkov per congelamento dei piede destro ed il giorno dopo è rimpatriato con treno ospedale è ricoverato all’ospedale militare di Brescia. Il 27 agosto giunge all’ospedale militare di Ravenna per il controllo e confermato la diagnosi dei postumi di congelamento viene dimesso con licenza di convalescenza. Chiamato alla visita di controllo il 28 settembre, non si presenta, in quanto “sbandato” a seguito degli eventi politici dell’8 settembre. Dal 1° giugno 1944 entra a far parte dell’8ª brigata Garibaldi “Romagna” dove rimane fino al 15 novembre, poi i problemi al piede non gli consentono di proseguire. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Il 3 maggio 1946 viene chiamato in osservazione per una visita dall’ospedale militare di Ancona e riconosciuta l’infermità per cause di guerra viene posto in congedo assoluto e corrisposta una “pensione di guerra” di 7ª categoria con inizio retrodatata dal gennaio 1943 (Russia).

CIMATTI GIUSEPPE - inserito il 1° aprile 2022
nasce l'11 aprile 1916 a Cotignola, Ravenna, dove scolge la professione di manovale. Chiamato alle armi il 6 maggio 1938 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Belluno". Trattenuto alle armi, con l'entrata in guerra dell'Italia il 10 giugno 1940, viene inviato per le operazioni di guerra sul fronte francesce dal quale rientra a Belluno il 20 giugno. Il 25 novembre parte per il fronte greco- albanese dove rimane fino al 23 aprile 1941. Il 1° giugno viene promosso Appuntato. Dal 16 luglio si trasferisce col reparto in Balcania nei territori ex Jugoslavia. Ammalotosi di malaria, il 31 agosto viene rimpatriato e ricoverato all'ospedale militare di Torino dove rimane fino all'8 novembre quindi inviato in licenza di convalescenza. Il 4 gennaio 1943 rientra al reparto nella 23ª batteria ed il 20 gennaio viene inviato sul fronte francese. Coinvolto dagli avvenimenti politici dell'8 settembre rientra a casa. Il 20 aprile 1944 entra nella formazione partigiana 28ª GAP (gruppi azione patriottica) di Bagnacavallo e l'8 dicembre assume la qualifica gerarchica di comandante di squadra. Rimane con la formazione fino alla Liberazione di Bagnacavallo del 20 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 settembre viene collocato in congedo illimitato.

CIMATTI LUIGI
nasce il 4 maggio 1916 a Brisighella, Ravenna, dove svolge la professione di macellaio. Chiamato alle armi il 16 maggio 1937 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno” ed è congedato il 19 agosto 1938. Richiamato alle armi il 31 agosto 1939, il 9 dicembre è inviato in licenza fino al 17 marzo 1940. L’11 giugno parte per il fronte occidentale francese dal quale rientra il 30 giugno. Il 25 novembre parte via mare da Brindisi per l’Albania per partecipare alle operazioni sul fronte greco-albanese dove rimane fino al 23 aprile 1941, quindi seguendo il reparto, partecipa alle operazioni in Balcania (territori ex Jugoslavia) e viene rimpatriato il 20 giugno 1942. Il 19 novembre riparte per partecipare alle operazioni di guerra in Francia. Sbandatosi a seguito degli eventi politici dell’8 settembre 1943, il 12 settembre rientra a Brisighella. Il 15 luglio 1944 inizia a collaborare con la formazione partigiana SAP (squadre azione patriottica) fino al 14 dicembre. Sul ruolo matricolare viene annotato che è considerato in servizio dal 12 febbraio 1943 al 5 dicembre 1944 quindi inviato in licenza straordinaria fino al 15 settembre 1945 quando è ricollocato in congedo illimitato.  Riconosciuto Patriota.


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CIONI MEDARDO - inserito il 1° settembre 2019
nasce il 29 agosto 1923 a Castel di Casio, Bologna, poi residente a Marzabotto, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 5 gennaio 1943 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina in Belluno. Sbandatosi a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre, rientra “a casa”. Dal 15 maggio 1944 entra nella formazione partigiana Stella rossa, 1° battaglione, che opera nella zona di Monte Sole, Bologna. Rimane nella stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Nell'eccidio di Marzabotto sono uccisi il padre, la madre, il fratello Remo e la zia Giuseppina. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 2 aprile 1946 viene collocato in congedo illimitato.
CORSELLINI RAGIO - inserito il 1° aprile 2022
nasce il 29 settembre 1922 a Castel di Casio, Bologna, dove svolge la professione di tornitore. Chiamato alle armi il 29 gennaio 1942 viene assegnato all'11° Rgt. Alpini Btg. "Bolzano". Il 24 aprile 1943 presenta domanda per transitare nei Paracadutisti e viene inviato alla Scuola paracadutisti di Tarquinia, Viterbo. Al termine del corso, anche se già coinvolto dagli eventi politici legati all'8 settembre 1943, chiede di proseguire il servizio ed il 3 ottobre è assegnato al 184° Btg. Guastatori Paracadutisti del Rgt. Paracadutisti "Nembo" che concorre a formare ed è inquadrato nel Gruppo di Combattimento "Folgore" del nuovo Esercito Italiano che si affianca all'Esercito Alleato sbarcato in Sicilia il 9 luglio 1943 ed impegnato nella Lotta di Liberazione contro i tedeschi. Trasferito nelle Puglie partecipa ai combattimenti sui vari fronti italiani fino al settembre 1945. Trattenuto alle armi, viene collocato in congedo illimitato il 20 luglio 1946. Con il congedo gli viene conferita la croce al merito di guerra dal Comando 5ª Armata Americana per aver partecipato alla guerra di Liberazione con il Gruppo di Combattimento "Folgore".

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CREMONINI ALBERTINO - inserito il 1° febbraio 2020
nasce il 16 febbraio 1922 ad Anzola dell’Emilia, Bologna, dove svolge la professione di operaio meccanico presso la ditta Sabiem. Chiamato alle armi il 1° febbraio 1942 viene assegnato al 14° Rgt. Genio in Belluno. Il 5 ottobre viene trasferito al 1° Btg. Genio Alpino “Taurinense” mobilitato. Nello stesso giorno è inviato via mare in Balcania (nei territori ex Jugoslavia). Con gli eventi politici legati all’8 dicembre 1943 decide di arruolarsi volontario nella 1ª Divisione Partigiana Italiana Garibaldi con il 1° Btg. Genio Alpino. Per l’impegno profuso nei lunghi mesi di dura lotta partigiana, viene decorato di medaglia di bronzo al valor militare, così motivata : “Animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava volontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti ordini dei tedeschi. In gara con i fanti e gli alpini, partecipava ininterrottamente a tutte le azioni di guerra del suo reparto dando il prezioso contributo della sua tecnica e del suo valore. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente percorreva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponendo la forza dell'orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi al nemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell'animo a quanti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità”. Montenegro, 8 settembre 1943-8 marzo 1945. Il 9 marzo 1945, rimpatriato, sbarca a Brindisi e dopo la licenza di rimpatrio, l’11 agosto viene collocato in congedo illimitato.

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CREMONINI LUCIANO - inserito il 1° maggio 2020
l’alpino ad honorem Luciano Cremonini nasce il 24 gennaio 1923 a Sant’Agata Bolognese, Bologna, dove svolge la professione di meccanico tornitore nelle Ferrovie dello Stato. Chiamato alla visita di leva il 16 febbraio 1942 viene assegnato all’Arma Aeronautica quale aviere di leva designato per il ruolo Speciale (motorista) e lasciato in congedo provvisorio. Nel gennaio 1944 lascia casa e famiglia e raggiunge il bellunese dove è trasferito a quel compartimento delle ferrovie ed il 1° aprile si arruola nella formazione partigiana Brigata 7° Alpini Belluno. Rimane nella stessa formazione fino al 5 maggio 1945 quando rientra a casa e prende residenza a Bologna. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Sul ruolo matricolare non viene indicato quando viene inviato in congedo illimitato, ma solo che è depennato dai ruoli matricolari dell’Aeronautica militare e trasferito in forza nell’Esercito Italiano in data 5 maggio 1947.
DALLA CASA GAETANO - inserito il 1° settembre 2019
nasce l'8 gennaio 1921 a Medicina, Bologna, poi trasferito a Castel San Pietro, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 14 gennaio 1941 viene assegnato all'11° Rgt. Art. di Corpo d'Armata in Cormons, Gorizia. Mobilitato il 6 aprile parte per le operazioni in Jugoslavia ed il 1° agosto è promosso soldato scelto. Rientrato in patria il 13 aprile 1942 e dopo una licenza di trenta giorni, rientra al reparto. In previsione dell'invio di un Corpo d'Armata Alpino sul fronte russo, l'11° diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d'Armata Alpino. Il 14 luglio, assegnato al 51° Gruppo Art. Alpina, parte per la Russia. Supera la tragica ritirata del gennaio 1943 ed il 5 marzo rientra in Italia. Dopo la licenza ordinaria di trenta giorni rientra al reparto. Sbandatosi a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre, rientra “a casa”. Dal 1° luglio 1944 entra nella formazione partigiana 66ª brigata Garibaldi "Pietro Secchia" che opera nella zona metropolitana di Bologna. Il 15 luglio viene promosso alla qualifica gerarchica partigiana di Sottotenente Ispettore di formazione. Rimane con la stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 marzo 1946 viene collocato in congedo illimitato.
DALLE FABBRICHE DOMENICO - inserito il 1° aprile 2020
nasce l’11 novembre 1921 a Faenza, Ravenna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 10 gennaio 1941 viene rinviato in congedo provvisorio in attesa del congedamento dei due fratelli Primo, classe 1912 e Mario, classe 1914. Chiamato alle armi per esigenze speciali il 23 gennaio, viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Il 24 settembre viene trasferito in forza al 1° Rgt. Artiglieria Alpina Gruppo “Aosta” della Divisione Taurinense ed il 29 settembre parte per il fronte in Montenegro. Il 2 ottobre 1942 è trasferito con il reparto che è dislocato a Scutari (Albania). A seguito degli eventi politici legati all’8 settembre 1943, il 16 settembre viene rimpatriato con il reggimento via mare e giunge a Bari. Qui è già in fase di costituzione il nuovo Esercito Italiano, formato da militari rimpatriati da vari fronti che scelgono di rinunciare al congedo per contrapporsi agli ex alleati tedeschi, ora considerati invasori. Rinuncia a rientrare in famiglia, ed il 1° ottobre 1944 si presenta volontario al Centro di mobilitazione sussidiario presso il 47° Rgt. fanteria in Piedimonte d’Alife, Caserta (poi Benevento n.d.r.), ed è assegnato effettivo in forza al Btg. Alpini “Monte Granero” del reggimento fanteria speciale, per trasformazione del 3° Rgt. Alpini. Il 16 dicembre 1944 parte con il Btg. per la Sicilia in servizio di ordine pubblico. Il 26 maggio 1945 (in Italia la guerra è finita dal 25 aprile n.d.r.), viene inviato in licenza di convalescenza per essere poi assegnato al servizio incondizionato. Il 30 settembre viene trasferito al deposito del 3° Rgt. Alpini per proseguire la “normale naja” ed è collocato in congedo illimitato l’11 novembre 1946.

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DEGLI ESPOSTI RENZO - inserito il 1° ottobre 2019
nasce il 13 settembre 1922 a Castello di Serravalle, Bologna, dove svolge la professione di manovale muratore. Chiamato alle armi il 28 gennaio 1942 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina predesignato per il Gruppo “Lanzo” in Strigno. Il 4 ottobre viene aggregato al Deposito della 185ª Div. Fant. “Folgore” in Viterbo, per frequentare il corso allievi paracadutisti. Concluso il corso, il 14 ottobre rientra al 5° Rgt. Art. Alpina. Il 2 novembre viene aggregato alla Scuola Artificieri di Piacenza, per frequentare il 39° corso artificieri di artiglieria, ed è classificato con “ottimo”. Dal 7 aprile 1943 viene aggregato al Reparto Distrettuale di Grosseto quale artificiere, ed il 9 agosto aggregato al 7° Rgt. Art. in Pisa. Sbandatosi a seguito degli eventi politici legati all'8 settembre 1943 rientra “a casa”. Richiamato alle armi l’8 marzo 1944 dalla repubblica sociale italiana, per non subire ritorsioni anche famigliari, accetta di arruolarsi, ed inviato al centro di raccolta di Vercelli viene assegnato alla Divisione alpina “Monterosa” in partenza per l’addestramento in Germania. Il 18 luglio rientra in patria con il 1° Rgt. Art. Alp. schierato in Liguria e nello stesso giorno si allontana arbitrariamente e viene dichiarato disertore. Dall’11 dicembre entra nella formazione partigiana brigata Costrignano della divisione Modena che opera nella zona di Montefiorino, Modena, assumendo da subito l’incarico di comandante di nucleo con la qualifica partigiana di Sergente. Rimane nello stesso reparto fino al 30 aprile 1945 quando viene sciolto. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 21 aprile quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato. Nel dopoguerra trasferisce la residenza a San Lazzaro di Savena, Bologna.

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DE VIVO FRANCESCO - inserito il 1° gennaio 2020
nasce il 31 marzo 1918 a Bologna. Trasferito a Padova per frequentare l’Università nella facoltà di Lettere, si laurea nel luglio 1940. Iscritto al Distretto militare di residenza di Padova, presenta domanda come studente di rinuncia al rinvio alla chiamata alle armi e si arruola volontario. Il 21 febbraio 1941 si presenta al 7° Rgt. Alpini a Belluno. Il 2 marzo viene inviato alla Scuola Centrale Militare di Alpinismo di Aosta per il prescritto corso ufficiali. Conseguito il grado di Caporale e con la promozione a Sergente, concluso il corso, è destinato al 6° Rgt. Alpini. Frequenta poi il corso ufficiali alla Scuola di Bassano e con la promozione a Sottotenente viene assegnato al 3° Gruppo Valle, Btg. "Val Toce", quindi dal 10 novembre 1942 transita al Btg. sciatori “Monte Cervino” destinato al fronte in Francia, dove rimane fino all’8 settembre 1943. Sbandatosi a seguito degli eventi politici, riprende gli studi e riesce a laurearsi in Filosofia, quindi entra nella formazione partigiana “Guido Negri”, subendo anche il carcere duro fascista, ed è equiparato ai militari combattenti volontari della guerra di liberazione. Collocato in congedo illimitato, nel dopoguerra è docente di Filosofia Pedagogia Psicologia negli Istituti Magistrali di Piove di Sacco dal 1947, poi preside. Nell'Università di Padova è Assistente alle cattedre di Psicologia, di Storia della Pedagogia. Iscritto alla sezione ANA di Padova è stato direttore del periodico sezionale Naia Scarpona dal 1989 al 2002. Deceduto a Padova il 28 maggio 2005 è sepolto nella tomba di famiglia presso il cimitero di Piove di Sacco.
DOMENICALI GIUSEPPE
nasce il 5 luglio 1915 a Casola Valsenio, Ravenna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 7 ottobre 1936 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Belluno" ed assegnato alla ferma minore in quanto ha conseguito il requisito dell'istruzione premilitare, ed è posto in congedo provvisorio il 3 dicembre. Richiamato per istruzione il 1° agosto 1937 viene nuovamente mandato in congedo provvisorio il 24 agosto. Richiamato per mobilitazione il 2 giugno 1940 rientra al 5° Rgt. Art. Alpina ed inviato sul fronte occidentale alpino (Francia). Qui si ammala ai bronchi e viene inviato il licenza di convalescenza per cause di guerra. Rientrato al reparto, le condizioni di salute si aggravano nuovamente e nel corso di ulteriore visita medica gli viene diagnosticata anche un'ernia inguinale destra per cause di guerra che non gli consentono più la normale attività di impiego in zona di guerra. Il 28 luglio 1942 dopo l'ennesimo ricovero in ospedale, viene dichiarato non più idoneo in modo permanente ed il 3 agosto è collocato in congedo illimitato. Rientrato a Casola Valsenio, dal 1° aprile 1944 entra nella formazione 28ª brigata GAP (gruppi ardimento patriottico) "Celso Strocchi" che opera a Casola Valsenio, fino al 12 dicembre 1944 ed è equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.

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FABBRI ALDO
nasce il 9 novembre 1923 a Monterenzio, Bologna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 5 giugno 1942 è lasciato in congedo provvisorio. Richiamato alle armi il 14 gennaio 1943 viene assegnato all'11° Rgt. Alpini Btg. "Bassano" dove rimane fino all'8 settembre. Sbandatosi a seguito degli eventi politici e rientrato a Monterenzio, dal 6 giugno 1944 entra a far parte della formazione partigiana 66ª brigata "Jacchia" Garibaldi che opera sull'Appennino tosco-emiliano fino al 17 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Il 25 aprile 1945 viene considerato in licenza straordinaria ed il 16 luglio 1946 è collocato in congedo illimitato per computo del periodo di servizio di partigiano combattente.

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FABBRI GIUSEPPE - inserito il 1° luglio 2019
nasce il 7 dicembre 1924 a Lizzano in Belvedere, Bologna, dove svolge la professione di conducente di muli. Chiamato alle armi il 15 agosto 1943 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Sbandatosi pochi giorni dopo a seguito degli eventi legati all'8 settembre rientra “a casa”. Dal 1° giugno 1944 entra nella formazione partigiana divisione Fulmine che opera nella zona dell’Appennino fra Bologna e Modena, assumendo l’identità partigiana di “Alpino”. Il suo impegno partigiano si conclude il 25 febbraio 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in congedo provvisorio, il 18 marzo 1946 viene chiamato alle armi e rinviata in epoca da destinarsi. L’8 marzo 1948 viene dispensato dal compiere la ferma di leva e collocato in congedo illimitato.

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FAGGI FERNANDO - nuovo inserito il 1° novembre 2023
nasce il 23 novembre 1920 a Monzuno, Bologna, dove svolge la professione di agricoltore. Chiamato alle armi 19 gennaio 1941 viene assegnato all’11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d’Armata mobilitato in Cormons (Gorizia). Il 6 aprile parte per le operazioni di guerra sul fronte della Jugoslavia dal quale rientra il 23 settembre. Il 5 febbraio 1942 è promosso Caporale. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 25 giugno 1942, cappello alpino in testa, parte per la Russia e dopo aver percorso tutta la ritirata del gennaio 1943, il 15 febbraio viene ricoverato per congelamento ad un piede e ferita ad un braccio all'ospedale militare tedesco di Presda. Il 23 febbraio viene trasferito all'ospedale militare di riserva italiano n° 11 ed il 26 marzo rientra in Italia con un treno speciale della Croce Rossa e viene ricoverato all'ospedale militare di Bologna. Il 19 luglio viene dimesso con 180 giorni di licenza di convalescenza. Coinvolto dagli eventi politici legati all'8 settembre 1943, al termine della licenza prevista per il 19 gennaio 1944 non rientra al reparto. Il 1° giugno 1944 entra nella formazione partigiana 62ª brigata "Camicie rosse Garibaldi" che opera nella zona di Pianoro, Bologna e rimane con la formazione fino al 15 novembre. Il giorno dopo passa in forza alla formazione partigiana brigata "Irma Bandiera" dove assume il grado partigiano di vice comandante di Compagnia rimanendovi fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Presentatosi al Distretto militare viene collocato in congedo assoluto. Il 6 novembre 1954 gli viene riconosciuta una pensione per cause di guerra di 8ª categoria.
FERRI SANTE
nasce il 31 marzo 1924 a Lugo (Lugo di Romagna) Ravenna, dove svolge la professione di bracciante agricolo. Chiamato alle armi il 18 maggio 1943 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Sbandatosi con gli eventi politici legati all’8 settembre “rientra a casa”. Chiamato alle armi il 5 marzo 1944 dalla Repubblica Sociale Italiana, per non subire ritorsioni sulla famiglia, accetta di arruolarsi e viene assegnato all’Art. Contraerei di Ravenna. Il 14 aprile “si allontana arbitrariamente dal reparto” ed entra nella formazione partigiana divisione SAP (squadre azione patriottica) Ravenna, che opera nella zona di Santa Maria in Fabriago dove rimane fino al 15 maggio, quindi passa al 28° gruppo “Umberto Ricci” con qualifica gerarchica di comandante di nucleo, per poi rientrare dall’8 gennaio 1945, sempre quale comandante di nucleo, nella formazione partigiana divisione SAP (squadre azione patriottica) Ravenna, dove rimane fino al 12 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Dal 12 aprile viene considerato in licenza straordinaria ed il 16 luglio 1946 è collocato in congedo illimitato e gli viene conferita la Croce al merito di guerra.
FIOCCHI ELIO - nuovo inserito il 1° novembre 2023
fratello di Bruno nasce a Grizzana (dal 1985 Grizzana Morandi), Bologna, il 14 giugno 1919. Soldato di leva chiamato dal Distretto militare il 4 maggio 1939 e lasciato in congedo viene indicata come professione fattore. Chiamato alle armi l'11 marzo1940 viene assegnato al reparto Salmerie dell'11° Rgt. Alpini in Trento. Mobilitato con l'entrata in guerra dell'Italia, partecipa dall'11 giugno al 28 luglio alle operazioni di guerra sul fronte francese. Il 1° ottobre è promosso alpino scelto. Nuovamente mobilitato ed assegnato al Btg. "Bassano" il 17 dicembre parte per il fronte greco-albanese. Il 5 dicembre 1941 riceve dal comandante dell'11° Rgt. Alpini un encomio solenne "sul campo" per il comportamento tenuto sul campo di battaglia a Zalusnika. Il 1° aprile 1942 è promosso Caporale. Rientra in Italia per rimpatrio il 21 luglio 1942. Dopo breve licenza straordinaria, il 6 settembre rientra al Deposito dell'11° Rgt. Alpini in Trento. A seguito degli eventi politici legati all'8 settembre 1943 riesce a tornare a Grizzana. Il 7 febbraio 1944 entra, assieme al fratello Bruno, nella formazione partigiana "Stella Rossa" operante nella zona di Bologna. Rimane con questa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 25 aprile 1945, quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 27 settembre 1945 viene collocato in congedo illimitato. Deceduto il 7 marzo 1996.
FIOCCHI BRUNO - nuovo inserito il 1° novembre 2023
fratello di Elio nasce a Grizzana (dal 1985 Grizzana Morandi), Bologna, il 20 dicembre 1920. Soldato di leva chiamato dal Distretto militare il 5 aprile 1940 e lasciato in congedo viene indicata come professione colono. Chiamato alle armi 12 gennaio 1941 viene assegnato all’11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d’Armata mobilitato in Cormons (Gorizia). In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 25 giugno 1942, cappello alpino in testa, parte per la Russia dalla quale rientra, dopo aver percorso tutta la ritirata del gennaio 1943, il 14 marzo 1943. Dopo la licenza di rimpatrio rientra al Deposito di Cormons e l'8 luglio viene aggregato al 21° Rgt. Art. in Piacenza per frequentare il corso artificieri. Il 12 luglio, per i postumi del deperimento fisico viene ricoverato all'ospedale militare ed il 29 agosto vieme mandato in licenza di convalescenza con rientro al Rgt. il 29 settembre. A seguito degli eventi politici legati all'8 settembre 1943 rientra a Grizzana. Il 7 febbraio 1944 entra, assieme al fratello Elio, nella formazione partigiana "Stella Rossa" operante nella zona di Bologna. Rimane con questa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 25 aprile 1945, quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 novembre 1945 viene collocato in congedo illimitato.

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FIORINI ALDO - inserito il 1° maggio 2020
nasce l’8 ottobre 1919 a Castello di Serravalle, Bologna, poi trasferito e residente a Bologna dove svolge la professione di fontaniere. Chiamato alla visita di leva il 26 aprile 1939 viene giudicato abile per i soli servizi sedentari in patria. Chiamato alle armi il 15 marzo 1940 viene assegnato al 2° Rgt. Genio Minatori in Verona con l’incarico di aiutante di Sanità. L’8 agosto, con lo stesso incarico, transita al 7° Rgt. Alpini Btg. “Pieve di Cadore”. Giudicato nuovamente non abile per le truppe alpine, il 4 gennaio 1941 viene inviato in servizio presso il 1° Rgt. Genio in Torino ed il 13 settembre transita al Deposito del 2° Rgt. Minatori del Genio in Verona nei servizi sedentari sempre come aiutante di Sanità. Sbandatosi a seguito degli eventi politici dell'8 settembre 1943, rientra a casa. Il 1° giugno 1944 entra nella formazione partigiana 9ª brigata “Santa Justa”, di estrazione cattolica, che opera sull’Appennino sud-ovest di Bologna fra Marzabotto e Monte San Pietro. Rimane con questa formazione fino alla liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria, viene collocato in congedo illimitato il 28 settembre 1945.

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FOLEGATTI MARIO - inserito il 1° novembre 2019
nasce il 24 dicembre 1923 a Comacchio, Ferrara, dove svolge la professione di magazziniere con titolo di studio 2ª istituto tecnico industriale. Chiamato alle armi il 5 gennaio 1943 viene assegnato al 6° Rgt. Genio. Il 1° marzo è nominato soldato scelto ed il 20 maggio, dopo opportuno corso, ottiene la specializzazione quale telescriventista. Il 5 agosto transita alla 109ª compagnia telegrafisti del IX (9°) Btg. Misto Genio per Corpo d’Armata Alpino in riordino a Vergato, Bologna, dopo la campagna di Russia. Sbandatosi con gli eventi politici legati all’8 settembre, viene catturato dai tedeschi ma riesce a fuggire prima che il treno arrivi al Brennero. Rientrato prima a Comacchio, prosegue verso sud ed il 23 settembre 1943 entra nelle bande Melis del gruppo partigiano del Gran Sasso che opera nella zona di Norcia. Si distingue in particolare nei combattimenti per la liberazione di Spoleto nel giugno 1944 e viene decorato sul campo di croce di guerra al valor militare. Segue l’avanzata verso nord dei reparti militari del Corpo Italiano di Liberazione e dal 25 giugno 1944 entra nella formazione partigiana “Mario Babini” con il grado equiparato di Sottotenente. Gli ultimi combattimenti li sostiene nei giorni 12-14 aprile 1945 per la definitiva liberazione del paese ferrarese di Filo. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Il 30 aprile è mandato in licenza ed il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato. Deceduto il 3 ottobre 2017.

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FOLI PIETRO - inserito il 1° giugno 2023
nssce il 15 ottobre 1922 a Ozzano Emilia, Bologna, dove svolge la professione di barbiere poi di muratore. Chiamato alle armi il 27 gennaio 1942 viene assegnato al 16° settore Guardia alla Frontiera in Tolmezzo, Udine. Sbandatosi con gli eventi legati all’8 settembre rientra “a casa”. Richiamato alle armi il 12 marzo 1944 dalla Repubblica sociale italiana e per evitare ritorsioni alla famiglia, accetta di arruolarsi e viene inviato al Centro di raccolta di Vercelli. Assegnato alla Divisione Alpina "Monte Rosa" parte pee l'addestramento in Germania. Rientra in Italia il 13 asgosto assegnato al 2° Rgt. Alpini dislocato in Levanto, La Spezia. Il 15 dicembre si assenta dal reparto e viene dichiarato disertore. Rimane comunque clandestinamente in zona e, contattate alcune formazioni partigiane del luogo, il 10 gennaio 1945 entra nella formazione brigata "Antonio Gramsci" che opera nella IVª zona operativa in Lunigiana. Rimane con questa formazione fino alla Liberazione del 25 aprile 1945. Riconosciuto partigiano combattente equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato alla data del 30 aprile in licenza straordinaria, viene collocato in congedo il 15 luglio 1946. Trasferita la residenza a Castenaso vi decede il 18 luglio 2002.
FORNASARI GUIDO - nuovo inserito 1° giugno 2024
nasce il 31 luglio 1913 a San Giovanni in Persiceto, Bologna, poi trasferito a Casalecchio di Reno, dove svolge la professione di contadino. Chiamato dal Distretto militare alla visita di leva il 26 settembre 1933 e lasciato in congedo viene indicata come professione contadino. Chiamato alle armi il 25 settembre 1935 viene assegnato al 2° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Vicenza" con ferma minore per necessità famigliari e servizio in patria. Viene collocato in congedo il 1° luglio 1936. Richiamato per istruzione il 4 settembre 1939 è inviato al magazzino di mobilitazione del Gruppo "Vicenza" in Rovereto per il corso di eliografista, il 10 dicembre è inviato in licenza straordinaria. Richiamato ancora per mobilitazione il 3 giugno 1940 rientra al reparto e l'11 giugno parte per le operazioni di guerra sul fronte occidentale francese. Rientra al Magazzino di mobilitazione in Rovereto il 16 ottobre ed il giorno dopo viene ricollocato in congedo illimitato. Richiamato alle armi il 14 ottobre 1941ed assegnato al 6° Rgt. Art. Alpina della Div. Alpina "Alpi Graie" , il 16 dicembre parte per l'Albania quindi in Montenegro. Rientra in Italia il 22 dicembre 1942 e prosegue il servizio presso il Deposito in Rovereto. L'8 settembre 1943 a seguito di gravi motivi di famiglia (lutto) viene inviato in licenza. Con gli avvenimenti politici legati allo stesso giorno 8 settembre "ovviamente" non rientra al reparto. Il 16 marzo 1944 entra nella formazione partigiana 8ª Brigata "Masìa" che opera nella zona di Monterenzio e rimane con questa formazione fino alla liberazione di Bologna il 21 aprile 1945. Considerato in servizio dal 9 settembre 1943 al 15 marzo 1944. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Viene collocato in congedo il 30 aprile 1945.

FORNASINI GINO
nasce il 27 agosto 1924 a Partomaggiore, Ferrara, dove svolge la professione di barcaiolo. Chiamato alle armi il 23 agosto 1943 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Sbandatosi con gli eventi legati all’8 settembre rientra “a casa” e dal 1° ottobre entra nella formazione partigiana SAP (squadre azione patriottica) Ravenna che opera nella zona di Lavezzola. In questa formazione rimane fino al 28 novembre 1944, quindi entra nel 28° battaglione “Umberto Ricci” e dal 7 dicembre nel 28° battaglione “Mario Gordini” che opera nella zona di Sant’Alberto, Ravenna ed a Codevigo, Padova, dove rimane fino al 20 maggio 1945. Riconosciuto partigiano combattente equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Chiamato alle armi il 22 marzo 1946 viene “rinviata in epoca da determinarsi”. L’8 marzo 1948 viene dispensato dal compiere la ferma di leva e collocato in congedo illimitato.

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FORNI IRNERIO - inserito il 1° settembre 2019
nasce il il 20 giugno 1913 a San Giovanni in Persiceto, Bologna. Chiamato alle armi il 13 ottobre 1933 viene ammesso al ritardo alla chiamata in tempo di pace quale studente al 2° anno di Medicina alla Regia Università di Bologna. Il 29 marzo 1939, già laureato in Medicina e Chirurgia viene ammesso quale aspirante ufficiale medico alla Scuola di Applicazione di Sanità di Firenze. Il 7 settembre con la nomina di Aspirante ufficiale medico di complemento viene assegnato per il servizio di prima nomina al 3° Rgt. Art. “Pistoia” in Bologna. Dal 10 giugno 1940 al 20 luglio 1943 presta servizio in vari reparti. Dal 20 luglio 1943 viene trasferito presso il comando del 4° Rgt. Alpini ed è assegnato al Btg. "Ivrea" 40ª compagnia in Montenegro. Con l'armistizio dell'8 settembre 1943, preferisce continuare la lotta contro i tedeschi ed entra nella Divisione partigiana "Garibaldi", continuando a svolgere la sua opera come Tenente medico alpino e viene assegnato al VI Battaglione nella 4ª sezione sanità ed in questa veste viene decorato di medaglia di bronzo e croce di guerra . L'8 marzo 1945 si conclude la guerra su quel fronte ed i reparti della "Garibaldi" vengono rimpatriati. Sente però che c'è ancora bisogno di un medico, anche per la popolazione civile e rinvia il rimpatrio fino al 10 giugno, quando rientra a Bologna dopo sei anni di naja.
vedi biografia : Forni Irnerio
FRANCESCONI ANGELO - inserito il 1° ottobre 2019
nasce il 5 maggio 1920 a Faenza, Ravenna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 9 marzo 1940 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Il 25 novembre parte via mare per il fronte greco-albanese dove rimane fino al 23 aprile 1941. Dal 16 luglio viene inviato sul fronte in Balcania (nei territori ex Jugoslavia) dove rimane fino al 28 giugno 1942 quando, ammalatosi, viene ricoverato all’ospedale da campo n° 11. L’8 agosto viene rimpatriato (via terra) e prima ricoverato all’ospedale militare di Gorizia dove gli viene diagnosticata la malattia di febbre tifoide per cause di servizio, quindi inviato per le cure e ricoverato all’ospedale militare di Bologna. L’8 agosto viene dimesso e rientra al corpo. Il 10 novembre viene nuovamente mobilitato ed è inviato per le operazioni di guerra in Francia. Nel marzo 1943 nuovamente ammalato di febbre tifoide viene “rimandato in patria” e ricoverato all’Ospedale civile di Castel Bolognese, Ravenna, per conto dell’Ospedale Militare di Bologna con una prognosi di trenta giorni al termine dei quali rientra al corpo. Sbandatosi a seguito degli eventi politici legati all'8 settembre 1943 rientra “a casa”. Dal 7 giugno 1944 entra nella formazione partigiana 28ª brigata “Celso Strocchi” che opera nella zona di Castel Bolognese come partigiano combattente. Dal 27 agosto viene promosso alla qualifica partigiana di Sottotenente comandante di distaccamento. Rimane con questa formazione fino al 12 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 novembre 1945 viene collocato in congedo illimitato. Il 21 luglio 1981 gli viene conferito a titolo onorifico il corrispondente grado di Sottotenente dell’Esercito.

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GABELLINI ARRIGO - inserito il 1° giugno 2023
nasce za Bologna il 19 ottobre 1919 a Bologna dove svolge la professione di studente universitario. Sottotenente di prima nomina proveniente dalla Scuola allievi ufficiali di Bassano del Grappa, assegnato al 5° Rgt. Alpini nel luglio 1939. Partigiano combattente dal 1° novembre 1943 al 21 aprile 1945 nell'8ª Brigata GL "Masia" con il nome di battaglia di "Gabi", poi noto avvocato penalista, ecc..... Purtroppo, per gravi lacune dei ruoli matricolari della classe di leva 1916, il suo ruolo non risulta compilato e presente in archivio. Ho potuto comunque consultare altre fonti "militari". Deceduto a Bologna nel 2001....... ecc.
vedi biografia : Gabellini Arrigo
GADIGNANI ITALO - inserito il 1° maggio 2020
nasce il 1° maggio 1923 a Pianoro, Bologna, dove svolge la professione di autista. Chiamato alle armi il 13 gennaio 1943 viene assegnato al 6° Rgt. Autieri in Bologna. Il 23 marzo viene mobilitato e parte, via terra, per la Grecia. Con gli eventi politici legati all’8 settembre viene fatto prigioniero dagli ex alleati e ora nemici tedeschi. Internato in Germania, dopo otto mesi, pur di poter rientrare in Italia, accetta di arruolarsi nella Divisione alpina Monterosa giunta da Vercelli per addestramento. Il 20 luglio rimpatria ed è dislocato in Liguria. Il 25 agosto diserta e viene dichiarato disertore. Rientra a Pianoro ed entra prima nella formazione partigiana 2ª brigata “Paolo” quindi da marzo 1945 nella 4ª brigata “Venturoli” Garibaldi con la quale rimane fino alla liberazione del 21 aprile. Pur avendo militato come partigiano non gli vengono riconosciuti i benefici avendo aderito come “volontario” alla repubblica sociale italiana. Viene collocato in congedo illimitato il 16 luglio 1946.
GAFFARELLI GINO - inserito il 1° febbraio 2020
nasce il 25 febbraio 1923 a Jolanda di Savoia, Ferrara, residente a Codigoro dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 25 maggio 1943 viene assegnato al 25° Rgt. Fanteria a Cervignano, Udine. Sbandatosi con gli eventi politici legati all’8 settembre e rientrato a Codigoro, il 18 gennaio 1944 chiamato alle armi dalla repubblica sociale italiana, per non subire ritorsioni sulla famiglia, accetta di arruolarsi e viene inviato al centro di raccolta di Vercelli destinato alla Divisione Alpina Monterosa. Il 18 febbraio parte per l’addestramento della Divisione in Germania e rientra in Italia fra il 18 e 25 luglio. Dislocato con il reparto in Liguria, il 24 agosto si allontana arbitrariamente e viene dichiarato disertore. L’8 settembre 1944 entra nella formazione partigiana 7ª brigata Gino Cerri, detta “Alpini Aosta” in quanto formata prevalentemente da alpini alle armi, della Monterosa passati nei partigiani, che opera nella zona di Piacenza in Val Trebbia. (dove trova “già arruolato” dalla settimana precedente il conterraneo ferrarese Giovanni Bigoni n.d.r.). Dal 2 dicembre gli sono affidati incarichi di comando ed assume il grado partigiano equiparato di Sergente. Rimane in questa formazione fino al 30 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Esentato dal ripresentarsi alla chiamata alle armi per computo del periodo di servizio di partigiano combattente, il 4 luglio 1946 viene collocato congedo illimitato.

archivio Giuseppe Martelli
GALASSI NERIO - inserito il 1° marzo 2020
nasce il 9 gennaio 1919 a Dozza, Bologna. Iscritto al Distretto di Ravenna, il 22 giugno 1938 viene chiamato in anticipo alla visita militare e dichiarato abile, è lasciato in congedo illimitato ed indicato come professione contadino. Chiamato alle armi il 3 aprile 1939 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno” ed il 7 agosto viene promosso soldato scelto. Nel giugno 1940 transita al Gruppo” Val Piave” mobilitato per il fronte occidentale (francese) dal quale rientra 21 ottobre. Purtroppo una grave forma di “Poliartrite reumatica” lo costringono a numerosi ricoveri e conseguenti licenze di convalescenza. Il 30 novembre 1941 “rientrato al corpo” ed assegnato al Gruppo “Belluno” parte subito per il fronte jugoslavo quindi in Balcania (ex territori Jugoslavia). Con gli eventi politici legati all’8 dicembre 1943 decide di arruolarsi volontario nella Divisione Partigiana Italiana Garibaldi e transita nel 1° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Susa”. Per l’impegno profuso nei lunghi mesi di dura lotta partigiana, viene decorato di medaglia di bronzo al valor militare, così motivata : “Artigliere Alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava volontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti ordini dei tedeschi. In gara con i fanti e gli alpini, partecipava ininterrottamente a tutte le azioni di guerra del suo reparto dando il prezioso contributo della sua tecnica e del suo valore. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente percorreva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponendo la forza dell'orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi al nemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell'animo a quanti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità”. Montenegro, 8 settembre 1943-8 marzo 1945. Viene collocato in congedo illimitato il 16 agosto 1946. Nel dopoguerra è fra i promotori per la ricostituzione nel 1953 del Gruppo di Dozza del quale è fra i soci più attivi. Deceduto a Dozza il 25 novembre 1999.

GAMBARI ORTENSIO - inserito il 1° gennaio 2020
nasce il 2 dicembre 1924 a Vergato, Bologna, dove svolge la professione di agricoltore. Chiamato alle armi il 20 agosto 1943 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Sbandatosi pochi giorni dopo a seguito degli eventi politici legati all'8 settembre rientra “a casa”. Dal 10 giugno 1944 entra nella formazione partigiana 7ª brigata divisione Modena che opera nella zona dell’appennino modenese. Rimane con la stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in congedo provvisorio, il 23 marzo 1946 viene chiamato alle armi e rinviato a chiamata in epoca da destinarsi. L’8 marzo 1948 viene dispensato dal compiere la ferma di leva ed è collocato in congedo illimitato.

GANDOLFI EZIO - inserito il 1° novembre 2019
nasce il 3 novembre 1922 a Gaggio Montano, Bologna, dove svolge la professione di meccanico. Chiamato alle armi il 28 gennaio 1941 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina ed il 4 novembre è inviato in zona di operazioni sul fronte balcanico. Con gli eventi politici legati all’8 dicembre 1943 decide di arruolarsi volontario nella 1ª Divisione Partigiana Italiana Garibaldi con il Gruppo “Susa”. Per l’impegno profuso nei lunghi mesi di dura lotta partigiana, viene decorato di medaglia di bronzo al valor militare, così motivata : “Artigliere Alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava volontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti ordini dei tedeschi. In gara con i fanti e gli alpini, partecipava ininterrottamente a tutte le azioni di guerra del suo reparto dando il prezioso contributo della sua tecnica e del suo valore. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente percorreva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponendo la forza dell'orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi al nemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell'animo a quanti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità”. Montenegro, 8 settembre 1943-8 marzo 1945. Il 12 marzo 1945, rimpatriato, sbarca a Brindisi e dopo la licenza di rimpatrio, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.
GANDOLFI GINO - inserito il 1° maggio 2020
nasce il 28 maggio 1923 a Castelfranco Emilia, Bologna (dal 1929 Modena), dove svolge la professione di meccanico. Chiamato alle armi il 12 gennaio 1943 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Motorizzata in Verona. Sbandatosi a seguito degli eventi politici dell'8 settembre 1943, rientra a casa. Il 25 febbraio 1944 durante un rastrellamento dei tedeschi viene catturato ed il 18 marzo giunge in Germania dove viene internato. Pur di rientrare in Italia accetta di arruolarsi nella Divisione alpina Monterosa giunta da Vercelli per addestramento. Il 27 luglio rimpatria ed è dislocato in Piemonte a Torino. Pochi giorni dopo diserta e viene dichiarato disertore. Rientra nel bolognese ed il 10 novembre entra nella formazione partigiana 63ª brigata Bolero Garibaldi che opera nella zona ad ovest di Bologna fra la pianura e la montagna. Rimane con questa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Pur essendo riconosciuto partigiano non gli vengono riconosciuti i benefici avendo militato "volontario" nella repubblica sociale italiana ed il 21 aprile 1945 viene esentato dalla ripresentazione alle armi. Per i postumi di una ferita ad una gamba durante uno scontro con i tedeschi, il 19 agosto 1945 viene prima ricoverato all’ospedale Sant’Orsola e quindi trasferito per le cure all’ospedale ortopedico Rizzoli dove rimane fino al 16 aprile 1946 quando viene dimesso e gli viene riconosciuta una pensione per cause di servizio di 1ª categoria.

archivio Giuseppe Martelli
GANDOLFI RAFFAELE
nasce l'8 settembre 1919 a Bologna. Nel novembre 1938 intrapprende la carriera militare ed entra all'Accademia Militare di Modena uscendone il 3 agosto 1940 con la promozione a Sottotenente in s.p.e. assegnato per il prescritto servizio di prima nomina al 7° Rgt. Alpini a Belluno. Dopo vari incarichi fra i quali accompagnare il Btg. Complementi destinati al 7° Rgt. alpini mobilitato già presente in Albania, poi Btg. "Feltre" mobilitato ed il 3 giugno 1942 parte per il Montenegro, ed altri ancora. Con le vicende legate all'8 settembre 1943 e lo sbandamento generale, si sottrae alla cattura da parte dei tedeschi e sceglie la lotta armata clandestina con le formazioni partigiane della Brigata "Val Maira" e quindi della Brigata "Val Grana" operanti nelle vallate del cuneense. Con queste formazioni prende parte ad azioni di guerra, assumendo la qualifica partigiana di comandante di battaglione e viene decorato di Croce di guerra. Prosegue poi la carriera militare fino al grado di Generale di Corpo d'Armata, sempre negli Alpini. Muore a Brescia il 17 novembre 2005.
vedi biografia : Gandolfi Raffaele

GARELLI MARIO - inserito il 1° aprile 2022
nasce il 18 gennaio 1916 a Lugo (Lugo di Romagna) Ravenna, dove svolge la professione di bracciante. Chiamato alle armi il 19 maggio 1937 viene assegnato al 3° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Belluno". Dal 1° agosto il Gruppo "Belluno" passa in forza al 5° Rgt. Art. Alp. "Pusteria". Il 20 agosto è promosso Appuntato ed il 23 agosto 1938 viene mandato in congedo. Richiamato alle armi il 28 agosto 1939 rientra al Gruppo "Belluno" nella 22ª batteria. Con l'entrata in guerra dell'Italia il 10 giugno 1940, viene inviato per le operazioni di guerra sul fronte francesce dal quale rientra a Belluno il 25 giugno. Il 28 novembre parte per il fronte greco- albanese dove rimane fino al 23 aprile 1941. Dal 16 luglio si trasferisce col reparto in Balcania nei territori ex Jugoslavia dove rimane fino al 4 srettembre 1942 quando rientra per rimpatrio. Il 17 novembre viene inviato sul fronte francese. Coinvolto dagli avvenimenti politici dell'8 settembre rientra a casa ed entra subito nella formazione partigiana 28ª brigata GAP (gruppi azione patriottica) che opera nel ravennate. Rimane con la formazione fino alla Liberazione della zona ravennate del 12 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 settembre viene collocato in congedo illimitato.


(nuova fotografia)
GARGANELLI DUILIO - inserito il 1° luglio 2019
nasce il 21 marzo 1922 a Praduro e Sasso (dal 1938 Sasso Marconi), Bologna, dove svolge la professione di autista. Chiamato alla visita di leva il 6 febbraio 1941 viene lasciato in congedo. Chiamato alle armi il 28 gennaio 1942 viene assegnato all'11° Rgt. Alpini Btg. "Bassano". Il 22 luglio transita all’8° Btg. Complementi mobilitato dell’8° Rgt. Alpini e nello stesso giorni parte per il fronte russo. Supera poi il tragico ripiegamento del gennaio 1943 ed il 10 marzo parte per rimpatrio dalla stazione ferroviaria di Brest-Litovsk (oggi Bielorussia). Il 14 marzo giunge in patria al campo contumaciale principale. Il 29 marzo viene inviato in licenza straordinaria ed il 29 aprile 1943 rientra all’8° Alpini. Sbandatosi pochi mesi dopo a seguito degli eventi legati all’8 settembre rientra “a casa”. Dal 16 giugno 1944 entra nella formazione partigiana 62ª brigata Camicie rosse Garibaldi che opera sull'Appennino tosco-emiliano. Subisce anche il carcere da metà dicembre 1944 a metà gennaio 1945. Rilasciato è promosso alla qualifica partigiana di Tenente vice-comandante di compagnia. Rientra nella stessa formazione e vi rimane fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.

GATTI LUIGI - inserito il 1° gennaio 2020
nasce il 20 maggio 1922 a Faenza, Ravenna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 18 gennaio 1942 viene assegnato al 3° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Val Piave”. Per esigenze di guerra, il 2 ottobre 1942 transita al 1° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Aosta” mobilitato” e nello stesso giorno inviato al fronte in Balcania (ex territori Jugoslavia). Con gli eventi politici legati all’8 dicembre 1943 decide di arruolarsi volontario nella 1ª Divisione Partigiana Italiana Garibaldi con il Gruppo “Aosta”. Per l’impegno profuso nei lunghi mesi di dura lotta partigiana, viene decorato di medaglia di bronzo al valor militare, così motivata : “Artigliere Alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava volontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti ordini dei tedeschi. In gara con i fanti e gli alpini, partecipava ininterrottamente a tutte le azioni di guerra del suo reparto dando il prezioso contributo della sua tecnica e del suo valore. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente percorreva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponendo la forza dell'orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi al nemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell'animo a quanti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità”. Montenegro, 8 settembre 1943-8 marzo 1945. Il 9 marzo 1945, rimpatriato, sbarca a Brindisi e dopo la licenza di rimpatrio, il 24 agosto viene collocato in congedo illimitato.


(nuova fotografia)
GHERARDI ALFIERO
nasce il 21 giugno 1921 a Minerbio, Bologna, residente nella frazione Cà de’ Fabbri. Chiamato alla visita di leva il 24 gennaio 1940 è lasciato in congedo e viene indicata come professione pianticultore. Chiamato alle armi il 9 gennaio 1941 viene assegnato all’11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata ed il 6 aprile è inviato in zona di operazioni in Balcania (nei territori ex Jugoslavia n.d.r.), dai quali rientra per rimpatrio il 7 febbraio 1942. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 26 luglio 1942 (cappello alpino in testa n.d.r.), parte per la Russia dalla quale rientra, dopo aver percorso tutta la ritirata, con un treno ospedale l’8 febbraio 1943. Dopo il ricovero in ospedale e licenza di convalescenza, il 2 giugno 1943 rientra al reparto. Sbandatosi con gli eventi legati all’8 settembre e rientrato a Minerbio, il 1° giugno 1944 entra nella formazione partigiana IVª brigata "Remigio Venturoli" operante nella zona di Bologna fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Mandato in licenza straordinaria viene collocato in congedo illimitato il 15 marzo 1946.

archivio Giuseppe Martelli
GNUGNOLI LUCIANO - inserito il 1° aprile 2020 - aggiornato il 1° gennaio 2021
nasce il 22 marzo 1921 a Castel San Pietro (dal 1959 Terme), Bologna, dove svolge la professione di muratore. Chiamato alle armi il 7 gennaio 1941 viene assegnato all'11° Rgt. Alpini Btg. "Bassano". Il 16 ottobre 1941 viene mobilitato e parte via mare per l'Albania. Il 12 agosto 1942 rientra in Italia, via terra,  per rimpatrio e dopo breve licenza rientra al “Bassano”. Il 16 novembre 1942, nuovamente mobilitato, parte per la zona di operazioni in Francia dove rimane fino all'8 settembre 1943 quando, a seguito degli eventi legati all’armistizio, viene catturato dai tedeschi ed internato in Francia. Liberato dalle truppe alleate e rimpatriato il 27 ottobre 1944. Salutati e famigliari, il giorno dopo si arruola volontario nel battaglione complementi per gruppi di combattimento delle nuove unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. L'8 dicembre indossa nuovamente il cappello alpino in quanto è assegnato al Btg. Alpini "Piemonte" del Rgt. Speciale "Legnano". Conclusa la guerra in Italia (25 aprile 1945), il "Piemonte" prosegue all'inseguimento dei tedeschi in ritirata, ed entra il 30 aprile a Bergamo ed il 2 maggio a Torino. Collocato in congedo illimitato il 9 novembre 1945 gli viene rilasciato il diploma d'onore per aver partecipato alla guerra di Liberazione. Deceduto a Castel San Pietro Terme il 22 marzo 1994.
vedi biografia : Gnugnoli Luciano
GRILLI MARIO - inserito il 1° settembre 2019
nasce l'8 luglio 1920 a Bagnacavallo, Ravenna, dove svolge la professione di birocciaio. Chiamato alle armi il 10 marzo 1940 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Belluno". Mobilitato, dal 10 giugno fino al 26 luglio partecipa alle operazioni di guerra sul fronte occidentale francese. Il 25 novembre, nuovamente mobilitato, parte via mare per l'Albania destinato al fronte greco-albanese. Il 14 febbraio 1941 ottiene una breve licenza "per gravi motivi di famiglia" quindi rientra al reparto. Il 23 novembre ottiene una nuova breve licenza straordinaria. Partecipa a tutte le operazioni sul fronte greco-albanese quindi in Balcania (territori ex Jugoslavia) e rientra in Italia per essere ricoverato in luogo di cura in vari ospedali, da Torino, a Bologna, a Ravenna, con conseguenti rientri al Deposito del 5° Art. Alpina in Belluno. Il 25 gennaio 1943 dichiarato "abile" e mobilitato, parte per le operazioni di guerra in Francia. Sbandatosi con gli eventi politici legati all’8 settembre rientra “a casa”. Dal 30 ottobre 1943 inizia a collaborare con la SAP (squadre azione patriottica) e con la SAO (Squadre azione operaia) Ravenna, occupandosi degli approvigionamenti e volantinaggio fino all'11 aprile 1945. Viene collocato in congedo illimitato dal 15 novembre 1945. Nel dopoguerra l'apposita Commissione gli riconosce la qualifica partigiana di Patriota.

(nuova fotografia)
GUALANDI LEONARDO - inserito il 1° febbraio 2020
nasce il 13 novembre 1922 a Gaggio Montano, Bologna, dove svolge la professione di meccanico fresatore. Chiamato alle armi il 28 gennaio 1942 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina predesignato per il Gruppo “Lanzo” in Strigno. Essendo di famiglia di agricoltori ed essendo riconosciuto “indispensabile” per i lavori nel campo, viene esentato dai servizi “fuori territorio” e rimane sempre “in patria”. Fra l’ottobre del 1942 ed il giugno 1943 usufruisce di due licenze agricole. Sbandatosi a seguito degli eventi politici legati all’8 settembre rientra “a casa”. Dal 20 giugno 1944 entra nella formazione partigiana brigata Giustizia e Libertà che opera nell’Appennino bolognese tosco-emiliano. Ben presto viene promosso e dal 21 luglio assume la qualifica partigiana di Sottotenente comandante di distaccamento, quindi dal 29 settembre quella di Tenente comandante di battaglione. Rimane con la stessa formazione fino alla Liberazione del 25 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.
GUALANDI SIRIO - inserito il 1° marzo 2020
nasce il 18 agosto 1923 a Lugo (Lugo di Romagna) Ravenna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 5 gennaio 1943 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno” magazzino in Belluno. Il 1° maggio transita al Gruppo “Val Brenta” mobilitato ed il 15 maggio transita, con la qualifica di servente al pezzo, nel Gruppo “Val Piave” mobilitato in attesa di invio al fronte. Sbandatosi a seguito degli eventi politici legati all’8 settembre 1943 rientra “a casa”. Dal 5 giugno 1944 entra nella formazione partigiana Divisione Garibaldi SAP (squadre azione patriottica) di Ravenna, che opera nella zona metropolitana e rimane con questa formazione fino al 2 novembre. Il giorno dopo entra nella formazione partigiana 28ª Brigata GAP (gruppi azione patriottica) che opera in provincia nelle zone di Fusignano, Bagnacavallo, Russi, ecc. e rimane con questa formazione fino alla Liberazione di quella zona del 15 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Dal 15 aprile 1945 viene considerato in licenza straordinaria senza assegni in attesa di disposizioni ed il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.
GUERRINI BRUNO
nasce al 29 aprile 1909 a Lugo (Lugo di Romagna) Ravenna, dove svolge la professione di cementista. Chiamato alle armi il 23 aprile 1930 viene assegnato al 4° Rgt. Genio Zappatori. Avendo frequentato il corso premilitare, il 1° aprile 1931 viene promosso Caporale e viene congedato il 1° luglio. Richiamato alle armi il 15 giugno 1940 viene assegnato all’11° Rgt. Genio ed il 29 ottobre viene ricollocato in congedo avendo contemporaneamente altri fratelli alle armi. Richiamato nuovamente alle armi il 20 febbraio 1941, ma solamente per istruzione, viene nuovamente mandato in congedo temporaneo. Richiamato alle armi il 14 dicembre 1942, il 20 dicembre è promosso Caporale Maggiore e viene assegnato al 3° Btg. Misto Genio per la Div. Alpina Julia, in forza alla 123ª compagnia Artieri. Mobilitato il 9 maggio 1943 viene promosso Sergente ed il 10 giugno parte per le operazioni di guerra in Jugoslavia. Sbandatosi con gli eventi politici legati all’8 settembre rientra “a casa”. Dal 1° ottobre 1943 entra nella formazione partigiana divisione SAP (squadre azione patriottica) Ravenna, che opera nella zona di Lavezzola rimanendovi fino al 12 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Sul ruolo matricolare viene indicato che nello stesso giorno 12 aprile 1945 viene collocato in congedo illimitato.
non inserita per rispetto delle volontà testamentarie
JACCHINI UMBERTO - inserito il 1° gennaio 2020
nasce il 23 aprile 1906 a Castel Bolognese, Ravenna. Chiamato alla visita di leva il 4 ottobre 1925 viene ammesso a ritardare il servizio quale studente universitario e rinnovato ogni anni fino al 12 aprile 1931. Laureato il 4 luglio 1931 in Medicina e Chirurgia all’Università di Bologna, il 5 gennaio 1932 viene chiamato a compiere la ferma ed è inviato quale allievo ufficiale medico di complemento nella Scuola di Applicazione di Sanità Militare a Firenze. Promosso a fine corso Sottotenente medico, viene assegnato per il servizio di prima nomina di sei mesi all’ospedale militare di Bologna, quindi collocato in congedo. Nell’ottobre 1935 parte volontario per la campagna militare in Etiopia ed è assegnato al XV Btg. Indigeni Eritreo. Rientrato in patria nel marzo 1937 riprende la professione di medico. Ai primi di giugno viene richiamato alle armi per istruzione e, promosso Tenente, viene assegnato al 9° Rgt. Alpini. Nell'aprile 1939 parte con la Divisione Alpina “Julia” per l’occupazione dell'Albania. Nel novembre 1940 viene decorato di croce di guerra. Nel marzo 1942 rientra in Italia per rimpatrio della Divisione ed alla fine di luglio, ora è Capitano medico, viene promosso comandante del 630° ospedale da campo “Julia” e parte per il fronte russo. Durante la tragica ritirata nel gennaio 1943 viene decorato di una seconda croce di guerra. Rientrato in Italia nel marzo 1943 viene assegnato quale Capitano medico all'ospedale militare di Udine. A seguito degli eventi politici legati all’8 settembre rientra ad Imola dove prende da subito contatto con la resistenza aggregandosi prima alla 66ª brigata Jacchia e successivamente dal 7 agosto 1944 entra a far parte del servizio sanitario della 36ª brigata Bianconcini. Deceduto a Imola il 5 gennaio 1997 e per volontà testamentarie chiede che sia distrutto tutto il suo archivio fotografico ed anche nella tomba non c'è la fotografia.
vedi biografia : Jacchini Umberto
LANDI LUCIANO - inserito il 1° marzo 2021
nasce l'11 settembre 1923 a Riolo Bagni (dal 1957 Riolo Terme), Ravenna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 7 gennaio 1943 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Il 1° maggio transita al gruppo “Val Brenta” mobilitato ma il 15 maggio cessa di appartenere al gruppo in quanto trasferito al gruppo “Val Piave” mobilitato. Sbandatosi a seguito degli eventi politici dell'8 settembre 1943, rientra a casa. Si avvicina sempre più al movimento partigiano ed il 2 marzo 1944 entra nella 36ª brigata “Bianconcini” quindi nel battaglione Montano della brigata SAP (squadre azione patriottica) Imola nella quale viene promosso alla qualifica gerarchica partigiana di Sergente Maggiore rimanendo con questa formazione fino all’11 aprile 1945. Considerato in servizio dal 9 settembre 1943 all’11 aprile 1945, viene inviato in licenza straordinaria senza assegni in attesa di disposizioni. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Viene collocato in congedo illimitato il 15 luglio 1946.

LOLLI NELLO - inserito il 1° ottobre 2019
nasce il 21 dicembre 1919 a Marzabotto, Bologna, poi residente a Sasso Marconi, dove svolge la professione di imbianchino. Chiamato alla visita di leva il 14 gennaio 1939 e posto a rassegna (visita) è giudicato rivedibile e viene lasciato in congedo. Chiamato alle armi il 7 gennaio 1941 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina. Il 13 gennaio viene ricoverato all’ospedale militare di Verona, giudicato dalla commissione permanentemente inabile al servizio in tempo di guerra. Rientrato al Corpo, il 27 gennaio viene collocato in congedo assoluto. Il 10 settembre 1944 entra a far parte della formazione partigiana 9ª brigata Santa Justa, che opera sull’Appennino bolognese. Rimane nella stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Il 21 marzo 1946 viene richiamato alle armi ed è dispensato dal completare la ferma di leva per computo del periodo partigiano. Sul ruolo matricolare viene annotato in data 10 febbraio 1944 che è ripristinato nei ruoli dell’Esercito per servizio partigiano.


archivio Gruppo Porretta Terme
LORENZINI FOLCO - nuovo inserito il 1° giugno 2024
nasce il 16 maggio 1904 a Bagni Porretta (dal 1931 Porretta Terme), Bologna, dove svolge la professione di farmacista. Chiamato dal Distretto militare alla visita di leva il 17 novembre 1923 e lasciato in congedo viene indicata come professione studente ed ammesso alla continuazione del ritardo alla presentazione alle armi con obbligo di frequentare il corso ufficiali di complemento. Chiamato alle armi il 30 ottobre 1929 viene inviato alla Scuola allievi ufficiali di Milano, specialità Alpini. Prmosso Sottotenente il 14 maggio 1931 viene assegnato al 7° Rgt. Alpini per il servizio di prima nomina. Ancora sotto le armi si iscrive come socio del Gruppo "Bologna". Con l'entrata in guerra dell'Italia il 10 giugno 1940, si allontana sempre più politicamente avvicinandosi all'antifascismo. Farmacista, diplomato il 21 novembre 1940 all'Università di Bologna (non esisteva ancora la laurea ma il diploma in Farmacia n.d.r.), svolge la professione a Porretta Terme. Con gli avvenimenti politici legati all'8 settembre 1943 entra come partigiano nella brigata Toni Matteotti Montagna che opera nell'Appennino porrettano. Rimane nella stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Ha pubblicato una sua testimonianza nel libro : Con il capitano “Toni”, in al di qua della Gengis Khan, i partigiani raccontano, pp.39-42. (il capitano "Toni" era vicentino il Capitano degli Alpini Antonio Giuriolo, caduto in combattimento a Lizzano in Belvedere il 12 dicembre 1944, decorato di medaglia d'Oro al valor militare). Nel dopoguerra è fra i promotori per ricostituire nel 1965 il Gruppo di Porretta Terme.
MAIORELLI ALBERTO - inserito il 1° aprile 2022
nasce il 9 aprile 1922 a San Benedetto Val Sambro, Bologna, dove svolge la professione di barbiere. Chiamato alle armi il 28 gennaio 1941 viene assegnato al 5° Rgt. Alpini. Il 6 settembre 1942 presenta domanda per transitare nei Paracadutisti e viene inviato alla Scuola paracadutisti di Tarquinia, Viterbo. Al termine del corso è assegnato al 5° Rgt. Paracadutisti 3° Btg. 8ª compagnia. Il 2 giugno 1943 viene trasferito in forza al 184° Rgt. Paracadutisti "Nembo" ed inviato sul fronte in Sardegna. A seguito degli eventi politici legati all'8 settembre 1943, il Rgt. Paracadutisti concorre a formare ed è inquadrato nel Gruppo di Combattimento "Folgore" del nuovo Esercito Italiano che si affianca all'Esercito Alleato sbarcato in Sicilia il 9 luglio 1943 ed impegnato nella Lotta di Liberazione contro i tedeschi. Sceglie di rimanere con il proprio reparto e partecipa a tutta la campagna di Liberazione fino al 2 settembre 1945. Il 30 aprile è collocato in congedo illimitato e gli viene conferita la croce al merito di guerra dal Comando 5ª Armata Americana per aver partecipato alla guerra di Liberazione con il Gruppo di Combattimento "Folgore".
MALAVOLTI DOMENICO - inserito il 1° giugno 2022
nasce il 22 aprile 1920 a Casola Valsenio, Ravenna, dove svolge la professione di bracciante. Chiamato alle armi il 9 marzo 1940 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Belluno". Mobilitato il 10 giugno 1940 viene inviato sul fronte francese dal quale rientra al Deposito il 23 ottobre. Nuovamente mobilitato il 23 ottobre parte per l'Albania quindi sul fronte greco-albanese e rientra per rimpatrio il 23 maggio 1941. Nuovamente mobilitato, il 20 ottobre 1941 parte per il fronte in Balcania, ex territori Jugoslavia, quindi in Montenegro e rientra per rimpatrio il 26 maggio 1942. Prosegue il servizio in patria presso il Deposito in Belluno ed il 10 luglio in considerazione che ha altri due rfratelli sotto le armi, viene mandato in congedo. Coinvolto dagli avvenimenti politici legati all'8 settembre 1943, dal 1° aprile 1944 entra nella formazione partigiana 36ª brigata Biaconcini che opera nella zona metropolitana di Bologna. Rimane con questa formazione, nella quale raggiunge il grado partigiano di Sottotenente, fino al 22 febbraio 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.
MANARESI DINO - inserito il 1° marzo 2021
nasce il 24 gennaio 1914 a Dozza, Bologna, dove svolge la professione di muratore. A titolo di curiosità, anche perchè è la prima volta che la leggo, sul ruolo matricolare viene indicato alla voce qualità fisiche : muscoloso. Chiamato alle armi il 4 aprile 1935 viene assegnato al 3° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Belluno". Mobilitato per la campagna coloniale in Etiopia ed assegnato in forza al 5° Rgt. Art. Alpina della Divisione Alpina Pusteria, il 6 gennaio 1936 parte per l'Africa Orientale dalla quale rientra e sbarca a Napoli il 12 aprile 1937. Sulle pagine de L'ALPINO viene dato risalto al rientro con la cronaca e fotografie per "celebrare" i reparti della Divisione Alpina Pusteria che sfilano sul lungomare. Il 15 aprile 1937 viene collocato in congedo. Trasferisce poi la residenza nella vicina Imola in quanto è stato assunto come manovale ferroviere ed il 30 gennaio 1939 viene ammesso al ritardo ad eventuale chiamata alle armi come previsto per gli impiegati nelle ferrovie. Il 12 maggio 1942 risponde alla chiamata di controllo in tempo di guerra dal Distretto militare di Bologna. A seguito degli eventi politici legati all'8 settembre 1943, si avvicina sempre più al movimento partigiano e dal 1° ottobre 1944 inizia a collaborare con la brigata SAP (squadre azione patriottiche) di Imola fino alla Liberazione del 14 aprile 1945. La Commissione regionale gli riconosce il titolo di Benemerito.

MANTOVANI OTTORINO - inserito il 1° ottobre 2019
nasce il 22 febbraio 1922 a Ro Ferrarese, Ferrara, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 10 gennaio 1942 viene assegnato al 17° Rgt. fanteria. Dal 1° giugno transita al 121° Rgt. fanteria ed il 5 giugno, mobilitato, viene inviato sul fronte in Croazia. Sbandatosi a seguito degli eventi politici legato all’8 settembre 1943 rientra “a casa”. Il 27 aprile 1944 viene richiamato in servizio dal nuovo governo della repubblica sociale italiana ed assegnato alla Compagnia Deposito di Ferrara. Il 1° maggio è inviato al centro di raccolta grandi unità di Vercelli e parte con la Divisione alpina “Monterosa” per l’addestramento in Germania dalla quale rientra il 29 luglio 1944 assegnato alla Vª compagnia del Btg. “Aosta” I° Rgt. alpini, che si attesta in Liguria nella zona di Camogli. Il 22 novembre 1944 si allontana arbitrariamente dal reparto e viene dichiarato disertore. Pochi giorni dopo entra nella formazione partigiana 75ª brigata alpino (brigata Giuseppe Boggiani “alpino”) della 5ª divisione Garibaldi che opera nella zona di Biella. Rimane con la stessa formazione fino al 7 giugno 1945 quando viene sciolta. Non gli vengono riconosciuti i benefici del servizio partigiano in quanto discriminato, avendo “prestato servizio nello pseudo esercito repubblichino”, ed è considerato congedato dall’8 settembre 1943. Esentato dalla ripresentazione alle armi viene ricollocato in congedo illimitato dal 15 luglio 1946.


(nuova fotografia)
MARCACCI GIOVANNI - inserito il 1° giugno 2023
nasce il 27 settembre 1919 a Lizzano in Belvedere, Bologna, dove svolge la professione di coltivatore diretto con titolo di studio del 2° anno Istituto Tecnico. Chiamato alle armi per mobilitazione il 19 marzo 1940 viene assegnato per l'addestramento al Btg. Alpini "Trento" in Trento. Il 6 maggio rientra al reparto comando del Quartier Generale del Corpo d'Armata Alpino. Il 21 giugno parte per il fronte occidentale francese dal quale rientra al reparto il 28 luglio. Trattenuto alle armi e mobilitato, il 5 novembre parte per il fronte greco-albanese dal quale rientra il 14 giugno 1941. Dal 31 agosto viene aggregato al Deposito dell'11° Rgt. Alpini in Trento. Trattenuto nuovamente alle armi e rientrato al reparto comando del Quartier Generale del Corpo d'Armata Alpino, il 14 dicembre è promosso Caporale. Mobilitato il 23 febbraio 1942 parte per la Balcania (ex Jugoslavia) e rientra il 29 dicembre. Il 19 gennaio 1943 viene aggregato al Deposito dell'11° Rgt. Alpini in Trento e dall'8 maggio è assegnato al Deposito dell'8° Rgt. Alpini. Coinvolto dagli avvenimenti politici legati all'8 settembre 1943 rientra a casa. Dal 1° aprile 1944 entra con il nome di battaglia di "alpino" nella formazione partigiana 7ª brigata Garibaldi che opera nell'Appennino Modenese ed il 27 settembre transita all formazione partigiana "Giustizia e Libertà" che opera nel territorio di Bologna. Ferito gravemente in combattimento il 12 novembre è ricoverato all'ospedale militare di Firenze e dimesso il 1° maggio 1945, viene riconosciuto inabile al servizio militare ed inviato in licenza di convalescenza e congedato il 4 novembre. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.

MARCONI ORLANDO - inserito il 1° luglio 2019
nasce il 17 agosto 1924 a Lizzano in Belvedere, Bologna, dove svolge la professione di agricoltore. Chiamato alle armi il 22 agosto 1943 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Pochi giorni dopo sbandatosi a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre, rientra “a casa”. Dal 1° marzo 1944 entra nella formazione partigiana 7ª brigata divisione Modena che opera nell’Appennino modenese. Rimane con questa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 18 marzo 1946, chiamato alle armi, viene rinviato a chiamata in epoca da destinarsi. L’8 marzo 1948 viene dispensato dal compiere la ferma di leva ed è collocato in congedo illimitato.

MARTELLI AUGUSTO - inserito il 1° novembre 2019
nasce il 21 febbraio 1920 a Castel San Pietro (dal 1959 Terme), Bologna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 13 marzo 1940 viene assegnato al XVI (16°) Deposito Settoriale della Guardia alla Frontiera di Osoppo, Udine. Il giorno dopo viene inviato per l’addestramento operativo presso il 55° Rgt. Fanteria in Treviso. Non assegnato a reparto mobilitato rientra nella Guardia alla Frontiera al XXVI (26°) Settore di Copertura a Villa Nevoso, Fiume, (oggi Bisterza in Slovenia). Il 16 aprile 1942 viene trasferito al Comando della 4ª Armata in Torino presso il servizio intendenza (approvvigionamenti n.d.r.) del 1° Rgt. Art. Alpina. Il 10 gennaio 1943 transita, con lo stesso incarico, al 5° Rgt. Art. Alpina mobilitato e parte per la zona di operazioni in Francia. Sbandatosi a seguito degli eventi politici dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Dal 15 luglio 1944 entra nella formazione partigiana 66ª brigata “Jacchia” che opera nella zona di Liano, nelle colline di Castel San Pietro Terme. Rimane nella stessa formazione fino al 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 novembre 1945 viene collocato in congedo illimitato. Nell’immediato dopoguerra si trasferisce a Bologna in via Carracci 67.

MAURIZI NERINO - inserito il 1° marzo 2021
nasce il 7 febbraio 1920 a Castel del Rio, Bologna, residente nella frazione di Giugnola, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 9 marzo 1940 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Il 10 giugno, con l’entrata in guerra dell’Italia, parte per il fronte occidentale francese e rientra a Belluno il 20 luglio. Il 25 novembre viene mobilitato e parte via mare per l’Albania impegnato sul fronte greco-albanese. Rientra in Italia per ripatrio del reggimento il 20 maggio 1941. Nuovamente mobilitato, il 23 aprile 1942 parte per le operazioni militari in Balcania (ex territori Jugoslavia n.d.r.) e nuovamente rientra a Belluno per rimpatrio il 31 agosto 1942. Ancora una volta mobilitato, il 16 novembre 1942 parte per la Francia per le operazioni su quel fronte. Il 1° gennaio 1943 viene promosso Appuntato. Sbandatosi a seguito degli eventi politici dell'8 settembre 1943, rientra a casa che nel frattempo la famiglia si è trasferita a Piancaldoli, Firenze. Il 6 giugno 1944 entra nella formazione partigiana 36ª brigata “Bianconcini” che opera nell’Appennino tosco-romagnolo con il grado partigiano di Sottotenente. Rimane con questa formazione fino alla liberazione di Firenzuola il 30 settembre 1944. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria, viene collocato in congedo illimitato il 15 novembre 1945.


archivio Giuseppe Martelli

MENGOLI LEO - inserito il 1° novembre 2023
nasce il 6 febbraio 1917 a Castel Guelfo, Bologna, poi trasferito ad Imola, Bologna, dove svolge la professione di bracciante poi una volta in congedo di ambulante. Iscritto al Distretto di Ravenna, dal quale dipende il mandamento di Imola e comuni limitrofi e chiamato alle armi il 10 maggio 1938 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno” 23ª batteria. Il 10 luglio è promosso soldato scelto ed il 16 agosto Caporale. Il 1° marzo 1939 è promosso Caporale Maggiore e dal 10 novembre viene trattenuto alle armi per esigenze speciali. Il 10 giugno 1940, con l’entrata in guerra dell’Italia, parte per il fronte occidentale francese e rientra a Belluno il 20 luglio. Il 25 novembre nuovamente mobilitato, parte via mare per l’Albania sul fronte greco-albanese. Il 1° luglio 1941 è promosso Sergente senza assumere speciali obblighi di servizio e dal 16 luglio prende parte alle operazioni di guerra in Balcania (ex territori Jugoslavia n.d.r.) e rientra a Belluno per rimpatrio il 31 agosto 1942. Il 6 settembre viene trasferito al 3° Rgt. Art. Alpina quindi al Gruppo "Val Tagliamento" del 1° Gruppo Alpini Valle in Ivrea, Torino. Il 22 dicembre 1942 rientra al Deposito del 3° Rgt. Art. Alpina ed il 21 maggio 1943 transita al 4° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Val Tanaro". Sbandatosi a seguito degli eventi politici dell'8 settembre 1943, riesce a rientrare a casa. Il 1° agosto 1944 entra nella formazione partigiana 7ª brigata GAP (gruppi azione patriottica) Gianni Garibaldi che opera nel territorio imolese e rimane con la formazione fino al 14 aprile 1945 (liberazione di Imola). Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria senza assegni in attesa di disposizioni, viene collocato in congedo illimitato il 15 luglio 1946. Con la ricostituzione del Gruppo di Imola nel 1964 si iscive divenendo fra i soci più attivi. Deceduto nel 1990, nella tomba è indicato solo l'anno.

MINARDI PIO - inserito il 1° maggio 2020
nasce il 5 febbraio 1918 a Massa Lombarda, Ravenna, poi trasferito a Mordano, Bologna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 7 maggio 1940 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Il 15 settembre 1938 è promosso Caporale. Il 10 giugno, con l’entrata in guerra dell’Italia, parte per il fronte occidentale alpino francese ed il 23 ottobre rientra a Belluno. Il 28 novembre viene mobilitato ed il 28 novembre parte per l’Albania dalla quale rientra per rimpatrio il 20 maggio 1941. Trattenuto alle armi viene nuovamente mobilitato ed il 16 luglio parte per le operazioni militari in Balcania (ex territori Jugoslavia n.d.r.) e nuovamente rientra a Belluno per rimpatrio il 27 luglio 1942. Ancora una volta mobilitato, il 16 novembre 1942 parte per la Francia per le operazioni su quel fronte. Sbandatosi a seguito degli eventi politici dell'8 settembre 1943, rientra a casa. Si avvicina sempre più al movimento partigiano ed il 1° luglio 1944 entra nel battaglione Pianura della brigata SAP (squadre azione patriottica) Imola e opera nella bassa imolese. Rimane con questa formazione, nella quale raggiunge la qualifica gerarchica partigiana di Sergente, fino alla liberazione del 14 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria senza assegni in attesa di disposizioni, viene collocato in congedo illimitato il 15 luglio 1946.
MINARELLI FERNANDO - nuovo inserito il 1° giugno 2024
nasce a Anzola dell'Emilia, Bologna, il 30 maggio 1920, dove scolge la professione di meccanico. Chiamato alle armi il 9 marzo 1940 viene assegnato all’11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata. Il 10 ottobre è promosso Caporale. Il 6 aprile 1941 è inviato in zona di operazioni in Balcania (nei territori ex Jugoslavia n.d.r.), dal quale rientra per rimpatrio il 6 febbraio 1942. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 20 giugno 1942 (cappello alpino in testa n.d.r.), parte per la Russia assegnato al 117° Gruppo Art. Alpina. Dopo aver percorso tutto il tragico ripiegamento del gennaio 1943, rientra in Italia il 9 marzo e inviato in famiglia con la prevista licenza di rimpatrio rientra il 1° aprile in servizio al Deposito. Sbandatosi con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943 rientra a Anzola dell'Emilia. Dal 17 agosto 1944 inizia a collaborare, non in armi, con la 63ª brigata Bolero Garibaldi che opera ad Anzola Emilia, fino alla Liberazione del 25 aprile 1945. Nel dopoguerra l’apposita Commissione gli riconosce il titolo di Benemerito ed inoltre gli viene riconosciuto il titolo di sminatore essendo stato reimpiegato in lavori particolarmente rischiosi di bonifica ordigni esplosivi residuati di guerra, dal 1° agosto 1945 al 18 agosto 1946.

(nuova fotografia)
MINARINI MARIO - inserito il 1° maggio 2020
nasce il 16 luglio 1922 a Monterenzio, Bologna, poi trasferito nel comune bolognese di San Lazzaro di Savena, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 15 gennaio 1942 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Il 27 agosto parte con i complementi destinati al reparto già presente e operante in Montenegro. Il 29 gennaio 1943 transita al 1° Rgt. Art. Alpina gruppo “Aosta”. Pochi giorni prima degli avvenimenti politici legati all’8 settembre 1943 viene esonerato dal servizio militare al fronte in tempo di guerra ed il 29 agosto viene fatto rientrare a Bologna perché richiesto dall’officina meccanica Minganti di Bologna. Il 25 settembre la fabbrica subisce un pesante bombardamento aereo, ma gran parte dei macchinari sono salvi ed i tedeschi presenti in città progettano di trasferire tutta la fabbrica in Germania. All’inizio del 1944 la proprietà concorda di trasferire la fabbrica nel bresciano, a Palazzuolo sull’Oglio. Molti degli operai preferiscono la lotta partigiana. Dal 1° maggio 1944 inizia a collaborare con la brigata SAP (squadre azione patriottica) Bologna fino alla liberazione del 21 aprile 1945 e gli viene riconosciuto il titolo di Benemerito. Il 16 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.
MINGAZZINI GIUSEPPE - inserito il 1° aprile 2020
nasce il 17 novembre 1922 a Faenza.  Chiamato alla visita di leva il l’8 dicembre 1941 viene ammesso a ritardare la presentazione alle armi quale studente al 2° anno di Ingegneria (non è indicata in quale Università) con l’obbligo di frequentare il corso allievi ufficiali di complemento. Il 12 gennaio 1943, lascia gli studi in quanto viene chiamato alle armi per esigenze speciali, ed il 15 febbraio è inviato al 2° Rgt. Art. Alpina per frequentare il 5° corso di addestramento. Con gli eventi politici legati all’8 dicembre 1943 si sbanda rientra a casa. Dal 1° ottobre entra nella formazione partigiana 8ª brigata Garibaldi che opera sull’Appennino tosco-romagnolo e rimane con questa formazione fino al 15 gennaio 1944. Passa poi al reparto Servizio Informazioni Militari della Divisione “Garibaldi” dislocato nell’Appennino bolognese in Val Samoggia fino al 30 marzo 1944, quindi dal 31 marzo rientra nel faentino perché trasferito alla divisione “Garibaldi” SAP (squadre azione patriottica) Faenza dove rimane fino al 17 dicembre 1944, ed infine alla 28ª brigata partigiana Garibaldi “Mario Gordini” che opera nella zona di Sant’Alberto, Ravenna, e rimane con questa formazione fino al 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Viene collocato in congedo illimitato il 15 luglio 1946. L’8 settembre 1953 trasferisce la residenza a Milano ed è iscritto nella forza in congedo di quel Distretto arma Artiglieria Alpina.
MINOCCHERI ANTONIO - inserito il 1° marzo 2020
nasce il 15 giugno 1911 a Bologna, poi trasferito a Monterenzio, dove svolge la professione di contadino ed infine all’atto della chiamata alle armi risulta residente a Casalfiumanese, paese dell’imolese nella valle del Santerno. Chiamato alle armi il 28 marzo 1932 viene assegnato al 3° Rgt. Art. da Montagna e assegnato alla ferma minore viene congedato il 4 settembre. Richiamato alle armi il 18 febbraio 1935 viene assegnato alle Regie Truppe Coloniali ed il 10 marzo parte da Napoli per l’Eritrea in forza alla 18ª batteria nazionale da 77/28 da posizione del comando art. da posizione del Tigrai. Il 10 marzo 1937 (la guerra è finita il 5 maggio 1936 n.d.r.) transita alla 44ª batteria. Il 10 maggio rientra in Italia e dal 17 maggio è assegnato al Deposito del 21° Art. Motorizzata del Po, il giorno dopo viene mandato in congedo. Richiamato nuovamente alle armi il 30 ottobre 1939 rientra nell’art. da montagna, che dal 1934 è denominata artiglieria alpina, assegnato al 2° Rgt. Art. Alpina gruppo “Vicenza” ed il 20 dicembre è ricollocato in congedo. Richiamato per mobilitazione il 3 giugno 1940 destinato ancora al 2° Rgt. Art. Alpina gruppo “Vicenza” mobilitato, l’11 giugno è inviato sul fronte occidentale francese (dal 10 giugno l’Italia è in guerra n.d.r.), ed il 17 ottobre è ricollocato in congedo. Il 1° ottobre 1941 è richiamato dal congedo destinato al 5° Rgt. Art. Alpina ed il 30 novembre viene nuovamente ricollocato in congedo. Il 4 agosto 1942 ennesimo richiamo presso il magazzino di mobilitazione del 2° Rgt. Art. Alpina ed il 24 agosto ricollocato in congedo perché padre di quattro figli minori a carico. Con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943, dal 1° maggio 1944 entra nella formazione partigiana della 62ª brigata Garibaldi che opera nella zona di Monterenzio dove era nato. Rimane con la formazione fino al 1° ottobre 1944 e gli viene riconosciuta la qualifica di partigiano combattente e gli vengono riconosciuti i benefici e gli effetti dei militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Sul ruolo matricolare viene annotato senza specificare le cause, morto a Castel San Pietro il 18 ottobre 1944.
MOLIGNONI MATTEO - inserito il 1° aprile 2022
nasce il 19 febbraio 1920 a Faenza, Ravenna. Il 30 novembre 1938 lascia gli studi liceali e si arruola volontario con ferma di due anni nella Scuola Centrale Militare di Alpinismo di Aosta quale aspirante specializzato sciatore e rocciatore per concorrere al grado di Sergente. Purtroppo non supera l’esame e viene comunque trattenuto in servizio su domanda quale volontario ordinario ed assegnato al Btg. “Edolo” del 5° Rgt. Alpini. Il 1° luglio 1939 viene promosso soldato scelto, il 1° agosto Caporale ed il 1° novembre Caporale Maggiore. Il 31 gennaio 1940 viene promosso Sergente. Con l’entrata in guerra dell’Italia il 10 giugno 1940, il giorno dopo transita al Btg. “Tirano” sempre del 5° Alpini e parte per il fronte francese dal quale rientra il 29 luglio. Il 12 novembre si imbarca a Brindisi per raggiungere l’Albania e partecipa alle operazioni di guerra sul fronte greco-albanese fino al 29 giugno 1941 quando rientra in Italia. Il 1° febbraio 1942 viene promosso Sergente Maggiore. Il 20 luglio 1942 parte per il fronte russo sempre con il Btg. “Tirano” quale comandante di squadra fucilieri. Il 16 gennaio 1943 con la grande offensiva russa che minaccia l’accerchiamento del Corpo d’Armata Alpino, giunge l’ordine di ripiegamento. Il 13 marzo lascia la Russia per il rientro in Italia. Conclusa la licenza di rimpatrio rientra al Btg. “Tirano” ed il 5 settembre gli viene concessa una licenza breve di cinque giorni per grave lutto famigliare. Con gli eventi politici legati all’8 settembre non rientra al reparto ed entra nella formazione partigiana 28ª Brigata GAP (gruppi di azione patriottica) che opera nella pianura ravennate con la quale rimane fino al 16 luglio 1944. Nel dopoguerra si trasferisce a Rimini dove ha ottenuto, a seguito di un concorso, la sede di vice segretario nella carriera amministrativa delle Intendenze di Finanza riservato ai reduci. Nel gennaio 1950 partecipa alla riunione fra i promotori per ricostituire il gruppo alpini di Rimini. Decede nell’aprile 1953 a seguito di incidente stradale.
vedi biografia : Molignoni Matteo

(nuova fotografia)
MONTICELLI MARIO - inserito il 1° maggio 2020
nasce il 1° dicembre 1923 a Castiglione dei Pepoli, Bologna, dove svolge la professione di manovale muratore. Chiamato alle armi il 4 gennaio 1942 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano” in Bassano per il servizio in patria. Sbandatosi a seguito degli eventi politici dell'8 settembre 1943, rientra a casa. Il 1° dicembre entra nella formazione partigiana brigata Stella rossa Lupo che opera nel circostante Appennino. Rimane sempre con questa formazione fino alla liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria senza assegni in attesa di disposizioni, viene collocato in congedo illimitato il 15 luglio 1946.

(nuova fotografia)
MONZALI ANGELO - inserito il 1° febbraio 2020
nasce il 10 settembre 1922 a Castiglione dei Pepoli, Bologna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 28 gennaio 1942 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Il 19 maggio viene ricoverato per una visita all’ospedale militare di Bologna che lo giudica “meno idoneo alle fatiche di guerra, ma idoneo per il solo servizio in patria”. Il 15 luglio transita alla 340ª compagnia presidiaria alpini sempre all’11° Rgt. Alpini. Sbandatosi a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Dal 1° giugno 1944 entra nella formazione partigiana 63ª brigata Bolero che opera nella zona dell’Appennino bolognese. Rimane con questa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.
MONZALI PIO
nasce il 20 settembre 1923 a Camugnano, Bologna, dove svolge la professione di falegname. Chiamato alle armi il 19 giugno 1942 è lasciato in congedo provvisorio. Richiamato alle armi il il 14 gennaio 1943 viene assegnato all'11° Rgt. Alpini Btg. "Bassano" dove rimane fino all'8 settembre. Sbandatosi a seguito degli eventi politici e rientrato "a casa", dal 5 maggio 1944 entra a far parte della formazione partigiana Stella rossa Lupo che opera nella zona di Castiglione dei Pepoli fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Il 25 aprile 1945 viene considerato in licenza straordinaria ed il 16 luglio 1946 è mandato in congedo illimitato per computo del periodo di servizio di partigiano combattente.
MORGANTI DINO - inserito il 1° marzo 2020
nasce il 6 maggio 1923 a Castiglione dei Pepoli, Bologna, poi residente a Camugnano, dove svolge la professione di fabbro. Chiamato alle armi il 14 gennaio 1943 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini in Strigno. Nello stesso giorno transita nel 3° Gruppo Alpini “Valle” mobilitato e parte per le zone di operazioni in Balcania (territori ex Jugoslavia) dove rimane fino al 2 settembre 1943 e rientra per rimpatrio. Viene quindi assegnato al Btg. “Val Fassa” sempre dell’11° Alpini dislocato in Massa Carrara. Sbandatosi pochi giorni dopo a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Chiamato alle armi dalla repubblica sociale si rifiuta di preste giuramento e viene incarcerato a Casalecchio di Reno dal 28 febbraio al 3 marzo 1944, e poi a Milano-Bicocca dove rimane fino al 16 aprile 1944, quindi è liberato. Rientrato a casa inizia a collaborare, non come combattente, con la brigata Stella rossa Lupo, fino al 6 ottobre. Considerato in licenza straordinaria fino al 21 aprile 1945, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato. Riconosciuto dall’apposita Commissione come “benemerito”.

(nuova fotografia)
MORISI FRANCESCO - inserito il 1° gennaio 2020
nasce il 1° settembre 1925 a San Giovanni in Persiceto, Bologna, dove svolge la professione di studente. Chiamato alle armi il 24 aprile 1943 viene lasciato in congedo in attesa di successiva chiamato. Richiamato alle armi il 2 dicembre dalla repubblica sociale, accetta e viene assegnato al 37° Deposito Misto Provinciale di Bologna. Il 4 gennaio 1944 si allontana arbitrariamente dal reparto ma viene ripreso ed inviato per punizione in Germania nella “compagnia recuperi”. Qui accetta di essere assegnato alla Divisione alpina “Monterosa” giunta dal 5 marzo per l’addestramento. Rientra quindi in Italia il 26 luglio ed entra in linea in Liguria. Il 2 novembre lascia arbitrariamente il reparto e viene quindi dichiarato disertore. Nello stesso giorno si aggrega alla formazione partigiana brigata Antonio Gramsci della divisione Genova. Il 15 aprile 1945 prende parte alla battaglia di Pontremoli, Massa Carrara, ed il 24 aprile 1945 alla liberazione di La Spezia. Il 21 gennaio 1947 viene richiamato alle armi ma rinviato a chiamata in epoca da determinarsi. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Il 12 giugno 1948 viene dispensato dal compiere la ferma di leva e collocato in congedo illimitato.
MORUZZI ALDO - inserito il 1° ottobre 2019
nasce il 14 febbraio 1923 a Castel di Casio, Bologna, poi residente a Grizzana, Monte Acuto, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 16 settembre 1942 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Il 19 aprile 1943 transita al Btg. “Bassano” mobilitato ed il 21 aprile parte per le zone di operazioni in Francia. Sbandatosi pochi mesi dopo a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Dal 17 luglio 1944 entra nella formazione partigiana brigata Stella rossa, che opera nell’Appennino bolognese. Rimane nello stesso reparto fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato. Nel maggio 1956 lascia Grizzana e si trasferisce in Toscana e dal 30 maggio viene iscritto nella forza in congedo “alpini” del Distretto di Firenze.
MORUZZI MARIO - inserito il 1° marzo 2020
nasce l’8 ottobre 1921 a Castiglione dei Pepoli, Bologna, dove svolge la professione di manovale. Chiamato alle armi il 10 gennaio 1941 viene assegnato all’11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata a Cormons, Gorizia. Dal 16 febbraio viene inviato in zona di operazioni sul fronte greco-albanese quindi in Balcania (nei territori ex Jugoslavia) dal quale rientra il 18 giugno 1942. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 18 luglio 1942 cappello alpino in testa, ed assegnato al 51° Gruppo artiglieria alpina, parte per la Russia dalla quale rientra, dopo aver percorso tutta la ritirata, il 22 marzo 1943. Dopo la licenza di rimpatrio il 1° maggio rientra al reparto. Il 25 giugno è trasferito al 16° Gruppo Artiglieria e “giunto in territorio dichiarato in stato di guerra” a Vibo Valentia (Calabria) e qui viene colto dagli eventi politici legati all’8 settembre. Decide volontariamente di continuare il servizio militare ed il 12 febbraio 1944 viene trasferito al 9° Rgt. Genio dislocato a Trani, in Puglia, inquadrato nella 209ª Divisione del nuovo Esercito Italiano, che opera alle dipendenze della 5ª Armata Americana. Con la conclusione della guerra prosegue il servizio “in tempo di pace” fino al 18 febbraio 1946 inquadrato nella 1ª compagnia Trasporti Amministrativo del Genio. Il 15 marzo 1946 viene collocato in congedo illimitato. Il 30 settembre 1945 gli era stato conferito il certificato di merito per avere partecipato alla guerra di Liberazione con la 209ª Divisione del nuovo Esercito Italiano alle dipendenze della 5ª Armata Americana.
MUSCONI ANTONIO - inserito il 1° febbraio 2020
nasce il 7 luglio 1922 ad Imola, Bologna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi dal distretto militare di Ravenna, dal quale dipende Imola, il 18 gennaio 1942 viene assegnato al 3° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Val Piave”. Per esigenze di guerra, il 2 ottobre 1942 transita al 1° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Susa” mobilitato” e nello stesso giorno inviato al fronte in Balcania (ex territori Jugoslavia). Con gli eventi politici legati all’8 dicembre 1943 decide di arruolarsi volontario nella 1ª Divisione Partigiana Italiana Garibaldi con il Gruppo “Susa”. Per l’impegno profuso nei lunghi mesi di dura lotta partigiana, viene decorato di medaglia di bronzo al valor militare, così motivata : “Artigliere Alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava volontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti ordini dei tedeschi. In gara con i fanti e gli alpini, partecipava ininterrottamente a tutte le azioni di guerra del suo reparto dando il prezioso contributo della sua tecnica e del suo valore. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente percorreva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponendo la forza dell'orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi al nemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell'animo a quanti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità”. Montenegro, 8 settembre 1943-8 marzo 1945. Il 9 marzo 1945, rimpatriato, sbarca a Brindisi e dopo la licenza di rimpatrio, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.

(a) con diritti di proprietà
NERI VIRGILIO - inserito il 1° dicembre 2019
nasce il 17 giugno 1906 a Faenza, Ravenna. Studente nella facoltà di Giurisprudenza all’Università di Bologna poi a Firenze, dopo alcuni rinvii alla chiamato, nel 1928 è ammesso a ferma riducibile di sei mesi ed inviato alla Scuola Allievi ufficiali di complemento di Verona nella specialità Alpini. Il 1° agosto viene promosso Caporale, quindi Sergente l'11 gennaio 1929 ed inviato in servizio all'8° Rgt. Alpini Btg. "Tolmezzo" in Gemona. Completata la ferma dei sei mesi, il nel luglio 1929 viene mandato in congedo e viene così escluso dall'eventuale successivo corso per allievo ufficiale. Rientrato a Faenza, nel 1931 viene nominato Capogruppo del nuovo gruppo alpini. Grande appassionato di montagna e Accademico del C.A.I. è insignito di medaglia d'argento al valor civile. Nel 1937 trasferisce la residenza a Milano dove apre uno studio di notaio. Con la caduta del fascismo del 25 luglio 1943 lascia Milano e ritorna nella “sua" Romagna per unirsi a formazioni partigiane romagnole. Sul ruolo matricolare, parificato il 30 novembre 1955, viene indicato nella riga : Ultimo corpo di appartenenza - Squadra Armata Partigiana iscritto nella rubrica Arma, Alpini del Distretto Militare di Milano. Il notaio-rocciatore muore nell'agosto del 1982 mentre è in vacanza nella bella località montana del Canton Vallese in Svizzera. Pochi anni dopo a Faenza gli viene intitolata una via Virgilio Neri.
(a) La fotografia è stata gentilmente concessa in esclusiva al sito dal figlio Italo, con divieto di riproduzione senza autorizzazione.
vedi biografia : Neri Virgilio

(nuova fotografia)
NICOLETTI VITTORIANO - inserito il 1° novembre 2019
nasce il 25 marzo 1920 a Bologna, dove svolge la professione di studente. Ammesso a ritardare il servizio per studio, viene chiamato alle armi il 6 agosto 1942 ed assegnato al 5° Rgt. Alpini in Merano viene ammesso a frequentare il corso di Sergente. Promosso Caporale il 10 ottobre quindi Sergente il 30 dicembre, è “comandato” al corso per ufficiali presso la Scuola Allievi ufficiali di Bassano del Grappa. Il 20 agosto 1943, nominato Sottotenente, viene assegnato al Deposito dell’11° Rgt. Alpini in Trento per prestare il servizio di prima nomina. Sbandatosi pochi giorni dopo a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Il giorno dopo, 9 settembre, entra nella formazione partigiana 3ª brigata “Matteotti Montagna Toni” (nome di battaglia di Antoni Giuriolo n.d.r.) che opera nella zona dell’Appennino di Lizzano in Belvedere, Porretta Terme, Granaglione, assumendo la qualifica gerarchica di Tenente comandante di compagnia. Rimane con questa formazione fino al 15 ottobre 1944. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio dal 9 settembre 1943 fino al 21 aprile 1945, il 15 novembre 1945 viene collocato in congedo. Il 18 giugno 1949, pur non avendo concluso il servizio di prima nomina, viene promosso Sottotenente di complemento e dispensato dalla prestazione del servizio di prima nomina per computo del servizio partigiano.
PATRIGNANI OLINDO - inserito il 1° marzo 2020
nasce il 4 dicembre 1914 a Roncofreddo, Forlì, dove svolge la professione di falegname. Chiamato alle armi il 5 aprile 1935 viene assegnato al 3° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Udine” ed è congedato per fine ferma “ridotta” il 4 settembre 1936. Richiamato alle armi il 31 agosto 1939 rientra al 3° Rgt. Art. Alpina ed è nuovamente mandato in congedo il 31 marzo 1940. Nuovamente richiamato il 26 maggio, questa volta viene assegnato al Gruppo “Valle Isonzo” sempre del 3° Rgt. Art. Alpina, che è mobilitato. Avendo però altri due fratelli già alle armi, viene prima assegnato al Deposito in Gorizia, quindi il 1° novembre è ricollocato in congedo. Nuovamente richiamato il 6 febbraio 1941, ma avendo ancora due fratelli già alle armi, viene ricollocato in congedo “senza assegni”. Di nuovo richiamato il 29 maggio, il 4 settembre è ricollocato in congedo “senza assegni”. Richiamato ancora il 18 luglio 1942, questa volta transita assegnato all’8° Reparto Salmerie della Div. Jiulia mobilitata ed il 10 agosto parte per il fronte russo. Nel gennaio 1943 sopravvive alla drammatica marcia del ripiegamento, ed uscito dalla sacca il 29 gennaio, viene ricoverato per grave congelamento all’ospedale militare n 8 in Charkov. Il 31 gennaio caricato su un treno ospedale rientra in Italia ed è ricoverato all’ospedale di riserva di Miramare di Rimini. Il 30 aprile viene dimesso con una licenza di convalescenza. Il 2 luglio rientra all’8° Reparto Salmerie dove lo colgono gli eventi politici legato all’8 settembre e rientra a casa. Il 10 maggio 1944 entra nella formazione partigiana 29ª GAP (gruppi azione patriottica) che opera nella zona di Forlì. Purtroppo due settimane dopo, esattamente il 25 maggio, cade prigioniero dei tedeschi ed è deportato in Germania. Rientra dalla prigionia il 5 maggio 1945. Considerato in servizio gli vengono riconosciuti i benefici e gli effetti dei militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Viene collocato in congedo illimitato il 20 luglio 1945.
PATTUELLI EUGENIO
nasce il 10 giugno 1920 a Lugo (Lugo di Romagna) Ravenna, residente nella frazione di Budrio del comune di Lavezzola, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 10 marzo 1940 viene assegnato al 4° Rgt. Genio in Bolzano per la compagnia artieri. Dopo aver usufruito di licenza di convalescenza ed agricola, il 19 agosto viene assegnato al 5° Btg. Misto Genio per Div. Alpina Pusteria, in forza alla 125ª compagnia artieri mobilitato. Purtroppo una fastidiosa malattia lo costringono ad un ricovero all’ospedale militare di Verona dove gli viene diagnosticata una sclerosi polmonare destra. A seguito di questa diagnosi viene dichiarato idoneo solo per servizi sedentari e lascia gli Alpini e cessa di essere mobilitato in quanto viene assegnato in servizio al Deposito del 6° Rgt. Genio di Bologna. Con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943, dal 1° ottobre entra nella formazione partigiana divisione Garibaldi Ravenna, che opera nella zona di Cotignola, nella quale rimane fino al 10 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria, viene collocato in congedo illimitato il 15 novembre 1945 e gli viene conferita la Croce al merito di guerra.
PEDERZOLI PARIDE - inserito il 1° marzo 2021
nasce il 25 maggio 1919 a Riolo Bagni (dal 1957 Riolo Terme), Ravenna, dove svolge la professione di muratore. Chiamato alle armi il 9 marzo 1940 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Mobilitato con il reparto, il 10 giugno (lo stesso giorno dell’entrata in guerra dell’Italia n.d.r.) viene inviato sul fronte occidentale alpino francese. Il 23 ottobre rientra alla sede di Belluno con la promozione di soldato scelto. Il 28 novembre parte per l’Albania dalla quale rientra per rimpatrio il 20 maggio 1941. Trattenuto alle armi viene nuovamente mobilitato e l’8 aprile 1942 parte per le operazioni in Balcania (Montenegro) dal quale rientra per rimpatrio il 24 agosto. Nuovamente mobilitato, il 14 novembre parte per le operazioni militari in Francia, dove colto dagli avvenimenti politici legati all’8 settembre 1943, si sbanda e rientra a casa. Dal 1° maggio 1944 entra nella formazione 36ª brigata “Bianconcini” che opera nella zona di Bologna. Il 22 febbraio 1945, viene promosso alla qualifica gerarchica partigiana di Sergente Maggiore, rimane comunque, con altro incarico, sempre nella 36ª brigata “Bianconcini” fino all’11 aprile 1945. Il giorno dopo viene inviato in licenza straordinaria senza assegni in attesa di disposizioni. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Viene collocato in congedo illimitato il 15 ottobre 1945.

PEDRETTI PRIMO - inserito il 1° luglio 2019
Primo Pedretti nasce il 9 giugno 1923 a Lizzano in Belvedere, Bologna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 14 gennaio 1943 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Il 20 marzo viene promosso Alpino scelto, ed il 20 maggio Caporale. Sbandatosi pochi mesi dopo a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Dal 15 settembre 1944 entra nella formazione partigiana brigata Giustizia e Libertà che opera sull’Appennino bolognese. Rimane con questa formazione fino al 19 dicembre 1944. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 25 aprile 1945, quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.


archivio Giuseppe Martelli
PELLICONI ALCEO - inserito il 1° marzo 2021
nasce l’11 giugno 1920 a Imola, Bologna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 10 gennaio 1940 viene lasciato in congedo in attesa che il fratello Pietro, classe 1918, sia congedato. Chiamato alle armi 13 gennaio 1941 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Il 21 settembre transita al Gruppo “Val Piave” mobilitato ed il 28 marzo 1942 cessa di far parte del Gruppo mobilitato. Il 14 giugno viene nuovamente assegnato al Gruppo “Val Piave” mobilitato ed il 20 agosto cessa nuovamente di far parte del Gruppo mobilitato. Il 6 settembre 1942 transita al gruppo art. Alpina “Val Tagliamento” del 1° Gruppo Alpini “Valle” ed è inviato in Francia per le operazioni su quel fronte. Il 30 dicembre rientra per continuare il servizio in patria. Sbandatosi a seguito degli eventi politici dell'8 settembre 1943, rientra a casa. Si avvicina sempre più al movimento partigiano ed il 30 marzo 1944 inizia a collaborare con la formazione partigiana 36ª brigata “Bianconcini” in particolare con il 3° battaglione che opera nella zona di Borgo Tossignano nella valle Santerno e continua nella collaborazione fino alla liberazione del 14 aprile 1945. Considerato in licenza straordinaria viene collocato in congedo illimitato il 15 marzo 1946. Nel dopoguerra l’apposita Commissione gli riconosce il titolo di Benemerito. Lascia il podere in quanto assunto come vigile urbano a Imola. Deceduto nel 2001. Nella tomba è indicato solo l'anno.

PELLONI RENATO - inserito il 1° maggio 2020
nasce il 22 dicembre 1919 ad Alfonsine, Ravenna, dove svolge la professione di bracciante. Chiamato alle armi il 9 marzo 1940 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Mobilitato con il reparto, il 10 giugno (lo stesso giorno dell’entrata in guerra dell’Italia n.d.r.) viene inviato sul fronte occidentale alpino francese. Il 23 ottobre rientra alla sede di Belluno. Il 28 novembre parte per l’Albania dalla quale rientra per rimpatrio il 20 maggio 1941. Trattenuto alle armi viene nuovamente mobilitato e l’8 aprile 1942 parte per le operazioni in Balcania (Montenegro) dal quale rientra per rimpatrio il 4 settembre. Nuovamente mobilitato, il 23 novembre parte per le operazioni militari in Francia, dove colto dagli avvenimenti politici legati all’8 settembre 1943, si sbanda e rientra a casa. Il 7 aprile 1944 entra nella formazione partigiana 28° battaglione GAP (gruppi azione patriottica) “Sauro Babini” che opera nella pianura del ravennate ad Alfonsine. Rimane con questa formazione fino al 7 gennaio 1945 con la qualifica gerarchica di comandante di squadra partigiana. Il giorno dopo viene inviato in licenza straordinaria senza assegni in attesa di disposizioni. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Viene collocato in congedo illimitato il 15 ottobre 1945.

PICCIONI GIOVANNI - inserito il 1° aprile 2020
nasce il 9 agosto 1920 a Cattolica, Forlì, dove svolge la professione di controllore materiali. Chiamato alle armi il 12 marzo 1940 viene assegnato all’11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata a Cormons, Gorizia. Dopo aver superato alcuni problemi di salute con ricoveri e licenze di convalescenza, dal 6 aprile 1941 viene inviato in zona di operazioni sul fronte greco-albanese quindi in Balcania (nei territori ex Jugoslavia) dal quale rientra in anticipo sei mesi dopo il 22 settembre. Il 15 novembre viene aggregato al 6° centro automobilistico di Bologna per un corso pratico di motorista meccanico. Il 7 febbraio 1942 rientra al reparto con i gradi di Caporale. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 18 luglio 1942 cappello alpino in testa, ed assegnato al 52° Gruppo artiglieria alpina, 4ª batteria parte per la Russia dalla quale rientra, dopo aver percorso tutta la ritirata, il 21 marzo 1943. Dopo la licenza di rimpatrio il 17 maggio rientra al reparto. Con gli eventi politici legati all’8 dicembre 1943 rientra a casa che nel frattempo aveva trasferito la residenza a Roma. Il 15 dicembre entra nella formazione partigiana F.M.C. (fronte militare clandestino) che opera a Roma e rimane con questa formazione fino al 4 giugno 1944. Il 7 luglio si arruola volontario nel nuovo Esercito Italiano ed è assegnato al Gruppo di combattimento “Folgore” compagnia autotrasporti. Il 15 febbraio 1945 viene ricoverato per malattia all’ospedale militare di Roma e dopo alcuni periodi di convalescenza e servizio, viene congedato il 3 novembre 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Con brevetto del 23 marzo 1955 viene decorato di croce di guerra al valor militare per il periodo partigiano a Roma. (15.12.1943 – 4.6.1944).

PIGNATTA MARIO - inserito il 1° marzo 2021
nasce il 3 ottobre 1919 a Lugo (Lugo di Romagna), Ravenna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 10 marzo 1940 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno. Mobilitato il 10 giugno (lo stesso giorno dell’entrata in guerra dell’Italia n.d.r.) viene inviato sul fronte occidentale alpino francese. Il 23 ottobre rientra alla sede di Belluno. Il 28 novembre parte per l’Albania dalla quale rientra per rimpatrio il 20 maggio 1941. Trattenuto alle armi viene nuovamente mobilitato ed il 16 luglio parte per le operazioni in Balcania (Montenegro). L’11 giugno 1942 viene fatto rientrare per gravi motivi famigliari ed inviato in licenza straordinaria fino a 6 agosto quando rientra al reparto a Belluno. Nuovamente mobilitato, il 17 novembre parte per le operazioni militari in Francia. Il 19 febbraio 1943, ammalatosi gravemente, viene rimpatriato e ricoverato all’ospedale militare di Cesenatico dove rimane in cura fino al 3 luglio 1943, quindi inviato in licenza di convalescenza fino al 3 ottobre. Colto dagli avvenimenti politici legati all’8 settembre 1943, non rientra a Belluno e rimane a casa. Dal 1° giugno 1944 entra nella formazione partigiana divisione “Garibaldi” SAP (squadre azione patriottica) Ravenna, che opera nella zona di Fabbrico. Rimane con questa formazione fino al 13 aprile 1945 con la qualifica gerarchica di partigiano combattente. Il giorno dopo viene inviato in licenza straordinaria senza assegni in attesa di disposizioni. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Viene collocato in congedo illimitato il 15 ottobre 1945.

(nuova fotografia)
PIOVANI ORFEO - inserito il 1° aprile 2022
nasce il 4 gennaio 1923 a Lizzano in Belvedere, Bologna, dove svolge la professione di colono pastore. Chiamato alle armi l'8 settembre 1942 viene assegnato all'11° Rgt. Alpini Btg. "Bassano". Il 29 gennaio 1943 viene mobilitato ed inviato nella zona di operazioni di guerra in Francia. Coinvolto dagli eventi politici legati all'8 settembre 1943 viene catturato dai tedeschi ma il 14 settembre riesce a sottrarsi alla cattura e rientra in Italia. Ricercato da repubblichini si trasferisce nell'Appennino modenese ed il 3 giugno 1944 entra nella formazione partigiana 7ª brigata Modena della divisione “Armando” che opera nella zona di a Montefiorino con la quale rimane per alcuni mesi fino al 15 dicembre. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni fino al 21 aprile 1945 giorno della Liberazione, viene esentato dalla ripresentazione alle armi ed il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.
PIRAZZINI ANGELO - inserito il 1° novembre 2019
nasce il 5 ottobre 1920 a Brisighella, Ravenna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 9 marzo 1940 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Con l’entrata in guerra dell’Italia, il 10 giugno viene inviato sul fronte occidentale alpino francese dove rimane fino al 20 luglio. Il 20 novembre nuovamente mobilitato è inviato via mare per l’Albania quindi sul fronte greco-albanese dove rimane fino al 23 aprile 1941. Dal 16 luglio viene inviato sul fronte in Balcania (nei territori ex Jugoslavia) dove rimane fino al 31 agosto 1942 quando è rimpatriato. Dopo breve licenza di rimpatrio, il 18 novembre parte per la Francia per le operazioni di guerra su quel fronte. Sbandatosi a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Dal 17 luglio 1944 entra nella formazione partigiana divisione SAP (squadre azione patriottica) di Ravenna, che opera nella zona di Brisighella. Rimane con questa formazione fino al 14 dicembre 1944. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 novembre 1945 viene collocato in congedo illimitato.
POLI ARDILIO - inserito il 1° settembre 2019
nasce il 24 marzo 1920 a San Benedetto Val di Sambro, Bologna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 14 marzo 1940 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Lanzo" in Strigno. Mobilitato per guerra, dal 10 giugno al 2 agosto partecipa alle operazioni sul fronte occidentale francese. Rientrato al reparto, nuovamente mobilitato, il 28 ottobre parte via mare per l'Albania destinato al fronte greco-albanese. Il 12 maggio 1941 ottiene una licenza straordinaria di 15 giorni per gravi motivi di famiglia, quindi rientra al reparto. Dall'8 aprile 1942 paretecipa alle operazioni in Balcania (ex territori Jugoslavia) fino al 4 settembre quandi rientra in Italia per rimpario definitivo del 5° Art. Alpina. Il 3 novembre viene nuovamente mobilitato e parte per le operazioni di guerra in Francia. Sbandatosi pochi mesi dopo a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Dal 12 luglio 1944 entra nella formazione partigiana Stella rossa operante nella zona di Bologna. Rimane con questa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 25 aprile 1945, quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 novembre 1945 viene collocato in congedo illimitato.

POLUZZI ANGELO - inserito il 1° dicembre 2019
nasce il 18 gennaio 1925 a Cento, Ferrara, poi residente a Crevalcore, Bologna, dove svolge la professione di colono. Iscritto al Distretto militare di Bologna viene chiamato alle armi il 20 aprile 1943 e lasciato in congedo illimitato in attesa di successiva chiamata. Nell’aprile 1944 viene “rastrellato” quale renitente e deportato in Germania. Qui accetta di essere assegnato alla Divisione alpina Monterosa giunta dal 5 marzo per l’addestramento. Rientra in Italia il 26 luglio ed entra in linea in Liguria. Il 2 novembre lascia arbitrariamente il reparto e viene quindi dichiarato disertore. Nello stesso giorno si aggrega alla formazione partigiana battaglione Matteotti Picelli della brigata Gramsci della 1ª divisione Liguria, che opera nella zona di Sesta Godano (La Spezia). Rimane con questa formazione fino al 30 aprile 1945 quando viene sciolta. Il 5 agosto 1946 viene richiamato alle armi ma rinviato a chiamata in epoca da determinarsi “per conseguenze di guerra quale partigiano”. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Il 12 giugno 1948 viene dispensato dal compiere la ferma di leva e collocato in congedo illimitato.

PUCCETTI POCCINO - inserito il 1° settembre 2019
nasce il 9 marzo 1923 a Castiglione dei Pepoli, Bologna, dove svolge la professione di calzolaio. Chiamato alle armi il 7 settembre 1942 viene assegnato all'11° Rgt. Alpini Btg. "Bassano". Promosso Caporale il 1° marzo 1943 viene nominato comandante di squadra fucilieri ed il 19 aprile parte per la zona di operazioni in Francia. Il 6 agosto 1943 rientra in Italia nell'accantonamento di Cuneo fino all'8 settembre. Rientrato a Castiglione dei Pepoli, dal 1° ottobre entra nella formazione partigiana brigata Stella rossa Lupo che opera nella zona di Castiglione dei Pepoli fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Il 25 aprile 1945 viene considerato in licenza straordinaria ed il 16 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato per computo del periodo di servizio di partigiano combattente.

PUCCETTI SERGIO - inserito il 1° novembre 2020
nasce il 25 giugno 1922 a Camugnano, Bologna, dove svolge la professione di bracciante agricolo. Chiamato alle armi il 29 gennaio 1942 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Lanzo” in Strigno, Trento. Il 2 novembre viene inviato alla Scuola Artificieri di Piacenza per frequentare il 39° corso artificieri ed il 15 dicembre, dichiarato idoneo, rientra a Strigno. Mobilitato dal 16 gennaio 1943, viene inviato in Francia per le operazioni militari sul quel fronte. Colto dagli avvenimenti politici legati all’8 settembre 1943 rientra a casa e si avvicina sempre più al movimento partigiano. Dal 9 settembre 1944 inizia a collaborare con la brigata Stella rossa Lupo, che deve interrompere in quanto la famiglia si trasferisce a Sant’Angelo, Campobasso. Gli viene comunque riconosciuto il titolo di Benemerito. Il 21 aprile 1945 presentatosi al Distretto di Bologna viene dispensato dalla ripresentazione alle armi ed inviato in licenza straordinaria senza assegni in attesa di disposizioni. Il 15 luglio 1946 è collocato illimitato in congedo.

(nuova fotografia)
PUGLIOLI WALTHER - inserito il 1° novembre 2019
(sul ruolo matricolare in nome è scritto così n.d.r.) nasce il 17 aprile 1919 a Bologna, dove svolge la professione di meccanico. Chiamato alle armi il 29 marzo 1939 viene assegnato al 3° Rgt. Art. Divisione di Fanteria “Pistoia” con sede a Bologna. Il 31 luglio viene promosso Caporale. L’11 giugno 1940 “mobilitato” (l’Italia è in guerra dal 10 giugno n.d.r.) viene inviato sul fronte occidentale francese dal quale rientra il 26 giugno. Nuovamente “mobilitato” il 29 ottobre parte via mare per il fronte greco-albanese. Il 16 febbraio 1941 viene promosso Caporale Maggiore ed il 22 settembre rientra in patria. Dopo una breve licenza di rimpatrio rientra al reparto. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpini sul fronte russo, il 1° giugno 1942 indossa il cappello alpino in quanto viene assegnato alla 116ª batteria cannoni mitragliere da 20 mm (contraerea) in forza alla Divisione Alpina “Cuneense”, 4° Rgt. Art. Alpina, reparto reggimentale, ed il 6 agosto parte per la Russia. Dopo aver superato la terribile ritirata del gennaio 1943, il 12 marzo rientra in patria con il treno ospedaliero n° 1 per congelamento di 3° grado ad un piede e ferita da pallottola, ed è ricoverato all’ospedale militare di San Giovanni in Persiceto. Dimesso il 6 maggio viene inviato in licenza straordinaria di giorni 70. Il 17 agosto viene chiamato alla visita di controllo presso l’ospedale militare di Imola, che gli concede una ulteriore licenza di 30 giorni. Sul ruolo matricolare viene indicato : alla data dell’armistizio dell’8 settembre, si trovava in licenza di convalescenza. Dopo due ulteriori ricoveri per visita di controllo, con l’ultima dell’11 novembre viene dichiarato idoneo al servizio, ma diserta ed il 1° gennaio 1944 entra nella formazione partigiana 1ª brigata “Irma Bandiera” che opera nella zona di Bologna, con funzioni di ispettore organizzativo di compagnia e poi di commissario politico equivalente alla qualifica partigiana di Tenente. Rimane con lo stesso reparto fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 27 settembre 1945 viene collocato in congedo illimitato.

archivio Giuseppe Martelli
REBEGGIANI ALDIMIRO - inserito il 1° aprile 2022
nasce il 21 novembre 1914 ad Imola, Bologna, nella frazione di Sesto Imolese, dove svolge la professione di fabbro. Chiamato alle armi il 9 aprile 1935 dal Distretto militare di Ravenna dal quale dipende la zona dell’imolese, viene assegnato al 3° Rgt. Art. Alpina. In previsione dell’invio della Divisione alpina Pusteria in Africa Orientale, transita al 5° Rgt. Art. Alpina nel reparto munizioni e viveri del Gruppo “Belluno” ed il 6 gennaio 1936 parte per l’Etiopia e partecipa alla guerra coloniale. Rientra in Italia per rimpatrio il 12 aprile 1937 con la croce al merito di guerra ed è collocato in congedo. Richiamato alle armi il 29 agosto 1939 presso il Deposito del gruppo “Belluno” ed il 30 marzo 1940 viene inviato in licenza straordinaria senza assegni. Richiamato alle armi dalla licenza straordinaria il 31 maggio 1940, viene sempre assegnato al gruppo “Belluno” ora mobilitato ed il 10 giugno, l’Italia è entrata in guerra, viene inviato sul fronte occidentale francese. Il 30 luglio rientra a Belluno con sintomi di congelamento ed ricoverato all’ospedale militare. Il 15 dicembre viene riconosciuto idoneo ai soli servizi sedentari ed è collocato in congedo illimitato. Il 12 maggio 1942 risponde alla chiamata di controllo del Distretto militare e viene lasciato ancora in congedo illimitato. Con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943 si avvicina sempre più al movimento partigiano ed il 15 agosto 1944 inizia a collaborare con 7ª brigata GAP (gruppi azione patriottica) “Gianni” che opera nel territorio imolese, continuando nella collaborazione fino alla liberazione del 14 aprile 1945 e nel dopoguerra l’apposita Commissione gli riconosce il titolo di Benemerito. Deceduto a Sesto Imolese il 10 marzo 1985.
RESCA EMILIO - nuovo inserito il 1° giugno 2024
nasce il 18 gennaio 1920 a Castello d'Argile, Bologna, dove svolge la professione di calzolaio. Chiamato alle armi il 12 marzo 1940 viene assegnato all’11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata ed il 6 aprile 1941 è inviato in zona di operazioni in Balcania (nei territori ex Jugoslavia n.d.r.), dal quale rientra per rimpatrio il 7 febbraio 1942. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 20 giugno 1942 (cappello alpino in testa n.d.r.), parte per la Russia dalla quale rientra, dopo aver percorso tutta la ritirata, con il treno ospedale speciale, il 27 febbraio 1943 e ricoverato all'ospedale militare di Pisa. Dimesso il 20 maggio rientra al reparto. Sbandatosi a seguito degli eventi politici legati all’8 settembre 1943, dal 1° aprile 1944 entra nella formazione partigiana 1ª brigata "Irma Bandiera" e dal 1° gennaio 1945 nella formazione 2ª brigata "Paolo" che operano nella zona del bolognese. Rimane con la formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 novembre 1945 viene collocato in congedo illimitato.

(nuova fotografia)
RICCI ANGELO - inserito il 1° ottobre 2019
nasce l’11 aprile 1922 a Medicina, Bologna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi l’8 gennaio 1942 viene assegnato all’11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata, in Cormons. Gorizia. Il 15 aprile viene promosso Caporale. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 14 luglio 1942 cappello alpino in testa, ed assegnato al 51° Gruppo artiglieria alpina, parte per la Russia. Il 7 ottobre viene promosso Caporale Maggiore. Dopo aver percorso tutta la drammatica ritirata del gennaio 1943, il 19 marzo rientra in patria. Ricoverato all’ospedale militare di Bari e dopo la licenza di convalescenza, il 22 giugno rientra al reparto. Sbandatosi a seguito degli eventi politici legati all’8 settembre 1943, il 1° ottobre 1944 entra nella formazione partigiana 5ª brigata “Bonvicini” che opera nei comuni limitrofi della bassa bolognese di Molinella, Medicina e Castel Guelfo, ed assume da subito la qualifica di vice comandante di compagnia con il grado di Maresciallo. Rimane nella stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 21 aprile 1945, quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.
RICCI GIULIO - inserito il 1° aprile 2020
nasce il 19 dicembre 1919 a Russi, Ravenna, dove svolge la professione di bracciante. Chiamato alle armi il 9 marzo 1940 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Mobilitato con il reparto, il 10 giugno (lo stesso giorno dell’entrata in guerra dell’Italia n.d.r.) viene inviato sul fronte occidentale alpino francese. Il 30 giugno viene fatto rientrare, senza specificare i motivi, al deposito del Gruppo “Belluno”. Nuovamente mobilitato, Il 20 novembre parte per l’Albania dalla quale rientra via terra per rimpatrio il 12 agosto 1942, dopo aver partecipato alle operazioni militari anche in Balcania. Il 20 agosto viene ricoverato all’ospedale da campo n° 62 per malaria contratta per cause di guerra e dopo dieci giorni di cure è inviato in licenza di convalescenza fino al 1° ottobre, quando rientra al deposito del Gruppo “Belluno”. Nuovamente mobilitato, il 19 novembre parte per le operazioni militari in Francia, dove, colto dagli avvenimenti politici legati all’8 settembre 1943, si sbanda e rientra a casa. Il 3 marzo 1944 entra nella formazione partigiana 28ª brigata “Garibaldi” Ravenna pianura. Il 1° giugno assume la qualifica gerarchica di Sergente. Rimane con questa formazione fino all’8 maggio 1945. Il 20 maggio viene inviato in licenza straordinaria senza assegni in attesa di disposizioni. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Viene collocato in congedo illimitato il 15 ottobre 1945. Con decreto del 30 agosto 1982 gli viene conferito a titolo onorifico il corrispondente grado dell’Esercito di Sottotenente.

ROMAGNOLI GIULIO - inserito il 1° luglio 2019
nasce il 6 maggio 1921 a Castiglione dei Pepoli, Bologna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 12 luglio 1941 viene assegnato all’11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata a Cormons, Gorizia. Dal 18 aprile viene inviato in zona di operazioni sul fronte greco-albanese quindi in Balcania (nei territori ex Jugoslavia) dal quale rientra il 30 settembre 1941. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 20 luglio 1942 cappello alpino in testa, ed assegnato al 52° Gruppo artiglieria alpina, parte per la Russia dalla quale rientra, dopo aver percorso tutta la ritirata, il 27 febbraio 1943 con un treno ospedale. Viene quindi ricoverato all’ospedale militare di Bari per congelamento ai piedi. Viene poi trasferito all’ospedale militare di Bologna per le cure di riabilitazione alternate con brevi licenze in famiglia e rientri per controllo, l’ultimo dei quali è il 27 agosto 1943. Sbandatosi a seguito degli eventi legati all’8 settembre, rientra “a casa”. Dal 1° aprile 1944 entra nella formazione partigiana Stella rossa Lupo che opera nella zona dell’Appenino bolognese. Rimane con la stessa formazione fino al 23 luglio 1944 quando nello stesso giorno rimane ferito in scontro con i tedeschi e viene ricoverato all’ospedale di Prato per “ferita al cranio celebrale nella regione parietale sinistra” Dopo un anno, il 20 luglio 1945 viene trasferito all’ospedale “Putti” di Bologna dove rimane fino al 16 maggio 1946 quando viene dimesso ed inviato in congedo illimitato. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.

RONCARATI ALFONSO - inserito il 1° dicembre 2019
nasce il 18 giugno 1924 a Crevalcore, Bologna, dove svolge la professione di motorista agricolo. Chiamato alle armi il 17 dicembre 1942 viene lasciato in congedo illimitato in attesa di successiva chiamata. Chiamato alle armi il 26 agosto viene assegnato al 79° Rgt. Fanteria a Verona. Sbandatosi con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943 “rientra a casa”. Nel febbraio 1944 viene “rastrellato” per essere assegnato alla Divisione alpina Monterosa in partenza dal 5 marzo per l’addestramento in Germania. Rientra in Italia il 26 luglio ed entra in linea in Liguria. Il 2 novembre lascia arbitrariamente il reparto e viene quindi dichiarato disertore. Nello stesso giorno si aggrega alla formazione partigiana battaglione “Picelli Matteotti” della brigata Gramsci della 1ª divisione Liguria che opera nella zona di Sesta Godano (La Spezia). Rimane con questa formazione fino al 30 aprile 1945 quando viene sciolta. Considerato in servizio dall’8 settembre 1943 e richiamato alle armi il 15 marzo 1946, viene rinviato a chiamata in epoca da determinarsi. Il 9 marzo 1948 viene dispensato dal compiere la ferma di leva per computo del servizio partigiano e collocato in congedo illimitato.

RONCASSAGLIA ADO
nasce il 20 settembre 1922 a Riolo Bagni (dal 1957 Riolo Terme), Ravenna, dove svolge la professione di operaio. Chiamato alle armi il 18 gennaio 1942 ed assegnato al al 3° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Val Piave”. Per esigenze di guerra, il 2 ottobre 1942 transita al 1° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Susa” mobilitato” e nello stesso giorno inviato al fronte in Balcania (ex territori Jugoslavia). Con gli eventi politici legati all’8 dicembre 1943 decide di arruolarsi volontario nella 1ª Divisione Partigiana Italiana Garibaldi con il Gruppo “Susa”. Per l’impegno profuso nei lunghi mesi di dura lotta partigiana, viene decorato di medaglia di bronzo al valor militare, così motivata : “Artigliere Alpino animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava volontariamente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti ordini dei tedeschi. In gara con i fanti e gli alpini, partecipava ininterrottamente a tutte le azioni di guerra del suo reparto dando il prezioso contributo della sua tecnica e del suo valore. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente percorreva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponendo la forza dell'orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmato, le armi al nemico che superiore in forze e mezzi lo voleva distrutto, la saldezza dell'animo a quanti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità”. Montenegro, 8 settembre 1943-8 marzo 1945. Il 9 marzo 1945, rimpatriato, sbarca a Brindisi e dopo la licenza di rimpatrio, il 1° settembre viene collocato in congedo illimitato.

ROMA GIOVANNI - inserito il 1° maggio 2020
nasce il nato il 27 ottobre 1921 a Marzabotto, Bologna, dove svolge la professione di bracciante agricolo. Chiamato alle armi l’11 gennaio 1941 viene assegnato all’11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata in Cormons, Gorizia. Il 18 aprile parte per il fronte italo-jugoslavo e albanese-jugoslavo in Balcania. Il 1° aprile 1942 viene promosso soldato scelto ed il 13 maggio rientra in Italia per rimpatrio definitivo. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino in Russia, che si sta allestendo, l’11° diventa 11° Raggruppamento Artiglieria per Corpo d’Armata Alpino. Trattenuto alle armi per esigenze speciali, il 12 luglio 1942, cappello alpino in testa, parte per il fronte russo. Il 16 novembre viene promosso Caporale. Dopo aver superato il drammatico ripiegamento del gennaio 1943 nel corso del quale rimane anche ferito da pallottola ad un braccio, il 2 febbraio 1943 viene ricoverato all’ospedale militare di Karcov ed il 22 febbraio rientra in patria con treno ospedale. Ricoverato all’ospedale militare di riserva di Salsomaggiore, Parma, poi all’ospedale militare di Bologna, viene dimesso il 15 maggio e rientra al Corpo. Sbandatosi a seguito degli eventi politici dell'8 settembre 1943, rientra a casa. Il 10 ottobre 1943 entra nella formazione partigiana brigata Stella rossa Lupo che opera sull'Appennino tosco-emiliano e rimane con la stessa formazione fino alla liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria senza assegni viene collocato in congedo illimitato il 9 marzo 1946.


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RUGGERI SILVANO - inserito il 1° settembre 2019
nasce il 21 agosto 1924 a San Benedetto Val di Sambro, Bologna, dove scolge la professione di postino. Chiamato alle armi il 27 agosto 1943 viene assegnato all'11° Rgt. Alpini in Trento. Sbandatori pochi giorni dopo a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Dal 20 luglio 1944 entra nella formazione partigiana brigata Stella rossa Lupo che opera nella zona di Castiglione dei Pepoli, fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Richiamato alle armi il 19 marzo 1946 viene rinviato a chiamata in epoca da definirsi. L'8 marzo 1948 viene dispensato dal compiere la ferma di leva per computo del servizio partigiano. Il 8 marzo 1949 trasferisce la residenza a Lucca dove è entrato in servizio nella Guardia Forestale, ed è iscritto nella forza in congedo di quel Distretto militare.

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SANDROLINI MEDARDO - inserito il 1° gennaio 2020
nasce il 23 ottobre 1923 a Castel d’Aiano, Bologna, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi l’9 gennaio 1943 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina predesignato per il Gruppo “Lanzo” in Strigno. Il 1° maggio transita al Gruppo “Val Brenta” mobilitato ed il 15 maggio al Gruppo “Val Piave” mobilitato. Sbandatosi pochi mesi dopo a seguito degli eventi politici legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Richiamato alle armi dalla repubblica sociale italiana si deve presentare dal 28 febbraio 1944 assegnato al 37° Deposito Misto di Bologna. Resosi irreperibile o meglio diserta e dal 26 aprile 1944 entra nella formazione partigiana 7ª brigata Garibaldi Modena che opera sull’Appennino modenese. Ben presto gli vengono riconosciute le qualità operative ed è promosso alla qualifica gerarchica di Sottotenente comandante di distaccamento. Rimane nella stessa formazione fino alla Liberazione dei 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 25 aprile 1945, quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.

archivio Giuseppe Martelli
SANGIORGI PIO - inserito il 1° giugno 2023
nasce il 10 agosto 1920 a Mordano, Bologna, dove svolge la professione di fattorino. Chiamato alle armi il 16 marzo 1940 viene assegnato al 6° Rgt. Genio in Bologna. Mobilitato il 10 giugno per esigenze di guerra, transita al 9° Btg. Misto Genio Alpini nella compagnia Telegrafisti ed è inviato sul fronte occidentale francese. Per il comportamento tenuto nelle operazioni dei giorni 22-24 giugno sul Colle San Bernardo, viene decorato della croce di guerra. Il 29 luglio rientra al reparto. Nuovamente mobilitato il 6 novembre parte per il fronte grego-albanese e rientra in Italia per rimpatrio il 14 giugno 1941. Trattenuto alle armi e nuovamente mobilitato, il 19 luglio 1942 parte per il fronte russo. Nel gennaio 1943 riesce a superare la tragica ritirata e rientra con il treno ospedale speciale il 12 marzo. Ricoverato all'ospedale militare di Imola, Bologna, viene dimesso il 16 luglio ed inviato in licenza di convalescenza. Coinvolto dagli eventi politici legati all'8 settembre 1943, dal 1° gennaio 1944 collabora "come esterno" con la 7ª brigata GAP Gianni Garibaldi che opera nell'imolese, fino alla Liberazione di Imola il 14 aprile 1945. Considerato in servizio fino al 25 aprile 1945, quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 novembre 1945 viene collocato in congedo illimitato. Nel dopoguerra l'Ass. Naz. Partigiani lo riconosce e lo tessera come Benemerito. Trasferita la residenza Bologna si iscrive alla fine degli anni '50, come socio della Sezione bolognese romagnola.
SARAGONI PAOLO - inserito il 1° aprile 2022
nasce il 2 marzo 1921 a Bagno di Romagna, Forlì, dove svolge la professione di colono. Chiamato alle armi il 19 febbraio 1941 viene assegnato al 3° Rgt. Art. Alpina. Il 28 agosto parte per le operazioni di guerra sul fronte in Albania dal quale rientra il 28 marzo 1942. Il 18 agosto cessa di essere mobilitato perche passa in forza al Deposito del 3° Rgt. Art. Alpina in Gorizia. Il 10 giugno 1943 è assegnato alla 17ª batteria mobilitata ed è inviato col reparto in zona di operazioni in territorio Jugoslavo. Coinvolto dagli eventi politici legati all'8 settembre 1943 riesce a rientrare in Italia. Il 30 settembre entra a far parte della formazione partigiana 8ª Brigata partigiana che opera nel forlivese e con la quale rimane fino al 30 novembre 1944. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 25 aprile 1945, quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, l'8 marzo 1946 viene collocato in congedo illimitato.

SAVINI VITTORIO - inserito il 1° luglio 2019
nasce il 6 dicembre 1918 a Cotignola, Ravenna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle  armi il 4 aprile 1939 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina. Il 9 marzo 1940 viene “mobilitato” e dal 10 giugno partecipa alle operazioni di guerra sul fronte occidentale alpino francese dal quale rientra il 25 luglio perché affetto da catarro bronchiale ed è ricoverato all’ospedale militare di Padova. Purtroppo la sua salute non migliora ed è sottoposto a vari ricoveri in ospedali militari (Bologna e Ravenna) con conseguenti licenze di convalescenza e rientri temporanei al reparto, ma non in zona di guerra. Il 12 gennaio 1943 viene definitivamente mandato in congedo illimitato perché riconosciuto inabile alle fatiche di guerra. Con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943, dal 10 maggio 1944 inizia a collaborare con la formazione partigiana SAP (squadre azione patriottica) Ravenna con incarichi vari, ma non di combattente, collaborazione che continua fino al 18 dicembre 1944. Riconosciuto Patriota.

SAVORANI GIUSEPPE - inserito il 1° aprile 2022
nasce il 25 febbraio 1913 a Borgo Tossignano, Bologna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 5 aprile 1934 dal Distretto militare di Ravenna dal quale dipende la zona dell’imolese, viene assegnato al 3° Rgt. Art. da Montagna in Gorizia (pochi mesi dopo cambia denominazione in Art. Alpina n.d.r.). Il 7 maggio durante una escursione operativa in alta montagna scivola rovinosamente e si procura una grave lesione agli organi genitali. Ricoverato all’ospedale militare di Padova, dopo opportune cure viene inviato in licenza di convalescenza. Di seguito poi fra ricoveri all’ospedale militare di Bologna e Padova con conseguenti licenze di convalescenza rientra al reparto il 25 luglio 1935. Giudicato idoneo ai soli servizi sedentari perché riconosciuto inabile per cause di servizio, il 6 ottobre viene collocato in congedo ed iscritto nella forza in congedo del Distretto militare di Ravenna Artiglieria Alpina. Il 10 maggio 1942 risponde alla chiamata di controllo del Distretto di Ravenna ed il 12 maggio è richiamato alle armi in quanto gli è revocato il provvedimento di assegnazione ai soli servizi sedentari e viene dichiarato idoneo al servizio militare incondizionato e viene lasciato in congedo provvisorio. Il 19 luglio viene richiamato alle armi ed assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina. Il giorno dopo è inviato per le operazioni militari in Montenegro ed il 27 settembre 1942 passa in forza al 1° Rgt. Art. Alpina. Coinvolto dagli avvenimenti politici legati all’8 settembre 1943, con la nascita della Divisione Italiana Partigiana Garibaldi decide di intraprendere la dura lotta partigiana. Ammalatosi per deperimento fisico, il 27 giugno 1944 viene fatto rientrare in Italia ed è ricoverato all’ospedale militare di Lecce. Ristabilitosi, si arruola nel 10° Rgt. Genio delle nuove unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Il 25 aprile 1945 con la conclusione della guerra in Italia, viene collocato in congedo illimitato dal 21 maggio 1945.

SIROLI DOMENICO
nasce il 17 dicembre 1911 a Lugo (Lugo di Romagna) Ravenna, nella frazione di Voltana dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi l’11 marzo 1932 viene assegnato al 3° Rgt. Art. da Montagna, assegnato per motivi famigliari a ferma minore, ed il 27 aprile 1933 viene mandato in congedo per fine ferma. Richiamato alle armi il 12 aprile 1935 per mobilitazione, viene aggregato al 12° Rgt. Art. della Divisione “Nola”. Per una grave forma artritica progressiva al pollice della mano destra, diagnosticata dall’ospedale militare di Bologna, il 10 settembre 1936 viene assegnato in modo permanente ai soli servizi sedentari. Il 10 gennaio 1937 viene ammesso ad eventuale congedo anticipato ed il 1° marzo è collocato in congedo illimitato ed iscritto nel ruolo del Distretto di Ravenna nell’Art. Alpina. Il 30 luglio viene comunque richiamato alle armi “di controllo” e rivisitato viene ricollocato in congedo assoluto. Con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943, dal 15 giugno 1944 inizia a collaborare con la formazione partigiana SAP (squadre azione patriottica) Ravenna con incarichi vari, ma non di combattente, collaborazione che continua fino al 12 aprile 1945. Riconosciuto Patriota.

SIROLI GASTONE
nasce il 18 agosto 1923 a Lugo (Lugo di Romana) Ravenna, poi residente nella frazione di Villanova di Bagnacavallo, dove svolge la professione di fornaio. Chiamato alle armi il 15 gennaio 1943 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Il 1° maggio transita in forza al Gruppo “Val Brenta” mobilitato ed il 15 maggio al Gruppo “Val Piave” mobilitato (per riorganizzazione del Gruppo reduce dalla disastrosa campagna di Russia n.d.r.). Sbandatosi con gli eventi politici dell’8 settembre 1943 rientra “a casa”. Il 1° ottobre entra nella formazione partigiana 28ª brigata “Mario Gordini” della divisione Ravenna assumendo la qualifica partigiana di comandante di battaglione, poi dal 1° febbraio 1944 passa all’8ª brigata Garibaldi che opera nella zona di Forlì, per rientrare dal 16 aprile e fino al 20 maggio 1945, sempre quale comandante di battaglione, nella 28ª brigata “Mario Gordini”. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Dal 20 maggio viene considerato in licenza straordinaria ed il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato e gli viene conferita la Croce al merito di guerra.


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SPISNI DANILO - nuovo inserito il 1° novembre 2023
nasce il 14 dicembre 1922 a Castel San Pietro, Bologna, dove svolge la professione di disegnatore operaio modellista. Chiamato alle armi il 15 novembre 1941 viene assegnato al 16° Settore di Copertura della Guardia alla Frontiera in Tolmezzo, Udine. Il 20 marzo transita al 17° Settore di Copertura in Tarvisio, Alpi carniche. Il 12 aprile 1943 viene assegnato in servizio al Deposito dell'8° Rgt. Alpini in Udine. Sbandatosi con gli eventi politici dell’8 settembre 1943 rientra “a casa”. Richiamato alle armi il 28 febbraio 1944 dalla repubblica sociale italiana, per non subire ritorsioni sulla famiglia, decide di rispondere ai bandi di reclutamento e viene assegnato al 166° Btg. lavoratori a L'Aquila. Il 30 aprile diserta e condannato come disertore, rientra di nascosto a Bologna, dove nel frattempo ha preso residenza. Dal 1° luglio entra nella formazione partigiana 66ª brigata "Garibaldi" quindi dal 1° dicembre nella 1ª brigata "Irma Bandiera" che operano entrambi nella zona del bolognese, rimanendovi fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizione, viene mandato in congedo il 16 luglio 1946.

archivio Giuseppe Martelli
STERNINI GIORGIO
nasce il 17 settembre 1921 a Bologna, studente nella facoltà di Medicina e Chirurgia. Nel marzo 1941 interrompe gli studi perché chiamato a svolgere il servizio militare ed è inviato a frequentare il corso per universitari di Allievi Ufficiali presso la Scuola Centrale Militare di Alpinismo ad Aosta. Promosso Sottotenente presta servizio all'11° Rgt. Alpini. Dopo l’8 settembre 1943 aderisce alle formazioni partigiane. Nella primavera del 1944 diviene commissario politico della brigata Stella rossa Lupo, quindi con la 63ª brigata Garibaldi Bolero nella zona di Monte Capra, Casalecchio di Reno ed infine nella 7ª brigata GAP (gruppi azione patriottica) "Gianni" (Massimo Meliconi). Riconosciuto partigiano con il grado di Maggiore dall'8 settembre 1943 alla liberazione il 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Nel 1956 lascia Bologna in quanto vince per concorso la nomina a primario dell’ospedale Cà Foncello di Treviso.
vedi biografia : Sternini Giorgio
STRACCIARI EME - inserito il 1° dicembre 2019
nasce il 15 marzo 1921 ad Argelato, Bologna, dove svolge la professione di meccanico. Chiamato alle armi il 9 gennaio 1941 viene assegnato all’11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata a Cormons, Gorizia. Dal 18 aprile viene inviato in zona di operazioni sul fronte greco-albanese quindi in Balcania (nei territori ex Jugoslavia) dal quale rientra il 30 settembre 1941. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 20 luglio 1942 cappello alpino in testa, ed assegnato al 51° Gruppo artiglieria alpina, parte per la Russia dalla quale rientra, dopo aver percorso tutta la ritirata, il 15 aprile 1943. Dopo la licenza di rimpatrio di giorni 30 rientra al corpo. Sbandatosi pochi mesi dopo a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Il giorno dopo, 9 settembre 1943 entra nella formazione partigiana 1ª brigata Garibaldi, poi divenuta dal 13 agosto 1944 brigata “Irma Bandiera” che opera nella zona metropolitana del bolognese. Rimane con la stessa formazione fino alla Liberazione dei 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 marzo 1946 viene collocato in congedo illimitato.

TABARONI GIORGIO - inserito il 1° luglio 2019
nasce l’8 febbraio 1922 a Zola Predosa, Bologna, dove svolge la professione di muratore. Chiamato alle armi il 28 gennaio 1942 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina predesignato per il Gruppo “Lanzo” in Strigno e per il servizio in patria ed è trattenuto alle armi per esigenze straordinarie fino al 28 luglio 1943. Sbandatosi pochi giorni dopo a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Dal 30 novembre 1943 entra nella formazione partigiana battaglione Zini della 63ª brigata Bolero che opera sull’Appennino bolognese a Monte San Pietro e a Zola Predosa. Ben presto gli vengono riconosciute le qualità operative ed è promosso alla qualifica gerarchica di Maresciallo comandante di nucleo. Rimane nella stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 25 aprile 1945, quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.

TAMPIERI GIUSEPPE - inserito il 1° marzo 2020
nasce il 22 gennaio 1904 a Imola, Bologna, dove svolge la professione di bracciante agricolo. Chiamato alle armi il 2 maggio 1924, viene assegnato al 12° Rgt. fanteria in Cesena, Forlì, con incarico di porta treppiede. Promosso Caporale il 1° settembre, il 20 ottobre 1925 viene mandato in congedo illimitato ed iscritto nella forza in congedo di Fanteria del Distretto di Bologna. Il 26 ottobre 1930 si presenta alla chiamata di controllo dell’ufficio leva del Comune di Imola e, per cambio di circoscrizione territoriale, è trasferito in forza al Distretto militare di Ravenna. Appartenente al movimento antifascista imolese, viene arrestato una prima volta nel dicembre 1930 per «associazione e propaganda sovversiva e detenzione di armi». Il 25 giugno 1931 venne condannato a 2 anni e 15 giorni di reclusione. Il 10 novembre 1932 viene liberato a seguito della concessione dell'amnistia per il decennale fascista. L’11 dicembre 1933 viene inviato al confino a Ponza (Latina) dove rimane fino al 3 ottobre 1934. Dal 22 al 25 ottobre 1936 viene arrestato “per sicurezza” in occasione della visita di una «altissima personalità» a Bologna. Liberato, porta la residenza a Milano ed è iscritto a quel distretto militare. Con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943, nel gennaio 1944 viene rastrellato dalla guardia repubblicana e deportato in Germania assegnato alla “compagnia di correzione”. Pur di rientrare in Italia, accetta di arruolarsi nella divisione alpina "Monterosa" e, dopo l’addestramento, rientra il 16 luglio ed è dislocato in Liguria. Il giorno dopo diserta e viene dichiarato disertore. Entra nella formazione partigiana 168ª brigata SAP (squadre azione patriottica) Garibaldi che opera nella zona di Magenta, Milano, e rimane con questa formazione fino alla liberazione del 25 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Sul ruolo matricolare non viene indicato quando viene posto in congedo illimitato.

(nuova fotografia)
TURA JORIO - inserito il 1° ottobre 2019
nasce il 20 aprile 1920 a Bologna. Chiamato alla visita di leva il 23 maggio 1939 è lasciato in congedo e indicata come professione meccanico aggiustatore. Chiamato alle armi il 12 marzo 1940 viene assegnato all’11° Raggruppamento Artiglieria in Cormons (Gorizia) ed è promosso Caporale il 16 ottobre. Il 6 aprile 1941 è inviato in zona di operazioni in Balcania (nei territori ex Jugoslavia), dai quali rientra per rimpatrio il 7 febbraio 1942 con i gradi di Caporale Maggiore dal 1° agosto 1941. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 26 luglio 1942, cappello alpino in testa, parte per la Russia dalla quale rientra, dopo aver percorso tutta la ritirata nel gennaio 1943, il 13 marzo con i gradi di Sergente capopezzo ottenuti dal 1° novembre 1942. Dopo un lungo periodo di ricovero in ospedale e luoghi di cura prima a Bolzano poi a Bologna, il 2 luglio rientra all’11° Raggruppamento Art. Sbandatosi con gli eventi legati all’8 settembre 1943, il 12 ottobre entra a far parte della formazione partigiana 1ª brigata “Irma Bandiera” che opera nella zona di Bologna. Dal 15 settembre al 14 ottobre 1944 assume la qualifica di Ispettore di formazione, equiparato al grado di Sottotenente. Promosso dal 15 ottobre Tenente, dal 3 dicembre 1944 assume la qualifica di Ispettore organizzativo equiparato al grado di Capitano fino alla liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Inviato in licenza straordinaria “senza assegni”, il 15 novembre 1945 è collocato in congedo illimitato e gli viene conferita la Croce al merito di guerra.

(nuova fotografia)
VANNINI IVO - inserito il 1° giugno 2023
nasce il il 26 gennaio 1921 a Monzuno, Bologna, poi trasferito a Sasso Marconi, Bologna, dove svolge la professione di metallurgico fonditore poi di ferroviere. Chiamato alle armi il 9 gennaio 1941 viene assegnato all’11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata ed il 6 aprile è inviato in zona di operazioni in Balcania (nei territori ex Jugoslavia n.d.r.), dal quale rientra per rimpatrio il 7 febbraio 1942. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 20 giugno 1942 (cappello alpino in testa n.d.r.), assegnato alla 52° Gruppo Art. Alpina, parte per la Russia dalla quale rientra, dopo aver percorso tutta la ritirata, il 9 aprile 1943. Sbandatosi con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943 e rientrato a casa, il 12 dicembre entra a far parte della formazione partigiana 9ª brigata “Santa Justa” che opera nella zona dell'Appennino tosco-emiliano, rimanendovi fino alla Liberazione del 25 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria “senza assegni”, il 15 marzo 1946 viene collocato in congedo illimitato.

archivio Giuseppe Martelli
VENIERI GINO - inserito il 1° aprile 2020
nasce il 19 ottobre 1913 a Imola, Bologna, dove svolge la professione di meccanico in genere. Chiamato alle armi il 7 aprile 1934 viene assegnato al 3° Rgt. Art. da Montagna (pochi mesi dopo cambia denominazione in Art. Alpina n.d.r.) e viene collocato in congedo per fine ferma il 1° luglio 1936. Richiamato alle armi il 1° settembre 1939 è inviato al Deposito del 5° Rgt. Art. Alpina in Belluno. Il 5 ottobre transita al 3° Rgt. Art. Alpina in Gorizia mobilitato ed il giorno dopo viene inviato via mare in Albania dalla quale rientra senza specificarne il motivo già il 16 dicembre per il servizio in patria. Il 31 marzo 1940, sul ruolo matricolare viene indicato : Perduto di forza per effetto della circolare….ed iscritto nella forza in congedo del Distretto di Ravenna Artiglieria Alpina. Il 1° luglio viene richiamato alle armi presso il Deposito del 3° Rgt. Art. Alpina in Gorizia ed il 18 ottobre viene ricollocato in congedo. Il 6 ottobre 1941 ancora richiamato dal congedo è assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina in Belluno per il servizio in patria. Il 15 aprile viene mobilitato ed è inviato in Francia per le operazioni militari su quel fronte. Sbandatosi a seguito degli eventi politici dell'8 settembre 1943, rientra a casa. Si avvicina sempre più al movimento partigiano ed il 15 maggio 1944 inizia a collaborare con brigata SAP (squadra azione patriottica) di Imola, in particolare con il Btg. “Rocco Marabini” fino alla liberazione del 14 aprile 1945. Considerato in licenza straordinaria, il 17 aprile viene collocato in congedo. Nel dopoguerra l’apposita Commissione gli riconosce il titolo di Patriota. Intraprende poi la professione di facchino. Deceduto nel 1975. Nella tomba è indicato solo l'anno.

archivio Giuseppe Martelli
VENTURA FRANCESCO
nasce il 19 novembre 1930 a Marzabotto, Bologna, dove svolge la professione di bracciante agricolo. Dopo l'8 settembre 1943 con il fratello maggiore Renato entra nella formazione partigiana Brigata "Bianconcini" poi nella "Stella rossa". Ai primi di gennaio 1945 si arruola, sempre con il fratello Renato, nella 108ª compagnia del Battaglione Alpini “L’Aquila” del Reggimento Fanteria Speciale “Legnano”. Partecipa ai combattimenti in Valle d'Idice, Bologna, ma vista la giovane età, quale conducente muli delle salmerie. Congedato il 1° gennaio 1946 con la nomina a Sergente Maggiore.
vedi biografia : Ventura Francesco
VENTURA WALTER - inserito il 1° novembre 2019
nasce il 18 marzo 1921 a Bologna, dove svolge la professione di meccanico. Chiamato alle armi il 10 marzo 1940 viene assegnato all’11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata a Cormons, Gorizia. Dal 18 aprile viene inviato in zona di operazioni sul fronte greco-albanese quindi in Balcania (nei territori ex Jugoslavia) dal quale rientra il 30 settembre 1941. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 20 luglio 1942 cappello alpino in testa, ed assegnato al 52° Gruppo artiglieria alpina, parte per la Russia dalla quale rientra, dopo aver percorso tutta la ritirata, il 28 febbraio 1943 per precarie condizioni di salute con il treno ospedale n° 7. Ricoverato all’ospedale militare di Sbandatosi pochi mesi dopo a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Ricoverato all’ospedale militare di Savona, viene dimesso il 5 aprile ed inviato in licenza di convalescenza. Il 18 luglio viene trasferito all’ospedale militare di Bologna per controllo. Il giorno dopo, dimesso e giudicato idoneo al servizio, viene inviato al corpo. Sbandatosi pochi mesi dopo a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Dal 10 novembre 1943 entra nella formazione partigiana 9ª brigata "Santa “Justa” che opera nella zona di Casalecchio di Reno e Marzabotto. Rimane con questa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 21 aprile 1945, quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 novembre 1945 viene collocato in congedo illimitato.

VENTURI ANTONIO - inserito il 1° ottobre 2019
nasce il 18 marzo 1923 a Grizzana, Bologna, dove svolge la professione di scalpellino. Chiamato alle armi il 16 settembre 1942 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Il 1° febbraio 1943 viene promosso alpino scelto ed il 1° marzo Caporale e nominato comandante di squadra fucilieri. Il 19 aprile parte per la zona di operazioni in Francia. Sbandatosi pochi mesi dopo a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Dal 1° novembre 1943 entra nella formazione partigiana brigata Stella rossa Lupo che opera sull'Appennino tosco-emiliano. Rimane nella stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 25 aprile 1945, quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.


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VENTURI VITTORINO - nuovo inserito il 1° novembre 2023
nasce il 6 gennaio 1921 a Praduro e Sasso (dal 1938 Sasso Marconi), Bologna, dove svolge la professione di metallurgico fonditore. Chiamato alle armi il 7 gennaio 1941 viene assegnato all’11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata ed il 6 aprile è inviato in zona di operazioni in Balcania (nei territori ex Jugoslavia n.d.r.), dal quale rientra per rimpatrio il 28 febbraio 1942, con la promozione dal 1° 1° novembre a soldato scelto. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 1° giugno 1942 è promosso Caporale ed il 20 giugno (cappello alpino in testa n.d.r.), assegnato alla 117° Gruppo Art. Alpina, parte per la Russia dalla quale rientra, dopo aver percorso tutta la ritirata, il 21 marzo 1943. Sbandatosi con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943 e rientrato a casa, il 10 novembre entra a far parte della formazione partigiana 9ª brigata “Santa Justa” che opera nella zona dell'Appennino tosco-emiliano, rimanendovi fino alla Liberazione del 25 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria “senza assegni”, il 15 marzo 1946 viene collocato in congedo illimitato e gli sono conferite due croci al merito di guerra.

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VERARDI ETTORE - inserito il 1° luglio 2019
nasce il 22 marzo 1921 a Castel d'Aiano, Bologna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 7 gennaio 1941 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Il 16 ottobre parte via mare per la Grecia quindi sul fronte greco-albanese dove partecipa alle operazioni di guerra e dove rimane fino al 12 agosto 1942. Nello stesso giorno rientra in patria, via terra e trattenuto al campo contumaciale di Postumia quindi inviato in licenza breve per rimpatrio. Rientrato al reparto il 9 novembre, viene nuovamente mobilitato ed inviato in zona di operazioni in Francia. Nel maggio 1943 gli viene concessa una licenza straordinaria di 15 giorni, quindi rientra al corpo. Sbandatosi pochi mesi dopo a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Dal 19 aprile 1944 entra nella formazione partigiana brigata “Follini” della divisione Modena Montagna, che opera sull’Appennino modenese. Rimane nella stessa formazione fino al 30 aprile 1945 quando viene sciolta. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 30 aprile 1945, quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 marzo 1946 viene collocato in congedo illimitato.

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VIGHI FAUSTO - inserito il 1° settembre 2019
nasce il 21 dicembre 1921 a Bologna, dove svolge la professioni studente liceale. Chiamato alle armi il 28 gennaio 1942 viene assegnato all’11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d’Armata mobilitato in Cormons (Gorizia) ed è promosso Caporale il 28 giugno. In previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo, il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 26 luglio 1942, cappello alpino in testa, parte con il 51° Gruppo Art. Alpina per la Russia dalla quale rientra, dopo aver percorso tutta la ritirata, il 13 marzo 1943 con i gradi di Caporale Maggiore ottenuto nel dicembre 1942. Dopo la licenza di rimpatrio di giorni 30 rientra al corpo. Sbandatosi pochi mesi dopo a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Dal 1° maggio 1944 entra nella formazione partigiana 2ª brigata "Paolo" Garibaldi che opera nel territorio metropolitano di Bologna. Già conosciuto per la precedente attività politica di opposizione al fascismo, il giorno dopo 2 maggio gli viene affidato il comando di battaglione e promosso alla qualifica gerarchica partigiana di Tenente. Rimane con lo stesso reparto fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 25 aprile 1945, quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 marzo 1946 viene collocato in congedo illimitato. Il 31 marzo 1950 lascia Bologna e si trasferisce a Milano in Viale Aretusa 6, ed iscritto nella forza in congedo di quel Distretto militare.
XELLA VALTER o WALTER
(nel ruolo matricolare viene indicato Valter), nasce il 9 luglio 1920 a Conselice, Ravenna, residente nella frazione di San Bernardino del comune di Lugo (Lugo di Romagna), dove svolge la professione di falegname. Chiamato alle armi il 10 marzo 1940 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo “Belluno”. Dal 10 giugno partecipa alle operazioni di guerra sul fronte occidentale alpino francese dal quale rientra il 23 ottobre. Il 25 novembre parte via mare da Brindisi per l’Albania per partecipare alle operazioni sul fronte greco-albanese dove rimane fino al 23 aprile 1941, quindi seguendo il reparto, partecipa alle operazioni in Balcania (territori ex Jugoslavia) e viene rimpatriato il 4 settembre 1942. Il 23 novembre riparte per partecipare alle operazioni di guerra in Francia. Sbandatosi a seguito degli eventi politici dell’8 settembre 1943 rientra “a casa”. Dal 1° ottobre entra nella formazione partigiana divisione SAP (squadre azione patriottica) Ravenna che opera nella zona di Lavezzola, con la quale rimane fino al 14 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Il 15 novembre 1945 viene collocato in congedo illimitato e gli viene conferita la Croce al merito di guerra. Deceduto a Bologna il 30 gennaio 2006.

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ZANARINI ELIO - inserito il 1° settembre 2019
nasce il 7 marzo 1922 a Pianoro, Bologna, dove svolge la professione di manovale. Chiamato alle armi il 29 gennaio 1942 viene assegnato all'11° Rgt. Alpini Btg. "Bassano". Il 30 luglio transita all'8° Rgt. Alpini mobilitato rimanendo in servizio presso il Deposito dell'8° Alpini. Il 1° dicembre 1942 giunge l'ordine e parte con i complementi per il fronte russo. Partecipa poi alla tremenda esperienza della ritirata del gennaio 1943 e rientra in Italia il 17 marzo. Dopo la licenza di rimpatrio rientra al Deposito dell'8° Alpini in Udine ed il 15 agosto rientra in forza all'11° Rgt. Alpini in Bassano del Grappa. Pochi giorni dopo sbandatosi a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Dal 4 giugno 1944 entra nella formazione partigiana 36ª brigata "Bianconcini" che opera nella zona dell'alto imolese e la Toscana. assumendo la qualifica gerarchica partigiana di Sottotenente. Rimane con questa formazione fino al 22 febbraio 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato. Il 1° settembre 1947 viene ammesso a frequentare il corso di guardie di Pubblica Sicurezza presso la scuola di Nettuno. Il 1° dicembre nominato guardia prende servizio presso la Questura di Bologna.

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ZANOTTI ANGELO - inserito il 1° luglio 2019
nasce il 29 novembre 1920 a San Benedetto Val di Sambro, Bologna, dove svolge la professione di agricoltore. Chiama alle armi l’11 marzo 1940 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. L’11 giugno viene inviato sul fronte occidentale francese dove rimane fino al 26 luglio. Il 25 novembre viene nuovamente mobilitato ed inviato sul fronte greco-albanese. Duranti i combattimenti del 21 gennaio 1941 viene dichiarato disperso, ma in realtà risulta prigioniero nel campo contumaciale greco di Giannina. Sul ruolo matricolare viene annotato : “nulla da eccepire sulla cattura dell’alpino Zanotti Angelo, catturato a quota 947 Spadarit”. Liberato il 29 aprile 1941 a seguito dell’armistizio chiesto dalla Grecia, rientra in patria il 20 giugno ed avviato al centro di raccolta prigionieri di Udine. Inviato in licenza breve di 10 giorni, rientra poi al Deposito dell’11° Alpini. Dal 29 gennaio 1942 viene nuovamente mobilitato e parte per la zona di operazioni in Balcania (territori ex Jugoslavia), dalla quale rientra per malattia il 10 maggio. Il 15 gennaio 1943, assegnato alla 126ª compagnia armi e accompagnamento alpini, riparte ancora, questa volta per la zona di operazioni in Francia. Sbandatosi pochi giorni dopo a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Dal 1° marzo 1944 entra nella formazione partigiana Stella rossa Lupo, che opera sull’Appennino bolognese con la qualifica partigiana di Tenente. Rimane nella stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 21 aprile 1945, quindi in licenza senza assegni in attesa di disposizioni. Il 9 luglio viene ricoverato all’ospedale militare di Bologna per provvedimento medico-legale, in quanto da alcuni mesi ha contratto una pleurite dell’emitorace destro, poi riconosciuta per cause di servizio ai fini di una eventuale pensione di guerra. Il 19 gennaio 1946 viene inviato in licenza speciale, quindi collocato in congedo illimitato.
ZERBINI RENZO - inserito il 1° dicembre 2019
nasce il 17 agosto 1925 a Formignana, Ferrara, dove svolge la professione di bracciante agricolo. Chiamato alle armi il 5 giugno 1943 viene lasciato in congedo provvisorio. A seguito degli eventi politici legati all’8 settembre 1943, il 28 marzo 1944 viene chiamato alle armi dalla repubblica sociale, accetta e viene assegnato al 2° Rgt. fanteria di nuova formazione. Il 2 maggio parte per l’addestramento in Germania dalla quale rientra il 17 novembre assegnato al 4° Rgt. alpini della divisione Littorio dispiegato di presidio nella zona di Bergamo. Il 2 dicembre diserta e viene dichiarato disertore. Pochi giorni dopo entra nella formazione partigiana 76ª brigata Garibaldi “Aosta” che opera nei confini fra Piemonte e Valle d’Aosta, assumendo la qualifica partigiana di capo nucleo e rimane con questa formazione fino alla liberazione del 25 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Chiamato alle armi il 21 gennaio 1947, gli viene riconosciuto il periodo di partigiano combattente e viene rinviato a chiamata in epoca da determinarsi. L’8 marzo 1948 viene dispensato dal compiere la leva di ferma e collocato in congedo illimitato.

ZUCCARINI UMALDO - inserito il 1° luglio 2019
nasce il 26 novembre 1923 a Gaggio Montano, Bologna, dove svolge la professione di meccanico. Chiamato alle armi il 14 gennaio 1943 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”, quindi dal 25 gennaio transita all’11° Alpini in Strigno. Sbandatosi pochi mesi dopo a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre 1943, rientra “a casa”. Dal 1° agosto 1944 entra nella formazione partigiana 7ª brigata Garibaldi Modena che opera sull’Appennino bolognese-modenese. Rimane con questa formazione fino al 29 novembre 1944. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 25 aprile 1945, quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.

 

ho ritenuto oppurtuno ricordare anche quei "combattenti e reduci" partigiani,
nati fuori provincia, poi residenti ed iscritti di leva militare ai nostri Distretti.

BIANCOLI LUIGI - inserito il 1° ottobre 2019
nasce il 26 settembre 1899 a San Paolo del Brasile da genitori originari di Ozzano dell'Emilia, Bologna, dove rientra allo scoppio della prima guerra mondiale e dove svolge la professione di calzolaio. Chiamato alle armi il 14 giugno 1917 viene assegnato al 2° Rgt. Art. da Montagna ed è congedato il 20 dicembre 1920. Si trasferisce prima a San Lazzaro di Savena quindi a Bologna in via del Luzzo. Subito dopo l'8 settembre 1943 la sua abitazione diviene sede per gli incontri politici. Aderisce alla formazione partigiana 6ª brigata "Giacomo" (Ferruccio Magnani) con funzioni di vice commissario politico fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.
BAZZANI DARIO - inserito il 1° ottobre 2019
nasce il 5 agosto 1923 a Montese, Modena, poi residente a Castel d’Aiano, Bologna, dove svolge la professione di colono. Iscritto di leva al Distretto di Bologna, viene chiamato alle armi il 14 gennaio 1943 ed assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Il 15 maggio transita all’11° Alpini in Savona ed il 7 giugno all’11° Alpini in Alessandria. Sul ruolo matricolare viene anche annotato : Tale partito per la Calabria, lì 7 settembre 1943. Sbandatosi il giorno dopo a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre, rientra “a casa”. Dal 18 marzo 1944 entra nella formazione partigiana “Corsini” della divisione Modena che opera sull’Appennino tosco-emiliano. Ben presto viene promosso alla qualifica partigiana di Sottotenente vice comandante di compagnia. Rimane nella stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 25 aprile 1945, quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato. Trasferita la residenza da Castel d’Aiano a Zocca Montetortore viene iscritto al distretto militare di Modena.
BERNARDI RINALDO - inserito il 1° dicembre 2019
nasce il 1° luglio 1924 a Montese, Modena, poi residente a Gaggio Montano, Bologna, dove svolge la professione di colono. Iscritto di leva al Distretto di Bologna, è chiamato alle armi il 17 agosto 1943 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Pochi giorni dopo sbandatosi a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre, rientra “a casa”. Dal 26 giugno 1944 entra nella formazione partigiana brigata Giustizia e Libertà che opera nella zona di Bologna. Per l’impegno profuso viene promosso ed assume la qualifica partigiana di Maresciallo. Rimane nella stessa formazione fino al 2 dicembre 1944. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Sul ruolo matricolare viene annotato che dal 5 dicembre 1944 viene considerato in congedo provvisorio. Chiamato alle armi il 19 luglio 1946 viene rinviato alla chiamata in epoca da destinarsi. L’8 marzo 1948 viene dispensato dal compiere ferma di leva e collocato in congedo illimitato.

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BERTUZZI GIOVANNI - inserito il 1° novembre 2019
nasce il 17 settembre 1922 a Montese, Modena, poi residente a Castel d’Aiano, Bologna, dove svolge la professione di contadino. Iscritto al Distretto di Bologna e chiamato alle armi il 29 gennaio 1942 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Il 15 agosto viene trasferito all’8° Rgt. Alpini “mobilitato” ed è inviato sul fronte jugoslavo. Il 28 dicembre lascia il fronte jugoslavo in quanto viene inviato sul fronte russo con il Btg. Complementi. Superata la dura prova della ritirata del gennaio 1943, il 24 aprile rientra in patria. Lascia l’8° alpini per rientrare all’11° ed è inviato al campo contumaciale di Vipiteno. Inviato il licenza di rimpatrio di giorni 30, al termine viene ricoverato all’ospedale militare di Udine per un controllo sullo stato di congelamento ai piedi. Dichiarato “meno atto” alle fatiche di guerra, usufruisce di un’altra licenza straordinaria. Il 30 luglio è nuovamente presente al reparto. Pochi giorni dopo sbandatosi a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre, rientra “a casa”. Dal 29 maggio 1944 entra nella formazione partigiana brigata “Folloni” che opera nella zona modenese di Montefiorino. Rimane nella stessa formazione fino al 30 aprile 1944 quando viene sciolto. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in servizio fino al 25 aprile 1945 quindi in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.
BIANCHI GUIDO - inserito il 1° dicembre 2019
nasce il 26 febbraio 1921 a Lama Mocogno, Modena, poi residente ad Anzola dell’Emilia, Bologna, dove svolge la professione di colono. Iscritto di leva al Distretto di Bologna, è chiamato alle armi il 10 gennaio 1941 e viene assegnato all’11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata in Cormons, Gorizia. Il 16 aprile parte per il fronte in Balcania (ne ex territori Jugoslavia) ed il 1° luglio viene promosso Caporale. Partecipa alle operazioni su quel fronte fino al 7 febbraio 1942. Il 12 aprile rientra in patria in previsione dell’invio di un Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo ed il reparto diventa 11° Raggruppamento Art. di Corpo d’Armata Alpino. Il 20 luglio 1942 cappello alpino in testa, ed assegnato al 51° Gruppo artiglieria alpina, parte per la Russia dalla quale rientra, dopo aver percorso tutta la ritirata, il 31 marzo 1943 con i gradi di Caporale Maggiore ottenuti dal 16 novembre. Dopo meritata licenza di 30 giorni rientra al reparto. Sbandatosi a seguito degli eventi politici legati all’8 settembre “rientra a casa”. Dal 15 giugno 1944 entra nella formazione partigiana Brigata “Anderlini” (Mario Anderlini) poi nella formazione “Dragone” della Divisione Modena, che opera sull’appennino tosco-modenese. Rimane nella stessa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione, il 15 marzo 1946 viene collocato in congedo illimitato.
CAPOCASALE CARLO - inserito il 1° dicembre 2019
nasce il 7 aprile 1924 a Vitignano, Cosenza, poi residente a Bologna in via Petrarca 60, ed è studente all’Istituto tecnico superiore. Iscritto al Distretto militare di Bologna, il 21 febbraio 1941 presenta domanda quale soldato volontario con ferma di cinque anni nel 3° Rgt. Art. Alpina e raggiunge quindi Gorizia dove viene assegnato alla 34ª batteria. Nello stesso giorno lascia il reparto e si imbarca poi clandestinamente da Bari e sbarca a Valona per raggiungere il proprio reparto mobilitato in zona di guerra. Il 7 aprile è rimpatriato per malattia ed inviato in licenza di convalescenza. Sul Ruolo matricolare viene anche indicato che : …”non luogo a procedere per allontanamento dal reparto in patria, in quanto si è imbarcato clandestinamente per servire la Patria”. Ricoverato prima all’ospedale militare territoriale di Tirrenia, Pisa, poi all’ospedale militare di Bologna. Il 7 marzo 1942, dimesso, viene inviato al Deposito del 5° Rgt. Art. Alpina giudicato inabile alle fatiche di guerra. Non accetta il giudizio e ripresenta quindi domanda come volontario per la classe di leva 1924. Accolta, il 22 settembre viene inviato in Montenegro assegnato al 1° Rgt. Art. Alpina Gruppo ”Aosta”. Con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943 decide di arruolarsi volontario nella 1ª Divisione Partigiana Italiana Garibaldi con il Gruppo “Aosta”. Il 22 marzo 1944 cade prigioniero dei tedeschi e due giorni dopo viene internato in Germania. Il 15 luglio riesce ad evadere dal campo, ma purtroppo il 10 ottobre è arrestato dalla Gestapo. Nuovamente internato e processato, viene condannato a 18 anni di lavori forzati ed il 12 dicembre inviato al campo di Mauthausen con matricola n° 132654. Il 5 maggio 1945 viene liberato dalle truppe americane. Rimpatriato il 5 giugno, il 20 giugno viene inviato in licenza di rimpatrio. Allo scadere, il 19 agosto viene inviato in licenza straordinaria senza assegni ed il 30 ottobre viene collocato in congedo illimitato ed iscritto nella “forza” del Distretto militare di Bologna.
COLOMBO ANTONIO - inserito il 1° novembre 2019
nasce il 1° agosto 1922 a Zocca, Modena, poi trasferito e residente a Castello di Serravalle, Bologna, dove svolge la professione di colono. Iscritto al Distretto militare di Bologna e chiamato alle armi il 29 gennaio 1942 viene assegnato al XVI° (16°) Settore di Copertura della Guardia alla Frontiera in Sacile. Il 15 aprile transita al 3° Rgt. Alpini mobilitato quindi viene assegnato al 3° Gruppo Alpini “Valle” della 6ª Divisione Alpina “Alpi Graie” ed inviato in territorio dichiarato in stato di guerra in Francia. Sbandatosi a seguito degli eventi politici legati all'8 settembre rientra “a casa”. Richiamato alle armi dalla repubblica sociale accetta di arruolarsi ed il 15 marzo 1944, assegnato alla Divisione Alpina “Monterosa” parte per l’addestramento in Germania. Rientrato in Italia il 27 luglio viene schierato nella zona di Genova. Fin dal 15 agosto prende  contatti con la formazione partigiana 87ª brigata partigiana della 3ª divisione “Alliotta” che opera nella zona di Voghera, Pavia. Il 21 settembre si assenta definitivamente dal reparto e viene dichiarato disertore. Rimane con questa formazione fino alla Liberazione del 25 aprile 1945. Pur avendo militato nell’esercito repubblicano, gli vengono riconosciuti i benefici di partigiano combattente. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato.

(nuova fotografia)
FERRARI GASTONE - inserito il 1° aprile 2022
nasce il 25 marzo 1908 a Monêtier Allemont, Francia da genitori emigrati, poi rientrati e residenti a Bologna in via Irnerio 21. Chiamato alla visita di leva il 20 marzo 1928 con obbligo di frequentare il corso ufficiali essendo studente iscritto all'Università nella facoltà di Medicina e Chirurgia. Chiamato alle armi il 17 marzo 1929 viene inviato al corso ufficiali presso la scuola di Brà (Cuneo). Promosso Sergente allievo ufficiale il 17 giugno 1929 quindi promosso Sottotenente di complemento viene assegnato per il servizio di prima nomina al 9° Rgt. Alpini. Ancora in servizio si iscrive alla nostra Sezione. Mandato in congedo e laureato in Medicina e chirurgia il 17 novembre 1932, esercita la professione di medico condotto a MalaIbergo nella bassa pianura bolognese. Nel 1943 con gli eventi legati all'8 settembre si trasferisce con la famiglia a Granaglione nell'alto Appennino bolognese-toscano dove esercita la professione di medico condotto. Il 1° marzo 1944 entra nella formazione partigiana nel 1° battaglione della brigata Toni Matteotti Montagna con la quale rimane fino all'8 ottobre 1944. Già il mese precedente, con la liberazione di Granaglione il 30 settembre 1944, ne viene nominato sindaco. Riconosciuto partigiano dall’1 marzo 1944 all’8 ottobre 1944.

(nuova fotografia)
FIOCCHI EMILIO - inserito il 1° giugno 2023
nasce il 28 gennaio 1920 a Milano, poi trasferito a Lizzano in Belvedere, Bologna, dove svolge la professione di geometra commerciale. Il 1° aprile 1940 si arruola volontario quale aspirante allievo sottufficiale con ferma minima di due anni e viene inviato alla Scuola di Artiglieria a Nocera Inferione, Salerno, per la specialità Art. Alpina. Pochi giorni dopo, il 6 aprile, è trasferito al corso presso il 2° Rgt. Art. Alpina in Merano. Il 19 giugno è trasferito al 1° Rgt. Art. Alpina ed inviato sul fronte occidentale francese. Il 1° luglio è promosso Caporale e rientra al Deposito il 25 giugno. Il 1° febbraio 1941 è promosso Sergente. Mobilitato e trasferito effettivo al 6° Rgt. Art. Alpina, il 6 marzo 1942 parte per le operazioni di guerra in Balcania ed il 1° settembre è assegnato al Quartier Generale della 6ª Divisione Alpina "Alpi Graie". Rientra in Italia per rimpatrio il 10 novembre. Trattenuto alle armi, il 1° aprile 1943 è promosso Sergente Maggiore. Sbandatosi a seguito degli eventi politici legati all’8 settembre rientra “a casa”. Dal 1° maggio 1944 inizia a collaborare, ma non in armi, con la formazione partigiana 7ª brigata GAP Gianni, collaborazione che prosegue fino al 1° ottobre. Nel dopoguerra gli viene rilasciata da'llAss. Naz. Partigiani la tessera di Benemerito.
FRATONI ERMINDO - inserito il 1° dicembre 2019
nasce il 4 luglio 1923 a Prato, Firenze, poi trasferito con la famiglia a Monzuno, Bologna, dove svolge la professione di merciaio (attività di famiglia) ed iscritto di leva al distretto militare di Bologna. Chiamato alle armi l'8 gennaio 1943 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Lanzo" quindi transita dal 15 maggio al Gruppo "Val Piave" mobilitato, dove rimane fino all'8 settembre. Sbandatosi con gli eventi politici legati all’8 settembre e rientrato a Monzuno, dal 9 settembre 1944 entra nella formazione partigiana 4° battaglione della brigata Stella rossa Lupo che opera a Grizzana fino al 21 aprile 1945. Durante il periodo partigiano rimane ferito agli arti inferiori. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Dal 21 aprile viene considerato in licenza straordinaria ed il 16 luglio 1946 è collocato in congedo illimitato per computo del periodo di servizio di partigiano combattente.
GOVI CESARE - inserito il 1° febbraio 2020
nasce il 3 novembre 1923 a Parma, poi residente a Bologna in via Sa Felice 83, dove svolge la professione di studente. Iscritto di leva al Distretto di Bologna e chiamato alla visita di leva il 21 luglio 1942 viene lasciato in congedo quale studente al 4° anno del Liceo Scientifico. Chiamato alle armi il 5 gennaio 1943, viene assegnato all'11° Rgt. Alpini Btg. "Bassano". Il 20 luglio si trova all’ospedale militare di Bologna per una visita medica e riconosciuto ammalato gli viene concessa una licenza di convalescenza. Sbandatosi a seguito degli eventi politici legati all’8 settembre rientra “a casa”. Dal 10 novembre 1943 lascia Bologna ed entra in una formazione partigiana che opera nella zona metropolitana di Biella, in Piemonte, dove rimane fino al 10 gennaio 1944. Ferito in combattimento rientra “a casa” ed entra nella formazione partigiana Giustizia e Libertà che opera nell’Appennino bolognese tosco-emiliano rimanendo con questa formazione fino al 21 luglio 1944. Ferito una seconda volta lascia l’Appennino e transita nella formazione brigata Matteotti città e attività partigiana si conclude con la Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 luglio 1946 viene collocato in congedo illimitato e risulta residente a Bologna in via Albergati.

(nuova fotografia)
GRANDI LUIGI - inserito il 1° febbraio 2020
nasce il 3 settembre 1921 a Montese, Modena, poi residente a Castel d’Aiano, Bologna, dove svolge la professione di contadino. Iscritto di leva al Distretto militare di Bologna, chiamato alle armi l’8 gennaio 1941 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini Btg. “Bassano”. Nello stesso giorno viene inviato a frequentare il corso presso la Compagnia Allievi capi squadra, del XII Btg. di Istruzione mobilitato, sempre dell’11° Alpini. Il 10 aprile 1942 viene ricoverato all’ospedale militare di Merano, quindi inviato in licenza di convalescenza di 30 giorni. Rientrato, viene destinato al 62° Btg. Istruzione a.c.s. (allievi comandanti di squadra), dove rimane fino all’8 maggio 1943 ed in tale data cessa di essere mobilitato perché trasferito al Deposito dell’11° Rgt. Alpini in Trento. Pochi mesi dopo sbandatosi a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre, rientra “a casa”. Dal 19 giugno 1944 entra nella formazione partigiana 7ª divisione “Garibaldi” che opera nel territorio metropolitano bolognese e vi rimane fino al 2 agosto. Dal 3 agosto transita nella formazione partigiana “Fulloni” che opera sull’Appennino modenese. Rimane con questo reparto fino al 30 aprile 1945 quando viene sciolto. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 marzo 1946 viene collocato in congedo illimitato.

(nuova fotografia)
GUALDI ANGELO - inserito il 1° giugno 2023
nasce il 6 settembre 1920 a Viadana, Mantova, poi residente a Bologna in via Mezzofanti 33 ed è studente nel Regio Istituto "Galvani". Iscritto di leva al Distretto militare di Bologna, chiamato alle armi il 30 aprile 1941 viene riconosciuto rivedibile e rinviato a successiva chiamata. Richiamato il 16 gennaio 1942 viene assegnato al 6° Rgt. Alpini. Il 26 febbraio viene ricoverato per cure all'ospedale militare di Bologna e dimesso il 31 agosto con una licenza di convalescenza, il 15 novembre rientra al reparto nel Deposito del 6° Rgt. Alpini. Il 29 giugno 1943 ottiene una licenza di 30 giorni per esami universitari. Rientrato al reparto il 20 luglio, il 1° settembre viene aggregato al Centro Addestramento di Castiglioncello, Livorno, per frequentare il corso sul mortaio da 81. Sbandatosi a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre, rientra “a casa”. Il 16 giugno 1944 entra nella formazione 7ª brigata "Garibaldi" della divisione "Armando" che opera nell'appennino modenese. Pochi giorni dopo viene promosso al grado partigiano di Sottotenente. Rimane con la formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 16novembre 1945 viene collocato in congedo illimitato.

archivio Giuseppe Martelli
MARVELLI CARLO ANDREA - inserito il 1° giugno 2022
nasce a Rovigo il 2 settembre 1919. Trasferito a Rimini nel 1927 residente con la famiglia in viale Regina Elena 126, è iscritto al Distretto militare di Forlì. Chiamato alle armi il 21 ottobre 1939, in considerazione che è in possesso del diploma di geometra, ha l'obbligo di frequentare il corso allievi ufficiali di complemento, ed il 4 settembre 1940 è ammesso quale aspirante allievo ufficiale alla Scuola di Brà, arma artiglieria, specialità alpina. Il 4 dicembre, al termine dei corso e nominato allievo ufficiale di complemento. Il 14 febbraio 1941 è inviato in licenza "senza assegni" in attesa della nomina al grado di ufficiale di complemento. Il 24 aprile è richiamato alle armi con la nomina a Sottotenente di complemento ed è assegnato al 3° Rgt. Art. Alpina in Gorizia per il servizio di prima nomina. Nel 1942, viene trasferito in servizio nella Divisione paracadutisti Folgore, nel 185° Rgt. Artiglieria, ed è inviato sul fronte in Libia e qui, durante la battaglia di El Alamein del 23 ottobre-5 novembre 1942 cade prigioniero degli inglesi. Liberato dalla prigionia a seguito degli eventi politici legati all'8 settembre 1943, rientra in patria e raggiunge il fratello Adolfo che è già inserito nelle formazioni partigiane in Val d'Ossola dove rimane fino al 30 aprile 1945. Nel 1950 è fra i promotori per ricostituire il gruppo alpini di Rimini. Muore a Rimini il 6 luglio 2001 e nel necrologio viene ricordato quale presidente onorario della sezione dell'ass. naz. partigiani di Rimini.
vedi biografia : Famiglia Marvelli
ROSSI RENZO - inserito il 1° novembre 2019
nasce il 28 giugno 1925 a Finale Emilia, Modena, poi trasferito a Crevalcore, Bologna, dove svolge la professione di bracciante agricolo. Iscritto al Distretto militare di Bologna viene chiamato alle armi il 20 aprile 1943 e lasciato in congedo illimitato in attesa di successiva chiamata. Richiamato alle armi dalla repubblica sociale il 3 dicembre 1943, accetta e viene assegnato al 37° Deposito Misto Provinciale di Bologna. Nel febbraio 1944 viene “rastrellato” per essere assegnato alla Divisione alpina “Monterosa” in partenza dal 5 marzo per l’addestramento in Germania. Rientra in Italia il 26 luglio ed entra in linea in Liguria. Il 10 ottobre lascia arbitrariamente il reparto e viene quindi dichiarato disertore. Nello stesso giorno si aggrega alla formazione partigiana battaglione Macione della brigata Gramsci della 1ª divisione Liguria che opera nella zona di Sesta Godano (La Spezia). Rimane con questa formazione fino al 30 aprile 1945 quando viene sciolta. Il 21 gennaio 1947 viene richiamato alle armi ma rinviato a chiamata in epoca da determinarsi per benemerenze di guerra quale partigiano combattente. Il 12 giugno 1948 viene dispensato dal compiere la ferma di leva e collocato in congedo illimitato.

pubblicato il 1° giugno 2022
nuovi inseriti il 1° giugno 2024
(inserito Garolini)

partigiani SI, ma NON alpini

Nel corso delle mie ricerche negli elenchi su varie pubblicazioni dedicate ai partigiani, mi ero segnato, al fine di rintracciare il ruolo matricolare, tutti quelli dove nelle note biografiche venva indicato : servizio militare negli alpini o termini simili. Purtroppo mi sono accorto che in diversi casi quanto indicato non è confermato sul ruolo matricolare o addirittura non avevano nemmeno svolto servizio militare. Non posso affermare se l'errore commesso dalla speciale Commissione per il riconoscimento del servizio partigiano, sia dovuto sulla base di testimonianze verbali o sulla base di affermazioni dello stesso interessato, ma sicuramente non verificate sul ruolo matricolare. Ciò non sminuisce comunque i meriti personali e la qualifica di partigiano combattente, ritengo però storicamente corretti questi aggiornamenti alle note biografiche. La ricerca continua....

ARGENTINI MARCELLO
(indicato Artiglieria Alpina) nasce il 14 gennaio 1915 ad Argenta, Ferrara, poi trasferito ad Alfonsine, Ravenna, dove svolge la professione birocciaio. Chiamato alle armi il 18 aprile 1936 viene assegnato al 6° Rgt. Divisionale e viene congedato il 20 novembre 1937. Richiamato alle armi il 30 maggio 1940 viene nuovamente assegnato al 6° Rgt. Art. per Divisione di Fanteria "Isonzo" e partecipa alle operazioni di guerra sul fronte italo jugoslavo. Sbandato a seguito degli eventi politici legati all'8 settembre 1943, dal 1° maggio 1944 al 2 gennaio 1945 a fatto parte della 28ª Brigata partigiana Garibaldi che operava nella zona di Ravenna.
BARDI ALBERTO
(indicato ufficiale Artiglieria Alpina decorato di medaglia d'argento) nasce Reggello, Firenze, l'8 ottobre 1918. Pochi mesi dopo la famiglia si trasferisce a Mezzano, frazione di Ravenna e qui acquisisce la cultura, le tradizioni e la "lingua" romagnola. Studente nel biennio della facoltà di Ingegneria all'Università di Roma, il 4 aprile 1939 viene chiamato alle armi dal Distretto militare di Ravenna ed ammesso a ritardare la presentazione alle armi. Il 1° dicembre viene ammesso al 1° periodo premilitare per ufficiali universitari presso la Coorte di Milizia Universitaria di Modena. Il 20 marzo 1940 viene ancora confermato a ritardare il servizio alle armi. Il 1° dicembre viene ammesso al 2° periodo premilitare presso la Coorte di Milizia Universitaria di Modena. Chiamato alle armi il 30 maggio 1941 è inviato al corso allievi ufficiali specialità artiglieria leggera motorizzata presso la Scuola di Pesaro. Concluso il corso il 1° luglio e nomimato Sottotenente, dal 24 novembre presta servizio di prima nomina nel 20° Rgt. Art. per Divisione Motorizzata in Padova. In previsione dell'invio della Divisione in Russia, viene costituito dal 20° un nuovo reggimento, il 120° Rgt. Art. Motorizzato effettivo alla 3ª Divisione celere "Principe Amedeo Duca d'Aosta". Il 26 febbraio 1942 parte per il fronte russo, dal quale superando il tragico ripiegamento del gennaio 1943, rientra in Italia il 28 marzo. (non risulta nessuna decorazione al valor militare). Dopo breve licenza di rimpatrio e smobilitato il 120°, riprende servizio presso il 20° Rgt. Art. a Padova. Mentre è in licenza ordinaria viene coinvolto dagli eventi politici legati all'8 settembre 1943. Come molto giovani romagnoli entra subito nell'8ª brigata Garibaldi che opera sull'Attennino tosco-romagnolo, con il nome di battaglia di "Falco". Nel marzo 1944 assume il comando della 1ª brigata montagna. Nel giugno assume il comando della 28ª brigata GAP "Mario Gordini" che opera nella pianura ravennate. L'esperienza partigiana si conclude con la Liberazione di Ravenna il 4 dicembre 1944. Nel dopoguerra riprende la sua grande passione per la pittura divenento un valente apprezzato pittore. Muore a Roma il 29 luglio 1984.
BATTIATO SARINO
(indicato Tenente Alpini) nasce il 29 novembre 1917 a Castelfranco Emilia, Bologna (poi dal 1929 comune passato in provincia di Modena), trasferito a Ferrara dove svolge la professione di studente. Il 12 luglio 1937 presenta domanda per il corso ufficiali ma viene riconosxciuto idoneo ai soli servizi sedentario ed ammesso al ritardo perchè studente universitario nella facoltà di Economia e Commercio. Chiamato alle armi il 24 marzo 1941 viene assegnato all'84° Rgt. Fanteria dove è ammesso al corso speciale universitari. Promosso Sergente il 16 giugno, il 28 agosto viene assegnato al 13° Rgt. Fanteria destinato al fronte albanese dal quale rientra per rimpatrio il 25 febbraio 1942. Escluso dal proseguire il corso allievi ufficiali universitari non avendo ottenuto l'idoneità, viene nuovamente mobilitato con il 14° Rgt. Fanteria e riparte per il fronte albanese. Con gli eventi politici legati all'8 settembre 1943, viene catturato prigioniero dai tedeschi e portato in Germania dove aderisce alla Divisione "San Marco" della repubblica sociale italiana che è in addestramento e rientra in Italia 12 agosto 1944. Il giorno dopo diserta e si aggrega alla Divisione partigiana "Bevilacqua" di Savona dove assume il grado partigiano di Sottotenente, rimanendo con questa formazione fino al 30 aprile 1945.
BENINI PIETRO
(indicato soldato Alpini) nasce il 10 gennaio 1922 a Brisighella, Ravenna, dove svolge la professione di bracciante. Chiamato alle armi il 30 aprile 1941 viene assegnato al 152° Rgt. Fanteria. Il 7 febbraio 1942 transita all'82° Rgt. Fanteria ed il 19 marzo parte per il fronte russo dal quale rientra il 10 aprile 1943. Sbandatosi a seguito degli avvenimenti politici legati all'8 settembre 1943 e rientrato a Brisighella, inizia a collaborare con la locale SAP (squadre azione patriottica) senza entrare nella lotta armata, ma solo come collaboratore "esterno" fino al 26 novembre 1944. La speciale Commissione gli riconosce la qualifica di Patriota.
BIGNAMI ROBERTO
(indicato Artiglieria Alpina) nasce il 27 dicembre 1919 a Bologna, poi trasferito a Molinella, Bologna, dove svolge la professione di motorista poi assunto in Comune come guardia comunale. Chiamato alle armi il 15 marzo 1940 è lasciato in congedo in quanto ammalato in patria e considerato in licenza straordinaria. L'11 agosto 1941 è chiamato per una visita di controllo dall'ospedale militare di Bologna che lo giudica idoneo ai soli servizi sedentari non in armi ed il 14 agosto viene inviato al Deposito dell'11° Rgt. Artiglieria di Corpo d'Armata in Cremona per il servizio in patria. Sbandatosi a seguito degli avvenimenti politici legati all'8 settembre 1943 il 15 luglio 1944 entra nella formazione partigiana 5ª Brigata "Bonvicini" Bologna con la quale rimane con il grado partigiano di Maresciallo, fino alla Liberazione del 21 aprile 1945.
CIANI ARMANDO
(indicato Artiglieria Alpina) nasce il 28 maggio 1920 a Fiumana, Forlì, dove svolge la professione di contadino, poi trasferito nella frazione di Vecchiazzano. Chiamato alle armi il 9 marzo 1940 viene lasciato in congedo avendo un fratello già alle armi. Chiamato nuovamente alle armi il 7 gennaio 1941 viene assegnato alla Guardia Frontiera nel 26° Settore di Copertura arma di Artiglieria a Villa del Nevoso, oggi Slovenia, ed il 6 aprile parte per il fronte italo jugoslavo con la 620ª batteria. Il 19 aprile viene fatto rientrare al Deposito di Villa del Nevoso ed assegnato in modo permanente ai soli servizi sedentari in patria. Il 6 luglio 1943 risulta ricoverato all'ospedale militare di Trieste ed il 17 settembre, a seguito degli eventi politici legati all'8 settembre, viene fatto prigioniero dai Tedeschi. In prigionia accoglie la proposta di arruolarsi nel nuovo esercito della repubblica sociale italiana ed il 22 novembre rientra in Italia ed il 5 dicembre si assenta arbitrariamente dal reparto. Il 26 giugno 1944 entra nella formazione partigiana 29ª Brigata GAP (gruppi azione patriottica) con la quale rimane alcuni mesi fino al 30 novembre.
ELMI GIUSEPPE
(indicato Alpino) nasce il 24 luglio 1921 a Castiglione dei Pepoli, Bologna, dove svolge la professione di manovale. Chiamato alle armi il 13 gennaio 1941 viene assegnato alla Guardia Frontiera del 22° Settore di Copertura arma di Fanteria in Aidussina (oggi Slovenia). Dal il 6 aprile parte per il fronte italo jugoslavo dal quale rientra il 1° maggio per proseguire il servizio in patria. Sbandatosi a seguito degli avvenimenti politici legati all'8 settembre 1943, il 5 novembre 1943 entra a far parte della formazione partigiana Battaglione "Luccarini" della Brigata "Stella Rossa" che opera nella zona di Castiglione dei Pepoli. Rimane con questa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945.
FERRI CARLO
(indicato: servizio militare negli alpini) nasce il 10 settembre 1922 a Vergato, Bologna, dove svolge la professione di cantoniere ferroviere statale. Chiamato alle armi il 3 gennaio 1923 gli viene concessa una proroga. Chiamato ancora alle armi il 23 marzo gli viene rinviata la chiamata con la classe 1924. Chiamato nuovamente il 10 maggio gli viene prorogata la chiamata fino al 3 luglio. Chiamato nuovamente il 17 luglio viene lasciato in congedo illimitato quale ferroviere statale addetto alla movimentazione. A seguito degli avvenimenti politici legati all'8 settembre 1943, il 1° luglio 1944 entra nella formazione partigiana "Folloni" della Divisione Modena che opera sull'Appennino tosco-emiliano, con la quale rimane fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Chiamato alle armi il 25 marzo 1946 viene rinviato in epoca da destinarsi. In data 12 giugno 1948 viene dispensato dal compiere il servizio di leva, quindi non ha mai indossato la divisa militare. Deceduto prematuramente a Vergato il 18 dicembre 1951.
FRANCHINI DOMENICO
(indicato soldato Alpini) nasce il 5 febbraio 1915 a Roversano, Forlì, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 6 ottobre 1936 viene assegnato al 151° Rgt. Fanteria ed il 15 marzo 1917 viene mandato in congedo. Richiamato alle armi il 22 maggio 1940 rientra al 151° Rgt. Fanteria in San Giorgio di Nogaro. Il 9 settembre è ricoverato all'ospedale militare di Trieste dove viene giudicato idoneo ai soli servizi sedentari non armati ed il 12 settembre viene ricollocato in congedo. A seguito degli avvenimenti politici legati all'8 settembre 1943, il 3 gennaio 1945 entra nella formazione partigiana 28ª Brigata "Mario Gordini" che opera nel ravennate a Sant'Alberto - Porto Garibaldi, con la quale rimane alcuni mesi fino fino al 13 maggio.
GAGLIANI ALDO - nuovo inserito il 1° novembre 2023
(indicato soldato Alpini reduce di Russia) nasce il 10 settembre 1921 a Brisighella, Ravenna, dove svolge la professione di bracciante. Chiamato alle armi il 14 gennaio 1941 viene assegnato al 16° Settore Guardia alla Frontiera di Fanteria. Il 24 maggio è promosso Fante scelto ed il 10 gennaio 1942 Caporale. Viene poi assegnato al 9° Btg. Mortai da 81 della Divisione di Fanteria "Pasubio" ed il 28 aprile parte per le operazioni di guerra sul fronte russo. Il 13 settembre viene ricoverato per malattia all'ospedale da campo 805, quindi il 29 novembre rientra in Italia con il treno ospedale n° 10 ed è ricoverato all'ospedale militare di Imola. Dimesso il 19 aprile 1943 ed inviato in licenza di convalescenza viene rivisitato all'ospedale militare di Ravenna il 13 luglio e, dichiarato idoneo, è rinviato al Deposito del Reggimento. Sbandatosi con gli eventi politici legati all’8 settembre 1943 rientra a casa. Dal 1° giugno 1944 entra nella formazione partigiana 36ª brigata Bianconcini Garibaldi con la quale rimane fino alla Liberazione di Brisighella il 22 febbraio 1945. Riconosciuto partigiano con il grado di Sottotenente ed equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Considerato in licenza straordinaria in attesa di disposizioni, il 15 novembre 1945 viene collocato in congedo illimitato.

che indossa impropriamente
il cappello alpino

GAROLINI MARIO - nuovo inserito 1° giugno 2024
(indicato reduce Alpino) nasce l'8 settembre 1920 a Crevalcore, Bologna, dove svolge la professione di maniscalco. Chiamato dal Distretto militare alla visita di leva il 14 giugno 1939 e lasciato in congedo viene indicata come professione maniscalco. Chiamato alle armi il 13 marzo 1940 viene assegnato al 57° Rgt. Art. per Div. di Fanteria in Pola. Mobilitato il 6 aprile 1941 parte per il fronte italo-jugoslavo, quindi sul fronte in Balcania in territorio della provincia di Lubiana del governatorato della Dalmazia. Il 17 ottobre viene nominato allievo maniscalco ed il 1° giugno 1942 promosso artigliere scelto. Rientra in italia il 29 agosto 1943 per una licenza di convalescenza di 15 giorni più 4 di viaggio. Con gli avvenimenti politici legati all'8 settembre 1943 "ovviamente" non rientra al reparto. Dal 6 giugno 1944 entra nella formazione partigiana battaglione Pini-Valenti della 2ª divisione Modena Pianura che opera nel territorio di Crevalcore e rimane con questa formazione fino al 30 aprile 1945. Considerato in servizio dal 5 giugno 1944 al 21 aprile 1945. Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione. Viene collocato in congedo il 15 novembre 1945. Deceduto a Crevalcore a 102 anni compiuti, il 26 giugno 2023.

GENNATI ROBERTO
(indicato soldato Alpini) nasce il 27 agosto 1908 a Denore, Ferrara, dove svolge la professione di contadino poi di muratore. Chiamato alle armi il 23 maggio 1928 viene assegnato al Rgt. Piemonte Reale Cavalleria aggregato per il servizio effettivo all'8° Rgt. Genio Pontieri 4° Btg., ed il 5 settembre 1929 viene mandato in congedo. Richiamato alle armi per istruzione il 7 giugno 1940 ed assegnato al 26° Rgt. Art. per Divisione di Fanteria, viene ricollocato in congedo il 16 ottobre 1940 e dal 25 ottobre viene esonerato definitivamente dal richiamo alle armi. A seguito degli avvenimenti politici legati all'8 settembre 1943, il 10 ottobre 1943 entra nella formazione partigiana 35ª Brigata Garibaldi "Bruno Rizzieri" che opera nel territorio metropolitano di Ferrara, rimane con questa formazione fino alla Liberazione del 25 aprile 1945.
GIORGI ATTILIO
(indicato soldato Alpini) nasce il 12 dicembre 1925 a Casola Valsenio, Ravenna, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi dal Ministero della Difesa Nazionale della repubblica sociale italiana il 3 dicembre 1943 viene assegnato all'8ª compagnia distrettuale e dal 15 dicembre trasferito al Comando Provinciale di Firenze. Allontanatosi arbitrariamente e rientrato a Czasola Valsenio, dal 10 maggio 1944 inizia a collaborare con la locale SAP (squadre azione patriottica) senza entrare nella lotta armata, ma solo come collaboratore "esterno" fino al 16 dicembre 1944. La speciale Commissione gli riconosce la qualifica di Patriota. Chiamato alle armi il 13 gennaio 1947 viene inviato al centro addestramento reclute di Bari, quindi assegnato al 4° Rgt. Art. di Corpo d'Armata in Albenga, Savona e viene congedato per fine ferma il 25 maggio 1948.
MAGALOTTI GINO
(indicato Alpino) nasce il 27 aprile 1924 a Cesena, Forlì, dove svolge la professione di studente all'Istituto Magistrale e chiamato alla visita dfi leva il 31 maggio 1943 viene lasciato in congedo con l'obbligo di frequentare il corso allievi ufficiali. A seguito degli avvenimenti politici legati all'8 settembre 1943, il 22 dicembre viene chiamato alle armi dal Ministero della Difesa Nazionale della repubblica sociale italiana ed inviato in licenza straordinaria, senza assegni, fino al 16 maggio 1944. Presentatosi allo scadere della licenza viene assegnato al 38° Deposito Provinciale Misto di Forlì per l'Arma di Fanteria, quindi inviato al 140° Rgt. Genio in Tortona, Alessandria. Il 20 luglio si allontana arbitrariamente e viene denunciato per diserzione. Dal 1° aprile 1944 entra nella formazione partigiana 8ª Brigata Garibaldi "Romagna" con la quale rimane alcuni mesi fino al 30 novembre. Chiamato alle armi il 25 marzo 1946 viene inviato in osservazione all'ospedale militare di Bologna e giudicato idoneo ai soli servizi sedentari non in armi, viene dispensato dal compiere la ferma di leva e collocato in congedo nel ruolo dei "non assegnati".
PETRENI WALTHER - nuovo inserito il 1° novembre 2023
(indicato in forza all'Artiglieria da Montagna) nasce il 15 aprile 1919 a Bologna, dove svolge la professione di studente all'istituto per geometra e chiamato alla visita dfi leva il 6 ottobre 1938 viene lasciato in congedo con l'obbligo di frequentare il corso allievi ufficiali. Chiamato alle armi il 2 dicembre 1941 viene assegnato al Deposito del 6° Rgt. Art. di Corpo d'Armata in Modena. Il 1° febbraio 1942 è promosso Caporale ed il 1° aprile Sergente allievo ufficiale. Il 20 luglio viene inviato al corso ufficiali di complemento presso la Scuola di Pesaro. Non avendo superato gli esami rientra al Deposito del 6° Rgt. Art. di Corpo d'Armata in Modena. Il 19 ottobre viene trasferito al 7° Rgt. Art. della Guardia alla Frontiera in Cuneo presso la 163ª batteria. Dal 12 febbraio al 4 agosto 1943 è ricoverato all'ospedale militare di Bologna. Il 15 agosto raggiunge la batteria dislocata nel sud della Francia. A seguito degli avvenimenti politici legati all'8 settembre 1943 riese a rientrare in Italia ed entra nella formazione partigiana che opera nella zona di Sambuca Pistoiese fino al 15 giugno 1944. Quindi raggiunge la zona dell'Appennino bolognese ed entra nella formazione Brigata Toni Matteotti. Rimane con questa formazione fino alla Liberazione del 21 aprile 1945. Viene collocato in congedo il 27 settembre.
SALVI ENRICO
(indicato servizio militare negli Alpini) nasce il 4 marzo 1915 a Lizzano in Belvedere, Bologna, poi trasferito a Grizzana, dal 1985 Grizzana Morandi, dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 6 ottobre 1937 viene assegnato al 15° Rgt. Art. per Divisione di Fanteria "Puglie" ed il 18 agosto 1938 viene mandato in congedo. Richiamato alle armi per istruzione il 9 settembre 1939 viene destinato al 37° Rgt. Art. per Divisione di Fanteria "Cosseria". Trattenuto alle armi per mobilitazione, l'11 giugno 1940 viene inviato sul fronte francese dove rimane fino al 16 agosto, quindi inviato con il reparto che viene dispiegato a difesa delle coste della Liguria occidentale. Il 2 dicembre 1941 è richiamato al Deposito reggimentale ed il 2 dicembre viene ricollocato in congedo illimitato. A seguito degli avvenimenti politici legati all'8 settembre 1943, il 20 dicembre 1943 entra nella formazione partigiana Brigata "Bruno Buozzi" che opera nel territorio di Casiglione dei Pepoli e Grizzana. Dal 17 luglio 1944 confluisce nella brigata "Stella rossa Lupo" con la quale rimane fino alla Liberazione del 21 aprile 1945.
TEODORANI GIOVANNI
(indicato Alpino) nasce il 24 febbraio 1921 a Cesena, Forlì, dove svolge la professione di manovale muratore. Chiamato alle armi il 13 gennaio 1941 viene assegnato alla Guardia Frontiera 26° Settore di Copertura di Villa del Nevoso. Mobilitato il 6 aprile 1941 parte per il fronte italo-jugoslavo dal quale rientra il 18 luglio per proseguire il servizio in patria nel 26° Deposito Settoriale. Il 12 marzo 1943 viene ricoverato prima all'infermeria poi trasferito all'ospedale militare di Trieste dove gli viene diagnosticato affetto da varici estese alla gamba destra e quindi riconosciuta una parziale infermità per la quale il 20 marzo viene congedato. A seguito degli avvenimenti politici legati all'8 settembre 1943, il 16 maggio 1944 entra nella formazione partigiana 29ª GAP (gruppi azione patriottica) con la quale rimane alcuni mesi fino al 20 novembre.