Rileggendo e catalogando gli oltre ormai raggiunti 9.000 ruoli matricolari ritrovati nelle continue ricerche dedicate al nostro territorio, sono stato particolarmente colpito dalla figura di Serafino Ferruzzi, combattente e reduce della Grande Guerra, poi per scelta, impegnato nella lotta antifascista fino al sacrificio della vita, del quale desidero proporre la figura rinnovandone il ricordo “per non dimenticare”.
Serafino Ferruzzi nasce il 30 agosto 1882 a Cotignola ( Ravenna), dove svolge la professione di contadino.
il ruolo matricolare ritrovato nel corso delle ricerche |
Chiamato alla visita di leva il 26 giugno 1902 viene lasciato in congedo illimitato essendo di 3ª categoria.
Chiamato alle armi per mobilitazione generale il 12 luglio 1916 viene assegnato al 7° Rgt. Alpini ed inviato al fronte in zona dichiarata in stato di guerra.
Il 1° gennaio 1917 transita al 3° Rgt. Alpini per frequentare il corso mitraglieri al termine del quale rientra al fronte rimanendo assegnato al 3° Rgt. Alpini.
Il 13 aprile 1918 per insorti problemi di salute viene esonerato dal servizio effettivo sotto le armi in zona di guerra ed inviato al Deposito del 3° Rgt. Alpini.
Il 28 dicembre 1918, la guerra si è conclusa il 4 novembre, viene inviato in licenza illimitata e concessa dichiarazione di aver tenuto buona condotta e di aver servito con fedeltà ed onore e di presentarsi al Distretto militare di Ravenna per ritirare il congedo.
Il 31 giugno 1921 viene prosciolto definitivamente dal servizio ed il 31 dicembre 1937 viene collocato in congedo assoluto.
A seguito degli eventi politici legati all’8 settembre 1943, il 15 settembre entra nella formazione SAP (squade azione patriottica) operante nella zona di Cotignola, nella quale dal 1° agosto 1944 assume la quaifica gerarchica di comandante di distaccamento partigiano.
Il 10 aprile 1945 le truppe naziste stanno ritirandosi ed affrontano un duro scontro armato con i partigiani. Catturato assieme ad altri partigiani viene fucilato immediatamente sul posto.
Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.