Rileggendo e catalogando gli oltre 5.000 ruoli matricolari ritrovati nelle continue ricerche dedicate al nostro territorio, sono stato particolarmente colpito dalla figura di Giuseppe Fornasini, del quale ho "scoperto l'inedita notizia" che era stato alpino combattente e reduce della Grande Guerra. Coinvolto nella lotta partigiana fino al sacrificio della vita, è purtroppo fra le numerose vittime innocenti caduti per mano dei nazi-fascisti, che desidero onorare rinnovandone il ricordo “per non dimenticare”.
tratta dal Sacrario |
Giuseppe Fornasini nasce il 13 febbraio 1884 a Grizzana, Bologna.
il ruolo matricolare rintracciato
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Chiamato dal Distretto Militare alla visita di leva il 16 giugno 1916 è lasciato in congedo e indicata come professione possidente (coltivatore diretto proprietario n.d.r.).
Chiamato alle armi per mobilitazione il 17 luglio viene assegnato al 2° Rgt. Alpini. Il 20 novembre 1917 è assegnato alla 2231ª compagnia mitraglieri “St. Etienne”.
Con la conclusione della guerra (4 novembre 1918) il 18 dicembre 1918 viene inviato in licenza e sul ruolo matricolare viene annotato : concessa dichiarazione di aver tenuto buona condotta e di aver servito con fedeltà ed onore.
Rientrato dalla licenza il 15 agosto 1919 ed assegnato al 7° Rgt. Alpini Btg. “Belluno”, viene iscritto nella Milizia Territoriale quindi congedato il 12 ottobre 1920.
Il 31 dicembre 1923 è prosciolto definitivamente dal Servizio.
Sicuramente di idee sempre più contrastanti a quelle politiche del momento, con gli avvenimenti del 25 luglio 1943 che vedono la caduta del fascismo e l'arresto di Mussolini, si rafforzano ancora di più dopo l'8 settembre con lo sbandamento generale (anche del Regio Esercito) e "l'occupazione" dell'Italia da parte degli ex alleati tedeschi ora divenuti nemici, ma nuovamente alleati con il rinato partito fascista della Repubblica Sociale Italiana, "sente il dovere di ribellarsi".
Catturato dalle SS tedesche durante un rastrellamento, viene fucilato per rappresaglia durante l'eccidio del 22 luglio 1944 a Pian di Setta (Grizzana), Bologna, unitamente ad altre innocenti persone, circa una trentina, comprese donne e bambini.
E' ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno a Bologna dedicato ai partigiani e vittime dei nazi-fascisti caduti.