storia
del territorio bolognese romagnolo
Cento anni di gloria (1917-2016) : gli universitari alpini
laureati "honoris causa" dall'Università degli Studi di Ferrara
di Mario Gallotta
nuovi inseriti (in rosso)
il 1° dicembre 2018
Ben due università sono radicate, da secoli, nel territorio della Sezione Bolognese-Romagnola. La più nota – e la più antica – è l’Università di Bologna, “Alma Mater Studiorum”. Ma vi è un altro ateneo, quello di Ferrara, che pure non scherza come fama e come antichità: venne infatti fondato nel 1391 dal marchese Alberto V d'Este, su concessione di papa Bonifacio IX ed attirò, per la sua fama, studenti del calibro di Nicolò Copernico.
Ma l’Università di Ferrara ha una caratteristica che la differenzia da tutte le altre: è l’unica che, nel corso della storia, è stata intitolata (con Legge 8 agosto 1942, n. 1096) ad un alpino: Italo Balbo. E a Balbo la “Regia Università degli Studi di Ferrara” rimase ufficialmente intitolata fino al 1946, allorché la denominazione venne soppressa con Decreto Legislativo Luogotenenziale 8 febbraio 1946, n. 231.
L’ateneo ferrarese, tuttavia, è legato al mondo degli alpini anche perché annovera, fra i docenti che ne hanno onorato il corpo accademico, numerose penne nere:
Raffaele Pansini (bolognese di nascita, illustre clinico e Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia), Paolo Forchielli (da Urbino, che insegnò Diritto Civile), Gino Ogniben (da Belluno, decorato, che fu direttore dell’Istituto di Mineralogia), Giancarlo Parenti (da Montecatini Valdinievole-Pistoia, decorato, che fu docente di Patologia Speciale Chirurgica), Germano Mancini (da Cremona, che fu presidente della Società Italiana di Chirurgia della Mano) e Giorgio Rochat (da Pavia, docente di Storia Contemporanea fra il 1976 e il 1980). Fra gli studenti e i laureati “con la penna” ricordiamo poi Renzo Calzolari (da Ferrara, decorato), Renato Rizzo (da Venezia, caduto e decorato) e Carlo Pizzati (da Valdagno-Vicenza). (1)
Ma il legame più forte che stringe l’ateneo ferrarese agli studenti che ne frequentarono le aule è certamente quello che lo ha unito e lo unisce, con un vincolo indissolubile, a coloro che caddero sui campi di battaglia senza poter completare gli studi. Fra essi non mancarono i giovani che sacrificarono la loro giovane vita indossando con fierezza ed orgoglio il cappello alpino: da Germano Manini, caduto sul Monte Cristallino il 21 ottobre 1915 ad Antonio Maini, caduto a Nikolajewka il 26 gennaio 1943 e proclamato Dottore in Medicina e Chirurgia 73 anni dopo, esattamente il 26 gennaio 2016, al termine di una significativa cerimonia fortemente voluta dal Gruppo Alpini di Ferrara.
l'intervento di Mario Gallotta (addesto stampa Gr. Alp. Ferrara),
con a fianco il prof. Andrea Baravelli (docente di storia
contemporanea)
ed il prof. Giuseppe Spidalieri
(pro-rettore).
A destra il Gagliardetto del Gruppo
Alpini di Ferrara.
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l'emozionante momento di consegna del diploma di laurea da parte
del
prof. Giuseppe Spidalieri alla nipote sig.ra Cecilia Maini che ha
al
suo fianco
il
Sindaco di
Costa di Rovigo (luogo di nascita del
Sottotenente Maini ), sig. Antonio Bombonato.
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foto ricordo: da sinistra il nipote Antonio Maini, la sorella Cecilia
che mostra con orgoglio il diploma di laurea "honoris causa",
il
marito
della sig.ra e Mario Gallotta. |
Ai nostri “ragazzi con la penna” che non poterono completare gli studi ed immolarono la loro esistenza nel nome dell’Italia ricevendo, fra il 1917 ed il 2016, la laurea “honoris causa” alla memoria dall’Università di Ferrara, dedichiamo questa pagina, schierandoci idealmente sull’attenti dinanzi ai loro ritratti e gridando in loro vece, con tutta la forza del nostro animo: PRESENTE!
fotografia |
cognome nome
luogo di nascita |
grado
reparto |
caduto/deceduto
località |
decorazioni
al valor militare |
laurea e
data conferimento |
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Giovan Battista Copetti
nato il 16 aprile 1886
a Tolmezzo (Udine) |
Tenente cpl.
3° Rgt. Alpini
Btg. "Exilles" |
caduto il 13 ottobre 1916
Monte Pasubio |
Medaglia d'Argento
Coston di Lora
10 settembre 1916 |
proclamato dottore "honoris causa"
in Giurisprudenza
il 9 dicembre 1917 |
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Antonio Maini
nato il 26 marzo 1919
a Costa di Rovigo (Rovigo)
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Sottotenente cpl.
5° Rgt. Alpini
Btg. "Morbegno" |
disperso il 26 gennaio 1943
(forse deceduto in marzo
campo prig. Oranki) - Russia |
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proclamato
dottore “honoris causa”
in Medicina e chirurgia
il 26 gennaio 2016 |
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Germano Manini
nato il 2 novembre 1893
Consandolo (Ferrara) |
Sottotenente cpl.
7° Rgt. Alpini
Btg. "Pieve di Cadore" |
caduto il 21 ottobre 1915
Monte Cristallino |
Medaglia d'Argento
Monte Cristallino
21 ottobre 1915 |
proclamato dottore "honoris Causa"
in Giurisprudenza
il 9 dicembre 1917 |
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Alvise Pomello Chinaglia
nato il 5 marzo 1914
a Bologna |
Sottotenente cpl.
8° Rgt. Alpini nel 1934-35
poi transitato nel
189° Btg. Coloniale |
caduto il 9 maggio 1941
Abù-Tiro - Zona Cajelo
Africa Orientale |
Medaglia d'Argento
come Sottotenente 189° Btg. Coloniale
Abù-Tiro (A.O.)
9 maggio 1941 |
proclamato dottore "honoris causa"
in Giurisprudenza
il 5 novembre 1941 |
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Pietro Prosperini
nato il 18 novembre 1909
a Padova |
Tenente cpl.
6° Rgt. Alpini
Btg. "Val Leogra" |
caduto il 14 febbraio 1941
Guri i Topit - Grecia
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Medaglia d'Argento
Guri i Topit -Grecia
12-13 febbraio 1941 |
proclamato dottore "honoris Causa"
in Giurisprudenza
il 5 novembre 1941 |
Note : la sigla cpl. significa di complemento.
(1) Carlo Pizzati (nato a Valdagno nel 1894 ed ivi deceduto nel 1961) si laureò in Farmacia a Ferrara nel 1920, partecipò al primo conflitto mondiale come Sottotenente dell’artiglieria da montagna e venne ferito sul fronte carnico. Raggiunse il grado di Tenente Colonnello nel ruolo d’onore. Ricordato tra i fondatori della Sezione A.N.A.di Valdagno, ne fu presidente dal 1929 al 1936.
A Giovan Battista Copetti è intitolato il Gruppo Alpini di Tolmezzo ed il Coro Tita Copetti-Città di Tolmezzo (già coro A.N.A. Tita Copetti) -
Giovan Battista Copetti è già ricordato in questo sito al link : Copetti Tita
A Germano Manini è intitolato un viale a Ferrara ed una via a Consandolo.
Antonio Maini, nato a Costa (Rovigo) si trasferì poi a Francolino, frazione del Comune di Ferrara. Il suo nome è inciso nel monumento ai Caduti di Francolino. La nuova fotografia è stata gentilmente concessa dai nipoti dott.ssa Cecilia ed il fratello Antonio, con
divieto di riproduzione senza autorizzazione scritta.
aggiornamento inserito il 1° dicembre 2018
N.B. Per completezza di esposizione aggiungiamo che all’Università di Ferrara fu iscritto anche Giacomo Maragno, che poi si trasferì all’Università di Padova (Facoltà di Ingegneria). Nato a Rovigo il 1° gennaio 1921, Maragno fu ammesso a frequentare i corsi della Scuola Centrale Militare di Alpinismo ad Aosta. Conseguito il grado di Sergente, fu assegnato al 3° Reggimento Artiglieria Alpina. Fu poi inviato alla Scuola A.U.C. di Lucca e venne nominato Sottotenente, svolgendo il servizio di prima nomina presso il 4° Reggimento Artiglieria Alpina. Aderì quindi, dopo l’8 settembre 1943, alla Repubblica Sociale Italiana. Al momento della morte, causata da un bombardamento aereo (25/09/1944), risultava assegnato al 28° deposito misto provinciale di Rovigo (RSI) in qualità di ufficiale addetto al vettovagliamento. In una lettera del 2 settembre 1966, inviata all’Università di Padova, il padre settantacinquenne (Ten. Col. Leopoldo Maragno) protestò per il mancato riconoscimento della laurea h.c. al figlio, sostenendo che «dopo l’infausto 8 settembre […] l’unico torto di questo suo tesoro fu di essere Italianissimo! ed anziché fare il disertore o renitente alla chiamata della Patria [RSI] vi aderì con lo stesso entusiasmo col quale era partito volontario qualche anno prima”.
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Per dovere di cronaca, è giusto mettere in evidenza che il merito di avere "riscoperto" l'eroica figura del Sottotenente Maini va all'amico dott. Mario Gallotta che grazie al suo caparbio appassionato continuo "lavoro" di ricerche sulla storia del nostro territorio ha ricollocato nel presente la memoria di questo giovane sfortunato eroico ufficiale alpino, dopo 73 anni di oblio. Anche la proposta e l'organizzazione della suggestiva cerimonia, data compresa, va meritoriamente attribuita all'amico Mario, che ringrazio pubblicamente per la fattiva indispensabile collaborazione al "nostro" sito. Giuseppe.
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