albo d’oro degli alpini bolognesi romagnoli

8 settembre 1943-25 aprile 1945 : " gli alpini e artiglieri da montagna CADUTI su fronti opposti"

l'alpino Mazzotti Giuseppe
di Giuseppe Martelli

pubblicato il 1° settembre 2022

Rileggendo e catalogando gli oltre 8.000 ruoli matricolari ritrovati (al 1° settembre 2022) nelle continue ricerche dedicate al nostro territorio, sono stato particolarmente colpito dalla figura di Giuseppe Mazzotti, del quale ho "scoperto l'inedita notizia" che era stato alpino combattente e reduce della Grande Guerra. Coinvolto nella lotta partigiana fino al sacrificio della vita, è purtroppo fra le numerose vittime innocenti caduti per mano dei nazi-fascisti, che desidero onorare rinnovandone il ricordo “per non dimenticare”.

 

Giuseppe Mazzotti nasce il 25 ottobre 1891 nella frazione di Borgo San Rocco, poi trasferito nella frazione di Villa dell'Albero, oggi Madonna dell'Albero, con indirizzo argine destro del Ronco n° 262, Ravenna.


il ruolo matricolare rintracciato

Già riformato alla visita di leva con la classe 1891, viene richiamato alla visita il 12 agosto 1917 e dichiarato abile arruolato, è lasciato in congedo fino al 16 ottobre e indicato quale "arte o professione" contadino.

Chiamato alle armi il 5 novembre 1917 viene assegnato provvisorio al Deposito dell'11° Rgt. Fanteria in Forlì.

Confermata la 1ª categoria alla quale è stato assegnato, il 1° febbraio 1918 transita effettivo al 2° Rgt. Alpini Btg. "Borgo San Dalmazzo". Con la conclusione della guerra il 4 novembre 1918, il 1° gennaio 1919 lascia il territorio dichiarato in stato di guerra e rientra al Deposito del 2° Rgt. Alpini in Cuneo.

Il 31 marzo viene inviato in licenza illimitata. Richiamato il 21 agosto dal Deposito del 2° Rgt. Alpini, nello stesso giorno viene mandato in congedo e gli è concessa la croce al merito di guerra.

Con gli eventi politici legati all'8 settembre 1943 ed a seguito dell'armistizio che vede gli ex alleati tedeschi ora divenuti nemici, ma alleati con il rinato partito fascista della Repubblica Sociale Italiana, sul ruolo matricolare viene indicato che dal 5 aprile 1944 entra nella formazione partigiana S.A.P. (squadre azione patriottica) di Ravenna, 28ª brigata "Garibaldi" che opera nel territorio metropolitano della pianura ravennate nella zona della frazione di Villa dell'Albero, oggi Madonna dell'Albero.

Nella mattina del 27 novembre 1944 si svolge uno scontro a fuoco fra una pattuglia mista canadesi e partigiani per saggiare la forza del reparto tedesco già in fase di ripiegamento con l'avanzata degli Alleati ed asseragliato in alcune case di Madonna dell'Albero, per programmare un eventuale attacco il giorno successivo.

Concluso lo scontro, i tedeschi rastrellano in varie case i 56 residenti fra anziani, donne e bambini (la più giovane era una bimba di due anni) e, radunati in vari luoghi della frazione, vengono mitragliati a morte.

Nella strage del " Borghetto" rimangono vittime il padre Emidio di 87 anni (il più anziano) ed il fratello Francesco di 41 anni, anche lui partigiano nella stessa formazione. Della famiglia dell'alpino Giuseppe vengono trucidati la moglie Maria Mazzesi di 46 anni, ed i fgli Silvana di 13 anni, Dino di 11 anni e Luigi di 9 anni.

Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle Forze Armate nella lotta di Liberazione.