Ancora una volta sono "sorpreso" e coinvolto dall'entusiasmo nel constatare quante belle figure o noti personaggi emergono continuamente dal passato nel corso delle continue ricerche sugli "alpini" del nostro territorio
come questa : è il romagnolo Colonnello Giuseppe Rambaldi, un valoroso ufficiale superiore, che oggi ricolloco nella memoria e nella storia degli alpini bolognesi
romagnoli “per non dimenticare”.
Giuseppe Rambaldi nasce a Ravenna il 27 maggio 1870.
Incline alla vita militare, al compimento del 18° anno, il 6 agosto 1888 entra allievo ufficiale all'Accademia militare di Modena. Promosso al secondo anno gli viene concessa mezza pensione per meriti personali. Il 1° agosto 1890 viene nominato Sottotenente di fanteria specialità Alpini nel servizio permanente effettivo ed assegnato al 6° Rgt. Alpini. Il 1° agosto 1900 viene promosso Tenente proseguendo il servizio sempre nel 6° Alpini.
Promosso poi aiutante maggiore del 6° Rgt. Alpini, con Regio decreto del 31 ottobre 1904 viene decorato di medaglia di bronzo al valor civile con la seguente motivazione : "Rambaldi Giuseppe, Tenente aiutante maggiore nel 6° reggimento alpini, addì 19 aprile 1904, in Verona, coadiuvò con altro suo collega a salvare un operaio caduto in una fogna......"
Il 29 dicembre 1904 viene promosso Capitano e destinato in servizio al 2° Rgt. Alpini.
Allo scoppio della "Grande Guerra" con il grado di Maggiore entra in linea dal 24 maggio 1915 quale comandante del Btg. Alpini "Val Cismon" dislocato fra Passo di Croce d'Aune e Salzen nelle Dolomiti bellunesi, comando che mantiene fino al 3 giugno 1916. Fra i propri ufficiali vi è un nostro futuro prestigioso socio, il Sottotenente (1) Paolo Monelli della 265ª compagnia quale
comandante del terzo plotone.
il C.te Rambaldi in giro di ispezione lungo le linee dei reticolati.
(fotografia con diritti di proprietà, divieto di riproduzione) |
al centro, con berretto di lana, presso il
comando di Gruppo.
(fotografia con diritti di proprietà, divieto di riproduzione) |
Con la promozione a Ten. Col. il 4 giugno 1916 viene costituito il "Gruppo Rambaldi" formato dai battaglioni alpini "Val Cismon" e "Val Brenta" al comando del Ten. Col. Giuseppe Rambaldi. Il 30 giugno il Btg. "Val Brenta" viene sostituito dal Btg. "Feltre" ed il 3 luglio si aggiunge al Gruppo il Btg. "Monte Pavione". Il "Gruppo Rambaldi" viene schierato nel settore Concello-Forcella Magna-Forcella di Val Regana (massiccio di Cima d'Asta-Trento). Il "Gruppo Rambaldi " combatte con questo nome fino al 16 agosto poi prende il nome di "Gruppo Spelta" dal nome del nuovo comandante, il Col. Carlo Spelta.
Il 18 agosto 1916 lascia temporaneamente gli alpini per assumere il comando del 14° Rgt. Fanteria della Brigata Pinerolo, comando che mantiene fino al 12 novembre in quanto ferito in precedenza in un'azione in località Veliki-Kribac, gli viene conferita una prima medaglia d'argento ed inviato in "licenza di convalescenza".
Con decreto del 13 settembre 1917, il Re di Suo Motu proprio in considerazione dei lunghi e buoni servigi, lo nomina Cavaliere nell'Ordine dei S.s. Maurizio e Lazzaro e viene anche promosso al gado di Colonnello.
Dall'8 marzo 1918 rientra negli Alpini destinato al 1° Raggruppamento Alpini ed assume il comando del 1° Gruppo Alpini formato dai battaglioni alpini "Morbegno", "Tirano", Monte Stelvio", XXX Gruppo del 2° Rgt. Art. da Montagna con le batterie 31ª, 94ª e 95ª. Nei giorni dal 27 al 30 ottobre 1918 mette ancora in luce le sue qualità di comandante e gli viene conferita una seconda medaglia d'argento così motivata : "Comandante di gruppo, oltrepassava il Piave sotto vivo bombardamento nemico alla testa dei suoi battaglioni, seppe imprimere alle sue truppe tale slancio che, superata accanita resistenza sui monti a nord di Valdobbiadene con mossa celere ed intuito chiaro della situazione potè spigerle ad occupare un fondo valle, trattenendo rinforzi nemici che accorrevano a difesa dei monti". Monte Barbaria, Monte Cen, Monte Artent.
Con la conclusione della guerra (4 novembre 1918), dal 29 maggio 1919 al 12 settembre 1919 assume il comando del 7° Rgt. Alpini in Belluno.
Dal 13 settembre 1919 gli viene affidato il comando del 14° Gruppo Alpini formato dai battaglioni "Feltre", "Fenestrelle"e "Borgo San Dalmazzo", ed inviato per le operazioni in Albania dalla quale rientra il 17 maggio 1920.
da "La Forza del 10°" al 30 settembre 1931 |
Con successivo incarico a disposizione del Ministero della Guerra in Roma, si iscrive alla locale Sezione dell'Ass. Naz. Alpini.
Nel 1929 il Comandante del 10° Reggimento Alpini (Presidente Ass. Naz. Alpini) Angelo Manaresi lo nomina consigliere di quella Sezione e con lui vi è anche il bolognese di nascita (2) Ten. Gino Massano (dal 1909 residente a Roma). Nel 1930 viene nominato Vice-Comandante della Sezione.
Nel settembre 1933 avendo raggiunto i limiti di età è posto nella Riserva e conferita la nomina a Commendatore nell'Ordine dei S.s. Maurizio e Lazzaro.
da L'ALPINO del 1° ottobre 1933 |
Sul giornale L'ALPINO del 1° ottobre 1933 compare la notizia che il Colonnello degli alpini Giuseppe Rambaldi ha rassegnato le dimissioni di Vice-Comandante in quanto trasferito a Torino in servizio presso il Comando zona militare.
Dall'11 gennaio 1939 viene trasferito in servizio per un anno presso il Comando zona militare di Genova.
Nel gennaio 1940, rientrato presso il Comando zona militare di Torino viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale che con Regio Decreto, dal 27 maggio è posto in congedo assoluto con il grado effettivo di Colonnello.
Ritornato alla vita "civile" e trasferito poi a Valperga, Aosta, qui vi decede il 16 gennaio 1942, ne da notizia anche il Bollettino ufficiale del 5 febbraio 1942.
(1) La figura di Paolo Monelli è già ricordata in altra parte del sito al link : Monelli Paolo
(2) La figura di Gino Massano è già ricordata in altra parte del sito al link : Massano Gino