|  
            rassegna 
              stampa da Canta..che 
              ti passa  periodico 
            della Sezione ANA Bolognese Romagnola 
  
            il 
              Capitano degli alpini Luigi Maria Ugolini  di 
            Enrico Svegli *
 pubblicato il 1° aprile 2005 
 
 
 
             
              | 
 |   
            Pregato 
              dal locale Gruppo Alpini, di cui mi onoro di essere “Padrino”, ho 
              accettato con piacere l’invito a ricordare il chiarissimo Prof. 
              Comm. Luigi Maria Ugolini, di cui quest’anno (1) ricorre il centenario 
              della nascita. Ho 
              accettato con piacere, anche se ho avuto una notevole incertezza, 
              derivante dalla difficoltà di commemorare una figura così profondamente 
              colta, e nello stesso tempo profondamente umana e patriottica. Si 
              laureò a Bologna al termine della guerra 1915-18 e proseguendo gli 
              studi, ottenne la <libera docenza> che lo portò all’Università 
              di Roma. Per meriti speciali fu poi nominato Capo della Regia Scuola 
              Archeologica Italiana.  Coltissimo 
              in tutti i campi e particolarmente in quello archeologico, scoprì 
              tesori di civiltà antiche nelle terre dell’Albania, di Malta, dell’Egitto, 
              dell’Africa Romana e dell’Europa tutta. Pubblicò 
              diversi volumi, tenne molte conferenze, specialmente nelle nazioni 
              dove aveva approfondito le sue ricerche archeologiche. E di queste 
              conferenze mi piace ricordarne una; quella tenuta al teatro Novelli 
              (2), con proiezione sulle sue scoperte in Albania, fatta insieme 
              all’Ing. Roversi Monaco di Bologna da lui conosciuto quando studiava 
              in quella Università. Questo 
              Ing. Roversi Monaco era il padre del Capitano alpino Antonio Roversi, 
              socio del Gruppo di Bologna, sempre presente alle nostre riunioni 
              alpine, deceduto pochi anni fa, il quale, per chiudere la digressione 
              era il padre dell’attuale <Magnifico Rettore> dell’Università 
              bolognese Prof. Fabio Roversi Monaco (3).  Ritornando 
              al vostro grande concittadino dirò che queste, succintamente, molto 
              succintamente, sono state le “tappe” dello studioso Luigi Maria 
              Ugolini, archeologo. Ebbe 
              molti alti riconoscimenti da tutta la stampa italiana ed estera; 
              ed al momento della sua morte, (4) la famiglia ricevette espressioni 
              di cordoglio da S.M. il Re, dal Governo, dai Presidenti della Camera 
              e del Senato e da tutti i Ministri ed autorità dell’epoca. Ma 
              oltre che studioso e ricercatore, l’Ugolini fu anche un grande patriota. 
              Appena ventenne, lasciò gli studi universitari per arruolarsi volontario 
              nelle truppe alpine. Era l’inizio della grande guerra 1915-18. Fu 
              assegnato al Battaglione “Feltre” del 7° Alpini, dove combattè valorosamente. 
              Promosso Capitano, mentre con la sua compagnia combatteva sul Monte 
              Grappa, fu gravemente ferito; ferite che oltre all’asportazione 
              di un rene, lo menomarono per il resto della sua vita, e lo portarono 
              precocemente alla fine. Nell’occasione della ferita fu decorato 
              di medaglia d’argento al valor militare. Gli 
              alpini di Bertinoro (5), ben fecero, quando fondando il nuovo Gruppo 
              lo intestarono al suo nome. Era il modo migliore per onorarlo e 
              ricordarlo. E di ricordo e d’onore il Capitano Luigi Maria Ugolini 
              ne merita molto. Alla Patria diede gli anni migliori della sua vita; 
              e nonostante portasse sulla sua carne le sofferenze ed il dolore 
              per le ferite subite, mai la dimenticò: anzi direi che le sofferenze 
              fossero sprone a maggiormente servirla ed onorarla.  ….omissis…. …..Fu 
              un grande <Italiano>, fu un grande studioso, fu un grande 
              patriota. E nel chiudere il mio dire, senz’altro insufficiente per 
              una così alta <figura>, desidero ringraziarvi per la bontà 
              con cui mi avete ascoltato. Molti pensano che è vissuto poco; però 
              se è vero, come è vero, quello che un giorno scrisse il grande Martin 
              Luther King, che nella vita di un uomo non è quanto a vissuto, ma 
              come ha vissuto, allora il Capitano Prof. Comm. Luigi Maria Ugolini 
              è vissuto quanto e più di Matusalemme. Enrico 
              Svegli Pubblicato 
            sul giornale della Sezione ANA Bolognese Romagnola “Canta…che ti Passa” 
            n° 1 aprile 1997.  
            (*) 
              Enrico Svegli, classe 1911 da Cotignola, Ravenna, già Capogruppo 
              degli alpini cotignolesi dal 1938 al 1943, poi Capogruppo degli 
              alpini di Lugo di Romagna dal 1965 al 1987. Eletto nel 1970 Consigliere 
              sezionale, dal 1973 al 1986 ha rivestito la carica di Vice Presidente. 
              Nel 1986 viene eletto Presidente di Sezione, ma dopo soli due mesi 
              per un problema di salute, deve a malincuore rassegnare le dimissioni. 
              Oggi risiede a Lugo, ed alla bella età di 93 anni non di rado lo 
              ritroviamo ancora presente a diverse manifestazioni alpine. (altre 
              notizie su Svegli - i 
              Capogruppo dei Gruppi alpini di ieri : – i Presidenti dal 1922 ad oggi) (1) 
              è riferito al 1995.(2) il 
              Teatro Ermete Novelli è a Rimini.
 (3) è 
              riferito al 1997. Prof. Fabio Roversi Monaco, Rettore dal 1985 al 
              2000.
 (4) deceduto 
              a Roma il 4 ottobre 1936.
 (5) Bertinoro 
              è in provincia di Forlì-Cesena.
 
 note 
            biografiche aggiuntive che in parte ne aggiornano la biografiaaggiornate 
            al 1° dicembre 2008  
            L'amico 
               dott. Mario Gallotta è riuscito 
              ad ottenere lo Stato di Servizio militare dal quale estrapoliamo 
              le principali notizie che in parte correggono quanto precedentemente 
              pubblicato.  Nato 
              l'8 settembre del 1895 a Bertinoro in provincia di Forlì, oggi Forlì-Cesena, 
              è ancora oggi ricordato fra i più importanti archeologi italiani. 
              Il giovane Luigi Maria Ugolini completati gli studi ginnasiali a 
              Forli si iscrive all’Università di Bologna nella facoltà di archeologia. 
              Il 14 novembre 1914 viene chiamato alla visita di leva e classificato 
              di prima categoria. All’indomani dell’entrata in guerra dell’Italia 
              nel maggio 1915 il 1° giugno viene chiamato alle armi e giunto 
              in territorio dichiarato in stato di guerra come soldato semplice 
              nel 58° Reggimento Fanteria. Dopo appena 15 giorni viene mandato 
              in licenza straordinaria di convalescenza per 4 mesi (non viene 
              specificato la causa). Rientra volontariamente in anticipo al Corpo. 
              Dopo periodi alterni di trincea e licenze di convalescenza, il 15 
              giugno 1917, per il suo titolo di studio, viene inviato al corso 
              ufficiali e con il grado di Aspirante ufficiale di complemento, 
              il 10 settembre è assegnato al 7° Reggimento Alpini. Con la nomina 
              a Sottotenente il 18 ottobre viene trasferito al battaglione “Monte 
              Rosa ” del 4° Alpini. Nel novembre 1917 e precisamente nei giorni 
              12 e 13, quale comandante di plotone, partecipa 
              ai sanguinosi combattimenti che il Btg. “Monte Rosa” sostiene sul 
              massiccio del Monte Grappa in località Le Fontanelle di Tezze 
              (Primolano). Qui durante un ennesimo contrattacco rimane gravemente 
              ferito, ferita che gli causa l’asportazione di un rene e, dopo lunghi 
              mesi di ospedale, viene esonerato dal servizio attivo per due anni. 
              Per l’azione di cui si era reso protagonista viene decorato di medaglia 
              di bronzo al valor militare. Rientrato al 4° Rgt. Alpini il 
              21 luglio 1919, con la promozione a Tenente di complemento il 16 
              maggio 1920 è trasferito al 7° Rgt. Alpini, ed un mese 
              dopo viene inviato in congedo assoluto perchè riconosciuto 
              inabile al servizio militare ed iscritto nella forza in congedo.Verrà 
              promosso Capitano nella forza in congedo il 1° gennaio 1932.Laureato nel 1922, inizia il suo peregrinare prima nell’Africa con 
              particolare attenzione e studio agli scavi archeologici in Egitto, 
              poi in Europa a Malta. Per i suoi studi, molto apprezzati, gli viene 
              assegnata nel 1926 una “borsa di studio” dalla Scuola Archeologica 
              Italiana di Atene che gli affida l’incarico di ricercare le antiche 
              vestigia. Individuato in Albania un importante sito archeologico, 
              qui porta alla luce i resti di antichità. Per due anni si dedica, 
              ed è il primo scavatore di Feniki, l’antica Phoinike, poi dal 1928 
            di Butrinto, l’antica città cantata da Virgilio.
  
            
               
                |  
  
                    Un tratto del sito archeologico di 
                      Phoinike. Sulla sinistra in alto si intravede Ugolini.
 |  
 Phoinike, 1927. La tenda di Ugolini. |  
  
            
               
                | 
                  
                    
 Articolo 
                      da L’ALPINO del 15 novembre 1936. |      Nel 
              1932 rientra in patria con grandi onori e gli viene assegnata la 
              libera docenza all’Università di Roma. Pur menomato nel fisico, 
              i suoi collaboratori lo ricordano come un instancabile viaggiatore 
              a dorso di mulo, (il mezzo di cui disponeva a quei tempi per i trasferimenti) 
              ed il primo a giungere nel luogo degli scavi e l’ultimo a rientrare 
              nell’accampamento. Per questi disagi, che aggravano gradatamente 
              lo stato di salute dell’unico rene, deve a malincuore lasciare la 
              vita che più lo affascina ed accettare la più “comoda” docenza universitaria 
              a Roma. Sempre più spesso deve ricorrere a cure ospedaliere e per 
              queste sceglie un ospedale specializzato di Bologna che ben conosce. 
              Il suo ultimo ricovero, con una diagnosi che non lascia speranza, 
              avviene nel giugno 1936. Rientrato nella sua casa di Roma qui muore 
              il 4 ottobre.  Nel 
              2000, con una iniziativa promossa dalla facoltà di archeologia dell’Università 
              di Bologna, giovani ricercatori e studenti hanno ripreso dopo settant’anni 
              una importante serie di scavi a Phoinike e Butrinto, durati due 
              anni, proprio in onore di Ugolini che lasciati per motivi di salute, 
              aveva espresso l’auspicio della continuazione delle ricerche.           
    
            
               
                | 
 | * 
                    Enrico Svegli è nato nel 1911 a Cotignola, Ravenna. Sottotenente 
                    in servizio di prima nomina nel 1938 al 7° Rgt. Alpini, quindi 
                    Capitano richiamato nel 1943 sempre al 7° Rgt. Alpini. Nessuna 
                    campagna di guerra. Appena congedato nel 1938 si è iscritto subito 
                    alla Sezione (ora Battaglione) ed è stato Capogruppo del Gruppo  (Plotone) di Cotignola 
                    dal 1938 al 1943. Nel dopoguerra è stato fra i promotori per 
                    la ricostituzione nel 1965 del Gruppo Lugo di Romagna del 
                    quale viene eletto Capogruppo rimanendo alla guida fino al 
                    1987. Nel 1968 e fino al 1986 è stato Consigliere sezionale 
                    e nel 1986 eletto Presidente di Sezione, rimane in carica 
                    per pochi mesi causa improvvisi problemi di salute. 
 |          
 |