note : Sono a precisare che, Rimini divenuta provincia nel 1992, era un Comune appartenente al Distretto militare di Forlì, pertanto ho ritenuto di NON citare i nati nei Comuni successivamente passati dalla provincia di Forlì alla nuova provincia di Rimini, in quanto all'atto dell'arruolamento tutti erano iscritti al Distretto militare di Forlì. Quindi gli alpini o artiglieri da montagna o artiglieri alpini ricordati, sono SOLO quelli nati e residenti a Rimini città o sue frazioni.
E' proprio vero che non esiste altitudine dove non siano nati o stati presenti alpini e artiglieri da montagna. Vi sono tantissimi esempi : le batterie (da montagna) siciliane del 1896 e gli alpini inviati in Africa con il "battesimo del fuoco" nella battaglia del 1° marzo 1896 ad Adua, poi tantissimi Generali "con la penna" nati in città marinare, così come vi sono numerosi esempi di alpini e artiglieri da montagna decorati di medaglia d'Oro al valor militare nati a "quota zero".
Non c'è quindi da stupirsi se anche Rimini, la "nostra famosa Rimini balneare" annovera fra i propri concittadini delle "penne nere".
il ruolo matricolare di Trovanelli |
Nel corso delle mie costanti ricerche, per documentare anche questo insolito legame, il primo alpino nato a Rimini che ho rintracciato si chiamava Trovanelli Romeo classe 1882 "soldato volontario nel 7° reggimento alpini allievo Sergente con ferma di anni cinque" in servizio dal 1902 al 1906 quindi congedato Sergente. Richiamato alle armi nel 1915 e promosso Sottotenente di Milizia Territoriale viene nuovamente assegnato al 7° Rgt. Alpini. Congedato Sottotenente nel 1919, promosso Tenente nel marzo 1922 e Capitano nel 1937.....
....poi ancora altri riminesi....."combattenti e reduci dalle Colonie oltremare"...
il ruolo matricolare di Manfroni |
fra i quali Manfroni Ulisse, classe 1888, nato a Rimini dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 1° novembre 1908 viene assegnato "tale nel reggimento artiglieria da montagna" promosso zappatore il 16 novembre 1909 e congedato "con onore" il 3 novembre 1910. Richiamato alle armi il 22 ottobre 1911 per la guerra italo-turca, il 4 novembre parte da Napoli per la Tripolitania e Cirenaica con la 5ª batteria del Rgt. Art. da montagna speciale e rientra per congedamento il 4 maggio 1912 assegnato in caso di richiamo al 2° Rgt. Art. da Montagna. Chiamato alle armi per istruzione i 4 gennaio 1915 è nuovamente mandato in congedo il 24 gennaio. Richiamato alle armi per mobilitazione l'11 maggio 1915 viene sottoposto a rassegna (visita medica) per grave malattia contratta in zona di guerra. Il 20 agosto viene riformato ed inviato in congedo illimitato. "Morto a Rimini per cause di guerra" il 24 settembre 1916.
....poi ancora altri riminesi.....purtroppo "caduti" nel corso della Grande Guerra : Bellini Sante, classe 1898, artigliere del 2° Rgt. Art. da Montagna, Bezzi Giovanni, classe 1896, artigliere del 3° Rgt. Art. da Montagna, Brandi Guerrini, classe 1895 artigliere del 2° Rgt. Art. da Montagna, Bugli Settimio, classe 1890, alpino del 4° Rgt. Alpini, Cassan Carlo, classe 1884, Tenente del 5° Rgt. Alpini, Pari Mario, classe 1896, artigliere del 2° Rgt. Art. da Montagna, Sensoli Cesare, classe 1889, artigliere del 1° Rgt. Art. da Montagna, Torri Aurelio, clssse 1895, artigliere del 2° Rgt. Art. da Montagna, Turchi Giuseppe, classe 1882, Capitano medico del 2° Rgt. Art. da Montagna, Zavattini Giulio, classe 1893, artigliere del 2° Rgt. Art. da Montagna.
(non è stato possibile rintracciare tutti i ruoli matricolari riguardanti i coscritti chiamati alle armi dal 1861 al 1900. L'archivio è andato praticamente distrutto per i bombardamenti aerei degli alleati del 19 maggio e 25 agosto 1944 e si sono salvati solo poche decine di ruoli delle classi dal 1870 al 1900).
....poi ancora altri riminesi.....fra i decorati al valor militare nella Grande Guerra, ricordiamo : il Sottotenente s.p.e. Argan Carlo, classe 1896, del 3° Rgt. Art. Montagna reduce decorato di medaglia di bronzo nel 1917 a Monte Sisemol, il Tenente del 5° Rgt. Alpini Cassan Carlo, classe 1884, caduto nel 1916 sul Monte Pasubio, medaglia d'argento "alla memoria".... il Tennente s.p.e. Castellano Leonardo, classe ??) del 1° Rgt. Art. da Montagna reduce decorato di medaglia d'argento nel 1917 a Monte Zebio, ...il Tenente Garattoni Agide, classe 1892, del 6° Rgt. Alpini reduce decorato di medaglia d'argento nel 1916 a Monte Pasubio...il Tenente Sportelli Aurelio, classe 1886, della 349ª comp. mitraglieri Fiat reduce decorato di medaglia d'argento nel 1917 a Monte Nero, ....non va certamente dimenticato il Tenente Parisano Renato, classe 1896, del 7°
Rgt. Alpini, medaglia d'argento "alla memoria" nato "casualmente" a Napoli, da madre romagnola di Rimini, poi residente
e iscritto di leva a Rimini....
da "il Resto del Carlino" di martedì 25 maggio 1915
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Fra le curiosità storiche della città legate alla Grande Guerra mi sembra giusto ricordare che all'alba di lunedì 24 maggio (l'Italia dalla mezzanotte è in guerra con l'Austria-Ungheria) fra le 3,30 e le 4,00 Rimini subisce il primo bombardamento effettuato sul suolo italiano, colpita dal mare da un incrociatore austriaco. Va anche ricordato che 688 concittadini è il tragico tributo di vite umane che Rimini ha pagato alla prima guerra mondiale.
il ruolo matricolare di Zoli |
Altra curiosità è sicuramente quella del marinaio (di professione) divenuto artigliere da montagna....si chiamava Zoli Antonio classe 1888 di professione marinaro (così viene indicato sul ruolo) arruolato nel compartimento marittimo di Rimini....Chiamato alle armi per mobilitazione il 1° giugno 1915, statura metri 1,72, capelli castagni, forma lisci, occhi castagni, colorito roseo, dentatura sana, arte e professione Marinaro, sa leggere si, sa scrivere si, abile arruolato : Tale nel 3° Reggimento Artiglieria da Montagna...., inviato in licenza illimitata il 13 febbraio 1919, congedato il 16 agosto 1919.... ed iscritto nel Ruolo 71-B della forza in congedo Artiglieri da Montagna....
L'ultima classe mobilitata per la guerra sono stati i coscritti del 1900 chiamati alle armi dal febbraio 1918. Con questa classe, non essendovi più particolari esigenze per l'artiglieria da montagna, alla quale fino a quel momento sono assegnati i riminesi in stragrande maggioranza, su 16 ruoli matricolari fortunosamente ritrovati di nati nel comune di Rimini, dodici sono assegnati al 4° Rgt. Alpini e quattro all'Artiglieria da Montagna.
Alcuni nomi di reduci alpini nati a Rimini :
il ruolo matricolare di Campidelli |
Campidelli Marino classe 1900, nato a Rimini dove svolge la professione di "non indicata".
Chiamato alle armi il 23 marzo 1918 viene assegnato al 4° Rgt. Alpini Btg. "Ivrea" ed il 16 aprile inviato in zona dichiarata in stato di guerra. Con la conclusione della guerra (4 novembre 1918) dal 1° gennaio 1919 rientra al Deposito del 4° Rgt. Alpini e viene posto in congedo provvisorio dal 20 febbraio 1919 in attesa del congedamento del fratello Domenico della classe 1898. All'atto del congedo gli viene concessa dichiarazione di aver tenuto buona condotta e di aver servito con fedeltà ed onore. L'11 settembre 1919 viene richiamato alle armi e assegnato nuovamente al 4° Rgt. Alpini per il "normale servizio militare" e vieme mandato in congedo il 23 gennaio 1921.
il ruolo matricolare di Rocchi |
Rocchi Sante, classe 1900, nato a Rimini dove svolge la professione di ferroviere. Chiamato alle armi il 23 marzo 1918 viene assegnato al 4° Rgt. Alpini Btg. "Ivrea" e nello stesso giorno è inviato in zona dichiarata in stato di guerra. Con la conclusione della guerra (4 novembre 1918) dal 1° gennaio 1919 rientra al Deposito del 4° Rgt. Alpini e viene ricollocato nella posizione di congedo illimitato dal 21 aprile 1919. All'atto del congedo gli viene concessa dichiarazione di aver tenuto buona condotta e di aver servito con fedeltà ed onore. Dal 6 aprile 1920 viene trasferito alla 3ª categoria esentato dal richiamo alle armi in tempo di pace.
il ruolo matricolare di Soprani |
Soprani Silvio, classe 1900, nato a Rimini dove svolge la professione di studente. Chiamato alle armi il 23 marzo 1918 viene assegnato al 4° Rgt. Alpini Btg. "Ivrea" ed il 16 aprile inviato in zona dichiarata in stato di guerra. Con la conclusione della guerra (4 novembre 1918) dal 1° gennaio 1919 rientra al Deposito del 4° Rgt. Alpini e viene ricollocato nella posizione di congedo illimitato dal 20 febbraio 1919. Dall'8 gennaio 1920 viene trasferito alla 3ª categoria esentato dal richiamo alle armi in tempo di pace.
fra le curiosità : deceduto per cause di guerra ma non considerato "caduto" in guerra....
il ruolo matricolare di Magnani |
Fra i 4 riminesi artiglieri da montagna rintracciati, sono stato particolarmente colpito dalla triste emblematica vicenda del giovanissimo Magnani Ulisse, nato il 25 settembre 1900 a Rimini dove svolge la professione di contadino. Chiamato alle armi il 23 marzo 1918 viene assegnato al 2° Rgt. Art. da Montagna e dopo il mese di istruzione, il 25 aprile giunge in territorio dichiarato in stato di guerra. Con la conclusione della guerra (4 novembre 1918) dal 1° gennaio 1919 rientra al Deposito del 2° Rgt. Art. da Montagna e viene ricollocato nella posizione di congedo illimitato dal 28 febbraio 1919. Purtroppo ha contratto una grave malattia al fronte, ma sul ruolo matricolare viene annotato : Morto in famiglia in seguito a malattia iscritto nel registro degli atti di morte del comune di Rimini. lì 11 marzo 1919. (dieci giorni dopo il congedo n.d.r.)
Quindi, non essendo morto mentre era ancora in servizio ma già in congedo anche se provvisorio, non gli vengono riconosciute "per cause di servizio" e quindi anche i famigliari, oltre al dolore di aver perso un figlio per la "Patria" non ancora diciannovenne, non gli vengono riconosciuti i "benefici di guerra"......Il suo nome infatti non compare nell'elenco pubblicato nel 1930 dal Ministero della Guerra dei Militari Caduti nella guerra nazionale.....
E' stato quindi "naturale" che fra i reduci della Grande Guerra, ai quali si erano poi aggiunti anche le giovani leve dalla classe 1901 in poi, che avevano svolto "il normale" servizio militare in tempo di pace, ed anche forse sollecitati dalla propaganda e dall'esempio dei vicini gruppi alpini già costituiti, fanno sì che agli inizi degli anni '30, sia nata l'idea ed il desiderio di costituire anche a Rimini un gruppo dell'Ass. Naz. Alpini. Non dimentichiamo che dal 1928 era stato nominato prima Commissario straordinario poi Presidente Nazionale dell'Ass. Naz. Alpini (Comandante del 10° alpini) il bolognese Capitano degli alpini e pluridecorato Angelo Manaresi, vero fautore di una capillare propaganda associativa che portano a tante "nascite di nuove Sezioni e Gruppi".
copia dell'indirizzo di socio individuale n° 27 nell'elenco 1928-1929. |
Forse anche la presenza del nuovo direttore della Cassa di Risparmio giunto dal 1926 a Rimini nella persona del Capitano del 7° Rgt. Alpini Mario Balestrieri trasferito da Parma, dove era nato e subito iscritto come socio effettivo "individuale" della Sezione bolognese romagnola, potrebbe essere stato un'ulteriore incentivo. Rimane a Rimini fino al giugno 1935 quando si trasferisce per ragioni professionali a Verona. A conferma della sua "personalità alpina", Mario Balestrieri sarà poi Presidente Nazionale dell'Ass. Naz. Alpini dal 1951 al 1956 ed in questa veste sarà presente domenica 14 dicembre 1952 a Bologna alle cerimonie per il trentennale "della Sezione Bolognese
Romagnola alla quale per molti anni ho anch’io appartenuto", come aveva scritto nel saluto.
La notizia sulla nascita del Gruppo di Rimini la ritroviamo sul giornale L'ALPINO del 15 maggio 1932, ma ancora prima era già comparsa sul libretto "La forza del 10° Reggimento Alpini" (A.N.A.) al 30 marzo 1932, che lo indica in organico alla Sottosezione di Forlì.
copia dell'indirizzo di socio individuale n° 106
nell'elenco 1928-1929. |
Da queste due date si deduce, anche se non ho trovato nessuna cronaca "ufficiale", che a Rimini gli alpini si costituisco in Gruppo fra il gennaio ed i primi di marzo 1932, con 9 soci che hanno come Capogruppo l'avv. Sottotenente Pietro Ricci. Deduco questo anche perchè nel 1931 non esiste ancora il Gruppo di Forlì, poi costituito nel 1932 ed elevato subito a Sottosezione, dalla quale dipende il Gruppo di Rimini. L'avv. Pietro Ricci sarà poi presente anche alla riunione di ricostituzione del Gruppo nel gennaio 1950.
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tratta dal libretto : La "FORZA" del 10°
al 30 marzo 1932
a sinistra, la notizia tratta da L'ALPINO del 15 maggio 1932.
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La vita del Gruppo riprende la "normale attività associativa" e questa notizia rintracciata sul primo periodo di vita, è pubblicata nel libretto :
La "FORZA"
al 30 settembre 1934, dove Rimini risulta il Gruppo 15 in elenco, con 10 soci guidati sempre dal Capogruppo ora Capitano Pietro Ricci.
La vita del Gruppo continua, comprese le nascite di nuovi "scarponcini"..... e la notizia sotto riprodotta è pubblicata su L'ALPINO del 1° ottobre 1936.
Il Gruppo di Rimini, coinvolto suo malgrado dagli eventi della seconda guerra mondiale, come tutti gli altri Gruppi della Sezione, si scioglie.
alpini e artiglieri alpini (come sono definiti dal 1934 gli artiglieri da montagna) riminesi nel periodo 1940-1945
Ma non c'è da stupirsi se ancora Rimini, la "famosa Rimini balneare" annovera fra i propri concittadini delle "penne nere" coinvolte anche nella seconda guerra mondiale. Fra i decorati al valor militare, ricordiamo : il Sottotenente Pepino Antolini del 5° Rgt. Alpini reduce decorato di medaglia d'argento e medaglia di bronzo nel 1941 sul fronte greco, il Tenente Elio Bencini del 2° Btg. Genio
Div. Alpina “Tridentina” reduce decorato di medaglia d'argento nel 1943 sul fronte russo...il Sottotenente Nelson Cenci del 6° Rgt. Alpini reduce decorato di medaglia d'argento nel 1943 sul fronte russo...il Sottotenente Fernando Del Bianco dell'8° Rgt. Alpini reduce decorato di due medaglie di bronzo sul fronte greco 1940 e 1941, poi caduto nel 1943 sul fronte russo decorato di medaglia d'argento "alla memoria"...il Sottotenente Elio Ricci del 1° Rgt. Alpini reduce decorato di medaglia di bronzo nel 1943 sul fronte russo........
per ultimo non va dimenticato il sammarinese di nascita poi riminese di adozione (1) Tenente Aldo Jorio del 9° Rgt. Alpini, decorato di medaglia di bronzo nel gennaio 1943 sul fronte russo, poi "disperso in prigionia" nel febbraio 1943, al quale, divenuto un notissimo stimato riminese, con la rinascita nel 1950 del gruppo alpini a lui viene intitolato.
Rimini, 14 marzo 1942. Dopo essere stato decorato in una pubblica
cerimonia, il Sottotenente Pepino Antolini sfila per Corso d'Augusto
alla testa di un corteso......(fotografia inedita gentilmente concessa al
sito
dal
fratello
dott. Lorenzo Antolini)
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da L'ALPINO |
Ed anche un Presidente di Sezione.... è il Sottotenente Giorgio Bernardini, trasferito nel 1936 da Rimini a Parma, ed iscritto a tale Distretto militare di residenza, è chiamato da questo alle armi. Infatti non è presente il suo ruolo matricolare al Distretto di Forlì, dal quale dipendeva il mandamento di Rimini. A conferma ho trovato nel Bollettino Ufficiale delle nomine del 1939 che viene indicato fra gli ufficiali del Distretto di Parma, che ha superato gli esami di esperimento presso il 3° Rgt. Alpini. Chiamato alle armi quale Sottotenente del 9° Rgt. Alpini, croce di guerra nel 1940 sul fronte greco, è stato per alcuni mesi del 1943 Presidente di quella Sezione. Laureato in giurisprudenza all'Università di Parma, nel dopoguerra è definito "avvocato estroso e pieno di iniziative", che ha ricoperto importanti incarichi, fra i quali nel 1976 di Segretario generale del Consorzio di Parma Alimentare ed è ricordato come "ambasciatore" del Parma Alimentare nel mondo, oltre a pubblicare alcuni libri sul "piacere della cucina di Parma".
alcuni fra i riminesi "caduti" dei quali ho rintracciato il ruolo matricolare :
(sono oltre 30 i caduti sul fronte russo e di tutti ho il ruolo matricolare)
il ruolo matricolare di Benzi |
Benzi Igino, nato a Rimini, classe 1920, di professione tipografo, residente in via Brighenti 14. Chiamato alle armi nel marzo 1940 viene assegnato all'11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata. Nel 1941-1942 partecipa alle operazioni di guerra sul fronte Jugoslavia e Balcania dal quale rientra nel settembre 1941. In previsione dell'invio di un Corpo d'Armata Alpino sul fronte russo, l'11° ne passa alle dipendenze e diventa 11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata Alpino. Il 20 luglio 1942, cappello alpino in testa, parte da Cormons, Gorizia, sede del Raggruppamento, assegnato al 52° gruppo artiglieria alpina. Durante la tragica ritirata del gennaio 1943 viene dichiarato disperso. Sul ruolo matricolare viene indicato : Disperso in Russia, fronte del Don, lì 8 gennaio 1943. Rilasciata dichiarazione di irreperibilità dal Distretto Militare di Forlì, li 20 dicembre 1947.
il ruolo matricolare di Berardi |
Berardi Luigi, nato a Rimini, classe 1920, di professione conduttore di macchine agricole, residente in via Manfroni 116. Chiamato alle armi nel marzo 1940 all'11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata. Dall'aprile al settembre 1941 partecipa alle operazioni di guerra sul fronte Jugoslavia e Balcania dal quale rientra nel settembre 1941. In previsione dell'invio di un Corpo d'Armata Alpino sul fronte russo, l'11° ne passa alle dipendenze e diventa 11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata Alpino. Il 20 luglio 1942, cappello alpino in testa, parte da Cormons, Gorizia, sede del Raggruppamento, assegnato al 52° gruppo artiglieria alpina. Durante la tragica ritirata del gennaio 1943 viene dichiarato disperso. Sul ruolo matricolare viene indicato : Disperso nel fatto d'armi di Nikitowka (Russia) lì 25 gennaio 1943. Rilasciata dichiarazione di irreperibilità dal Comando dell'11° Raggr. Art. di C.A. Alpino, lì 28 maggio 1943.
il ruolo matricolare di Boschetti |
Boschetti Antonio, nato a Rimini, classe 1920, di professione bracciante agricolo, residente in via Fornace 104. Chiamato alle armi nell'aprile 1940 viene assegnato al 24° Rgt. Art. Div. di Fanteria, poi dall'ottobre 1941 transita volontario nei Carabinieri. In previsione dell'invio di un Corpo d'Armata Alpino sul fronte russo, diventa Carabiniere Alpino e nel luglio 1942 è inviato in Russia con la 422ª sezione alpina del Corpo d'Armata Alpino. Durante la tragica ritirata del gennaio 1943 viene dichiarato disperso. Sul ruolo matricolare viene indicato : Già dichiarato disperso, è stato catturato prigioniero il 16 gennaio 1943 ad Olikovatka, internato nel campo n° 74 di Oranki ove deceduto il 25 maggio 1945. Confermato dal Ministero della Difesa, li 21 dicembre 1943.
il ruolo matricolare di Campidelli |
Campidelli Adelmo, nato a Rimini, classe 1920, di professione bracciante agricolo, residente in via - illeggibile. Chiamato alle armi nel marzo 1940 viene assegnato all'11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata. Il 6 maggio 1941 viene mobilitato ed inviato sul fronte della Jugoslavia e quindi della Balcania dalla quale rientra il 30 settembre 1941. In previsione dell'invio di un Corpo d'Armata Alpino sul fronte russo, l'11° ne passa alle dipendenze e diventa 11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata Alpino. Il 20 luglio 1942, cappello alpino in testa, parte da Cormons, Gorizia, sede del Raggruppamento, assegnato al 51° gruppo artiglieria alpina. Durante la tragica ritirata del gennaio 1943 viene dichiarato disperso. Sul ruolo matricolare viene indicato : Disperso in fatto d'armi a Nikolajewka (Russia) li 27 gennaio 1943. Rilasciato dichiarazione di irreperibilità dal Comando truppe dell'11° Raggr. Art. di C.A. Alpino, lì 27 aprile 1943.
il ruolo matricolare di Del Bianco |
Del Bianco Fernando, nato a Rimini, classe 1916, di professione studente, residente in piazza Cavour 5. Chiamato alle armi nell'agosto 1936 viene inviato a frequentare il corso ufficiali alla scuola allievi ufficiali di Bassano del Grappa, specialità alpini, dove giunge nel gennaio 1937. Promosso Sottotenente nel novembre 1937, viene assegnato in servizio di prima nomina all'8° Rgt. Alpini Btg. "Gemona". Congedato, riprende gli studi universitari a Bologna nella facoltà di Economia e Commercio. Richiamato alle armi nel 1940 rientra nell'8° Rgt. Alpini e parte per il fronte greco-albanese, poi transita al 1° Gruppo Alpini "Valle" Btg. "Val Tagliamento". Fra il novembre 1940 ed il marzo 1941 gli vengono conferite due medaglia di bronzo. Rientrato in patria, nel luglio 1942 parte per il fronte russo assegnato al Btg. "Gemona" 71ª compagnia. Caduto a Novo Postiolonka il
20 gennaio 1943 gli viene conferita la medaglia d'argento "alla memoria". Quale studente caduto in guerra è stato proposto all'Università di Bologna per il conferimento della laurea honoris causa. (vedi biografia : Del Bianco Fernando)
il ruolo matricolare di Garuffi |
Garuffi Luigi, nato a Rimini, classe 1921, di professione autista, residente in via Emilia 152. Chiamato alle armi nel gennaio 1941 viene assegnato all'11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata ed inviato dal 6 aprile sul fronte della Balcania dalla quale rientra il 30 settembre 1941. In previsione dell'invio di un Corpo d'Armata Alpino sul fronte russo, l'11° ne passa alle dipendenze e diventa 11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata Alpino. Il 20 luglio 1942, cappello alpino in testa, parte da Cormons, Gorizia, sede del Raggruppamento, assegnato al 52° gruppo artiglieria alpina. Durante la tragica ritirata, il 15 gennaio 1943 cade prigioniero. Sul ruolo matricolare viene indicato : Deceduto in prigionia in Russia per malattia il 23 luglio 1944 (Dispaccio Ministeriale n° 217173).
il ruolo matricolare di Giolito |
Giolito Arpio, nato a Rimini, classe 1921, di professione tubista, residente in via Rosolino Pilo 7. Chiamato alle armi nel gennaio 1941 viene assegnato al 3° Rgt. Art. Alpina gruppo "Udine" ed inviato sul fronte greco-albanese dall'agosto 1941 al marzo 1942, poi dal 18 agosto parte per il fronte russo con la stessa batteria. Durante la tragica ritirata del gennaio 1943 viene dichiarato disperso. Sul ruolo matricolare viene indicato : Disperso nel fatto d'armi del Don (fronte russo) lì 31 gennaio 1943. Rilasciata dichiarazione d'irreperibilità dal Deposito del 3° Rgt. Art. Alpina, lì 17 giugno1943.
il ruolo matricolare di Morri |
Morri Vittorio, nato a Rimini, classe 1922, di professione muratore, residente all'atto dell'arruolamento in via Severino Ferrari 33. Chiamato alle armi il 26 gennaio 1942 viene assegnato all'11° Centro Automobilistico di Udine. L'11 giugno transita al 207° Autoreparto Misto per Divisione Alpina "Julia" e l'11 agosto parte per il fronte russo con il Corpo d'Armata Alpino. Durante la tragica ritirata del gennaio 1943 viene dichiarato disperso. Sul ruolo matricolare viene indicato : Disperso nel fatto d'armi di ripiegamento dal fronte Don - Donez, li 18 gennaio 1943. Rilasciata dichiarazione d'irreperibilità dal Comando dell'11° Reggimento Autieri, li 18 aprile 1943. Tale nel distretto militare di Forlì, parificato il 27 maggio 1943.
il ruolo matricolare di Pari |
Pari Arsilio, nato a Rimini, classe 1919, di professione commerciante, residente all'atto dell'arruolamento in via Condotti 12 (poi via Dario Campana n.d.r.). Chiamato alle armi il 13 marzo 1940 viene assegnato all'11° Centro Automobilistico di Udine mobilitato. Il 19 gennaio 1941 parte per le operazioni in Albania assegnato al 207° Autoreparto Misto per Divisione Alpina "Julia" e rientra in patria per "via aerea" il 2 maggio 1942. Il 14 maggio viene inviato in licenza speciale di rimpatrio di 30 gioni più due. Rientrato al corpo e mobilitato, il 6 agosto parte per il fronte russo con il Corpo d'Armata Alpino. Durante la tragica ritirata del gennaio 1943 viene dichiarato disperso. Sul ruolo matricolare viene indicato : Disperso nel fatto d'armi di ripiegamento dal fronte Don - Donez, li 21 gennaio 1943. Rilasciata dichiarazione d'irreperibilità dal Comando dell'11° Reggimento Autieri, li 21 aprile 1943. Tale nel distretto militare di Forlì, parificato il 28 maggio 1943.
il ruolo matricolare di Tentoni
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Tentoni Pepino, nato a Rimini, classe 1921, di professione bracciante agricolo, residente in via Santa Cristina 59. Chiamato alle armi il 23 gennaio 1941 viene assegnato all'11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata ed inviato dal 6 aprile sul fronte della Balcania dalla quale rientra il 30 settembre 1941. In previsione dell'invio di un Corpo d'Armata Alpino sul fronte russo, l'11° ne passa alle dipendenze e diventa 11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata Alpino. Il 20 luglio 1942, cappello alpino in testa, parte da Cormons, Gorizia, sede del Raggruppamento, assegnato al 51° gruppo artiglieria alpina. Durante la tragica ritirata del gennaio 1943 viene dichiarato disperso. Sul ruolo matricolare viene indicato : Disperso nel fatto d'armi di Nikolajewka, li 26 gennaio 1943. Rilasciata dichiarazione d'irreperibilità dal Comando truppe dell'11° Raggr. Art. di C.A. Alpino, lì 26 aprile 1943.
il ruolo matricolare di Torri
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Torri Enrico, nato a Rimini, classe 1916, di professione bracciante agricolo, residente in via Verucchio 74. Chiamato alle armi nel marzo 1937 viene assegnato al 30° Rgt. Art. per Divisione di Fanteria dal 1937 al 1940 ed è promosso Sergente nel dicembre 1940. Nel luglio 1942 viene assegnato alla 59ª batteria contraerea da 20 mm in forza al 2° Rgt. Art. Alpina ed inviato in Russia. Durante la tragica ritirata del gennaio 1943 viene dichiarato disperso. Sul ruolo matricolare viene indicato : Disperso il 21 gennaio 1943 nel combattimenti a Kalitwa. Rilasciata dichiarazione d'irreperibilità dal Comando del 2° Rgt. Art. Alpina, li 10 maggio 1943.
fra i riminesi "caduti" vi è anche questo "volontario alpino degnamente ricordato con una via"
il ruolo matricolare di Rolfini |
Rolfini Laerte Luciano nato a Rimini, classe 1913 di professione bracciante con indirizzo non indicato. Nell'aprile 1932 si arruola volontario con ferma di due anni specialità alpini ed è assegnato al 3° Rgt. Alpini Btg. "Susa". Nel gennaio 1934 dopo un ricovero all'ospedale militare a Torino viene dichiarato idoneo ma limitato ai soli servizi sedentari ed è prosciolto dal servizio. Il 30 gennaio viene congedato per fine ferma con la dichiarazione di aver servito la patria con onore e fedeltà. Trasferito a Milano nel 1941 ed iscritto a quel Distretto, rinuncia al congedo, e nuovamente volontario, è richiamato alle armi per esigenze di guerra il 14 novembre 1942 ed è assegnato al 1° Rgt. Alpini, 1° Btg. 602ª compagnia ed inviato con i rincalzi sul fronte russo. Viene dichiarato disperso durante la tragica ritirata il 31 gennaio 1943. Il 30 giugno 1943 è confermata la dichiarazione di irreperibilità dal comando del 1° Rgt. Alpini. Nel 1971 a lui viene intitolata una via a Rimini.
alcuni fra i riminesi "combattenti e reduci" dei quali ho rintracciato il ruolo matricolare :
Per "circostanze, sorte o fortuna" vi sono anche riminesi che sono ritornati a casa e, forse, sono stati nel secondo dopoguerra, fra i soci del Gruppo di Rimini......
il ruolo matricolare di Angelini |
Angelini Oreste, nato a Rimini, classe 1922, di professione e via di residenza non indicata. Soldato volontario allievo Sergente con la ferma minima di anni due, il 1° aprile 1940 si presenta alla scuola del 2° Rgt. Art. Alpina in Merano. Mobilitato per guerra il 19 giugno viene assegnato al 4° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Pinerolo" 8ª batteria ed inviato sul fronte alpino occidentale francese, dove dal 1° luglio è promosso Caporale. Rientrato al Deposito dall'8 agosto viene promosso Caporale maggiore. Nuovamente mobilitato, il 15 dicembre parte per il fronte greco-albanese. Promosso Sergente nell'aprile 1941, a fine maggio rientra in Italia per rimpatrio. Per esigenze contingenti del momento ed essendo nel ruolo sottufficiali, dal 6 dicembre viene aggregato al 21° Rgt. Art. Motorizzata "Trieste". Il 10 marzo 1942 viene mobilitato ed assegnato per esigenze di guerra al 1° Rgt. Art. Celere ed inviato sul fronte in Africa Settentrionale in Marmarica-Egitto e qui, il 15 luglio 1942 viene decorato di medaglia di bronzo. Promosso Sergente Maggiore nell'aprile 1943, pochi giorni dopo cade prigioniero in Tunisia. Liberato il 29 maggio 1946 e rientrato in Italia, dal 27 luglio viene collocato in congedo illimitato.
il ruolo matricolare di Mancini |
Mancini Mario, nato a Rimini, classe 1922, di professione colono, residente nella frazione di San Fortunato. Chiamato alle armi il 24 gennaio 1942 viene assegnato all'11° Raggrupp. Art. di Corpo d'Armata in Cormons, Gorizia. In previsione dell'invio di un Corpo d'Armata Alpino sul fronte russo, l'11° ne passa alle dipendenze e diventa 11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata Alpino. Il 20 luglio 1942, cappello alpino in testa, parte da Cormons, Gorizia, sede del Raggruppamento, assegnato al 52° gruppo artiglieria alpina. Superata la tragica ritirata del gennaio 1943, il 23 marzo rientra in Italia "per via ordinaria" in treno e dopo un breve periodo nel campo contumaciale, viene inviato in licenza di 15 giorni. Il 19 aprile rientra dalla licenza e riprende servizio. Coinvolto dagli avvenimenti politici dell'8 settembre, viene considerato in licenza straordinaria senza assegni ed il 15 agosto 1946 viene collocato in congedo illimitato.
il ruolo matricolare di Montanari |
Montanari Romualdo, nato a Rimini, classe 1921, di professione cameriere. Chiamato alle armi il 22 gennaio 1941 viene assegnato all'11° Raggrupp. Art. di Corpo d'Armata in Cormons, Gorizia. Il 1° marzo viene promosso Caporale ed il 6 aprile parte per il fronte greco-albanese-jugoslavo dal quale rientra il 30 settembre 1941. In previsione dell'invio di un Corpo d'Armata Alpino sul fronte russo, l'11° ne passa alle dipendenze e diventa 11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata Alpino. Il 20 luglio 1942, cappello alpino in testa, parte da Cormons, Gorizia, sede del Raggruppamento, assegnato al 52° gruppo artiglieria alpina. Il 14 ottobre viene nominato capopezzo ed il 16 novembre Caportale Maggiore. Superata la tragica ritirata del gennaio 1943, il 24 febbraio rientra in Italia con treno ospedale. Ricoverato all'ospedale di Ancona gli viene riscontrato congelamento, broncopolmonite e pleurite. Dimesso a metà agosto, viene coinvolto dagli avvenimenti politici dell'8 settembre. Considerato in licenza straordinaria senza assegni , l'8 marzo 1946 viene collocato in congedo illimitato.
il ruolo matricolare di Righini |
Righini Guerrino, nato a Rimini, classe 1914, di professione meccanico di autoveicoli. Chiamato alle armi il 26 aprle 1935 viene assegnato al 3° Rgt. Art. di Corpo d'Armata ed il 2 settembre 1936 è inviato in congedo. Richiamato alle armi per mobilitazione il 22 maggio 1940 viene assegnato all'11° Raggrupp. Art. di Corpo d'Armata in Cormons, Gorizia. In previsione dell'invio di un Corpo d'Armata Alpino sul fronte russo, l'11° ne passa alle dipendenze e diventa 11° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata Alpino. Il 20 luglio 1942, cappello alpino in testa, parte da Cormons, Gorizia, sede del Raggruppamento, assegnato al 52° gruppo artiglieria alpina. Superata la tragica ritirata del gennaio 1943, il 24 febbraio viene inviato in Polonia e ricoverato in un ospedale militare tedesco. Dimesso il 15 marzo rientra con treno ospedale in Italia ed è ricoverato all'ospedale militare di Milano. Dimesso a metà agosto, viene nuovamente ricoverato all'ospedale militare di Ravenna dove rimane fino a tutto dicembre. Coinvolto dagli avvenimenti politici dell'8 settembre, viene considerato in licenza straordinaria senza assegni e l'11 luglio 1945 viene collocato in congedo illimitato.
il ruolo matricolare di Rossi |
Rossi Bruno, nato a Rimini, classe 1912, calzolaio, Chiamato alle armo il 1° aprile 1939 viene assegnato all'11° Centro Automobilistico poi 11° Autoreparto. Il 14 giugno viene promosso soldato scelto e transita in servizio al 207° Autoreparto Misto della Divisione alpina Julia. Il 6 luglio parte per le operazioni militari in Albania. Il 15 ottobre 1940 è promosso Caporale. Il 21 aprile 1942 rientra (via terra) in Italia per rimpatrio e giunge a Rimini il 2 maggio!! Già ammalatosi ai bronchi sul fronte greco-albanese, il 10 agosto viene ricoverato all'ospedale militare di Rimini quindi tre giorni dopo inviato al Sanatorio presso l'ospedale Colonia Pavese di Igea Marina. Dimesso il 1° ottobre è inviato in famiglia in licenza di convalesenza di giorni 70. Non perfettamente guarito, il 1° dicembre viene nuovamente ricoverato per visita medica, questa volta all'ospedale militare di Ravenna ed è inviato in famiglia con altri 30 giorni. Il 12 gennaio rientra al reparto dove viene colto dagli eventi politici legati all'9 settembre 1943 e rientra a casa. Considerato comunque in servizio fino al 21 settembre 1944 ed è inviato in congedo il 27 settembre 1945. Con decreto del 28 febbraio 1943 gli viene conferita la croce al merito di guerra.
fra i riminesi vi è anche questo "combattente nella lotta di Liberazione"
il ruolo matricolare di Cecchini |
Cecchini Carlo, nato a Rimini, classe 1921, di professione fabbro meccanico, residente in via Flamigna 27. Chiamato alle armi nel gennaio 1941 viene assegnato alla 6ª compagnia di Sanità ed il 29 gennaio viene trasferito in forza alla Sezione di Sanità del 1° Gruppo Alpini "Valle" mobilitato per il fronte greco-albanese, quindi dal 1° gennaio 1942 partecipa alle operazioni di guerra in Balcania (ex territori Jugoslavia n.d.r.) dalla quale rientra per rimpatrio il 19 agosto 1942 per continuare il "normale servizio militare in patria". Sbandatosi a seguito degli eventi politici dell'8 settembre 1943, rientra a Rimini e dal 15 giugno 1944 collabora con una formazione partigiana SAP (squadre azione partigiana). Sul ruolo matricolare viene indicato che gli è riconosciuta la qualifica di "Patriota" e gli è conferita la croce al merito di guerra. Considerato in servizio dal 9 settembre 1943, viene collocato in congedo l'8 marzo 1946.
Il Gruppo ha comunque "carattere" ed è fra i primi a "rinascere" nel dopoguerra....infatti nelle pagine del giornale L'ALPINO del 1° gennaio 1951, dedicate alle Cronache Attività delle Sezioni, compare la notizia che Rimini è stato ricostituito, ma non solo e con orgoglio, si legge anche anche una breve cronaca dei fatti della propria rinascita...... (note : ad onore del Gruppo, è giusto ricordare che nel 1950 esistono e si sono ricostituiti i soli Gruppi di : Brisighella, Faenza, Cesena, Ferrara e Rimini, su 54 che la Sezione aveva in organico nel 1943).
note: difficile e contrastante da interpretare la notizia
che riguarda
Rimini, probabilmente era in
programma
nel settembre
1950.
Penso che il tutto sia stato
anticipato al 2 giugno 1950
come indicato nella
cronaca a
fianco e gli stessi riminesi poi si
definiscono
Gruppo e non Sottosezione.
Anche nelle successive notizie rintracciate
viene sempre
definito Gruppo.
Gli alpini del Gruppo indicano il cognome Jorio.
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note: il (1) Capitano Aldo Jorio, è ricordato in
altra parte del sito fra i decorati al valor militare
ed in una pagina biografica dedicata. Nel trafiletto
viene indicato
per errore come Med. d'Oro.
Gli alpini del Gruppo indicano il cognome Jorio. |
Domenica 14 novembre 1952 per ricordare il trentennale di fondazione della Sezione (18 novembbre 1922) viene promossa una grande manifestazione a Bologna con la presenza di autorità cittadine ed associative e nell'occasione viene benedetto il nuovo Vessillo sezionale che sostituisce quello degli ani '30. Nell'articolo, con la cronaca pubblicata sul giornale L'ALPINO n° 1 gennaio-febbraio 1952, viene citato fra i soli tre Gruppi sezionali presenti alle cerimonie, il Gruppo di Rimini.
Ed i primi lutti fra i soci....la notizia compare su L'ALPINO del maggio 1953 nella rubrica LUTTI...
Molignoni Matteo nato a Faenza (Ravenna) classe 1920, allievo Sergente nel 1938 alla Scuola Centrale Militare di Alpinismo di Aosta, poi raffermato fino al 1943 sempre nel 5° Rgt. Alpini, reduce dai fronti francese, greco-albanese e Russo, poi partigiano combattente 1944-45. Nel dopoguerra si trasferisce a Rimini per un concorso di vice segretario nella carriera amministrativa delle Intendenze di Finanza, concorso riservato ai reduci. Nella graduatoria viene indicato coniugato, quattro figli. Socio rifondatore del Gruppo presente alla riunione fra i promotori nel gennaio 1950.....
apri la biografia Molignoni Matteo
Purtroppo il 15 ottobre 1955 muore il Capogruppo Amedeo Ferranti del Distretto militare di Genova classe 1890, Sottotenente 1° Rgt. alpini nella guerra 1915-18, poi trasferito per ragioni professionali a Rimini, socio rifondatore del Gruppo nel gennaio 1950. Con il suo decesso il Gruppo momentaneamente scompare.
Nel corso del 1958 un riminese d'adozione, nato a San Marino, già socio dell'Ass. Naz. Alpini dal 1919, poi dal 1923 socio della Sezione, (2) l'Avv. Italo Gori, Capitano del 7° Rgt. Alpini, volontario nella Grande Guerra prima come Caporale poi promosso Sottotenente del 7° Rgt. Alpini, nuovamente volontario sul fronte russo 1942-43, socio rifondatore del Gruppo nel gennaio 1950, prende l'iniziativa di farsi "referente" per gli alpini di Rimini interessati a riprendere la tessera associativa e ricostituire il Gruppo, senza tante cerimonie.
Qui sotto alcune notizie tratte da L'ALPINO :
La notizia è confermata su L'ALPINO dell'agosto 1958 che cita il socio Rag. Padoani Silvio del Gruppo di Rimini......(errata corrige : il cognome era Padovani, del distretto militare di Torino, nella guerra 1915-18 era stato Tenente del 7° Rgt. Alpini poi trasferito per ragioni professionali a Rimini. n.d.r....). Socio rifondatore del Gruppo nel gennaio 1950.
Fino al 1960 Italo Gori (socio rifondatore del Gruppo nel gennaio 1950) è solo "referente per il tesseramento", si legge infatti su L'ALPINO dell'aprile 1960 che il socio (2) Gori Italo del Gruppo di Rimini è stato promosso Maggiore.
Con l'inizio del 1961 si svolgono regolari elezioni associative ed Italo Gori viene ovviamente eletto Capogruppo.
Su L'ALPINO di settembre 1961 compare questo appello del socio Gino Beraudi, sardo di nascita poi trasferito a Rimini. (aveva scritto un libro di memorie, pubblicato postumo nel 1997, vedi a pagina : libri dei soci ). Socio rifondatore del Gruppo nel gennaio 1950.
Su L'ALPINO di novembre 1979 nella rubrica LUTTI, il Gruppo annuncia il decesso del socio Avv. Gino Beraudi.
L'ultima notizia che riguarda il Gruppo compare su L'ALPINO di giugno 1984 nella rubrica LUTTI, dove il Gruppo annuncia il decesso del socio Angelini Amedeo.
L'incarico di capogruppo dell'avv. Italo Gori viene riconfermato fino al 1986, quando per motivi di salute (era della classe 1898) si ritira a vita privata. Con la sua forzata assenza anche il Gruppo nuovamente scompare.
2014 : la terza rinascita
Nel 2014 il Gruppo rinasce per la terza volta, ma questa e cronaca d'oggi, non è più storia......
(1) Aldo Jorio (o Iorio) nasce il 17 dicembre 1911 nella Repubblica di San Marino.
Trasferita la residenza a Rimini,
il 20 luglio 1932 entra alla Scuola Allievi Ufficiali di complemento di Milano e completato il corso, con la nomina a Sottotenente di complemento (alpini) viene assegnato al 9° Rgt. Alpini Btg. "Bassano" a Gorizia dove presta servzio fino al 31 gennaio 1934.
Durante il servizio militare riprende gli studi portando l'iscrizione all'Università di Pavia dove si laurea in giurisprudenza il 12 luglio 1933. Congedato, apre uno studio legale di avvocato a Rimini.
Il 28 marzo 1935 viene richiamato alle armi per mobilitazione ed assegnato all'11° Rgt. Fanteria a Forlì (periodo della fotografia - chiamato anche il reggimento dei forlivesi n.d.r.) e viene ricollocato in congedo il 12 marzo 1936. Promosso Tenente nel novembre 1937, con questo grado viene nuovamente richiamato alle armi nel gennaio 1941 ed assegnato al 9° Rgt. Alpini Btg. "Vicenza" mobilitato per l'Albania. Il 27 aprile 1942 rientra in Italia per rimpatrio del Reggimento in previsione dell'invio del Corpo d'Armata Alpino in Russia. Il 15 agosto parte per il fronte russo con il 9° Rgt. Alpini Btg. "Vicenza" ed è assegnato nuovamente in servizio nella compagnia comando.
Promosso
Capitano il 18 settembre 1942, con i drammatici eventi legati alla ritirata dal fronte sul Don del Corpo d'Armata Alpino nel gennaio 1943, si rende protagonista di un atto di valore nel corso della battaglia del 21 gennaio ad Iwanowka per il quale viene decorato di medaglia di bronzo.
Catturato poi nella stessa giornata durante la battaglia di Popowka, viene dichiarato "disperso" in prigionia il 28
febbraio 1943. Da ulteriori ricerche, lo indicano prigioniero nel lager 56 Uciostoje Minciurinsk dove muore il 28 febbraio. Nel gennaio 1950 a lui viene intitolato, all'atto della ricostituzione, il Gruppo di Rimini e la vedova è la Madrina del Gagliardetto.
vedi biografia sul sito : Jorio Aldo
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una simpatica curiosità da
L'ALPINO del 5 gennaio 1921
a destra la "debita correzzione"
da L'ALPINO del 20 gennaio 1921
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(2) Italo Gori, nasce il 17 giugno 1898 nella Repubblica di San Marino, da genitori originari di San Mauro di Romagna (poi San Mauro Pascoli n.d.r.). Il padre Giuseppe si era trasferito nel 1889 a San Marino per aver ottenuto la cattedra di insegnante nel Ginnasio Governativo e nel 1897 si sposa con Tina Vacchi.
Volontario nel Regio Esercito Italiano negli alpini, Caporale del "Feltre" decorato di medaglia di bronzo nell'azione a Cima Valderoa del 14 dicembre 1917. Nel settembre 1918 è inviato al corso ufficiali presso la scuola militare di Modena ed il 12 gennaio 1919 viene promosso al grado di Sottotenente sempre del "Feltre". Mandato in congedo nel 1920 e rientra a casa. Con la nascita a Milano dell'Associazione Nazionale Alpini nel luglio 1919, è fra i primi ad iscriversi come socio, ne sono testimonianza alcuni suoi articoli pubblicati su L'ALPINO fra il 1921 ed il 1923. Partecipa come volontario con Gabriele D'Annunzio dal settembre 1919 al dicembre 1920 all'impresa di Fiume e D'Annunzio, del quale era Aiutante di Campo, lo soprannomina "San Marino". Con la nascita della Sezione nel novembre 1922 vi trasferisce l'iscrizione dal 1923, come confermato da un ritrovato vecchio tabulato soci del 1924-1925 della Sezione che lo indica residente a San Marino. Nel 1924 si laurea in Giurisprudenza, ma non ho trovato notizia documentata in quale Università. Nuovamente volontario nella seconda guerra mondiale partecipa alla campagna di Russia da luglio 1942 come Tenente, avendo ottenuto l'avanzamenti di grado nel 1930 in quanto "trasferito in Italia" in provincia di Macerata poi trasferito a Rimini nel 1940 e qui nel 1941 nasce il figlio Gabriele e la notizia viene pubblicata su L'ALPINO del 1° febbraio.
A Rimini dove svolge la professione di avvocato, è stato anche solerte capogruppo degli alpini di Rimini dal 1958 fino al 1987, anno in cui lascia la guida per motivi di salute e di età; muore tre anni dopo nel 1990 con il grado di Maggiore degli alpini ed è sepolto per sue volontà nel cimitero di Montalto a San Marino. Dopo attuali ricerche e le notizie cortesemente concesse dalla (a) Biblioteca di Sato di San Marino, va precisato che come il padre, Italo Gori era solo residente a San Marino e non è mai stato cittadino sammarinese. Infatti il padre mantiene la cittadinanza italiana ed era stato nominato Regio Console di Sua Maestà il Re d'Italia in San Marino. A ulteriore conferma, il suo nome non compare fra i cittadini sammarinesi volontari "alpini", mentre in elenco vi sono Fattori Marino, Giuliano Gozi e Sadj Serafini.
Ho un chiaro ricordo di lui avendolo conosciuto e frequentato per molti anni, io giovane consigliere sezionale e lui maturo Capogruppo.
Spesso, in occasione delle periodiche riunioni in sezione mi raccomandava di "continuare a far vivere ciò che loro, fondatori dell'ANA, avevano creato; la grande famiglia alpina".
Italo Gori aveva un fratello, Giovanni classe 1899, volontario negli alpini, decorato al valor militare......
vedi sue notizie biografiche alla pagina : San Marino
note :
(a) Desidero qui ringraziare la dott.ssa Claudia Malpeli della Biblioteca di Stato di San Marino per le preziosi, documentate notizie biografiche del prof. Giuseppe Gori, che mi hanno permesso di aggiornare la biografia del figlio Italo Gori.